Trekking Monti Lucretili - Da San Polo a Oricola

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Lucretili
Dati

Data: 6/6/2010 - 8/6/2010
Regione e provincia: Lazio, Roma / Abbruzzo, L'Aquila
Località di partenza: San Polo
Località di arrivo: Oricola
Tempo di percorrenza: 3 giorni?
Chilometri: bho...
Grado di difficoltà: niubbo :)
Descrizione delle difficoltà: La difficoltà principale erano i ROVI... e i sentieri coperti da ROVI (le mie braccia ne sanno qualcosa)
Periodo consigliato: Primavera/Estate
Segnaletica: :-x NO COMMENT
Dislivello in salita: mmh...parecchio
Dislivello in discesa: mmmhh...precisamente un bel pò
Quota massima: bho, 1000 e qualcosa...?
Accesso stradale: Da san polo

Descrizione

Arrivo con l'autobus a San Polo dei cavalieri alle 9 di mattina, e inizio a salire per i 6km della strada asfaltata che porta all'inizio del sentiero. Faccio due chiacchiere con l'autista che in 10 min mi racconta vita, morte e miracoli, suoi e di tutto il suo parentato (faccio st'effetto alla gente...). A San Polo stanno facendo una festa di paese, e tutti i ragazzi stanno lì nella strada principale a costruire ghirlande colorate per il santo. Prendo via monte gennaro e inizio a salire: mi chiedo quando mi abituerò ai 18kg di zaino che porto sulle spalle; lungo la strada incontro diverse persone, saluto tutti, scambio due parole con tutti, chiacchiero anche con una ridente famiglia di rumeni che giocano felici a racchettoni in montagna in un'area da picnic. Arrivo al sentiero e MI SIEDO su una roccia a riprendere fiato: mentre mi gusto due signori sulla sessantina che chiacchierano di soldi, ville, vacanze da fare l'estate (lui fuma una sigaretta e guarda la sua BMW fiammante mentre dice "che aria bona se respira quassù aho...") arriva un cavallo selvatico, nero come la pece che brucacchia lì intorno e imbocca il sentiero. Io imbocco il sentiero e dico qualcosa al cavallo, e il cavallo scende lungo il valloncello... io invidio le sue muscolose coscie e il suo terribile equilibrio. Arrivo in fondo al valloncello (un bel pò dopo il cavallo) e incrocio una simpatica comitiva formata da due uomini sulla quarantina e un mare di bambini/ragazzini; mi chiedono come arrivare a Monte Gennaro e gli dico di continuare per il sentiero segnato. Li supero e noto che i bambini sono in calzoncini e scarpe da ginnastia, una bambina quasi inciampa su delle radici e io urlo "nooo non cadere proprio davanti a me" e il fratello la prende sotto braccio, poi chiedo se mi fanno passare (si... i bambini sono DAVANTI alla comitiva, ad aprire la strada, io ho consigliato di tenerli in fondo, non davanti ad aprire la strada, infatti poi l'hanno fatto, credo) il bambino davanti ESCE dal sentiero e quasi rotola giù e io riurlo "nooo non cadere di sotto per farmi passare". BENE: li supero e me ne vado...
Poco prima di Campitello cammino su quei maledetti sassi, io odio camminare su sassi che si smouvono di continuo sotto i piedi, e vado lungo proprio sulla discesa per Campitello; mi fermo a disinfettarmi i vistosi graffi che ho sul braccio e dorso della mano, e arrivano due freschissimi signori, uno sulla sessantina in calzoncini, che mi dicono di essere saliti comodamente da Marcellina. Io per arrivare lì c'ho messo quasi 3 ore, loro da Marcellina un'ora e mezza: già inizio ad incazzarmi con la guida che mi aveva consigliato di partire da San Polo.
Arrivo al fontanile di Campitello e devo ricaricare acqua, ho già fatto fuori quasi 3 litri!
Continuo e incrocio un'altra ridente comitiva che veniva da Licenza, poi continuo e ne incontro un'altra... arrivo poi a dei cartelli con scritto: Licenza da quella parte, Roccagiovine da quest'altra. Mi faccio fregare dal cartello e salgo lungo un crinale (un mazzo per salire) ed è inutile. Il GPS svalvola sotto gli alberi fitti e non sa dove devo andare... torno indietro e capisco che devo superare un cancello di legno. Dopo il cancello, leggo sulla guida che dovrei trovarmi a destra una parte rocciosa... si, in effetti a destra c'è una parete con un pò di sassetti... ma nella guida hanno diimenticato di dire che sulla sinistra, c'è una cosetta da niente... una CASCATA e un torrente. Insulto nuovamente la guida e me la rinfilo nella cinta.
Continuo a camminare parecchio su un sentierino, fortunatamente altre indicazioni della guida sono vere, e anche se il GPS non è molto preciso, arrivo a Licenza. Imbocco una stradina ripidissima in salita, mollo lo zaino e vado in perlustrazione di un boschetto proprio davanti Licenza, trovo uno spazietto in piano fra alcuni alberelli bassi, torno a prendere lo zaino, monto il tutto e alle 20 sono già addormentato. Mi sveglio una sola volta perchè un animale, credo una volpe (l'animale era molto leggero e basso di statura, avevo messo un recinto con un filo e c'è passato tranquillamente sotto senza spezzarlo), mi stava annusando la tenda.
Mattina sveglia alle 04.40 per accorgermi che è troppo buio per ripartire, così aspetto le 5.15; non so come è possibile, ma parto alle 07.15 cioè due ore per rimontare tutto...bho...
Ci metto un pò per uscire dal boschetto, perchè ero fuori dai sentieri. Arrivo a Licenza chiedendo informazioni a chi trovavo in giro, faccio il salitone fino su, incrocio un vecchio che mi dice "eeeh bravo bravo fa bene da camminà...quannno ero giovine io...". Arrivo alla piazzetta, il paese è carinissimo. Sono li a caricare la borraccia (altri 3 litri fatti fuori il pomeriggio precedente...) mi sparo due litri d'acqua mentre i bambini vanno a scuola da soli (scena incredibile per un romano) i vecchi sparlano e bestemmiano al bar dello sport, l'emporio apre i battenti e gli spazzini buttano tutta la polvere addosso a me...
Prendo un panino e due arance e riprendo la strada per Riofreddo. Un mazzo assurdo per salire le stradine ripide, incrocio cavalli, supero un fossetto...riscendo, passo in mezzo alle piante e poi ricomincio a salire in un sentiero. Dopo un pò mi ritrovo a menare a dei rovi che avevano occupato il sentiero, e riniziano a girarmi.
Supero il casino e arrivo ad un fontanile e sono felice, perchè vuol dire che sto andando dalla parte giusta, bevo altri due litri d'acqua, carico le bottiglie, mi lavo e riparto. Arrivo a una sbarra e inizio a salire: da qui in poi è panico. Nel bosco il sentiero finisce, sciami di zanzare ovunque, rovi a non finire, perdo il sentiero e il GPS mi dice "sisi sei sul sentiero, CONTINUA" ma per continuare avrei bisogno di un macete motorizzato, non posso continuare e cerco di ritornare indietro, ma perdo il sentiero e quindi mi arrampico nel bosco scivoloso. Cado 5 o 6 volte e mi stacco con le dita le processionarie dalle braccia, impreco, impreco, impreco molto e a voce alta. Dopo due ore non riesco ad uscire inizio a urlare, sperando di trovare qualcuno, temo che il GPS non funzioni. Alla fine incrocio una piazzetta fra gli alberi e mi siedo lì, piazzo un marker sul GPS e mi dico: "se non trovo il sentiero, almeno qui posso mettere la tenda". Riparto ma stavolta non cerco di tornare indietro, sento delle vacche che scampanellano e con la bussola di decathlon da 8 euro, capisco che vengono da sud, e mi dirigo verso di loro: le vacche, la mia salvezza. Dato che non c'è un sentiero, scivolo fra gli alberi scendendo verso sud e imprecando per i graffi e i rovi che trovo, fortuna che ho i guanti da lavoro che un pò mi salvano; mentre vado verso sud, finisco in braccio ad un albero con un mitico, fantastico, stupendo, edificante segno rosso... inizio ad urlare di piacere (dopo due ore in un bosco da solo a cadere nei rovi di continuo e a non riuscire a mantenere una direzione e col sospetto che il GPS non funzionasse più bene, si perde molto più della pazienza) inizio a seguire sto sentiero verso nord-ovest per tornare dove ero prima. Rincontro lo sciame di zanzare e capisco che sto tornando indietro... dico "belle zanzarette mie, si, massacrateme" perchè se ci sono loro, c'è il sentiero per tornare indietro. Ritorno al famoso fontanile e decido di scendere per una strada sterrata che porta a Mandela. Mio padre al telefono mi prega di tornare a casa. Cammino per diversi km su questa strada, arrivo ad una grande casa con vacche annesse (posto spettacolare, una piana e sta casa nel nulla...) entro dal cancello e citofono, chiamo... ma niente, volevo informaizoni per sapere se davvero stavo andando a Mandela o meno, ma niente. Poco più avanti scopro che era un rifugio/ristorante. Vabè, vedo Mandela sulla destra e Roccagiovine sulla sinistra. Ormai scendo felice e rincuorato per la strada sterrata, chiedo ad un vecchio nella sua vigna che paese è quello a destra (non si sa mai, meglio chiedere) ma la conversazione ve la racconto un'altra volta...eheh
Arrivo a Mandela, vedo un fontanile e mi attacco a bere, altri 2lt...
Arrivo al paesello e in cima alle scale un cagnolino mi abbaia furente, io arrivo su e vedo una vecchia li accanto e le dico "sta a guarda del paese sto cane?" lei mi guarda sconvolta e sicuramente penserà "lu foresctiero parla..." io dico al cane "ah bello viè qua" e lui mi si spalma ai piedi e lei "non ha mai fatto così" e io "eh, signò...ma io so come san francesco coi cani, ce parlo..." chiedo come andare verso il centro del paese, vero "il bar" (che di solito è il centro del paese). Arrivo al bar e tutti che mi danno indicazioni, mi aiutano ad arrivarci, quasi mi prendono in braccio. Chiedo gli orari dell'autobus e come arrivarci, compro due biglietti e mi incammino per la tiburtina. Chi mi consiglia una cosa, chi un'altra, ma più o meno coerenti, arrivo alla tiburtina e chiedo ad un altro se passano gli autobus, e gli accenno del casino su per arrivare a Riofreddo. Mentre aspetto l'autoper Riofreddo, chiamo un albergo a due stelle, non mi va di ridormire in tenda perchè non so dove accamparmi, se arrivo dalla tiburtina... il tizio di prima esce di casa e mi chiede di fargli vedere il percorso che ho provato a fare per Riofreddo, gli faccio vedere la guida (della quale non darò indicazione alcuna, ne su chi l'ha scritta ne il nome, perchè non voglio fargli fare una figuraccia) e il tizio mi dice che ho SBAGLIATO SENTIERO, che quello lì è chiuso da anni, che se voglio andare a Riofreddo, devo passare a nord, fare l'altro sentiero. Io sto per mangiarmi la guida e quando arriva l'autobus, lo prendo. Salgono sull'autobus ben 4 controllori, che mi intimano di buttare il bastone; io dico che mi sono mezzo slogato una caviglia in montagna, ma non cedono.
Arrivo a Riofreddo e tutti lì che mi indicano la strada, di nuovo, per l'albergo; spiego alla signora che io devo spendere poco, che posso pure dormire in tenda, basta che spendo poco (questo non lo racconto, ma è stata davvero, davvero gentilissima: una grande).
Il giorno dopo riparto per Oricola, sempre seguendo guida e GPS: imbocco la stradina appena fuori il paese, e secondo la guida dovrebbe starci una strada che costeggia il fosso, ma la strada, NON C'E'... ora mi girano di brutto. Torno su e mi siedo su una panchina in cemento, a prendere fresco e a rinfrescarmi le idee. Torno in paese, vedo uno con i pantaloni mimetici e la panda verde, penso: un cacciatore. Poi leggo una etichetta sull'auto di una associazione di cacciatori, così penso: sicuro conosce il sentiero. Gli chiedo info e lui mi consiglia di fare la tiburtina e lasciare perdere il sentiero. Mi incammino sulla tiburtina, incrocio un chiosco informativo dei Monti Lucretili, noto che non c'è un passaggio pedonale battuto, così scavalco il guard rail e noto che non ci sono parcheggi per le auto... cioè: come si arriva a sto chiosco informativo? Mi sono risposto appena sono arrivato e ho sbirciato dentro dai vetri sporchi: non ci si arriva! Perchè tanto all'interno non c'è nessuno, è tutto pieno di polvere e non c'è nulla, apparte qualche cartina in terra, il cassone all'esterno è vuoto, e la corrente staccata. Vabè. Continuo a camminare sulla tiburtina, incrocio una cava e gli sguardi ovviamente tristi e impolverati degli scavatori, arrivo a un benzinaio e chiedo info per Oricola. Mi dicono "la strada sta dellà... però te fa come te dico io, imbocca là dietro che è più corta da fatte a piedi, ma no a sinistra eh... a sinistra però più avanti, devi scenne, poi se risale... avoja se non risale". Si, decisamente: avoja se non rilase. Una salita distruttiva... si sale non troppo bruscamente, ma DI CONTINUO, c'è un sole che spacca le pietre e ogni tanto, la salita non troppo brusca, diventa delle ripide salite terribili; inutili i miei "scusi... non è che mi dà un passaggio". Niente, continuo. Intravedo dei casolari abbandonati e fantastico sul viverci dentro e farci un orticello...
Arrivo fin su e vedo una chiesa: quasi quasi chieso se mi ospitano "Padre... sono un viaggiatore..." ehm... la chiesa è vuota, è chiusa, ha il filo spinato sulla recinzione, i fari all'esterno e il prato ben curato. Vado via, salgo per il paese. Un altro mazzo assurdo e su nel paese incrocio altri vecchi (vabè non vi racconto i dialoghi ma sono tutti molto aperti). Arrivo al cimitero del paese, vado a destra, salgo ancora, seguo la guida e arrivo in un posto del cavolo, pieno di rovi, la strada ha 50cm d'acqua, il sentiero non è percorribile. Ok, mi guardo attorno, ora sono abbastanza carico e sono finalmente pronto, credo di poterlo dire con una certa sicurezza dopo i vari casini che mi ha provocato sta guida: sono incazzato. Parlando da solo dico come forrest gump: "sono un pò stanchino" e mi metto sulla via del ritorno. Vi risparmio la trattativa con un hotel li vicino per montare la tenda nel loro giardino... ve la risparmio perchè sembravo un venditore di pentole accaio inox.
Scambio due chiacchiere con un vecchio che mi dice che sto sbagliando sentiero, che mi ci porta lui sul sentiro per Rocca di botte, ma no, la guida m'ha scocciato, voglio tornare a casa e organizzarmi meglio. Mi dice poi di aver visto due lupi e che lui tutti i giorni si fa 8km di cammino (avete capito perchè stanno così una crema su per i paeselli?) incrocio un'altra signora elegante, arrivo al paese e mi dicono che autobus non ce ne sono più: devo tornare sulla tiburtina a piedi, vabè, in discesa sarà meglio, penso. Un tizio mi dice che ho fatto un sentiero sbagliato per Rocca di botte, che quello è vecchio e ce ne sta un altro più comodo, me lo vuole insegnare ma io dico che devo andare sulla tiburtina per evitare di perdere l'ultimo autobus per tornare a Roma.
Sulla strada che prima ho fatto in salita, fermo un furgone e chiedo un passaggio fino alla Tiburtina; in quei 2km il tizio mi racconta tutta la sua vita: quanto mi piace sta gente, dico davvero, è fantastica. Mi dice che c'è una comunità di preti che forse mi ospitano, ma se non mi ospitano, resto per strada a Rocca di botte, per le campagne, dove non posso montare la tenda (no perchè io non monto una tenda per le campagne, ma solo in montagna un pò più alta e isolata) e lui mi fà "bhe, si te fidi da mette la tenda là in mezzo pe la campagna... vedi un pò de fa te". Bene, mi piazzo sulla Tiburtina e fermo un autobus che va verso Roma, fuori servizio, sbraccio in strada e chiedo quando passa l'auto per Roma. Il tizio mi dice che lui è fuori servizio, e che li la fermata non c'è... poi mi fa "vabè va, mò chiamo il collega al cellulare e gli dico di prenderti qui, sennò rischi che non si ferma". Un altro pò mi si bagnano gli occhi e emozionato ringrazio. Incrocio uno strano tizio che fa l'autostop, chiacchiero col benzinaro, poi arriva l'autobus che va a Tivoli, lo prendo fino a Mandela, chiacchiero con le signore che mi raccontano in 5km la vita nei paesi, la neve (o presunta) gli autobus che non passano... eh vabè, niente: fantastico.
Scendo a Mandela con un tizio che inizia a raccontarmi, dietro mia curiosa insistenza, che sta a Carsoli, e viene a Roma per lavorare, mi insegna un pò di dritte sulla zona e torno a Roma.
A ponte mammolo il tizio mi offre pure un caffè... grande ;)

Niente, me ne sono tornato perchè sta guida non mi sta piacendo molto, direi che tre sòle e un linguaggio arcaico che non si capisce niente, mi può bastare, o nel breve futuro mi rifaccio i percorsi che ho già fatto e conosco, oppure mi studio meglio i percorsi, e poi mi piacerebbe entrare in contatto con quella comunità di preti che mi avrebbero ospitato. Chi vuole venire al prossimo viaggio, si palesi ;)

Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo.
 
Ultima modifica di un moderatore:
S

sun75

Guest
Ciao,
il sentiero che volevi fare tu e' parte del piu' ampio e lungo "Sentiero Coleman" che va da Tivoli a Subiaco (o viceversa). La guida che hai seguito tu e' tutta sballata. Infatti il sentiero lo progettai sulla carta per quanto riguarda i Simbruini, mentre me lo feci dire in maniera precisa da un caro amico dell'Agesci (mi pare)...cmq si occupa di Scout.
Quel sentiero lo tracciai su IGM in modo molto preciso...e poi partii da Subiaco. In 6gg con il mio GPS SirfIII cartografico con le MIE cartine che prende perfettamente anche in mezzo a gole, figuriamoci sotto qualche ramo di albero, feci l'intero Sentiero con lo zainone da 22Kg, per poi scoprire che in ogni paese c'era da dormire a buon mercato e quindi dormii sempre in alberghi/rifugi/ristoranti ospitali/etc.
Il pezzo che hai fatto tu e che non hai trovato, in realta' passa molto piu' a Nord su una vecchia traccia IGM invece che sul tratturo. Si arriva diretti ai Laghetti di Percile. Il tratto Laghetti->Licenza e' completamente richiuso: conviene fare sterrata+asfaltata Percile-Licenza.

Cmq, spero che tutto cio' ti serva per capire che un trek plurigiornaliero va preparato molto prima a casa: consigli di altri, varie guide, cartografia elettronica per tracciare il percorso, etc etc. Io ci ho messo 3 settimane di contatti vari anche con Comuni per avere un percorso "fattibile" del Coleman prima di poterlo affrontare in pratica...e ora sul mio sito trovi le tracce GPS precise del percorso che ho fatto io!

Infine quei segni rossi che hai visto sugli alberi, se non erano "bianco-rossi" ma solo rossi, in realta erano segni di alberi da abbattere...:cool:...o segni di confini "comunali" e non di sentiero!!

PS: non puoi consumare 2lt d'acqua in mezza giornata!! devi allenarti a consumarne 1,5lt al giorno...altrimenti non vai da nessuna parte! In alta montagna non trovi tutte le fontane che hai trovato li! Inoltre guida o non guida....devi avere sempre con te cartografia 1:25K del territorio che attraversi+bussola+ BUON gps (specie se vai da solo)!!

Cmq complimenti per lo spirito di avventura e adattamento...un altro avrebbe gia' rinunciato e buttato tutto via il primo giorno!:cool:

Un saluto,
Daniele.
 
Complimenti!
Stavi tentando di fare la nuova via dei lupi vero? che in gran parte riprende il coleman
Comunque molto bello il racconto, praticamente attaccavi bottone con tutti quelli che incontravi:biggrin:
Purtoppo i Lucretili in generale e quel tratto in particolare sono pieni di rovi....

Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo
grande! :si:
 
arrivano due freschissimi signori, uno sulla sessantina in calzoncini, che mi dicono di essere saliti comodamente da Marcellina. Io per arrivare lì c'ho messo quasi 3 ore, loro da Marcellina un'ora e mezza: già inizio ad incazzarmi con la guida che mi aveva consigliato di partire da San Polo.
Regola numero 1: per Campitello, sempre da Prato Favale (Marcellina). :lol:
mentre vado verso sud, finisco in braccio ad un albero con un mitico, fantastico, stupendo, edificante segno rosso... inizio ad urlare di piacere (dopo due ore in un bosco da solo a cadere nei rovi di continuo e a non riuscire a mantenere una direzione e col sospetto che il GPS non funzionasse più bene, si perde molto più della pazienza) inizio a seguire sto sentiero verso nord-ovest per tornare dove ero prima.
Concordo in parte con quanto scritto da Sun75: in genere un singolo segno rosso non indica un sentiero, ma non è raro trovare questi segnali anche lungo altri sentieri del Parco. In ogni caso, benvenuto nel Parco dei Monti Lucretili. Tranquillo: col tempo ci farai l'abitudine... :ka:
faccio vedere la guida (della quale non darò indicazione alcuna, ne su chi l'ha scritta ne il nome, perchè non voglio fargli fare una figuraccia)
Ma potresti evitare che qualcun'altro faccia i tuoi stessi errori. ;)
Forza! Fuori il nome! :-x
:lol:
Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo.
Complimenti per lo spirito d'avventura! ;)
 
Veramente un bel racconto, simpatico ed emozionante.

Convengo con Sun75 che un'attenta pianificazione PRIMA di partire evita molti dei disagi che hai riscontrato tu poi.
 
M

millamilla

Guest
Arrivo al paesello e in cima alle scale un cagnolino mi abbaia furente, io arrivo su e vedo una vecchia li accanto e le dico "sta a guarda del paese sto cane?" lei mi guarda sconvolta e sicuramente penserà "lu foresctiero parla..." io dico al cane "ah bello viè qua" e lui mi si spalma ai piedi e lei "non ha mai fatto così" e io "eh, signò...ma io so come san francesco coi cani, ce parlo..." chiedo come andare verso il centro del paese, vero "il bar" (che di solito è il centro del paese).

... A parte le disavventure, mi hai fatto ridere per tutto il racconto, ma nel tratto di sopra hai raggiunto il top... :D
 
Grazie a tutti per le risposte :)

Ciao,
il sentiero che volevi fare tu e' parte del piu' ampio e lungo "Sentiero Coleman" che va da Tivoli a Subiaco (o viceversa). La guida che hai seguito tu e' tutta sballata. Infatti il sentiero lo progettai sulla carta per quanto riguarda i Simbruini, mentre me lo feci dire in maniera precisa da un caro amico dell'Agesci (mi pare)...cmq si occupa di Scout.
Quel sentiero lo tracciai su IGM in modo molto preciso...e poi partii da Subiaco. In 6gg con il mio GPS SirfIII cartografico con le MIE cartine che prende perfettamente anche in mezzo a gole, figuriamoci sotto qualche ramo di albero, feci l'intero Sentiero con lo zainone da 22Kg, per poi scoprire che in ogni paese c'era da dormire a buon mercato e quindi dormii sempre in alberghi/rifugi/ristoranti ospitali/etc.
Il pezzo che hai fatto tu e che non hai trovato, in realta' passa molto piu' a Nord su una vecchia traccia IGM invece che sul tratturo. Si arriva diretti ai Laghetti di Percile. Il tratto Laghetti->Licenza e' completamente richiuso: conviene fare sterrata+asfaltata Percile-Licenza.

Cmq, spero che tutto cio' ti serva per capire che un trek plurigiornaliero va preparato molto prima a casa: consigli di altri, varie guide, cartografia elettronica per tracciare il percorso, etc etc. Io ci ho messo 3 settimane di contatti vari anche con Comuni per avere un percorso "fattibile" del Coleman prima di poterlo affrontare in pratica...e ora sul mio sito trovi le tracce GPS precise del percorso che ho fatto io!

Infine quei segni rossi che hai visto sugli alberi, se non erano "bianco-rossi" ma solo rossi, in realta erano segni di alberi da abbattere...:cool:...o segni di confini "comunali" e non di sentiero!!

PS: non puoi consumare 2lt d'acqua in mezza giornata!! devi allenarti a consumarne 1,5lt al giorno...altrimenti non vai da nessuna parte! In alta montagna non trovi tutte le fontane che hai trovato li! Inoltre guida o non guida....devi avere sempre con te cartografia 1:25K del territorio che attraversi+bussola+ BUON gps (specie se vai da solo)!!

Cmq complimenti per lo spirito di avventura e adattamento...un altro avrebbe gia' rinunciato e buttato tutto via il primo giorno!:cool:

Un saluto,
Daniele.

Si, se c'è una cosa che ho capito, è che devo controllare che i sentieri siano aperti, prima di partire. Sono stato tratto in inganno dal fatto che la guida è comunque molto recente.
Comunque adesso mi scarico dal tuo sito il tuo percorso GPS :D
Le cartine le avevo, di tutta la zona fino all'abbruzzo, ma ad un certo punto m'ero un pò rotto le palle :)

Complimenti!
Stavi tentando di fare la nuova via dei lupi vero? che in gran parte riprende il coleman
Comunque molto bello il racconto, praticamente attaccavi bottone con tutti quelli che incontravi:biggrin:
Purtoppo i Lucretili in generale e quel tratto in particolare sono pieni di rovi....

Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo
grande! :si:
Grazie per il "grande" :) ...comunque attaccare bottone con la gente dei paesi è facile: quando arrivi ti guardano subito perchè pensano "e chi è sùù foresctiero?" della serie "e de chi si fiu te...?" (vabè, ho vissuto tanti anni in un paese...:cool:) poi basta che li saluti cordialment e togli gli occhiali da sole in modo che possano vederti in faccia BENE, che già di solito la situazione cambia. Poi, ovvio, ogni persona che incontri, è diversa, bisogna avere fortuna di beccare brava gente e poi saperci un pò fare.

arrivano due freschissimi signori, uno sulla sessantina in calzoncini, che mi dicono di essere saliti comodamente da Marcellina. Io per arrivare lì c'ho messo quasi 3 ore, loro da Marcellina un'ora e mezza: già inizio ad incazzarmi con la guida che mi aveva consigliato di partire da San Polo.
Regola numero 1: per Campitello, sempre da Prato Favale (Marcellina). :lol:
mentre vado verso sud, finisco in braccio ad un albero con un mitico, fantastico, stupendo, edificante segno rosso... inizio ad urlare di piacere (dopo due ore in un bosco da solo a cadere nei rovi di continuo e a non riuscire a mantenere una direzione e col sospetto che il GPS non funzionasse più bene, si perde molto più della pazienza) inizio a seguire sto sentiero verso nord-ovest per tornare dove ero prima.
Concordo in parte con quanto scritto da Sun75: in genere un singolo segno rosso non indica un sentiero, ma non è raro trovare questi segnali anche lungo altri sentieri del Parco. In ogni caso, benvenuto nel Parco dei Monti Lucretili. Tranquillo: col tempo ci farai l'abitudine... :ka:
faccio vedere la guida (della quale non darò indicazione alcuna, ne su chi l'ha scritta ne il nome, perchè non voglio fargli fare una figuraccia)
Ma potresti evitare che qualcun'altro faccia i tuoi stessi errori. ;)
Forza! Fuori il nome! :-x
:lol:
Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo.
Complimenti per lo spirito d'avventura! ;)

Ho contattato l'associazione che sponsorizza la guida, mi hanno detto di segnalare i sentieri richiusi; vorrei quindi prima confrontarmi con loro, perchè potrei aver sbagliato qualcosa io, o avere un GPS rinco... insomma, prima mi confronto con loro, se poi la guida sarà ritenuta sbagliata (da loro) credo che poi potrò dire che guida è.

Veramente un bel racconto, simpatico ed emozionante.

Convengo con Sun75 che un'attenta pianificazione PRIMA di partire evita molti dei disagi che hai riscontrato tu poi.
Si, avete ragione, io mi sono basato su una guida, pensando che bastasse. La prossima volta, si controlla meglio ;)

Arrivo al paesello e in cima alle scale un cagnolino mi abbaia furente, io arrivo su e vedo una vecchia li accanto e le dico "sta a guarda del paese sto cane?" lei mi guarda sconvolta e sicuramente penserà "lu foresctiero parla..." io dico al cane "ah bello viè qua" e lui mi si spalma ai piedi e lei "non ha mai fatto così" e io "eh, signò...ma io so come san francesco coi cani, ce parlo..." chiedo come andare verso il centro del paese, vero "il bar" (che di solito è il centro del paese).

... A parte le disavventure, mi hai fatto ridere per tutto il racconto, ma nel tratto di sopra hai raggiunto il top... :D

Ehhe, sono contento di averti fatto ridere ;)


Ah... se riparto da solo, voglio continuare il percorso, ovviamente non torno dove sono già stato, ma se vuole venire qualcuno, ripercorro volentieri il tratto già percorso su cui non ho avuto problemi, cioè Tivoli-Sanpolo e Sanpolo-Licenza. Se qualcuno invece sa portarmi fra Licenza e Riofreddo, benvenga :). In questo periodo sono disponibile anche in mezzo alla settimana perchè non sto lavorando.
 
S

sun75

Guest
Ah... se riparto da solo, voglio continuare il percorso, ovviamente non torno dove sono già stato, ma se vuole venire qualcuno, ripercorro volentieri il tratto già percorso su cui non ho avuto problemi, cioè Tivoli-Sanpolo e Sanpolo-Licenza. Se qualcuno invece sa portarmi fra Licenza e Riofreddo, benvenga :). In questo periodo sono disponibile anche in mezzo alla settimana perchè non sto lavorando.

Per il percorso Licenza-Riofreddo (ovvero Percile-Riofreddo, perche' da Licenza il sentiero non c'e' piu', quindi devi prima arrivare a Percile lungo i 6km di asfaltata o prendere il Cotral) trovi il percorso, cartina e le tracce gps sul mio sito, gruppo Mt.i Lucretili, "I laghetti di Percile" in traversata.

ciao!
 
Ciao girovagare

Dati

Data: 6/6/2010 - 8/6/2010
Regione e provincia: Lazio, Roma / Abbruzzo, L'Aquila
Località di partenza: San Polo
Località di arrivo: Oricola
Tempo di percorrenza: 3 giorni?
Chilometri: bho...
Grado di difficoltà: niubbo :)
Descrizione delle difficoltà: La difficoltà principale erano i ROVI... e i sentieri coperti da ROVI (le mie braccia ne sanno qualcosa)
Periodo consigliato: Primavera/Estate
Segnaletica: :-x NO COMMENT
Dislivello in salita: mmh...parecchio
Dislivello in discesa: mmmhh...precisamente un bel pò
Quota massima: bho, 1000 e qualcosa...?
Accesso stradale: Da san polo

Descrizione

Arrivo con l'autobus a San Polo dei cavalieri alle 9 di mattina, e inizio a salire per i 6km della strada asfaltata che porta all'inizio del sentiero. Faccio due chiacchiere con l'autista che in 10 min mi racconta vita, morte e miracoli, suoi e di tutto il suo parentato (faccio st'effetto alla gente...). A San Polo stanno facendo una festa di paese, e tutti i ragazzi stanno lì nella strada principale a costruire ghirlande colorate per il santo. Prendo via monte gennaro e inizio a salire: mi chiedo quando mi abituerò ai 18kg di zaino che porto sulle spalle; lungo la strada incontro diverse persone, saluto tutti, scambio due parole con tutti, chiacchiero anche con una ridente famiglia di rumeni che giocano felici a racchettoni in montagna in un'area da picnic. Arrivo al sentiero e MI SIEDO su una roccia a riprendere fiato: mentre mi gusto due signori sulla sessantina che chiacchierano di soldi, ville, vacanze da fare l'estate (lui fuma una sigaretta e guarda la sua BMW fiammante mentre dice "che aria bona se respira quassù aho...") arriva un cavallo selvatico, nero come la pece che brucacchia lì intorno e imbocca il sentiero. Io imbocco il sentiero e dico qualcosa al cavallo, e il cavallo scende lungo il valloncello... io invidio le sue muscolose coscie e il suo terribile equilibrio. Arrivo in fondo al valloncello (un bel pò dopo il cavallo) e incrocio una simpatica comitiva formata da due uomini sulla quarantina e un mare di bambini/ragazzini; mi chiedono come arrivare a Monte Gennaro e gli dico di continuare per il sentiero segnato. Li supero e noto che i bambini sono in calzoncini e scarpe da ginnastia, una bambina quasi inciampa su delle radici e io urlo "nooo non cadere proprio davanti a me" e il fratello la prende sotto braccio, poi chiedo se mi fanno passare (si... i bambini sono DAVANTI alla comitiva, ad aprire la strada, io ho consigliato di tenerli in fondo, non davanti ad aprire la strada, infatti poi l'hanno fatto, credo) il bambino davanti ESCE dal sentiero e quasi rotola giù e io riurlo "nooo non cadere di sotto per farmi passare". BENE: li supero e me ne vado...
Poco prima di Campitello cammino su quei maledetti sassi, io odio camminare su sassi che si smouvono di continuo sotto i piedi, e vado lungo proprio sulla discesa per Campitello; mi fermo a disinfettarmi i vistosi graffi che ho sul braccio e dorso della mano, e arrivano due freschissimi signori, uno sulla sessantina in calzoncini, che mi dicono di essere saliti comodamente da Marcellina. Io per arrivare lì c'ho messo quasi 3 ore, loro da Marcellina un'ora e mezza: già inizio ad incazzarmi con la guida che mi aveva consigliato di partire da San Polo.
Arrivo al fontanile di Campitello e devo ricaricare acqua, ho già fatto fuori quasi 3 litri!
Continuo e incrocio un'altra ridente comitiva che veniva da Licenza, poi continuo e ne incontro un'altra... arrivo poi a dei cartelli con scritto: Licenza da quella parte, Roccagiovine da quest'altra. Mi faccio fregare dal cartello e salgo lungo un crinale (un mazzo per salire) ed è inutile. Il GPS svalvola sotto gli alberi fitti e non sa dove devo andare... torno indietro e capisco che devo superare un cancello di legno. Dopo il cancello, leggo sulla guida che dovrei trovarmi a destra una parte rocciosa... si, in effetti a destra c'è una parete con un pò di sassetti... ma nella guida hanno diimenticato di dire che sulla sinistra, c'è una cosetta da niente... una CASCATA e un torrente. Insulto nuovamente la guida e me la rinfilo nella cinta.
Continuo a camminare parecchio su un sentierino, fortunatamente altre indicazioni della guida sono vere, e anche se il GPS non è molto preciso, arrivo a Licenza. Imbocco una stradina ripidissima in salita, mollo lo zaino e vado in perlustrazione di un boschetto proprio davanti Licenza, trovo uno spazietto in piano fra alcuni alberelli bassi, torno a prendere lo zaino, monto il tutto e alle 20 sono già addormentato. Mi sveglio una sola volta perchè un animale, credo una volpe (l'animale era molto leggero e basso di statura, avevo messo un recinto con un filo e c'è passato tranquillamente sotto senza spezzarlo), mi stava annusando la tenda.
Mattina sveglia alle 04.40 per accorgermi che è troppo buio per ripartire, così aspetto le 5.15; non so come è possibile, ma parto alle 07.15 cioè due ore per rimontare tutto...bho...
Ci metto un pò per uscire dal boschetto, perchè ero fuori dai sentieri. Arrivo a Licenza chiedendo informazioni a chi trovavo in giro, faccio il salitone fino su, incrocio un vecchio che mi dice "eeeh bravo bravo fa bene da camminà...quannno ero giovine io...". Arrivo alla piazzetta, il paese è carinissimo. Sono li a caricare la borraccia (altri 3 litri fatti fuori il pomeriggio precedente...) mi sparo due litri d'acqua mentre i bambini vanno a scuola da soli (scena incredibile per un romano) i vecchi sparlano e bestemmiano al bar dello sport, l'emporio apre i battenti e gli spazzini buttano tutta la polvere addosso a me...
Prendo un panino e due arance e riprendo la strada per Riofreddo. Un mazzo assurdo per salire le stradine ripide, incrocio cavalli, supero un fossetto...riscendo, passo in mezzo alle piante e poi ricomincio a salire in un sentiero. Dopo un pò mi ritrovo a menare a dei rovi che avevano occupato il sentiero, e riniziano a girarmi.
Supero il casino e arrivo ad un fontanile e sono felice, perchè vuol dire che sto andando dalla parte giusta, bevo altri due litri d'acqua, carico le bottiglie, mi lavo e riparto. Arrivo a una sbarra e inizio a salire: da qui in poi è panico. Nel bosco il sentiero finisce, sciami di zanzare ovunque, rovi a non finire, perdo il sentiero e il GPS mi dice "sisi sei sul sentiero, CONTINUA" ma per continuare avrei bisogno di un macete motorizzato, non posso continuare e cerco di ritornare indietro, ma perdo il sentiero e quindi mi arrampico nel bosco scivoloso. Cado 5 o 6 volte e mi stacco con le dita le processionarie dalle braccia, impreco, impreco, impreco molto e a voce alta. Dopo due ore non riesco ad uscire inizio a urlare, sperando di trovare qualcuno, temo che il GPS non funzioni. Alla fine incrocio una piazzetta fra gli alberi e mi siedo lì, piazzo un marker sul GPS e mi dico: "se non trovo il sentiero, almeno qui posso mettere la tenda". Riparto ma stavolta non cerco di tornare indietro, sento delle vacche che scampanellano e con la bussola di decathlon da 8 euro, capisco che vengono da sud, e mi dirigo verso di loro: le vacche, la mia salvezza. Dato che non c'è un sentiero, scivolo fra gli alberi scendendo verso sud e imprecando per i graffi e i rovi che trovo, fortuna che ho i guanti da lavoro che un pò mi salvano; mentre vado verso sud, finisco in braccio ad un albero con un mitico, fantastico, stupendo, edificante segno rosso... inizio ad urlare di piacere (dopo due ore in un bosco da solo a cadere nei rovi di continuo e a non riuscire a mantenere una direzione e col sospetto che il GPS non funzionasse più bene, si perde molto più della pazienza) inizio a seguire sto sentiero verso nord-ovest per tornare dove ero prima. Rincontro lo sciame di zanzare e capisco che sto tornando indietro... dico "belle zanzarette mie, si, massacrateme" perchè se ci sono loro, c'è il sentiero per tornare indietro. Ritorno al famoso fontanile e decido di scendere per una strada sterrata che porta a Mandela. Mio padre al telefono mi prega di tornare a casa. Cammino per diversi km su questa strada, arrivo ad una grande casa con vacche annesse (posto spettacolare, una piana e sta casa nel nulla...) entro dal cancello e citofono, chiamo... ma niente, volevo informaizoni per sapere se davvero stavo andando a Mandela o meno, ma niente. Poco più avanti scopro che era un rifugio/ristorante. Vabè, vedo Mandela sulla destra e Roccagiovine sulla sinistra. Ormai scendo felice e rincuorato per la strada sterrata, chiedo ad un vecchio nella sua vigna che paese è quello a destra (non si sa mai, meglio chiedere) ma la conversazione ve la racconto un'altra volta...eheh
Arrivo a Mandela, vedo un fontanile e mi attacco a bere, altri 2lt...
Arrivo al paesello e in cima alle scale un cagnolino mi abbaia furente, io arrivo su e vedo una vecchia li accanto e le dico "sta a guarda del paese sto cane?" lei mi guarda sconvolta e sicuramente penserà "lu foresctiero parla..." io dico al cane "ah bello viè qua" e lui mi si spalma ai piedi e lei "non ha mai fatto così" e io "eh, signò...ma io so come san francesco coi cani, ce parlo..." chiedo come andare verso il centro del paese, vero "il bar" (che di solito è il centro del paese). Arrivo al bar e tutti che mi danno indicazioni, mi aiutano ad arrivarci, quasi mi prendono in braccio. Chiedo gli orari dell'autobus e come arrivarci, compro due biglietti e mi incammino per la tiburtina. Chi mi consiglia una cosa, chi un'altra, ma più o meno coerenti, arrivo alla tiburtina e chiedo ad un altro se passano gli autobus, e gli accenno del casino su per arrivare a Riofreddo. Mentre aspetto l'autoper Riofreddo, chiamo un albergo a due stelle, non mi va di ridormire in tenda perchè non so dove accamparmi, se arrivo dalla tiburtina... il tizio di prima esce di casa e mi chiede di fargli vedere il percorso che ho provato a fare per Riofreddo, gli faccio vedere la guida (della quale non darò indicazione alcuna, ne su chi l'ha scritta ne il nome, perchè non voglio fargli fare una figuraccia) e il tizio mi dice che ho SBAGLIATO SENTIERO, che quello lì è chiuso da anni, che se voglio andare a Riofreddo, devo passare a nord, fare l'altro sentiero. Io sto per mangiarmi la guida e quando arriva l'autobus, lo prendo. Salgono sull'autobus ben 4 controllori, che mi intimano di buttare il bastone; io dico che mi sono mezzo slogato una caviglia in montagna, ma non cedono.
Arrivo a Riofreddo e tutti lì che mi indicano la strada, di nuovo, per l'albergo; spiego alla signora che io devo spendere poco, che posso pure dormire in tenda, basta che spendo poco (questo non lo racconto, ma è stata davvero, davvero gentilissima: una grande).
Il giorno dopo riparto per Oricola, sempre seguendo guida e GPS: imbocco la stradina appena fuori il paese, e secondo la guida dovrebbe starci una strada che costeggia il fosso, ma la strada, NON C'E'... ora mi girano di brutto. Torno su e mi siedo su una panchina in cemento, a prendere fresco e a rinfrescarmi le idee. Torno in paese, vedo uno con i pantaloni mimetici e la panda verde, penso: un cacciatore. Poi leggo una etichetta sull'auto di una associazione di cacciatori, così penso: sicuro conosce il sentiero. Gli chiedo info e lui mi consiglia di fare la tiburtina e lasciare perdere il sentiero. Mi incammino sulla tiburtina, incrocio un chiosco informativo dei Monti Lucretili, noto che non c'è un passaggio pedonale battuto, così scavalco il guard rail e noto che non ci sono parcheggi per le auto... cioè: come si arriva a sto chiosco informativo? Mi sono risposto appena sono arrivato e ho sbirciato dentro dai vetri sporchi: non ci si arriva! Perchè tanto all'interno non c'è nessuno, è tutto pieno di polvere e non c'è nulla, apparte qualche cartina in terra, il cassone all'esterno è vuoto, e la corrente staccata. Vabè. Continuo a camminare sulla tiburtina, incrocio una cava e gli sguardi ovviamente tristi e impolverati degli scavatori, arrivo a un benzinaio e chiedo info per Oricola. Mi dicono "la strada sta dellà... però te fa come te dico io, imbocca là dietro che è più corta da fatte a piedi, ma no a sinistra eh... a sinistra però più avanti, devi scenne, poi se risale... avoja se non risale". Si, decisamente: avoja se non rilase. Una salita distruttiva... si sale non troppo bruscamente, ma DI CONTINUO, c'è un sole che spacca le pietre e ogni tanto, la salita non troppo brusca, diventa delle ripide salite terribili; inutili i miei "scusi... non è che mi dà un passaggio". Niente, continuo. Intravedo dei casolari abbandonati e fantastico sul viverci dentro e farci un orticello...
Arrivo fin su e vedo una chiesa: quasi quasi chieso se mi ospitano "Padre... sono un viaggiatore..." ehm... la chiesa è vuota, è chiusa, ha il filo spinato sulla recinzione, i fari all'esterno e il prato ben curato. Vado via, salgo per il paese. Un altro mazzo assurdo e su nel paese incrocio altri vecchi (vabè non vi racconto i dialoghi ma sono tutti molto aperti). Arrivo al cimitero del paese, vado a destra, salgo ancora, seguo la guida e arrivo in un posto del cavolo, pieno di rovi, la strada ha 50cm d'acqua, il sentiero non è percorribile. Ok, mi guardo attorno, ora sono abbastanza carico e sono finalmente pronto, credo di poterlo dire con una certa sicurezza dopo i vari casini che mi ha provocato sta guida: sono incazzato. Parlando da solo dico come forrest gump: "sono un pò stanchino" e mi metto sulla via del ritorno. Vi risparmio la trattativa con un hotel li vicino per montare la tenda nel loro giardino... ve la risparmio perchè sembravo un venditore di pentole accaio inox.
Scambio due chiacchiere con un vecchio che mi dice che sto sbagliando sentiero, che mi ci porta lui sul sentiro per Rocca di botte, ma no, la guida m'ha scocciato, voglio tornare a casa e organizzarmi meglio. Mi dice poi di aver visto due lupi e che lui tutti i giorni si fa 8km di cammino (avete capito perchè stanno così una crema su per i paeselli?) incrocio un'altra signora elegante, arrivo al paese e mi dicono che autobus non ce ne sono più: devo tornare sulla tiburtina a piedi, vabè, in discesa sarà meglio, penso. Un tizio mi dice che ho fatto un sentiero sbagliato per Rocca di botte, che quello è vecchio e ce ne sta un altro più comodo, me lo vuole insegnare ma io dico che devo andare sulla tiburtina per evitare di perdere l'ultimo autobus per tornare a Roma.
Sulla strada che prima ho fatto in salita, fermo un furgone e chiedo un passaggio fino alla Tiburtina; in quei 2km il tizio mi racconta tutta la sua vita: quanto mi piace sta gente, dico davvero, è fantastica. Mi dice che c'è una comunità di preti che forse mi ospitano, ma se non mi ospitano, resto per strada a Rocca di botte, per le campagne, dove non posso montare la tenda (no perchè io non monto una tenda per le campagne, ma solo in montagna un pò più alta e isolata) e lui mi fà "bhe, si te fidi da mette la tenda là in mezzo pe la campagna... vedi un pò de fa te". Bene, mi piazzo sulla Tiburtina e fermo un autobus che va verso Roma, fuori servizio, sbraccio in strada e chiedo quando passa l'auto per Roma. Il tizio mi dice che lui è fuori servizio, e che li la fermata non c'è... poi mi fa "vabè va, mò chiamo il collega al cellulare e gli dico di prenderti qui, sennò rischi che non si ferma". Un altro pò mi si bagnano gli occhi e emozionato ringrazio. Incrocio uno strano tizio che fa l'autostop, chiacchiero col benzinaro, poi arriva l'autobus che va a Tivoli, lo prendo fino a Mandela, chiacchiero con le signore che mi raccontano in 5km la vita nei paesi, la neve (o presunta) gli autobus che non passano... eh vabè, niente: fantastico.
Scendo a Mandela con un tizio che inizia a raccontarmi, dietro mia curiosa insistenza, che sta a Carsoli, e viene a Roma per lavorare, mi insegna un pò di dritte sulla zona e torno a Roma.
A ponte mammolo il tizio mi offre pure un caffè... grande ;)

Niente, me ne sono tornato perchè sta guida non mi sta piacendo molto, direi che tre sòle e un linguaggio arcaico che non si capisce niente, mi può bastare, o nel breve futuro mi rifaccio i percorsi che ho già fatto e conosco, oppure mi studio meglio i percorsi, e poi mi piacerebbe entrare in contatto con quella comunità di preti che mi avrebbero ospitato. Chi vuole venire al prossimo viaggio, si palesi ;)

Ah, ma la volete sapere la cosa più bella del viaggio? Oltre alla gente fantastica che ho incontrato, il momento più bello è stato quando sulla tiburtina ho letto il cartello che indicava la fine della provincia di roma e l'inizio della provincia dell'aquila... io, con zero esperienza, a piedi e con una guida sbagliata, con 18 kg di zaino, sponsorizzato da Cotral SPA e dalla gente fantastica dei paesi, ero arrivato in Abbruzzo: da solo.



Ciao girovago, bell'avventura!
Ma il cavallo non ti ha risposto? Sei sicuro di non esserti trovato d'avanti a Francis il famoso mulo parlante del cinema americano?
Simpatica l'avventura! :rofl:
Leggo che ti sei incuriosito sull'argomento del turismo perpetuo, se vuoi potrei mandarti delle informazioni in merito, almeno quelle che sto raccogliendo io. Per ora posso solo dirti che per qualcuno dei prossimi week-and vorrei fare una puntatina in Slovenia, per un sopralluogo nei dintorni del lago di Blad dove vorrei tornare più volte. Intorno al lago di Blad ci sono i boschi e in inverno c'è la neve, perciò ora dovrebbe essere più o meno come nelle alte valli. :):)
Spero di leggerti ancora a presto Rossella
 
Ultima modifica di un moderatore:
complimenti! mi sono divertito un sacco, bella la descrizione! interessante anche come tu riesca a trovare problemi... dovremmo incontrarci, fare un bel trek e poi pubblicare il resoconto mentre ci riposiamo in letti contigui all'ospedale :)
 
Complimenti ... gran bella avventura! Il racconto è piacevolissimo
eheh grazie, è stata una delle mie prime esperienze di viaggio; è un pò vecchiotta, non pensavo che qualcuno la rileggesse più, quindi sono molto contento che tu l'abbia scovata!

complimenti! mi sono divertito un sacco, bella la descrizione! interessante anche come tu riesca a trovare problemi... dovremmo incontrarci, fare un bel trek e poi pubblicare il resoconto mentre ci riposiamo in letti contigui all'ospedale :)

ahah... ci sto, basta che hanno la wireless :D:D:D
 
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