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mrsurvival
Guest
Ciao a tutti,
oggi sono uscito per provare la mia nuova accetta, la Gränsfors Bruk Wildlife Hatchet
L'ho provata per qualche ora in svariati test, di cui presenterò solo una parte, con i prossimi utilizzi aggiornerò comunque il post. Qui ho il kit con cui sono uscito oggi, e che reputo ideale per affrontare qualsiasi situazione o esigenza che si può presentare in un escursione, anche se essa dura più giorni
Si tratta appunto dell'accetta, dell'Helle Temagami e un Victorinox Ranger. Questi ultimi non sono stati usati durante la giornata, ma verranno recensiti a parte fra qualche settimana.
L'accetta viene fornita con un semplice fodero in cuoio, non ha un vero e proprio passante per agganciarlo alla cintura o ad uno zaino, ma come spiegato dal sito, si può utilizzare la stessa fettuccia a bottone che la blocca all'interno. Inoltre dispone di un generoso foro per passarci un cordino, cosa che su un accetta reputo necessario, perciò ci ho aggiunto un po di paracord, che può rivelarsi utile anche per altri scopi
Bisogna fare una premessa su quest'accetta, siccome qualcuno mi potrebbe far notare che un centinaio di euro sono troppi per uno strumento di questo tipo. La qualità si nota subito, appena si prende in mano, e non ha niente a che vedere con le blasonate accette da ferramenta o simili. La testa in acciaio ad alto tenore di carbonio è forgiata a mano (non viene però specificata la composizione chimica, e di conseguenza il tipo), e per mostrare l'importanza che Gränsfors attribuisce alla propria missione, vi sono le incisioni del maker che appunto l'ha forgiata, nel mio caso si tratta di Mattias Mattson (MM). Oltre alla superba qualità dell'acciaio, il manico è saldamente fissato alla testa, rendendo impossibile lo sgancio accidentale, quindi la resistenza all'usura è veramente alta. Infine la garanzia è di 20 anni, questo basta da se per capire che si tratta di un prodotto posizionato in una fascia veramente alta, di qualità professionale. Viene corredata con un piccolo libro esplicativo sulla manutenzione e affilatura, e su come usare al meglio un accetta. Alcuni particolari della testa, con le incisioni del maker e del marchio
Inizio a fare chopping su un grosso ramo, l'obiettivo è di ricavarne dei pezzi più piccoli facendo meno sforzi possibili. La lama, pur avendo solamente 7 centimetri di tagliente, è supportata da un peso di 600 grammi, e una lunghezza complessiva di 34 centimetri, la rendono comunque molto potente per questo genere di lavori
Dopo circa 5 fendenti, il ramo è tranciato all'istante, l'affilatura è sorprendente. La differenza principale tra il procurarsi legna con un'accetta o con un coltello, sta sicuramente nei metodi. Se con il coltello farò del batoning comodamente, con l'accetta cercherò di far lavorare al massimo il suo peso, perciò c'è un metodo che evita eccessivi sforzi. Basta posizionare il tagliente sul ramo da tagliare, tenendo l'accetta con la mano dominante, mentre con l'altra stringiamo saldamente il ramo
Dopodichè basta alzare il ramo e colpire una superficie dura, nel mio caso un grosso tronco
Se l'accetta è ben affilata, si conficcherà all'istante, a questo punto continuiamo l'operazione
Quando l'accetta trapassa il ramo, la usiamo come leva per separare le fibre
Così facendo, spaccare la legna in pezzi più piccoli è molto più veloce del batoning, e richiede meno sforzo (lo sottolineo perchè in una situazione di emergenza è importante risparmiare energia)
Comunque sia, nulla vieta di fare del batoning tradizionale, anche se lo sconsiglio rispetto a questo metodo
Utilizzando uno di questi pezzi, provo a fare un picchetto, prima riduco le dimensioni del ramo
Dopodichè inizio a realizzarlo, l'affilatura convessa è ottima anche sui lavori di precisione
Eccellente, sfruttando la superficie piatta sul retro della testata come martello lo conficco nel terreno
Anche con i firestick se la cava piuttosto bene, anche se non è perfetta
Con un po di abilità si può lanciare a distanza, come un coltello, vi è un metodo apposta per evitare che si rovesci e che non si conficchi, dopo qualche caduta a terra sono riuscito a conficcarla saldamente su un tronco molto secco, anche se con un coltello è molto più semplice
Comunque sia, il compito principale a cui verrà sottoposta sarà naturalmente quello di fare legna, perciò la sottopongo ad un ultima difficile prova
Probabilmente così non rende l'idea delle dimensioni...
Inizio un chopping che durerà una decina di minuti, come spiegato sul libro correlato, l'importante non è colpirlo a 90° come ho visto fare spesso, ma a circa 60°, che sarebbe il modo corretto e più veloce
Buono, anche se per questi compiti sarebbe bene avere un ascia da spacco da almeno 1.2 chilogrammi, che però sarebbe meno versatile di questa.
Conclusioni
Ho acquistato quest'ascia perchè cercavo un prodotto di qualità, e sono felice di dire che la reputo ideale ed il perfetto complemento insieme al Temagami. Non è il modello più piccolo, ma per me è la giusta via di mezzo, che la rende anche parecchio versatile, infatti per chi dimostra una buona manualità sicuramente può rivelarsi utile anche senza portare un ulteriore coltello, preferendo un solo multiuso per i lavori molto leggeri (l'ho già visto, ma non ha senso usare un ascia per prepararsi un panino). Nelle prossime recensioni aggiungerò, seguendo come esempio l'amico Alfredo, che lo ha adottato nelle sue, il parametro di accettabilità in pubblico, in pratica come viene visto uno strumento da taglio verso l'esterno, nei confronti del semplice escursionista che passa in un sentiero ad un cittadino durante il ritorno a casa. Generalmente ho avuto meno problemi con quest'accetta che con un qualsiasi altro coltello, perchè viene associata più spesso allo strumento per tagliare legna piuttosto che al ferire qualcuno, quindi oggi è passata inosservata attaccata all'esterno del mio zaino Maxpedition, senza attirare particolari attenzioni.
Ciao,
Enea
oggi sono uscito per provare la mia nuova accetta, la Gränsfors Bruk Wildlife Hatchet
L'ho provata per qualche ora in svariati test, di cui presenterò solo una parte, con i prossimi utilizzi aggiornerò comunque il post. Qui ho il kit con cui sono uscito oggi, e che reputo ideale per affrontare qualsiasi situazione o esigenza che si può presentare in un escursione, anche se essa dura più giorni
Si tratta appunto dell'accetta, dell'Helle Temagami e un Victorinox Ranger. Questi ultimi non sono stati usati durante la giornata, ma verranno recensiti a parte fra qualche settimana.
L'accetta viene fornita con un semplice fodero in cuoio, non ha un vero e proprio passante per agganciarlo alla cintura o ad uno zaino, ma come spiegato dal sito, si può utilizzare la stessa fettuccia a bottone che la blocca all'interno. Inoltre dispone di un generoso foro per passarci un cordino, cosa che su un accetta reputo necessario, perciò ci ho aggiunto un po di paracord, che può rivelarsi utile anche per altri scopi
Bisogna fare una premessa su quest'accetta, siccome qualcuno mi potrebbe far notare che un centinaio di euro sono troppi per uno strumento di questo tipo. La qualità si nota subito, appena si prende in mano, e non ha niente a che vedere con le blasonate accette da ferramenta o simili. La testa in acciaio ad alto tenore di carbonio è forgiata a mano (non viene però specificata la composizione chimica, e di conseguenza il tipo), e per mostrare l'importanza che Gränsfors attribuisce alla propria missione, vi sono le incisioni del maker che appunto l'ha forgiata, nel mio caso si tratta di Mattias Mattson (MM). Oltre alla superba qualità dell'acciaio, il manico è saldamente fissato alla testa, rendendo impossibile lo sgancio accidentale, quindi la resistenza all'usura è veramente alta. Infine la garanzia è di 20 anni, questo basta da se per capire che si tratta di un prodotto posizionato in una fascia veramente alta, di qualità professionale. Viene corredata con un piccolo libro esplicativo sulla manutenzione e affilatura, e su come usare al meglio un accetta. Alcuni particolari della testa, con le incisioni del maker e del marchio
Inizio a fare chopping su un grosso ramo, l'obiettivo è di ricavarne dei pezzi più piccoli facendo meno sforzi possibili. La lama, pur avendo solamente 7 centimetri di tagliente, è supportata da un peso di 600 grammi, e una lunghezza complessiva di 34 centimetri, la rendono comunque molto potente per questo genere di lavori
Dopo circa 5 fendenti, il ramo è tranciato all'istante, l'affilatura è sorprendente. La differenza principale tra il procurarsi legna con un'accetta o con un coltello, sta sicuramente nei metodi. Se con il coltello farò del batoning comodamente, con l'accetta cercherò di far lavorare al massimo il suo peso, perciò c'è un metodo che evita eccessivi sforzi. Basta posizionare il tagliente sul ramo da tagliare, tenendo l'accetta con la mano dominante, mentre con l'altra stringiamo saldamente il ramo
Dopodichè basta alzare il ramo e colpire una superficie dura, nel mio caso un grosso tronco
Se l'accetta è ben affilata, si conficcherà all'istante, a questo punto continuiamo l'operazione
Quando l'accetta trapassa il ramo, la usiamo come leva per separare le fibre
Così facendo, spaccare la legna in pezzi più piccoli è molto più veloce del batoning, e richiede meno sforzo (lo sottolineo perchè in una situazione di emergenza è importante risparmiare energia)
Comunque sia, nulla vieta di fare del batoning tradizionale, anche se lo sconsiglio rispetto a questo metodo
Utilizzando uno di questi pezzi, provo a fare un picchetto, prima riduco le dimensioni del ramo
Dopodichè inizio a realizzarlo, l'affilatura convessa è ottima anche sui lavori di precisione
Eccellente, sfruttando la superficie piatta sul retro della testata come martello lo conficco nel terreno
Anche con i firestick se la cava piuttosto bene, anche se non è perfetta
Con un po di abilità si può lanciare a distanza, come un coltello, vi è un metodo apposta per evitare che si rovesci e che non si conficchi, dopo qualche caduta a terra sono riuscito a conficcarla saldamente su un tronco molto secco, anche se con un coltello è molto più semplice
Comunque sia, il compito principale a cui verrà sottoposta sarà naturalmente quello di fare legna, perciò la sottopongo ad un ultima difficile prova
Probabilmente così non rende l'idea delle dimensioni...
Inizio un chopping che durerà una decina di minuti, come spiegato sul libro correlato, l'importante non è colpirlo a 90° come ho visto fare spesso, ma a circa 60°, che sarebbe il modo corretto e più veloce
Buono, anche se per questi compiti sarebbe bene avere un ascia da spacco da almeno 1.2 chilogrammi, che però sarebbe meno versatile di questa.
Conclusioni
Ho acquistato quest'ascia perchè cercavo un prodotto di qualità, e sono felice di dire che la reputo ideale ed il perfetto complemento insieme al Temagami. Non è il modello più piccolo, ma per me è la giusta via di mezzo, che la rende anche parecchio versatile, infatti per chi dimostra una buona manualità sicuramente può rivelarsi utile anche senza portare un ulteriore coltello, preferendo un solo multiuso per i lavori molto leggeri (l'ho già visto, ma non ha senso usare un ascia per prepararsi un panino). Nelle prossime recensioni aggiungerò, seguendo come esempio l'amico Alfredo, che lo ha adottato nelle sue, il parametro di accettabilità in pubblico, in pratica come viene visto uno strumento da taglio verso l'esterno, nei confronti del semplice escursionista che passa in un sentiero ad un cittadino durante il ritorno a casa. Generalmente ho avuto meno problemi con quest'accetta che con un qualsiasi altro coltello, perchè viene associata più spesso allo strumento per tagliare legna piuttosto che al ferire qualcuno, quindi oggi è passata inosservata attaccata all'esterno del mio zaino Maxpedition, senza attirare particolari attenzioni.
Ciao,
Enea
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