- Parchi d'Abruzzo
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- Riserva Naturale Gole del Sagittario
Data: 14/07/2014
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Frattura Nuova
Località di arrivo: Frattura Vecchia
Tempo di percorrenza: 4h circa l'anello completo
Chilometri: 10-11 circa
Grado di difficoltà: E (qualche tratto direi E+, ma ce lo siamo cercato noi)
Descrizione delle difficoltà: la salita "direttissima" da Frattura Nuova e' veramente spaccafiato, e' ripida e ti fai un mazzo tanto, ma guadagni praticamente tutto il dislivello in 1h30m. La discesa diretta dal M.Rognone e' ripida e presenta diversi tratti con pietrisco e ghiaia
Periodo consigliato: sempre, d'inverno picca & rampons
Segnaletica: e chi l'ha seguita
Dislivello in salita: 1050m
Dislivello in discesa: 1050m
Quota massima: 2170m
Accesso stradale: dalla A25 si esce a Cocullo e si percorre la strada che attraversa le meravigliose Gole del Sagittario fino a raggiungere il Lago di Scanno. Si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Frattura (quella nuova), la si attraversa tutta e alla fine dei tornanti si parcheggia.
Partecipanti: io e Francesco (franz69)
Le previsioni meteo il giorno prima davano tempo brutto ovunque nel Lazio e in Abruzzo, con piovaschi e temporali sin dal mattino, eccezion fatta per la Majella e appunto per il Monte Genzana. Avendo il giorno libero mi rodeva non poco starmene a casa e quindi insieme a Francesco abbiamo deciso di tentare la sorte e farci Genzana e Rognone, due 2mila abbastanza veloci.
Ci vediamo di primissima mattina al casello di Magliano de' Marsi e con una macchina proseguiamo il viaggio fino a raggiungere Frattura, una frazione del paese di Scanno.
La storia (triste) di questo abitato e' ben descritta in altri post (un grazie a Marco/Mactom e Francesco/Gerifalco per avermi dato l'ispirazione tramite le loro precedenti recensioni), ed e' legata al devastante terremoto della Marsica avvenuto nel 1915.
Raggiunta la parte piu' alta di Frattura Nuova, dove inizia la sterrata, abbiamo lasciato l'auto e siamo saliti sul ripido versante nord-est, tenendoci abbastanza vicini alla "frattura" della montagna (dalla quale prende appunto nome la frazione). Ovviamente si sale senza segni né sentiero, la salita e' ripida e faticosa ma in poco piu' di un'ora si e' gia' a quota 2000. Una volta raggiunta la cresta la vetta del Genzana e' vicina e si raggiunge facilmente. Altrettanto agevolmente raggiungiamo la cima del Monte Rognone, posta 1 km circa piu' a nord.
La discesa ce la inventiamo scendendo in direzione est ripidi ghiaioni con qualche sparuta zolla di erba fino ad arrivare, in qualche modo, al rifugio semidiruito sul Monte Cona, a quota 1685m. Da li' seguiamo qualche sbiadito e sporadico segno del Cai fino a raggiungere i resti di Frattura Vecchia, dove, fra l'altro, qualche abitazione sembra essere stata restaurata.
Un'escursione breve ma molto piacevole, resa comunque "tosta" grazie alle due direttissime, quella per salire sul Genzana e quella per scendere dal Rognone: immagino siano ottime vie di salita invernali con piccozza e ramponi. Da tornarci!
A proposito, il meteo e' stato incredibilmente eccezionale, a dispetto delle previsioni.
Regione e provincia: Abruzzo (Aq)
Località di partenza: Frattura Nuova
Località di arrivo: Frattura Vecchia
Tempo di percorrenza: 4h circa l'anello completo
Chilometri: 10-11 circa
Grado di difficoltà: E (qualche tratto direi E+, ma ce lo siamo cercato noi)
Descrizione delle difficoltà: la salita "direttissima" da Frattura Nuova e' veramente spaccafiato, e' ripida e ti fai un mazzo tanto, ma guadagni praticamente tutto il dislivello in 1h30m. La discesa diretta dal M.Rognone e' ripida e presenta diversi tratti con pietrisco e ghiaia
Periodo consigliato: sempre, d'inverno picca & rampons
Segnaletica: e chi l'ha seguita
Dislivello in salita: 1050m
Dislivello in discesa: 1050m
Quota massima: 2170m
Accesso stradale: dalla A25 si esce a Cocullo e si percorre la strada che attraversa le meravigliose Gole del Sagittario fino a raggiungere il Lago di Scanno. Si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Frattura (quella nuova), la si attraversa tutta e alla fine dei tornanti si parcheggia.
Partecipanti: io e Francesco (franz69)
Le previsioni meteo il giorno prima davano tempo brutto ovunque nel Lazio e in Abruzzo, con piovaschi e temporali sin dal mattino, eccezion fatta per la Majella e appunto per il Monte Genzana. Avendo il giorno libero mi rodeva non poco starmene a casa e quindi insieme a Francesco abbiamo deciso di tentare la sorte e farci Genzana e Rognone, due 2mila abbastanza veloci.
Ci vediamo di primissima mattina al casello di Magliano de' Marsi e con una macchina proseguiamo il viaggio fino a raggiungere Frattura, una frazione del paese di Scanno.
La storia (triste) di questo abitato e' ben descritta in altri post (un grazie a Marco/Mactom e Francesco/Gerifalco per avermi dato l'ispirazione tramite le loro precedenti recensioni), ed e' legata al devastante terremoto della Marsica avvenuto nel 1915.
Raggiunta la parte piu' alta di Frattura Nuova, dove inizia la sterrata, abbiamo lasciato l'auto e siamo saliti sul ripido versante nord-est, tenendoci abbastanza vicini alla "frattura" della montagna (dalla quale prende appunto nome la frazione). Ovviamente si sale senza segni né sentiero, la salita e' ripida e faticosa ma in poco piu' di un'ora si e' gia' a quota 2000. Una volta raggiunta la cresta la vetta del Genzana e' vicina e si raggiunge facilmente. Altrettanto agevolmente raggiungiamo la cima del Monte Rognone, posta 1 km circa piu' a nord.
La discesa ce la inventiamo scendendo in direzione est ripidi ghiaioni con qualche sparuta zolla di erba fino ad arrivare, in qualche modo, al rifugio semidiruito sul Monte Cona, a quota 1685m. Da li' seguiamo qualche sbiadito e sporadico segno del Cai fino a raggiungere i resti di Frattura Vecchia, dove, fra l'altro, qualche abitazione sembra essere stata restaurata.
Un'escursione breve ma molto piacevole, resa comunque "tosta" grazie alle due direttissime, quella per salire sul Genzana e quella per scendere dal Rognone: immagino siano ottime vie di salita invernali con piccozza e ramponi. Da tornarci!
A proposito, il meteo e' stato incredibilmente eccezionale, a dispetto delle previsioni.
Allegati
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