- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Regionale del Corno alle Scale
Dati
Data: 31/07/2013
Località di partenza: Pian d'Ivo
Località di arrivo: MAdonna dell'Acero
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: 12km
Grado di difficoltà: E - EE
Descrizione delle difficoltà: Solo le balze dell'Ora sono EE
Segnaletica: Buona
Quota massima: 1950 circa
Descrizione
Premessa: La mia esperienza in montagna è molto limitata in quanto sono un trekker più abituato alle lunghe distanze in pianura/collina/montagna di bassissima quota. Tutto ciò che descriverò è visto con i miei occhi quindi da prendere con le dovute cautele.
Da una settimana avevo pianificato questa uscita con il mio amico Angelo e tra cartine, info su internet, pianificazione della strada da fare in macchina e cosa mettere nello zaino sembrava che il tempo non passasse mai. Finalmente è arrivato il grande giorno e dopo una partenza all'alba e 2 ore di auto finalmente arriviamo al Parco del Corno alle Scale. Come riferimento per la partenza avevo Pian d'Ivo ma subito non siamo riusciti a trovarlo ed infatti, dopo aver chiesto al Rifugio Cavone, abbiamo capito di averlo superato e siamo tornati indietro. Dal parcheggio (1190m) abbiamo imboccato subito il sentiero CAI 323-327 e subito "pronti...via" a freddo abbiamo affrontato una scalata impegnativa all'interno di un bosco molto fitto! Dopo 1h e 10m circa siamo usciti dal fitto degli alberi e lo spettacolo è stato veramente emozionante. Ha giocato molto il fatto di non renderci conto dell'altezza man mano che si saliva essendo in una galleria naturale ed usciti l'impatto è stato maggiore!
Proseguendo un pò il sentiero abbiamo raggiunto la cima della Nuda (1828m).
Seguendo il sentiero CAI 129 siamo scesi al Passo del Vallone (1700m) e siamo arrivati all'incrocio con il CAI 337 dove ancora non avevamo deciso se proseguire il 129 ed affrontare le Balze dell'Ora con difficoltà EE o deviare per il più mite 337.
Alla fine, sapendo che avremmo poi avuto dei rimorsi, abbiamo optato per il PROVARE a fare le balze dicendoci che al limite saremmo tornati indietro se fossero risultate troppo ostiche. Prendendo il coraggio a due mani abbiamo iniziato la salita e presto ci siamo resi conto che la discesa, ormai, non era più possibile in quanto troppo ripida e quindi l'unica via era quella della salita. Alcuni punti sono stati veramente paurosi in quanto l'altezza sullo strapiombo era notevole, il vento batteva abbastanza forte, il fattore psicologico influiva e la fatica iniziava a sentirsi. Con qualche pausa siamo riusciti ad arrivare in alto e sotto quella croce abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo dandoci qualche pacca e dicendoci incoscienti!
Una nota di colore è stata che a tre quarti delle balze ci siamo girati ed abbiamo visto un tizio a pettonudo tutto tranquillo che prendeva il sole in uno sperone di roccia! Praticamente gli siamo passati di fianco senza accorgercene e se Angelo non si fosse girato per vedere dov'ero non ce ne saremmo neanche accorti.... abbiamo scambiato un saluto e quattro parole anche con lui! allego la sua foto dall'alto...
Dalla cima del Corno alle Scale (1945m) la discesa è stata agevole con il sentiero CAI 335 costeggiando le piste da sci ed una distesa di mirtilli. Nei pressi di una casetta del CAI abbiamo fatto il pranzo e ci siamo riposati una mezz'ora. Verso la fine di questo tratto di sentiero abbiamo perso i riferimenti CAI coi suoi cartelli ed ancora non ho capito se la strada fatta è stata corretta oppure abbiamo sbagliato da qualche parte. Comunque siamo arrivati dall'alto al laghetto ed il rifugio Cavone e dopo una piccola pausa caffè ristoratrice abbiamo imboccato il sentiero 337 fino a scendere alle Cascate del Dardagna.
Successivamente il sentiero fino al Santuario della Madonna dell'Acero è stato molto agevole ed in discesa fino al ritorno all'auto.
Non metto molte foto ma chi avvesse voglia di vederne qualcuna le ho pubblicate qui.
Scusate la lungaggine....
Un saluto a tutti.
Data: 31/07/2013
Località di partenza: Pian d'Ivo
Località di arrivo: MAdonna dell'Acero
Tempo di percorrenza: 8 ore
Chilometri: 12km
Grado di difficoltà: E - EE
Descrizione delle difficoltà: Solo le balze dell'Ora sono EE
Segnaletica: Buona
Quota massima: 1950 circa
Descrizione
Premessa: La mia esperienza in montagna è molto limitata in quanto sono un trekker più abituato alle lunghe distanze in pianura/collina/montagna di bassissima quota. Tutto ciò che descriverò è visto con i miei occhi quindi da prendere con le dovute cautele.
Da una settimana avevo pianificato questa uscita con il mio amico Angelo e tra cartine, info su internet, pianificazione della strada da fare in macchina e cosa mettere nello zaino sembrava che il tempo non passasse mai. Finalmente è arrivato il grande giorno e dopo una partenza all'alba e 2 ore di auto finalmente arriviamo al Parco del Corno alle Scale. Come riferimento per la partenza avevo Pian d'Ivo ma subito non siamo riusciti a trovarlo ed infatti, dopo aver chiesto al Rifugio Cavone, abbiamo capito di averlo superato e siamo tornati indietro. Dal parcheggio (1190m) abbiamo imboccato subito il sentiero CAI 323-327 e subito "pronti...via" a freddo abbiamo affrontato una scalata impegnativa all'interno di un bosco molto fitto! Dopo 1h e 10m circa siamo usciti dal fitto degli alberi e lo spettacolo è stato veramente emozionante. Ha giocato molto il fatto di non renderci conto dell'altezza man mano che si saliva essendo in una galleria naturale ed usciti l'impatto è stato maggiore!
Proseguendo un pò il sentiero abbiamo raggiunto la cima della Nuda (1828m).
Seguendo il sentiero CAI 129 siamo scesi al Passo del Vallone (1700m) e siamo arrivati all'incrocio con il CAI 337 dove ancora non avevamo deciso se proseguire il 129 ed affrontare le Balze dell'Ora con difficoltà EE o deviare per il più mite 337.
Alla fine, sapendo che avremmo poi avuto dei rimorsi, abbiamo optato per il PROVARE a fare le balze dicendoci che al limite saremmo tornati indietro se fossero risultate troppo ostiche. Prendendo il coraggio a due mani abbiamo iniziato la salita e presto ci siamo resi conto che la discesa, ormai, non era più possibile in quanto troppo ripida e quindi l'unica via era quella della salita. Alcuni punti sono stati veramente paurosi in quanto l'altezza sullo strapiombo era notevole, il vento batteva abbastanza forte, il fattore psicologico influiva e la fatica iniziava a sentirsi. Con qualche pausa siamo riusciti ad arrivare in alto e sotto quella croce abbiamo tirato un bel sospiro di sollievo dandoci qualche pacca e dicendoci incoscienti!
Una nota di colore è stata che a tre quarti delle balze ci siamo girati ed abbiamo visto un tizio a pettonudo tutto tranquillo che prendeva il sole in uno sperone di roccia! Praticamente gli siamo passati di fianco senza accorgercene e se Angelo non si fosse girato per vedere dov'ero non ce ne saremmo neanche accorti.... abbiamo scambiato un saluto e quattro parole anche con lui! allego la sua foto dall'alto...
Dalla cima del Corno alle Scale (1945m) la discesa è stata agevole con il sentiero CAI 335 costeggiando le piste da sci ed una distesa di mirtilli. Nei pressi di una casetta del CAI abbiamo fatto il pranzo e ci siamo riposati una mezz'ora. Verso la fine di questo tratto di sentiero abbiamo perso i riferimenti CAI coi suoi cartelli ed ancora non ho capito se la strada fatta è stata corretta oppure abbiamo sbagliato da qualche parte. Comunque siamo arrivati dall'alto al laghetto ed il rifugio Cavone e dopo una piccola pausa caffè ristoratrice abbiamo imboccato il sentiero 337 fino a scendere alle Cascate del Dardagna.
Successivamente il sentiero fino al Santuario della Madonna dell'Acero è stato molto agevole ed in discesa fino al ritorno all'auto.
Non metto molte foto ma chi avvesse voglia di vederne qualcuna le ho pubblicate qui.
Scusate la lungaggine....
Un saluto a tutti.
Ultima modifica di un moderatore: