saporaccio nelle borracce ......

salve a tutti, questo è il mio primo post dato che mi sono appena registrato....

quello che volevo chiedervi è se qualcuno di voi ha risolto il problema del saporaccio che prende l'acqua quando sta per qualche ora nelle borraccie; ne ho provato di tutti i tipi : cilindriche con tappo a vite (sia di marche buone che scrause), borraccie di plastica militari e anche i camel back che sono i peggiori quanto a sapore, l'odore di plastica rende l'acqua quasi imbevibile (almeno che non si stia morendo di sete).

ora il fatto è che io giro sempre ( anche in città) con una borraccia dietro (odio pagare chissà quanto le bottigliette nei bar che dopo una sorsata butti via un sacco di plastica).

stranamente ho visto che nelle bottiglie di plastica che vendono comunemente invece l'acqua non prende quel cattivo sapore (a meno di non tenerla sotto il sole); dico stranamente perchè ormai è risaputo che la plastica delle bottiglie che vendono è il contenitore meno adatto per conservare a lungo dell' acqua:
-primo perchè quando ci mettono l'acqua il contenitore è ancora caldo di stampo è la plastica viene ceduta nell'acqua.

-secondo perchè il tipo di plastica è si per uso alimentare ma non è stato concepito per mantenere inalterata questa sua caratteristica nel tempo.

ultima cosa: se comunque nelle bottiglie di plastica un pò di plastica viene ceduta all'acqua e comunque a livello di sapore non si sente, nelle borracce dove il sapore diverso è molto forte cosa vuol dire che l'inquinamento dell' acqua è molto più forte?

scusate il messaggio chilometrico, ma è un problema che ho da un pò di tempo e che non riesco a risolvere....
 
:mumble:

L'unica volta che ho avuto problemi (grossi) di sapore con l'acqua è stato con una borraccia militare americana; non solo l'acqua era imbevibile, ma anche la mia pipì dopo era tutt'altro che profumata (di solito io tendo a farla all'odor di acqua di colonia... :rofl:).

Per il leggero retrogusto credo che più di sciacquare mille volte il contenitore tu non possa fare.
Il gusto di plastica deriva dalle sostanze volatili presenti nella struttura del materiale; quindi finchè non saranno state tutte "sciacquate" via (o bevute.... :ka: ) mettiti l'anima in pace.

Il fatto che le bottigliette non abbiano quel sapore è dovuto principalmente a due fattori:
1) la plastica delle bottigliette è di qualità infinitamente maggiore rispetto a quella delle borracce o delle vesciche del camel back e questo per ovvie ragioni di marketing; immagina se un'acqua minerale avesse un saporaccio - tu non compreresti più quella marca. Inoltre con il costo della bottiglietta tu dai all'imbottigliatore un notevole margine di guadagno che gli permette di usare ottime plastiche (addirittura certe sono semi permeabili ai gas, tanto è vero che se leggi sulle etichette c'è scritto di conservarle in luoghi privi di odori). Per le borracce il discorso è diverso perchè al produttore non interessa che tu scelga nuovamente la sua marca "per il sapore" ma piuttosto per la resistenza o l'ergonomicità essendo la borraccia intesa come contenitore per liquidi di "emergenza" o ad uso "specifico".
2) la sostanze volatili nelle bottiglie commerciali vengono controllate in due modi: con la pressione di imbottigliamento (che impedisce alle sostanze volatili di disperdersi nel liquido fintanto che la bottiglia è chiusa), e con l'utilizzo di plastiche semi permeabili che favoriscono la perdita di dette sostanze verso l'esterno.

Comunque se proprio non riesci ad utilizzare borracce in plastica, hai mai provato quelle in alluminio? (tipo SIGG - le mie preferite) pesano poco più di quelle in plastica, durano una vita, e non hanno problemi di sapore.

Nel caso anche quelle non facciano al caso tuo c'è il mio rimedio preferito: il riutilizzo delle bottiglie di plastica commerciali.
 
BIGIO ha scritto:
.......ora il fatto è che io giro sempre ( anche in città) con una borraccia dietro (odio pagare chissà quanto le bottigliette nei bar che dopo una sorsata butti via un sacco di plastica).......

:si:
 
Ciao Bigio,
innanzitutto benvenuto... poi, in subordine provo a darti qualche risposta ai tuoi quesiti...

Vorrei rassicurarti che il PET, ovvero Polietilene, che viene utilizzato per l'imbottigliamento, non rilascia nessuna sostanza tossica, ma solo parti volatili nell'acqua, ne tantomeno viene utilizzato a "caldo"... il soffiaggio delle ampolle e l'imbottigliamento, sono due fasi sequenziali ma ben distinte, oltretutto separate logisticamente!
Le preforme, caricate automaticamente nelle soffiatrici vengono trasformate in "bottiglie" che corrono, in ambiente asettico, fino alle macchine riempitrici, raffreddandosi in itinere, per poi essere sigillate con il tappo che riporta la data di imbottigliamento.

Per i sapori, l'unico modo che io conosco per evitarli è il succo di limone... in borraccie rigorosamente di acciaio inox... !

Per la loro pulizia "meccanica" uso sferette, in acciaio inossidabile, che faccio ruotare all'interno con del succo di limone, fino a pulizia completa.... recuperandole con un colo !

La parola ai "Chimici" ...
 
Manitu ha scritto:
Ciao Bigio,
innanzitutto benvenuto... poi, in subordine provo a darti qualche risposta ai tuoi quesiti...

Vorrei rassicurarti che il PET, ovvero Polietilene, che viene utilizzato per l'imbottigliamento, non rilascia nessuna sostanza tossica, ma solo parti volatili nell'acqua, ne tantomeno viene utilizzato a "caldo"... il soffiaggio delle ampolle e l'imbottigliamento, sono due fasi sequenziali ma ben distinte, oltretutto separate logisticamente!
Le preforme, caricate automaticamente nelle soffiatrici vengono trasformate in "bottiglie" che corrono, in ambiente asettico, fino alle macchine riempitrici, raffreddandosi in itinere, per poi essere sigillate con il tappo che riporta la data di imbottigliamento.

:si:

...altro che subordine ai "chimici" ( :abbraccio: )
hai detto le cose più importanti!!!

Manitu ha scritto:
Per i sapori, l'unico modo che io conosco per evitarli è il succo di limone... in borraccie rigorosamente di acciaio inox... !

Per la loro pulizia "meccanica" uso sferette, in acciaio inossidabile, che faccio ruotare all'interno con del succo di limone, fino a pulizia completa.... recuperandole con un colo !

Darei il mio Regno per una borraccia in INOX.
Dove le trovi Manitu?
 
il mio metodo...

Un metodo che che uso da qualche anno, consiste nel riempire il "contenitore" (camelback, bottiglietta, ecc.) con acqua e bicarbonato.
Sto molto attento a riempire tutto fino all'orlo.
Poi lascio riposare per una notte ed il giorno eseguo diversi sciacqui.

Questo metodo mi fornisce risultati sempre decenti anche se con alterne fortune, dipendendo molto dal tipo di materiale cui viene a contatto il bicarbonato.

...hope this help...
 
Re: il mio metodo...

iacco ha scritto:
Un metodo che che uso da qualche anno, consiste nel riempire il "contenitore" (camelback, bottiglietta, ecc.) con acqua e bicarbonato.
Sto molto attento a riempire tutto fino all'orlo.
Poi lascio riposare per una notte ed il giorno eseguo diversi sciacqui.
Avevo letto di questo metodo: consigli sul dosaggio (nella fattispecie per un camelback da 2 lt comprato da Decathlon)?
 
Re: il mio metodo...

Nemeton ha scritto:
iacco ha scritto:
Un metodo che che uso da qualche anno, consiste nel riempire il "contenitore" (camelback, bottiglietta, ecc.) con acqua e bicarbonato.
Sto molto attento a riempire tutto fino all'orlo.
Poi lascio riposare per una notte ed il giorno eseguo diversi sciacqui.
Avevo letto di questo metodo: consigli sul dosaggio (nella fattispecie per un camelback da 2 lt comprato da Decathlon)?


.... questo metodo sarà senz'altro funzionale se si hanno a disposizione tempo e materiali !
Potrebbe essere utile anche sapere quale sistima, oltre all'acido citrico, è possibile utilizzare per una neutralità organolettica da "campagna" !
 
la soluzione e' questa
 

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bottiglia in lexan le fa anche la Ferrino e costano 5 o 6 euro
antimicrobo assolutamente inodore e insapore resistente a
temperature altissime (io dentro ci faccio le minestre
solubili),se le mettete dentro il sacchetto termico della
borraccia di alluminio tiene anche l'acqua in fresco
 
Re: il mio metodo...

Nemeton ha scritto:
Avevo letto di questo metodo: consigli sul dosaggio (nella fattispecie per un camelback da 2 lt comprato da Decathlon)?

Diciamo che io non ho mai fatto tantissima attenzione al dosaggio.
Generalmente su un litro d'acqua metto un paio di cucchiaini di bicarbonato.
Altre volte, ho invece esagerato fino a raggiungere la saturazione del bicarbonato in acqua....poco male, investire in un pò di bicarbonato per "inizializzare" un camelback od altro, direi che è un buon investimento.


Manitu ha scritto:
Potrebbe essere utile anche sapere quale sistima, oltre all'acido citrico, è possibile utilizzare per una neutralità organolettica da "campagna" !

In caso "campale", suggerisco l'uso di:
- pastiglie disinfettanti in quantità uguale o superiore a quella prescritta per la semplice disinfezione (ad es. un paio di pasticche di steridrolo by razione K per un litro di acqua).
- uso del permanganato di potassio in dotazione del kit survival (in proporzione tale da far diventare l'acqua rossiccia).

Bye :si:
 
info

io ho sempre usato quelle militari EI e mi sono sempre trovato bene le lavo con acqua sabbia e cenere di carbone le risciacquo e le lascio asciugare ..
 
Cavolo Bigio, hai sollevato un vespaio......

In effetti vedi che ognuno di noi ha metodi e astuzie elaborate in base all'esperienza ed all'utilizzo intensivo di questi contenitori.

Proviamo a fare comunque un pò di ordine tra tutte le cose dette.

I contenitori che ci interessano possono essere in metallo o plastica. Nessuno delle due tipologie ha vantaggi predominanti se costruite con matariali idonei e di prima qualità.

Le borracce in metallo (INOX e Alluminio rivestito) hanno l'indubbio vantaggio di non rilasciare sostanze con cattivo sapore e quindi risultano subito utilizzabili; ma da questo punto di vista hanno lo svantaggio di avere una superficie interna più porosa e quindi facilmente colonizzabile da batteri indesiderati.

Quelle in plastica, a seconda della qualità del PET utilizzato, possono risultare più o meno sgradevoli nei primi utilizzi, ma necessitano di molta meno manutenzione una volta avviate in quanto la loro superficie interna è per natura batteriostatica.

Discorso a parte rivestono le borracce della Nalgene e i Camel Back.
Le prime sono costruite con plastiche che rappresentano l'attuale punta tecnologica raggiunta dall'industria petrolchimica ed hanno tutte le qualità elencate giustamente da curlybill. Più volte mi son riproposto di provare ad utilizzarle. L'unica cosa che mi lascia perplesso è legato alla stabilità di queste plastiche nel lungo periodo e alle formulazioni chimiche utilizzate per dare a questo materiale così tante proprietà positive... Mi spaventa il "rovescio della medaglia" che potrebbe esserci. Anche perchè le composizioni di queste plastiche se non erro sono coperte da brevetto e quindi di formulazione XXX.
Le vesciche del camelback utilizzano plastiche resistenti e basta: sono nate per un utilizzo militare e a quello devono servire. Il gusto, sul teatro operativo, ha poca importanza: non è quello il maggior rischio che si corre.....
Quelle "vere" sono in plastica nera, quelle adattate all'utilizzo sportivo sono trasparenti. Non è una differenza da poco: quelle nere sono le più igieniche sul teatro operativo in quanto il soldato può dedicare poco tempo alla pulizia della vescica - in questo caso la plastica nera, non permettendo l'attraversamento dei raggi solari evita il proliferare di alghe fotosintetiche normalmente presenti nelle acque potabili in cui ci si può rifornire.
Quelle sportive invece sono trasparenti e graduate per la preparazione di bevande isotoniche e per poterle metterle ad asciugare al sole per brevi periodi (in maniera che i raggi UV possano sterilizzarle).

Per quanto riguarda invece i vari metodi illustrati dagli altri ragazzi, diciamo subito che sono tutti ottimi, ma solo per la pulizia e l'igienizzazione di questi contenitori, non per eliminare odori o sapori pre-esistenti.

Quindi, per quanto riguarda il sapore, facciamo un distinguo:
-il sapore delle borracce nuove, come abbiamo già visto, è purtroppo una caratteristica intrinseca del materiale utilizzato e non può assolutamente essere eliminato con metodi chimici.
Anche perchè vorrebbe dire che la sostanza chimica che stai utilizzando per eliminare l'odore è in grado di "attaccare" il materiale della borraccia (e ciò sarebbe gravissimo).
- il sapore post "primo utilizzo" è dovuto a sporcizia e quindi al proliferare di batteri, alghe o muffe.
Vediamo, caso per caso, come possiamo eliminare quest'ultimo:

INOX
Pulizia da sporcizia: azione meccanica (biglie, spazzoline e quant'altro - occhio a sabbia e carbone: che siano di provenienza "certa"!!! Il carbone, se è coke, non è assolutamente da utilizzare - è stratossico per la presenza di metalli pesanti in grande quantità) più utilizzo di bicarbonato - il bicarbonato crea un ambiente basico in grado di sciogliere eventuali sostanze grasse, mentre l'azione meccanica elimina fisicamente sporco ed eventuali alghe brune.
Da evitare l'acido citrico che può intaccare gli acciai poco performanti.

Igienizzazione: ottimo lo steridolo, il permanganato e l'ipoclorito.

ALLUMINIO
Pulizia da sporcizia: azione meccanica con spazzole e utilizzo di detergenti per piatti o acido citrico diluito.
Sconsigliato l'uso di biglie, che possono danneggiare lo strato ceramico, ed altri materiali abrasivi.
Sconsigliato anche l'uso di bicarbonato in quanto, in caso di discontinuità sulla superficie ceramica, potrebbe intaccare l'alluminio.

Igienizzazione: steridolo, permanganato e ipoclorito.

PLASTICA
Pulizia da sporcizia: azione meccanica con spazzole morbide (per eliminare alghe verdi e brune), bicarbonato e acido citrico.

Igienizzazione: steridolo, permanganato e ipoclorito.


PER TUTTE: dopo il lavaggio farle asciugare bene in luogo ventilato (e al sole per quelle in metallo) e riporle col tappo appena appoggiato (non avvitato e serrato!!!).



Per quanto riguarda la pulizia da campagna dipende purtroppo da vari fattori tra i quali i più importanti sono (tra parentesi le problematiche da affrontare):
- zona climatica in cui ci si trova (specie batteriche presenti);
- intervalli di pulizia (incremento della flora batterica);
- disponibilità di acqua pulita (numero di risciacqui possibili);
- sostanze ed attrezzi a disposizione (modalità di pulizia).

Se dovessi scegliere un metodo di pulizia da campagna rapido, efficace e utilizzabile per tutte le borracce, abbinerei un bello sciacquo con un ciccinin di acqua ossigenata del kit medico (l'ossigeno sviluppato ossiderebbe lo sporco organico presente e ucciderebbe eventuali batteri anaerobi) seguito da un bel lavaggio con acqua e ipoclorito di sodio (per sfruttare la capacità battericida, alghicida e sporocita del cloro) senza avere la necessità di dover sciacquare la borraccia dopo.
 
Esempio di batteri su metallo.

Microfotografie eletroniche prese con ingrandimenti progressivamente maggiori che mostrano i Bacilli presenti sulla punta di uno spillo.

(fonte: Tony Brain - Science Photo Library).
 

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... ora si che ho capito qualcosa... ! :lol:

Un'ultima domanda... :
...uso nella camel-bag, nelle borraccie vetrificate ed in quelle in inox, del succo di limone (acido citrico), non per soli fini organolettici... ma anche per pulirle con l'aiuto meccanico, NON è il caso?
 
Su vetro e plastica vai tranquillo.

In effetti ho commesso un errore: per acido citrico intendevo quello in polvere.

Col solo succo di limone vai tranquillo anche sull'INOX ;)

Però secondo me il succo di limone più di dare buon gusto, non fa.
E' troppo debole e si diluisce troppo (a meno che tu non faccia una spremuta di limoni con qualche goccia d'acqua :rofl: ).


Ma davvero hai capito tutto?
Ho sempre l'impressione di essere troppo casinista quando espongo...
 
stanley ha scritto:
Ma davvero hai capito tutto?
Ho sempre l'impressione di essere troppo casinista quando espongo...

... credo di si, credo proprio di aver capito... ;)

...quei pochi neuroni che girano, uniti al fatto di aver aperto un paio di libri in vita mia, mi hanno permesso di "comprendere" ! :?

:rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

... a parte le battute, hai scritto in modo chiaro ed inequivocabile !

Hai vinto una borraccia inox ! :lol:


:si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si: :si:
 
Per quanto riguarda la pulizia da campagna dipende purtroppo da vari fattori tra i quali i più importanti sono (tra parentesi le problematiche da affrontare):
- zona climatica in cui ci si trova (specie batteriche presenti);
- intervalli di pulizia (incremento della flora batterica);
- disponibilità di acqua pulita (numero di risciacqui possibili);
- sostanze ed attrezzi a disposizione (modalità di pulizia).

Se dovessi scegliere un metodo di pulizia da campagna rapido, efficace e utilizzabile per tutte le borracce, abbinerei un bello sciacquo con un ciccinin di acqua ossigenata del kit medico (l'ossigeno sviluppato ossiderebbe lo sporco organico presente e ucciderebbe i batteri anaerobi) seguito da un bel lavaggio con acqua e ipoclorito di sodio (per sfruttare la capacità battericida ed alghicida del cloro) senza avere la necessità di dover sciacquare la borraccia dopo (l'ipoclorito è usato nella potabilizzazione delle acque degli acquedotti e non presenta un costo elevato per le quantità a noi necessarie).

la dove non ho le varie cose che descrivi ... le cose che posso utilizare in campo sono..??
io uso cenere di carbone quella bianca che una volta la usavano anche per fare il bucato mischiata con la sabbia puo bastare ...??
o in natura c'è qualche altra cosa che posso utilizare?
 
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