scarpe per percorsi I-II

Buongiorno a tutti,

parliamo di abbinamento scarpe-percorsi....

noto che ormai si può dire che esiste un modello di scarpa outdoor per ciascuna attività che si pratica...

passeggiate, corsa su sentiero, approach tecnico, trekking, alpinismo, raccolta funghi, scivolata nel fosso....;), ciascuna ha il proprio medello "perfetto"...

ammetto io stesso di essere piuttosto "fetish" riguardo le calzature tecniche!!!!

quello che vorrei è un vostro parere su una di queste attività "di nicchia", che è l'escursionismo alpinistico (estivo), ovvero facili arrampicate con passaggi di I-II grado: faccio sempre il solito calzante esempio della stranota "direttissima" del corno grande.

Via che ho in programma per l'estate...insieme ad altre dello stesso tipo (Laghetti del Prena, Direttissima corno Piccolo, Direttissima Velino, ecc...)...

Ora vedendo le innumerevoli foto in circolazione noto che quasi tutti approcciano vie simili con classiche scarpe da trekking, dunque tomaia alta e suola mediamente rigida.

Il punto è questo:

oltre ad un bel paio di scarponi Quechua Forclaz 800, ancora mai usati, acquistati un mesetto fa, sono felice possessore di un paio di scarpe Salewa da Tech Approach (MS Firetail) con le quali fino ad ora ho preferito approcciare percorsi analoghi (passaggi di semplice arrampicata al Circeo ad esempio).

Ritengo, su percorsi simili, che scarpe da approach diano maggiore sensibilità in arrampicata e più precisione nei passaggi "tecnici".
Lo scotto da pagare (sempre a mio avviso) è maggior fatica e sensazione di minor protezione su pietre sconnesse, ghiaie e terra ripida soprattutto in discesa...

La mia soluzione ideale potrebbe essere dare la preferenza alle scarpe salewa laddove prevalgono le roccette e le arrampicate ma non ci sono estenuanti "camminate" su fondi sconnessi e scivolosi...

preferire le Forclaz (tra l'altro ottime) invece su queste ultime tipologie di percorsi...

Voi che ne pensate?

Direttissima al corno grande & company con scarpe da tech approach o da trekking classiche?????
 
Bella domanda!
Ho sempre utilizzato scarpe alte con suola rigida per questo tipo di percorsi, mentre il mio compagno di salita usava scarpe basse approach. Il risultato era quello descritto da te prima, sui passaggi tecnici lui andava spedito e anzi spesso cercava passaggi con più difficoltà appositamente, mentre in discesa il discorso cambiava: affondavo il mio piede senza troppo pensare e più velocemente.
Comunque penso che si possano fare tranquillamente questi percorsi con scarpe basse, basta avere un pò di esperienza in discesa. D'altronde nelle gare di skyrunnig scendono a velocità stratosferiche su pietraie e roccie affillate. Per non parlare di quelli che salgono con le fivefingers.

Ciaoo
 
Io questo problema non me lo pongo, scarpe alte e suola rigida in vibram, faccio tutti i percorsi. Se ci metto più tempo o meno non importa, non siamo ad una gara di velocità in montagna ma soprattutto quello che conta è la sicurezza, se ti becchi una distorsione alla caviglia con una scarpa bassa come torni indietro?

:)

Matteo
 
concordo....

certo su fondi sconnessi, sul'erba umida e sul bagnato il problema non si pone davvero! a maggior ragione in mezzo ai rovi o con pericolo di insetti o peggio...tomaia alta, anzi altissima!

così come per lunghi trekking...beh, ovvio, scarpone da trekking appunto!

però continuo ad essere del parere (vengo dall'arrampicata) che queste "moderne" scarpe da approach siano davvero molto molto interessanti per percorsi più compatti ed "arrampicatori"!!!!
la sensazione al piede, la precisione della punta (hanno la climbing zone), la flessibilità in "spalmo" sono ineguagliabili!

e comunque, almeno le salewa, hanno un ottimo irrigidimento (3 tiranti metallici) che blocca, e non di poco, strani movimenti della caviglia...
 
Conordo in parte.
A mio parere in montagna ci sono situazioni e situazioni e l'assioma lentezza = sicurezza è valido fino ad un certo punto, anzi in molti contesti è vero il contrario velocità = sicurezza.
Ovviamente non mi riferisco a passeggiate escursionistiche, ma anche a vie che abbiano un approccio evidenziato da Valerior in contesti d'alta montagna e con lunghezze consistenti.
Più di una volta mi sono tolto da potenziali pericoli grazie soltanto alla velocità.

Rimanendo in tema ho appena comprato le Scarpa Mojito: bellissime!
Praticamente una scarpa d'arrampicata adattata alla camminata.
 

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Però convieni anche tu che nello zaino non dobbiamo portare 10 paia di scarpe per ogni percorso ... :biggrin:

Io ho solo quelle e per le mie escursioni vanno alla grande, stare li e vedere quale scarpa è meglio piuttosto che un altra è veramente una cosa maniacale secondo me .... poi gusti son gusti per carità !!!
 
Però convieni anche tu che nello zaino non dobbiamo portare 10 paia di scarpe per ogni percorso ... :biggrin:

Io ho solo quelle e per le mie escursioni vanno alla grande, stare li e vedere quale scarpa è meglio piuttosto che un altra è veramente una cosa maniacale secondo me .... poi gusti son gusti per carità !!!

Certamente! sono d'accordo con te.
Però avere due paia di scarpe diventa necessario quando si fanno vie alpinistiche di un certo livello.
:D
 
infatti....avevo premesso che il discorso era un pò, come dire, fetish!!!!!:)

discorso innescato apposta perchè immaginavo potesse dar luogo ad un costruttivo scambio di opinioni!!!!! E cosi è...mi piace!

in effetti un buon paio di scarpe classiche riesce più o in meno discretamente in tutto...

ma la scarpetta tecnica da apporach riesce divinamente nel suo ambito peciso!!!!!

comunque....appunto in tema, vi presento le mie creature, compagne (spero) di tante escursioni estive sulle rocce....

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Devo dire che sono fantastiche.
Le trovo molto comode, hanno un'ottima traspirabilità con la suoletta con piccoli buchi di areazione. Suola in Vibram con un ottimo grip. Ma quello che mi piace di più e che sono un guanto, si adattano perfettamente al piede e si ha la percezione della morfologia del fondo su cui si cammina, senza traumi per il piede... insomma un'ottima sensibilità.
Non l'ho provata in ambiente, ma mi hanno riferito che ci si può arrampicare fino a gradi considervoli.

Se le prendi in rete, ti consiglio di prendere il numero esatto che porti normalmente.

L'alternativa da te proposta, secondo me non ha una suola specifica per l'arrampicata, che normalmente deve essere liscia, come le scarpette d'arrampicata.
 
Grazie per il consiglio :si:...pensavo di usarle in ferrata in alternativa agli scarponi classici quando farà veramente caldo e l'aerazione diventerà un must. Per quanto riguarda la misura no problem, ho la possibilità di provarle direttamente in negozio. Gran belle scarpe...
 
con un mesetto in più di esperienza sull'argomento ci tengo a fare un'ulteriore precisazione:

tech approach salewa, suola aderente in vibram, ma "ventose" al posto dei comuni tacchetti. Performanti su roccette solide, ma estremamente insicure su cenge friabili o comunque su passaggi non così solidi, anche se facili.
sono delle vere e proprie scarpe da arrampicata facile, ottime sulla roccia compatta! ed è questo il loro pregio ed il loro limite...

la linea alpine approach della salewa stessa, mantiene la vibram, la climbing zone e la tomaia bassa che consente più agilità nei movimenti, ma ha una tacchettatura più definita, simile agli scarponi da trekking, con una (dichiarata) predisposizione per escursioni tecniche, arrampicate facili e vie ferrate.

forse, a mio parere, sono le vere scarpe perfette per percorsi di quel genere. Trekking e sensibilità nell'arrampicata, coniugati a leggerezza ed agilità...

oh, non sono un testimonial salewa, nè mi pagano...parlo solo delle scarpe che ho!!!!! e con le quali mi trovo bene...avendole acqusitate da poco!!!!
 

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leggermente off topic-scarpe senza solette

Ciao. Sono un nuovo utente . Sono di Roma è già da qualche anno faccio trekking urbano e spesso anche in montagna.
Spero nessuno se ne abbia a male se vado leggermente fuori topic.
Un anno fa le mie fidate Scarpa mi hanno abbandonato dopo una lunga militanza ed è cosi iniziata un 'odissea . Ho comprato circa un anno fa dellae Asolo basse e dopo varie passegiate e d escursioni ho dovuto arrendermi al fatto che fossero troppo grandi nonostante varie solette provate. Considerando che le Asolo erano anche basse ho smesso di usarle perchè le caviglie erano troppo a repentaglio. Due mesi fa ho comprato delle Salomon alte che al momento dell acquisto sembravano perfette. Dopo alcune uscite si sono rivelate troppo strette con dolori da urlo alle dita. Vorrei sapere se la soluzione che ho adottato , calza spessa tecnica anti vesciche e rimozione delle solette è plausibile o è una eresia magari anche pericolosa. Ho provato questa soluzione in percorsi brevi 2 o 3 ore e il piede non soffre ma magari qualcuno/a di voi più esperto può illuminarmi.
Grazie
 
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