ottimo articolo. Personalmente non esco mai senza almeno il fidato Victorinox, che porto sempre con me, anche fuori dal bosco mi è servito in un sacco di situazioni (niente di particolare, più che altro in cucina o per piccoli lavori di riparazione). In escursione oltre al citato Vic porto sempre una lama più "pesante", ovvero un Esee4 che uso ad esempio per fare legna per il fuoco. Credo che in linea di massima il tipo di coltello da portarsi dietro dipenda dal tipo di uscita che si affronta. Come detto il Vic lo porto sempre con me, anche nei trekking semplici di un giorno, lo uso quanto meno per mangiare ma può risultare utile per tagliare un cordino, fare un minimo di legna per un fuocherello, ecc...diverso il discorso in uscite in solitaria fuori sentiero o escursioni di più giorni in luoghi impervi, in quel caso sicuramente avrò con me anche l'Esee che mi permette un utilizzo più gravoso della lama, si tratti di batoning, di approntare un rifugio per bivaccare o cose simili. Insomma credo che il coltello vada scelto in base alle esigenze che si presentano quando si pianifica un'uscita senza lasciarsi troppo andare alla voglia di avere con sé mille oggetti che poi non servono, coltelli compresi. Per concludere poi mi sento di dire che al di là del coltello che si sceglie e dell'uso che se ne fa è necessario sempre ricordarsi che si ha in mano un oggetto potenzialmente pericoloso e che è sempre necessario usare le dovute cautele, farsi male è un attimo! Io ne so qualcosa, l'unica volta che non ho usato i guanti mentre lavoravo con il coltello mi è scivolato di mano colpendomi su un dito, con il risultato di un bel taglio ed un sacco di sangue...e poteva andare peggio...non c'è esperienza che tenga, c'è solo da prestare la giusta attenzione.
