- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Data: 10 aprile 2014
Regione e provincia: Lazio, Frosinone, con tratti sulla linea di confine con l'Abruzzo
Località di partenza: SR-509 per Forca d'Acero (pochi Km prima)
Località di arrivo: SR-509 per Forca d'Acero
Tempo di percorrenza: 6 ore
Chilometri: 11
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: solo un pò di attenzione sulla cresta nel tratto dalla Serra delle Gravare al Valico di Inguagnera
Periodo consigliato: inverno-primavera
Segnaletica: presente all'inizio, poi assente ma tracciato intuitivo
Dislivello in salita: 840
Dislivello in discesa: 840
Quota massima: 2007
Accesso stradale: SR-509
Un affresco del Parco.
E un bel giorno soleggiato, un giovedì strappato agli obblighi lavorativi, dedicato a quanto di buono c’è nell’andare in montagna, e per giunta con l’ottima compagnia di Maurizio.
Mi ero ripromesso di dedicare una delle prime belle giornate di primavera alla montagna, così penso a un percorso relativamente breve e non pesante.
Partenza tarda mattinata dopo aver portato i bambini a scuola, e via insieme a Maurizio per un’avventura nel selvaggio Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise.
La meta è la Serra Matarazzo, zona poco battuta ma in attesa di mostrare le sue bellezze, dopo averla veduta lo scorso anno dalla cima del Monte Bellaveduta: un’intricata serie di crestine che si intersecano a formare una ragnatela.
La partenza è dalla strada che porta a Forca d’Acero, il sentiero si immette ben presto nella deliziosa Valle Inguagnera.
Il cammino è piacevolissimo, la valletta si insinua tra i due versanti, il meridionale dove troneggiano le pareti di Serra Matarazzo, quello Nord con i saliscendi dei monti Panico e S.Nicola.
Saliamo dritti puntando la quota 1960, segnata come Cima Re Magi, dove naturalmente il nostro Maurizio (che fa Magi di cognome), ne reclama la proprietà!!
Da quota 1960 il percorso è sul filo di cresta , coperta parzialmente dall’ultima neve di questa strana stagione invernale.
La quota 2007 è raggiunta, l’unica cima dell’Appennino ad avere tre nomi: Cima Nella, Cima Presepe, Cima di Serra Matarazzo.
Il panorama è da galleria fotografica del parco: da destra i monti S.Marcello e Colle Nero, davanti la lunga cresta di Bellaveduta e Rocca Altiera, verso sinistra in lontananza i due gioielli delle Mainarde Forcellone e Cavallo.
E poi l’emozionante affresco dei Monti della Meta, fino al Balzo della Chiesa.
Dietro l’altrettanto lunga cresta del Greco e Serra di Rocca Chiarano, verso Nord il possente massiccio del Marsicano, e più dietro il Top dei nostri Appennini, Majella e Gran Sasso.
Uno spettacolo che assaporiamo lentamente, mai vorremmo che finissero quegli attimi di assoluto benessere e armonia.
Come mia consuetudine, il ritorno non è quasi mai per la stessa via, quindi proseguiamo in cresta verso il Valico Inguagnera, e percorriamo la cresta parallela dei monti S.Nicola e Panico, affacciati sull’interminabile valle Fondillo, sino a scendere diretti all’auto.
Abbiamo ammirato dal vivo un altro miracolo della natura, questa volta il PNALM, questa volta il cuore del PNALM.
le foto:
https://picasaweb.google.com/107818293175852895763/SerraMatarazzoUnAffrescoDelPNALM10042014
Regione e provincia: Lazio, Frosinone, con tratti sulla linea di confine con l'Abruzzo
Località di partenza: SR-509 per Forca d'Acero (pochi Km prima)
Località di arrivo: SR-509 per Forca d'Acero
Tempo di percorrenza: 6 ore
Chilometri: 11
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: solo un pò di attenzione sulla cresta nel tratto dalla Serra delle Gravare al Valico di Inguagnera
Periodo consigliato: inverno-primavera
Segnaletica: presente all'inizio, poi assente ma tracciato intuitivo
Dislivello in salita: 840
Dislivello in discesa: 840
Quota massima: 2007
Accesso stradale: SR-509
Un affresco del Parco.
E un bel giorno soleggiato, un giovedì strappato agli obblighi lavorativi, dedicato a quanto di buono c’è nell’andare in montagna, e per giunta con l’ottima compagnia di Maurizio.
Mi ero ripromesso di dedicare una delle prime belle giornate di primavera alla montagna, così penso a un percorso relativamente breve e non pesante.
Partenza tarda mattinata dopo aver portato i bambini a scuola, e via insieme a Maurizio per un’avventura nel selvaggio Parco Nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise.
La meta è la Serra Matarazzo, zona poco battuta ma in attesa di mostrare le sue bellezze, dopo averla veduta lo scorso anno dalla cima del Monte Bellaveduta: un’intricata serie di crestine che si intersecano a formare una ragnatela.
La partenza è dalla strada che porta a Forca d’Acero, il sentiero si immette ben presto nella deliziosa Valle Inguagnera.
Il cammino è piacevolissimo, la valletta si insinua tra i due versanti, il meridionale dove troneggiano le pareti di Serra Matarazzo, quello Nord con i saliscendi dei monti Panico e S.Nicola.
Saliamo dritti puntando la quota 1960, segnata come Cima Re Magi, dove naturalmente il nostro Maurizio (che fa Magi di cognome), ne reclama la proprietà!!
Da quota 1960 il percorso è sul filo di cresta , coperta parzialmente dall’ultima neve di questa strana stagione invernale.
La quota 2007 è raggiunta, l’unica cima dell’Appennino ad avere tre nomi: Cima Nella, Cima Presepe, Cima di Serra Matarazzo.
Il panorama è da galleria fotografica del parco: da destra i monti S.Marcello e Colle Nero, davanti la lunga cresta di Bellaveduta e Rocca Altiera, verso sinistra in lontananza i due gioielli delle Mainarde Forcellone e Cavallo.
E poi l’emozionante affresco dei Monti della Meta, fino al Balzo della Chiesa.
Dietro l’altrettanto lunga cresta del Greco e Serra di Rocca Chiarano, verso Nord il possente massiccio del Marsicano, e più dietro il Top dei nostri Appennini, Majella e Gran Sasso.
Uno spettacolo che assaporiamo lentamente, mai vorremmo che finissero quegli attimi di assoluto benessere e armonia.
Come mia consuetudine, il ritorno non è quasi mai per la stessa via, quindi proseguiamo in cresta verso il Valico Inguagnera, e percorriamo la cresta parallela dei monti S.Nicola e Panico, affacciati sull’interminabile valle Fondillo, sino a scendere diretti all’auto.
Abbiamo ammirato dal vivo un altro miracolo della natura, questa volta il PNALM, questa volta il cuore del PNALM.
le foto:
https://picasaweb.google.com/107818293175852895763/SerraMatarazzoUnAffrescoDelPNALM10042014
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