Ho percorso il Cammino di Santiago da Leon a Santiago di Compostela.
Seguo l'esempio di Giacomo, e pubblico una sintesi del mio viaggio...
26 luglio: Avvicinamento: SACILE – BERGAMO (in treno...)
27 luglio: Avvicinamento: ORIO AL SERIO – VALLADOLID – LEON (aereo + treno)
Ho il volo per Valladolid alle 09.45. Per paura di arrivare in ritardo, mi presento circa 3 ore prima... Una volta completate le formalità, accedo all’area di imbarco, e vedo un gruppo di scout... sicuramente vanno a Santiago... vado a conoscerli. Sono della zona di Verona e Vicenza. Sì, fanno il Cammino, ma partono da Sarria... in compenso mi presentano altre persone che partiranno come me da Leon... Conosco Andrea e Tommaso da Monza, Riccardo da Pavia e Sara e Paola da Pisa. Formeremo un gruppo che resterà unito fino alla fine!
Dopo l’arrivo a Valladolid, prendo un taxi con Andrea e Tommaso (che tra l’altro sono miei coetanei) e raggiungo la stazione dei treni. In circa 2 ore arriviamo a Leon, e ci sistemiamo all’ostello del convento. Sara, Paola e Riccardo ci raggiungono poco dopo, hanno preso la corriera anziché il treno. Andiamo a cena insieme, con altri italiani conosciuti sul posto; rientriamo verso le 22 e le suore ci danno la “benedizione del pellegrino”, poi tutti a dormire. Si dorme in camere da circa 60 persone, molto affollate... ma alla fine si dorme!
28 luglio: Tappa 01: LEON – VILLAR DE MAZARIFE (21,5 km)
Sveglia verso le 6. Le monache ci offrono anche la colazione. Affardelliamo gli zaino e partiamo con molta calma verso le 7.30... per circa 2 ore siamo in mezzo allo smog, bisogna passare la periferia e la zona industriale di Leon. Poi ci troviamo in mezzo ai campi, siamo all’estremità occidentale della zona delle mesetas. Pochi paesi, poca gente. Verso mezzogiorno troviamo un paesino con un bar, e ci fermiamo per pranzare con un panino. Alle 14 arriviamo a Villar de Mazarife, la nostra meta. Cerchiamo subito l’ostello: la guida dice che il rifugio Jesus è spartano e poco accogliente... andiamo a vedere e scopriamo che invece è una piccola oasi un po’ hippie... e scegliamo di fermarci qui! Abbiamo tutto il pomeriggio libero. Dopo aver fatto una doccia e aver lavato la biancheria, decidiamo di organizzare una cena all’italiana per tutti, e andiamo al negozio a fare rifornimento di pasta, sugo, vino, ecc... poi, ritornati all’ostello, spunta una chitarra, e si scopre che Riccardo la sa suonare, e Sara e una cantante professionista... suoneranno e canteranno insieme per buona parte del pomeriggio, con gran finale la sera, fra gli applausi di tutti i pellegrini! Tra una storia e l’altra andiamo a dormire che è quasi mezzanotte. Ma in un posto come questo, la stanchezza non pesa... qui sono tutti amichevoli, tutti ti sorridono...
29 luglio: Tappa 02: VILLAR DE MAZARIFE – ASTORGA (31 km)
Sveglia alle 7.30. Durante la colazione un passero viene a mangiare da me, sul tavolo... ad un certo punto riesco a farlo mangiare appoggiato sulle mie mani... ma è possibile? Mi fermerei volentieri qui... ma devo ripartire! Anche la tappa di oggi scorre attraverso i campi, un po’ monotona... A Hospital de Orbigo compriamo il necessario per il pranzo, e qualche km dopo ci fermiamo su un carro abbandonato per pranzare. Alle 17 arriviamo ad Astorga (l’antica Asturica Augusta). Ci sistemiamo nell’ostello municipale in una camera da 12. Tutti italiani, ad eccezione delle due ragazze svizzere conosciute la sera prima. La sera ci concediamo una cena in un ristorantino.
30 luglio: Tappa 03: ASTORGA – FONCEBADON (25 km)
Partiamo verso le 8 dopo una colazione al bar con la solita calma. Non c’è fretta... l’importante è arrivare a Santiago! La tappa è tutta in salita: finalmente un po’ di montagna! Attraversiamo paesini quasi abbandonati; arrivati a El Ganso sembra di essere nel Far West! A Rabanal del Camino compriamo il necessario per pranzo, cena e colazione del giorno successivo; dopo il pranzo e 2 ore di siesta ci rimettiamo in cammino. Io e Riccardo partiamo un po’ prima degli altri, perchè negli zaini portiamo anche la roba acquistata in precedenza. Alle 17.30 arriviamo a Foncebadon, un paesino abbandonato arroccato a 1440 metri di altitudine. Il paese vive solo per il Cammino: ci sono 2 ostelli e qualche casa. Il primo ostello è un ostello hippie, ma con prezzi esorbitanti... proseguiamo all’ostello parrocchiale. Un’ottima sistemazione, a donativo. I letti sono pieni, ma l’hospitalero ci lascia dormire nella chiesa. Conosco una famiglia tedesca di Ulm, ed abbozzo una conversazione in tedesco... saranno 6 anni che non lo parlo, ma mi fanno i complimenti, dicono che lo parlo bene... L’hospitalero ci offre la cena, cucinata da una bellissima ragazza di Santo Domingo... e poi spunta una chitarra, e si ripete la festa!
31 luglio: Tappa 04: FONCEBADON – MOLINASECA (20 km)
La destinazione era Ponferrada. Partiamo alle 9 circa, e dopo qualche km arriviamo alla Cruz de Hierro, il punto più alto del Cammino. Qui, per rispettare la tradizione, lascio i 3 sassi che mi sono portato da casa. Poi comincia la lunga discesa... io odio le discese... Il gruppo si smembra perchè abbiamo il passo diverso, ma ci diamo appuntamento ad ogni paesino. Sara sta male, ha problemi ad un ginocchio... gli porto lo zaino per 500 metri, poi trovo Andrea che ci aspetta, e inforcando lo zaino su un bastone riusciamo a portarlo giù in due allungando il passo. Decidiamo di fermarci a Molinaseca. Le ragazze non arrivano, chiedo agli altri pellegrini se le hanno viste, ci dicono che Sara piangeva... speriamo bene... Faccio una corsa verso il centro del paese e trovo un gruppo “internazionale” sotto gli alberi... e Riccardo che mi aspettava... Torno dagli altri, aspettiamo Paola e Sara e poi ci uniamo al gruppo, formato da spagnoli, ungheresi, una ragazza svedese (!) e un tedesco... La sera ceniamo tutti assieme, e nei giorni successivi resteremo uniti al gruppo appena conosciuto.
01 agosto: Tappa 05: MOLINASECA – VILLAFRANCA DEL BIERZO (30,5 km)
Oggi bisogna recuperare... partiamo verso le 7 e dopo un’ora siamo a Ponferrada. Quì si fa colazione, poi decidiamo di dividere in due il gruppo. Io resto con Andrea e Sara, che ha ancora problemi al ginocchio. Ponferrada è una città industriale, abbiamo fatto bene ad evitarla dormendo a Molinaseca. Dopo Ponferrada ricomincia la salita che ci porterà sui monti del Bierzo. Nel pomeriggio incontro Giacomo del forum di Avventurosamente; ci eravamo messi d’accordo per incontrarci lungo il Cammino. Lui lo faceva in bicicletta; ci siamo fermati 15 minuti ed abbiamo scattato una foto ricordo. Verso le 19 arriviamo a Villafranca del Bierzo: sembra un paesino tirolese... Decidiamo di dormire all’ostello comunale e di mangiare al ristorante, mentre i 3 dell’altro gruppo vogliono passare la notte all’aperto... verso le 22 li vediamo correre per il paese, acclamati dalla gente... avevano sbagliato strada, erano stanchi ed andavano a dormire fuori dalla chiesa!
02 agosto: Tappa 06: VILLAFRANCA DEL BIERZO – O’CEBREIRO (30 km)
Oggi ci aspetta una dura tappa, tutta in salita. Partiamo presto, verso le 6. Il gruppo si smembra, e resto da solo per buona parte della giornata... arrivo in paese verso le 15.30 e li incontro Tommaso; gli altri arriveranno dopo. In paese non c’è posto da nessuna parte... ci fanno fare una doccia e lavare la roba all’ostello municipale; andiamo a mangiare in un ristorante con altri pellegrini e poi cerchiamo una sistemazione. Il tempo sembrava peggiorare... decidiamo di dormire in un camminamento dietro la chiesa, vicino ad un accampamento di scout piemontesi. Ma c’è confusione, siamo in tanti a dormire quì... i miei vicini sono spagnoli, a cominciano a fumare spinelli (e mi stavano quasi buttando la cenere sul sacco a pelo... fortuna che ero in pellegrinaggio, altrimenti...)... buona parte della gente è un po’ alticcia, avendo bevuto per scaldarsi... bell’esempio di animo da pellegrino... ma nonostante la confusione riesco ad addormentarmi.
03 agosto: Tappa 07: O’CEBREIRO – SAMOS (35 km)
Mi sveglio e con la mano sento qualcosa di viscido sul viso... pensavo che fosse vomito, nella migliore delle ipotesi... accendo la pila e vedo una grossa lumaca... mi è strisciata sul viso, sul cuscino e sul sacco a pelo... mi guardo intorno, sono circondato dalle lumache! Si sveglia anche Tommaso, che dorme in fianco a me... decidiamo di partire da soli! Guardo l’orologio, sono le 2.30... Camminiamo tutta la notte lungo la strada, tutta discesa... alle 9 siamo a Triacastela. Ci fermiamo per 2 ore, poi dopo aver sentito gli altri decidiamo di andare al Monastero di Samos. Io e Tommaso ci separiamo per stare un po’ soli. Il sentiero è fantastico, ma è molto più lungo di quanto scritto nella guida... dicevano 4 km, saranno stati almeno il triplo... con calma, verso le 14, arrivo a Samos, e trovo Tommaso ad aspettarmi all’ombra. Un posto bellissimo... da viverci! Alle 15 apre l’ostello, si dorme in uno stanzone da 80 posti, abbastanza comodo... Gli altri arrivano dopo 3 ore. Dopo aver visitato il monastero, andiamo a cena tutti assieme. Poi, alle 22, tutti a dormire, c’è il coprifuoco.
04 agosto: Tappa 08: SAMOS – PORTOMARIN (35 km)
Mi svegliano verso le 5. Ci sono varie possibilità per arrivare a Sarria. Io e Sara restiamo sulla strada, Andrea allunga il passo per raggiungere una sua amica, Tommaso è partito un’ora prima e Paola e Riccardo sono rimasti a dormire lungo il fiume, e ci raggiungeranno dopo. In due ore siamo a Sarria, e facciamo colazione. Da qui cominciano più o meno gli ultimi 100 km di Cammino, e ci sarà molta gente per strada... la maggior parte di questi sono turisti e falsi pellegrini! C’è nebbia, e questo ci conferma che siamo ufficialmente in Galizia. La tappa è in un continuo saliscendi abbastanza piacevole, ,a una volta arrivato a Portomarin cominciano le brutte sorprese... Tutti gli ostelli sono pieni, anche la palestra dove tutti dormono per terra... Chiediamo di farci fare la doccia, e ci dicono di pagare 3 euro, il prezzo del pernottamento... ma dov’è l’accoglienza tipica della zona? Ci dicono di andare a lavarci nel fiume... fortuna che il custode della palestra è buono, e ci fa lavare senza storie. Gli diamo 1 euro per il disturbo. Compriamo una tenda in società, e andiamo a dormire al parco, dove conosco dei ragazzi di Abano Terme.
05 agosto: Tappa 09: PORTOMARIN – PALAS DE REI (24 km)
Alle 4 ci svegliamo di soprassalto... è entrato in funzione l’impianto di irrigazione del parco, e ci sta sparando l’acqua sulla tenda... ma a noi va bene, perchè siamo asciutti, mentre quelli che dormivano senza tenda si sono ritrovati lavati da testa a piedi... riusciamo a dormire altre 4 ore, poi smontiamo la tenda e andiamo a fare colazione. Partiamo verso le 9,30. Oggi mi sento invincibile, e decido di camminare da solo. Accendo il contapassi del cellulare, e segna una media di 6,1 km/h! Ho tenuto questo ritmo per circa 3 ore, poi mi sono fermato a mangiare. Dopo un po’ passano alcuni amici che erano partiti prima di me, e che avevo superato senza accorgermi. Cammino con loro fino al paese successivo, poi facciamo due ore di sosta. Arriviamo a Palas de Rei verso le 16 e anche quì non c’è posto... lasciamo la tenda alle ragazze e dormiamo sul terreno.
06 agosto: Tappa 10: PALAS DE REI – MELIDE (19 km)
Stavamo dormendo tranquillamente, ma i pellegrini che partivano presto ci hanno svegliati facendo rumore... Oggi decidiamo di fare una tappa di riposo. Abbiamo bisogno di dormire, e di mangiare qualcosa di decente. Partiamo immersi nella nebbia, e mentre siamo nel bosco prendiamo anche qualche goccia di pioggia... ma è tutto tranquillo, sappiamo che oggi dormiremo in un ostello serio. Arriviamo verso le 13, e riusciamo a fare una lavatrice, a mettere la tenda ad asciugare, a farci una doccia decente, a dormire qualche ora, a mangiare due pasti completi in ristorante. Veramente una tappa di riposo! Andrea preferisce andare una decina di km avanti, e ci diamo appuntamento a Monte del Gozo.
07 agosto: Tappa 11: MELIDE – MONTE DEL GOZO (52,5 km)
Visto che ieri l’abbiamo accorciata, oggi bisogna allungare. Sembra che la tappa che ci aspetta sia di 42 km... partiamo verso le 8, e camminiamo tutto il giorno. Doveva essere quasi completamente in piano, invece si è rivelata come al solito in un continuo saliscendi. La mattina passa tranquilla, ma nel pomeriggio me la sono vista brutta... avevo il quadricipite femorale sinistro infiammato, e non riuscivo a camminare, avevo una mano sul ginocchio e l’altra sul bastone... verso la fine scopro che mancano molti km in più rispetto a quanto segnato sulla guida... Sono arrivato a Monte del Gozo alle 21.30, dopo 52,5 km di marcia interrotte solo da un’ora di sosta, con uno zaino da quasi 15 kg... pensavo di morire, ma sono arrivato! L’ostello tiene 800 posti, ma è completo... e io sono a pezzi... l’hospitalero riesce per miracolo a trovarmi un letto! Faccio una doccia e mangio con gli altri al ristorante, poi vado a dormire. Oggi è stato l’unico giorno in cui ho avuto serie difficoltà, ma ho tenuto duro fino alla fine.
08 agosto: Tappa 12: MONTE DEL GOZO – SANTIAGO DE COMPOSTELA (5 km)
Finalmente si arriva a Santiago! Siamo tutti contenti, e 5 km sono pochi, dopo tutti quelli che abbiamo percorso nei giorni precedenti... Appena passiamo nel porticato adiacente alla cattedrale un tizio comincia a suonare la cornamusa... una scena da lacrime! Giriamo l’angolo e arriviamo in Plaza do Obradoiro, ci sediamo per terra e stiamo lì a contemplare il tutto. Nel giro di un’ora molta gente che abbiamo conosciuto nei giorni precedenti ci raggiunge, e andiamo tutti in chiesa per la messa solenne. Poi andiamo a sistemarci al Seminario Menor, e pranziamo in un ristorante lì vicino. Il pomeriggio lo passiamo in giro per Santiago, ed andiamo a ritirare la Compostela (certificato che attesta il pellegrinaggio); la sera ci troviamo con altri pellegrini per cenare...
09 agosto: SOSTA A SANTIAGO
E’ il giorno degli addii... Sara, Paola e Riccardo decidono di andare a Finisterre, sull’oceano, insieme agli altri pellegrini del gruppo “internazionale”, mentre io, Andrea e Tommaso dobbiamo restare a Santiago perchè abbiamo il volo di rientro. La mattina la impiego per visitare la città, mentre il pomeriggio cerco una soluzione per tornare a Valladolid... i treni sono tutti pieni! Ma io ho fortuna, e riesco a trovarne uno che in circa 7 ore, con un cambio, mi porterà a Valladolid il giorno seguente. Gli altri ragazzi, invece, avevano già prenotato un treno per la sera stessa, in quanto avevano il volo un giorno prima di me. La sera li saluto, e resto di nuovo da solo.
10 agosto: SANTIAGO – LEON – VALLADOLID (in treno...)
E’ brutto perdere un giorno intero in treno, ma qui in Spagna i trasporti non sono molto sviluppati... in tutta la giornata c’era solo un treno... Il treno ripercorre all’indietro il mio Cammino, e passo la giornata immerso nei ricordi... quanta malinconia! Non so cosa sia successo in Spagna, ma sembra che abbiano trovato delle bombe sui treni. Così sono sottoposto a due controlli dei bagagli ai raggi x e ad una perquisizione. A Valladolid sono fortunato e trovo una sistemazione in una pensione vicino alla stazione.
11 agosto: VALLADOLID – ORIO AL SERIO – SACILE
Brutto giorno quello del rientro... prendo un taxi e mi reco all’aeroporto; mi lasciano imbarcare anche il bastone da pellegrino; tutto regolare, addirittura l’aereo arriva ad Orio al Serio con 10 minuti di anticipo, e in 10 minuti recupero i bagagli e aspetto l’autobus fuori dall’aeroporto... prendo i soliti 3 treni e alle 17 circa mi ritrovo nella mia città... e non godo più dello status di pellegrino... devo tornare alla normalità!
Il Cammino è stata un’esperienza che mi ha cambiato. Sono molto più tranquillo, ed ho molto più rispetto delle persone. Ho messo alla prova il mio fisico, ed ho scoperto di avere una buona resistenza, il che mi conforta molto. Ma soprattutto ho riscoperto dei valori che non pensavo esistessero più... sentimenti di amicizia, fratellanza, solidarietà... purtroppo sembra che tali sentimenti esistano solo lungo il Cammino!
Sono sicuro che ci tornerò!
Seguo l'esempio di Giacomo, e pubblico una sintesi del mio viaggio...
26 luglio: Avvicinamento: SACILE – BERGAMO (in treno...)
27 luglio: Avvicinamento: ORIO AL SERIO – VALLADOLID – LEON (aereo + treno)
Ho il volo per Valladolid alle 09.45. Per paura di arrivare in ritardo, mi presento circa 3 ore prima... Una volta completate le formalità, accedo all’area di imbarco, e vedo un gruppo di scout... sicuramente vanno a Santiago... vado a conoscerli. Sono della zona di Verona e Vicenza. Sì, fanno il Cammino, ma partono da Sarria... in compenso mi presentano altre persone che partiranno come me da Leon... Conosco Andrea e Tommaso da Monza, Riccardo da Pavia e Sara e Paola da Pisa. Formeremo un gruppo che resterà unito fino alla fine!
Dopo l’arrivo a Valladolid, prendo un taxi con Andrea e Tommaso (che tra l’altro sono miei coetanei) e raggiungo la stazione dei treni. In circa 2 ore arriviamo a Leon, e ci sistemiamo all’ostello del convento. Sara, Paola e Riccardo ci raggiungono poco dopo, hanno preso la corriera anziché il treno. Andiamo a cena insieme, con altri italiani conosciuti sul posto; rientriamo verso le 22 e le suore ci danno la “benedizione del pellegrino”, poi tutti a dormire. Si dorme in camere da circa 60 persone, molto affollate... ma alla fine si dorme!
28 luglio: Tappa 01: LEON – VILLAR DE MAZARIFE (21,5 km)
Sveglia verso le 6. Le monache ci offrono anche la colazione. Affardelliamo gli zaino e partiamo con molta calma verso le 7.30... per circa 2 ore siamo in mezzo allo smog, bisogna passare la periferia e la zona industriale di Leon. Poi ci troviamo in mezzo ai campi, siamo all’estremità occidentale della zona delle mesetas. Pochi paesi, poca gente. Verso mezzogiorno troviamo un paesino con un bar, e ci fermiamo per pranzare con un panino. Alle 14 arriviamo a Villar de Mazarife, la nostra meta. Cerchiamo subito l’ostello: la guida dice che il rifugio Jesus è spartano e poco accogliente... andiamo a vedere e scopriamo che invece è una piccola oasi un po’ hippie... e scegliamo di fermarci qui! Abbiamo tutto il pomeriggio libero. Dopo aver fatto una doccia e aver lavato la biancheria, decidiamo di organizzare una cena all’italiana per tutti, e andiamo al negozio a fare rifornimento di pasta, sugo, vino, ecc... poi, ritornati all’ostello, spunta una chitarra, e si scopre che Riccardo la sa suonare, e Sara e una cantante professionista... suoneranno e canteranno insieme per buona parte del pomeriggio, con gran finale la sera, fra gli applausi di tutti i pellegrini! Tra una storia e l’altra andiamo a dormire che è quasi mezzanotte. Ma in un posto come questo, la stanchezza non pesa... qui sono tutti amichevoli, tutti ti sorridono...
29 luglio: Tappa 02: VILLAR DE MAZARIFE – ASTORGA (31 km)
Sveglia alle 7.30. Durante la colazione un passero viene a mangiare da me, sul tavolo... ad un certo punto riesco a farlo mangiare appoggiato sulle mie mani... ma è possibile? Mi fermerei volentieri qui... ma devo ripartire! Anche la tappa di oggi scorre attraverso i campi, un po’ monotona... A Hospital de Orbigo compriamo il necessario per il pranzo, e qualche km dopo ci fermiamo su un carro abbandonato per pranzare. Alle 17 arriviamo ad Astorga (l’antica Asturica Augusta). Ci sistemiamo nell’ostello municipale in una camera da 12. Tutti italiani, ad eccezione delle due ragazze svizzere conosciute la sera prima. La sera ci concediamo una cena in un ristorantino.
30 luglio: Tappa 03: ASTORGA – FONCEBADON (25 km)
Partiamo verso le 8 dopo una colazione al bar con la solita calma. Non c’è fretta... l’importante è arrivare a Santiago! La tappa è tutta in salita: finalmente un po’ di montagna! Attraversiamo paesini quasi abbandonati; arrivati a El Ganso sembra di essere nel Far West! A Rabanal del Camino compriamo il necessario per pranzo, cena e colazione del giorno successivo; dopo il pranzo e 2 ore di siesta ci rimettiamo in cammino. Io e Riccardo partiamo un po’ prima degli altri, perchè negli zaini portiamo anche la roba acquistata in precedenza. Alle 17.30 arriviamo a Foncebadon, un paesino abbandonato arroccato a 1440 metri di altitudine. Il paese vive solo per il Cammino: ci sono 2 ostelli e qualche casa. Il primo ostello è un ostello hippie, ma con prezzi esorbitanti... proseguiamo all’ostello parrocchiale. Un’ottima sistemazione, a donativo. I letti sono pieni, ma l’hospitalero ci lascia dormire nella chiesa. Conosco una famiglia tedesca di Ulm, ed abbozzo una conversazione in tedesco... saranno 6 anni che non lo parlo, ma mi fanno i complimenti, dicono che lo parlo bene... L’hospitalero ci offre la cena, cucinata da una bellissima ragazza di Santo Domingo... e poi spunta una chitarra, e si ripete la festa!
31 luglio: Tappa 04: FONCEBADON – MOLINASECA (20 km)
La destinazione era Ponferrada. Partiamo alle 9 circa, e dopo qualche km arriviamo alla Cruz de Hierro, il punto più alto del Cammino. Qui, per rispettare la tradizione, lascio i 3 sassi che mi sono portato da casa. Poi comincia la lunga discesa... io odio le discese... Il gruppo si smembra perchè abbiamo il passo diverso, ma ci diamo appuntamento ad ogni paesino. Sara sta male, ha problemi ad un ginocchio... gli porto lo zaino per 500 metri, poi trovo Andrea che ci aspetta, e inforcando lo zaino su un bastone riusciamo a portarlo giù in due allungando il passo. Decidiamo di fermarci a Molinaseca. Le ragazze non arrivano, chiedo agli altri pellegrini se le hanno viste, ci dicono che Sara piangeva... speriamo bene... Faccio una corsa verso il centro del paese e trovo un gruppo “internazionale” sotto gli alberi... e Riccardo che mi aspettava... Torno dagli altri, aspettiamo Paola e Sara e poi ci uniamo al gruppo, formato da spagnoli, ungheresi, una ragazza svedese (!) e un tedesco... La sera ceniamo tutti assieme, e nei giorni successivi resteremo uniti al gruppo appena conosciuto.
01 agosto: Tappa 05: MOLINASECA – VILLAFRANCA DEL BIERZO (30,5 km)
Oggi bisogna recuperare... partiamo verso le 7 e dopo un’ora siamo a Ponferrada. Quì si fa colazione, poi decidiamo di dividere in due il gruppo. Io resto con Andrea e Sara, che ha ancora problemi al ginocchio. Ponferrada è una città industriale, abbiamo fatto bene ad evitarla dormendo a Molinaseca. Dopo Ponferrada ricomincia la salita che ci porterà sui monti del Bierzo. Nel pomeriggio incontro Giacomo del forum di Avventurosamente; ci eravamo messi d’accordo per incontrarci lungo il Cammino. Lui lo faceva in bicicletta; ci siamo fermati 15 minuti ed abbiamo scattato una foto ricordo. Verso le 19 arriviamo a Villafranca del Bierzo: sembra un paesino tirolese... Decidiamo di dormire all’ostello comunale e di mangiare al ristorante, mentre i 3 dell’altro gruppo vogliono passare la notte all’aperto... verso le 22 li vediamo correre per il paese, acclamati dalla gente... avevano sbagliato strada, erano stanchi ed andavano a dormire fuori dalla chiesa!
02 agosto: Tappa 06: VILLAFRANCA DEL BIERZO – O’CEBREIRO (30 km)
Oggi ci aspetta una dura tappa, tutta in salita. Partiamo presto, verso le 6. Il gruppo si smembra, e resto da solo per buona parte della giornata... arrivo in paese verso le 15.30 e li incontro Tommaso; gli altri arriveranno dopo. In paese non c’è posto da nessuna parte... ci fanno fare una doccia e lavare la roba all’ostello municipale; andiamo a mangiare in un ristorante con altri pellegrini e poi cerchiamo una sistemazione. Il tempo sembrava peggiorare... decidiamo di dormire in un camminamento dietro la chiesa, vicino ad un accampamento di scout piemontesi. Ma c’è confusione, siamo in tanti a dormire quì... i miei vicini sono spagnoli, a cominciano a fumare spinelli (e mi stavano quasi buttando la cenere sul sacco a pelo... fortuna che ero in pellegrinaggio, altrimenti...)... buona parte della gente è un po’ alticcia, avendo bevuto per scaldarsi... bell’esempio di animo da pellegrino... ma nonostante la confusione riesco ad addormentarmi.
03 agosto: Tappa 07: O’CEBREIRO – SAMOS (35 km)
Mi sveglio e con la mano sento qualcosa di viscido sul viso... pensavo che fosse vomito, nella migliore delle ipotesi... accendo la pila e vedo una grossa lumaca... mi è strisciata sul viso, sul cuscino e sul sacco a pelo... mi guardo intorno, sono circondato dalle lumache! Si sveglia anche Tommaso, che dorme in fianco a me... decidiamo di partire da soli! Guardo l’orologio, sono le 2.30... Camminiamo tutta la notte lungo la strada, tutta discesa... alle 9 siamo a Triacastela. Ci fermiamo per 2 ore, poi dopo aver sentito gli altri decidiamo di andare al Monastero di Samos. Io e Tommaso ci separiamo per stare un po’ soli. Il sentiero è fantastico, ma è molto più lungo di quanto scritto nella guida... dicevano 4 km, saranno stati almeno il triplo... con calma, verso le 14, arrivo a Samos, e trovo Tommaso ad aspettarmi all’ombra. Un posto bellissimo... da viverci! Alle 15 apre l’ostello, si dorme in uno stanzone da 80 posti, abbastanza comodo... Gli altri arrivano dopo 3 ore. Dopo aver visitato il monastero, andiamo a cena tutti assieme. Poi, alle 22, tutti a dormire, c’è il coprifuoco.
04 agosto: Tappa 08: SAMOS – PORTOMARIN (35 km)
Mi svegliano verso le 5. Ci sono varie possibilità per arrivare a Sarria. Io e Sara restiamo sulla strada, Andrea allunga il passo per raggiungere una sua amica, Tommaso è partito un’ora prima e Paola e Riccardo sono rimasti a dormire lungo il fiume, e ci raggiungeranno dopo. In due ore siamo a Sarria, e facciamo colazione. Da qui cominciano più o meno gli ultimi 100 km di Cammino, e ci sarà molta gente per strada... la maggior parte di questi sono turisti e falsi pellegrini! C’è nebbia, e questo ci conferma che siamo ufficialmente in Galizia. La tappa è in un continuo saliscendi abbastanza piacevole, ,a una volta arrivato a Portomarin cominciano le brutte sorprese... Tutti gli ostelli sono pieni, anche la palestra dove tutti dormono per terra... Chiediamo di farci fare la doccia, e ci dicono di pagare 3 euro, il prezzo del pernottamento... ma dov’è l’accoglienza tipica della zona? Ci dicono di andare a lavarci nel fiume... fortuna che il custode della palestra è buono, e ci fa lavare senza storie. Gli diamo 1 euro per il disturbo. Compriamo una tenda in società, e andiamo a dormire al parco, dove conosco dei ragazzi di Abano Terme.
05 agosto: Tappa 09: PORTOMARIN – PALAS DE REI (24 km)
Alle 4 ci svegliamo di soprassalto... è entrato in funzione l’impianto di irrigazione del parco, e ci sta sparando l’acqua sulla tenda... ma a noi va bene, perchè siamo asciutti, mentre quelli che dormivano senza tenda si sono ritrovati lavati da testa a piedi... riusciamo a dormire altre 4 ore, poi smontiamo la tenda e andiamo a fare colazione. Partiamo verso le 9,30. Oggi mi sento invincibile, e decido di camminare da solo. Accendo il contapassi del cellulare, e segna una media di 6,1 km/h! Ho tenuto questo ritmo per circa 3 ore, poi mi sono fermato a mangiare. Dopo un po’ passano alcuni amici che erano partiti prima di me, e che avevo superato senza accorgermi. Cammino con loro fino al paese successivo, poi facciamo due ore di sosta. Arriviamo a Palas de Rei verso le 16 e anche quì non c’è posto... lasciamo la tenda alle ragazze e dormiamo sul terreno.
06 agosto: Tappa 10: PALAS DE REI – MELIDE (19 km)
Stavamo dormendo tranquillamente, ma i pellegrini che partivano presto ci hanno svegliati facendo rumore... Oggi decidiamo di fare una tappa di riposo. Abbiamo bisogno di dormire, e di mangiare qualcosa di decente. Partiamo immersi nella nebbia, e mentre siamo nel bosco prendiamo anche qualche goccia di pioggia... ma è tutto tranquillo, sappiamo che oggi dormiremo in un ostello serio. Arriviamo verso le 13, e riusciamo a fare una lavatrice, a mettere la tenda ad asciugare, a farci una doccia decente, a dormire qualche ora, a mangiare due pasti completi in ristorante. Veramente una tappa di riposo! Andrea preferisce andare una decina di km avanti, e ci diamo appuntamento a Monte del Gozo.
07 agosto: Tappa 11: MELIDE – MONTE DEL GOZO (52,5 km)
Visto che ieri l’abbiamo accorciata, oggi bisogna allungare. Sembra che la tappa che ci aspetta sia di 42 km... partiamo verso le 8, e camminiamo tutto il giorno. Doveva essere quasi completamente in piano, invece si è rivelata come al solito in un continuo saliscendi. La mattina passa tranquilla, ma nel pomeriggio me la sono vista brutta... avevo il quadricipite femorale sinistro infiammato, e non riuscivo a camminare, avevo una mano sul ginocchio e l’altra sul bastone... verso la fine scopro che mancano molti km in più rispetto a quanto segnato sulla guida... Sono arrivato a Monte del Gozo alle 21.30, dopo 52,5 km di marcia interrotte solo da un’ora di sosta, con uno zaino da quasi 15 kg... pensavo di morire, ma sono arrivato! L’ostello tiene 800 posti, ma è completo... e io sono a pezzi... l’hospitalero riesce per miracolo a trovarmi un letto! Faccio una doccia e mangio con gli altri al ristorante, poi vado a dormire. Oggi è stato l’unico giorno in cui ho avuto serie difficoltà, ma ho tenuto duro fino alla fine.
08 agosto: Tappa 12: MONTE DEL GOZO – SANTIAGO DE COMPOSTELA (5 km)
Finalmente si arriva a Santiago! Siamo tutti contenti, e 5 km sono pochi, dopo tutti quelli che abbiamo percorso nei giorni precedenti... Appena passiamo nel porticato adiacente alla cattedrale un tizio comincia a suonare la cornamusa... una scena da lacrime! Giriamo l’angolo e arriviamo in Plaza do Obradoiro, ci sediamo per terra e stiamo lì a contemplare il tutto. Nel giro di un’ora molta gente che abbiamo conosciuto nei giorni precedenti ci raggiunge, e andiamo tutti in chiesa per la messa solenne. Poi andiamo a sistemarci al Seminario Menor, e pranziamo in un ristorante lì vicino. Il pomeriggio lo passiamo in giro per Santiago, ed andiamo a ritirare la Compostela (certificato che attesta il pellegrinaggio); la sera ci troviamo con altri pellegrini per cenare...
09 agosto: SOSTA A SANTIAGO
E’ il giorno degli addii... Sara, Paola e Riccardo decidono di andare a Finisterre, sull’oceano, insieme agli altri pellegrini del gruppo “internazionale”, mentre io, Andrea e Tommaso dobbiamo restare a Santiago perchè abbiamo il volo di rientro. La mattina la impiego per visitare la città, mentre il pomeriggio cerco una soluzione per tornare a Valladolid... i treni sono tutti pieni! Ma io ho fortuna, e riesco a trovarne uno che in circa 7 ore, con un cambio, mi porterà a Valladolid il giorno seguente. Gli altri ragazzi, invece, avevano già prenotato un treno per la sera stessa, in quanto avevano il volo un giorno prima di me. La sera li saluto, e resto di nuovo da solo.
10 agosto: SANTIAGO – LEON – VALLADOLID (in treno...)
E’ brutto perdere un giorno intero in treno, ma qui in Spagna i trasporti non sono molto sviluppati... in tutta la giornata c’era solo un treno... Il treno ripercorre all’indietro il mio Cammino, e passo la giornata immerso nei ricordi... quanta malinconia! Non so cosa sia successo in Spagna, ma sembra che abbiano trovato delle bombe sui treni. Così sono sottoposto a due controlli dei bagagli ai raggi x e ad una perquisizione. A Valladolid sono fortunato e trovo una sistemazione in una pensione vicino alla stazione.
11 agosto: VALLADOLID – ORIO AL SERIO – SACILE
Brutto giorno quello del rientro... prendo un taxi e mi reco all’aeroporto; mi lasciano imbarcare anche il bastone da pellegrino; tutto regolare, addirittura l’aereo arriva ad Orio al Serio con 10 minuti di anticipo, e in 10 minuti recupero i bagagli e aspetto l’autobus fuori dall’aeroporto... prendo i soliti 3 treni e alle 17 circa mi ritrovo nella mia città... e non godo più dello status di pellegrino... devo tornare alla normalità!
Il Cammino è stata un’esperienza che mi ha cambiato. Sono molto più tranquillo, ed ho molto più rispetto delle persone. Ho messo alla prova il mio fisico, ed ho scoperto di avere una buona resistenza, il che mi conforta molto. Ma soprattutto ho riscoperto dei valori che non pensavo esistessero più... sentimenti di amicizia, fratellanza, solidarietà... purtroppo sembra che tali sentimenti esistano solo lungo il Cammino!
Sono sicuro che ci tornerò!