Bushcraft in Emilia romagna

Buona sera a tutti, siamo da poco rincasati dai nostri 3 giorni passati a Trebbana. Alla fine i partecipanti eravamo solo io Henry e Flint.

Colgo l' occasione per dire a Lodiga che mi dispiace per il disguido e per non esserci incontrati.

Il tempo non e' stato dei migliori ma sabato abbiamo trascorso una giornata fantastica!:D

Ecco a voi il resoconto fotografico:

Mattina.... siamo pronti ad allestire il nostro campo.
 

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Ci rechiamo nell' abetaia ed abbattiamo un paio di abeti ormai morti e secchi ma ancora in piedi e non marci, dopodiche' trasportiamo il materiale al posto scelto per allestire il nostro campo.

Intanto io ed henry abbiamo gia' steso il tarp che fungera' da tettoia di riparo per eventuali piogge.
Ecco i nostri attrezzi... ;)

La sega ad arco era gia' sul posto ma troppo rovinata per essere usata bene.
 

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Speleoalp

Guest
Non vedo l'ora di continuare a vedere questo resoconto ;) bravi, bravi,...
 
Montiamo il campo e prepariamo la torcia svedese

Scopriamo che col silky poketboy riusciamo a tagliare agevolmente tronchi con diametri importanti come 20 cm o addirittura 25 cm. la sega ad arco trovata sul posto e' praticamente inutile!


Comincio a costruire la torcia svedese e Flint monta l' altra meta' del campo mentre Henry accende un altro fuoco per cucinare.
Si tenga presente che piove da diversi giorni, tutto e' fradicio e per noi accendere un fuoco "VALE DOPPIO" come dice il buon Marco!

Innanzitutto ci procuriamo del fatwood di pino che funge da diavolina naturale, poi ricaviamo la legna fine dal cuore dei ciocchi di legno che sono asciutti.... Ovviamente la legna da ardere non viene raccolta da terra ma prendiamo quella "sospesa", ossia tronchi morti ancora in piedi o rami secchi ancora attaccati al tronco.
 

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Ed ecco la nostra torcia svedese finita! :)
E' ormai mezzogiorno e la fame si fa sentire.....Accendiamo la torcia e cominciamo a cucinare il pranzo: polenta con funghi porcini e formaggio fuso! Un piccolo pranzo per ricaricare le energie, scaldarsi e sollevare il morale in una fredda giornata di febbraio.
Intanto col fuoco preparato da Henry iniziamo a cuocere la cena per dopo che consiste in patate e cipolle sotto la cenere, e costine condite con bacche di ginepro messe nel sacchetto da forno sempre vicino la brace. Infatti questi cibi se posizionati a debita distanza dalle braci cuociono lentamente senza correre il rischio che si brucino.
Per far si che la cottura sia omogenea e costante Henry protegge il fuoco con delle grosse pietre piatte che posizionate verticalmente fungono da muri di un vero e proprio forno. Ogni tanto si spostano le braci da una parte e al loro posto si posizionano i cibi. Dopo un' oretta si invertono le posizioni....:)
 

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Speleoalp

Guest
Mi è sempre interessata la "torcia Svedese" sia per cucinare che come fonte di calore e illuminazione. Per ora non l'ho mai fatta, come si comporta? brucia velocemente e necessità di una continua cura e riempimento di "legna piccola-truccioli,ecc" oppure stà un bel po' anche per i cavoli suoi??
 
Ecco Flint che lavora, dirigendo i lavori per la tettoia che riparera' anche il nosto fuoco "speciale" che abbiamo in serbo di provare a costruire.
E poi studia la durata della torcia svedese....


Piccola nota:
La torcia svedese ha una buona riuscita se fatta con essenze di legno leggere.... in particolar modo l' abete.
Poiché questo legno e' soffice da lavorare nonostante lo si possa trovare gia' secco ed essendo resinoso brucia benissimo e facilmente.
Questo sistema ci permette di avere un fuoco da cucina che brucia a lungo e che non patisce lo stato del suolo. Ossia brucia bene nonostante il suolo sia zuppo d' acqua o vi sia della neve.
Ma non e' banale da costruire poiché per rendere stabile la struttura ho prima fatto una buca nel terreno dove ho inserito i "quarti" di tronco e poi ho picchettato la torcia perché non crollasse il tutto.


A Speleoalp : non va caricata di trucioli continuamente. Questo sistema e' ottimo per cucinare e per avere un fuoco "compatto" che non va' alimentato continuamente anche se quando si crea dello spazio tra i quarti ci puoi mettere altro combustibile. Unico problema devi proteggerla dal vento....nota infatti il muro di frasche posto a sinistra della seconda foto.
 

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Te lo do io il Canada.....

E' arrivato il momento di rimettere mano all' accetta e finire il campo.....


A Vin......:p
 

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Il fuoco da campo....

Costruiamo il fuoco che ci scaldera' tutta notte..... Credo si chiami fuoco finlandese o long fire e ne abbiamo parlato tempo fa qui sul forum.
Cosi' per non fare "I soliti teorici dei massimi Sistemi" decidiamo di costruirlo per testarne la validita'.

Lo troviamo validissimo! Brucia a lungo e lentamente, scalda moltissimo ed e' ottimo per trascorrerci tutta notte senza alimentarlo.
Ma non e' facile da avviare solo con la risulta dello scavo dei tronchi. Infatti abbiamo provato una piccola variante: serve un tronco molto largo oppure due tronchi con diametro di 25 cm minimo sui quali va' prima fatto il fuoco, poi sparse le braci su tutta la lunghezza della canalina del tronco ed infine si posiziona sopra il tronco che fa da coperchio.
 

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Il campo.

Ecco finalmente il nostro campo..... con tanto di panca per stare comodi, tettoia, tavolo in pietra naturale e fuoco lungo.... ma soprattutto con NOI!:biggrin:
 

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E' sera......

E' ormai sera e ci riposiamo e godiamo il frutto delle nostre "fatiche".
Un bel fuoco che non ci fa sentire l' umidita' e il freddo della notte,
un tetto che ci ripara dalla pioggia,
dell' ottimo cibo che sa di fuoco vero e non di gas,
del vin brule',
una ambiente fantastico.......

Si passa la serata a scambiarci informazioni, ad imparare nodi nuovi, a confrontare le nostre esperienze di vita all' aria aperta.
 

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Speleoalp

Guest
Ma il giaciglio era sotto il telo in zona "tavolo di pietra naturale" ??

Grandissimi, adesso ho una voglia matta di fare un'altra uscita, ahah
 
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