Escursione Anello Est del Vettore

Parchi delle Marche
  1. Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati

Data: 17/07/2011
Regione e provincia: Marche (AP)
Località di partenza: Forca di presta 1535 m s.l.m.
Località di arrivo: Forca di Presta
Tempo di percorrenza: 7h 30'
Chilometri: 17
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica:
Dislivello in salita: 941
Dislivello in discesa: 539
Quota massima: 2476 m s.l.m.

Descrizione
Torno con una nuova escursione sempre sui Sibillini su un sentiero poco frequentato rispetto ai molto più turistici che ho poi percorso anche io.
Partenza alle 7,30 dalla Forca di Presta insieme a un mucchio di persone che come me aveva deciso di farsi la sua bella escursione domenicale.
Percorro il sentiero con le mani in tasca dato il gran vento e cappello e giacca per la temperatura poco estiva.
Arrivo allo Zilioli e trovo un altro mucchio di gente che aveva bivaccato. A questo punto sono contento di lasciare i sentieri battuti (quello verso i laghi di Pilato e quello per la cresta del redentore) e mi dirigo verso il Vettore che raggiungo dopo circa 1h 50'.
Da lì, dopo una breve sosta ristoratrice, dirigo i passi per la (per me) sconosciuta cresta che conduce al monte Torrone (2117 m) e prosegue fino ad una sella cui giunge, dalla parte est un sentiero e prosegue verso ovest ed a valle fino a congiungersi con il sentiero che proviene dalla Forca Viola.
Qui iniziano i guai (piccoli).
Preso dalla frenesia di scendere a valle mi butto alla prima sella che incontro, per errore di valutazione, dentro un fosso molto impegnativo, con alcuni passaggi su roccia nei punti più scoscesi limitati a due salti di non più di un paio di metri, ma comunque delicati, aggravati dal fatto che ero solo e che le rocce circostanti, anche molto grandi, potevano cedere.
Fortunatamente (molto), dopo aver studiato la cartina, capisco che posso evitare di risalire (ero sceso di circa 270 m) e inerpicandomi ancora un pò ritrovo il sentiero.
Da lì in poi tutto facile fino ai laghi di Pilato, anche se il sentiero non sempre evidente lascia qualche perplessità che si risolve semplicemente proseguendo.
Dai laghi di Pilato si prende il sentiero che riporta alla sella delle Ciaule. La via era piuttosto affollata, e anche qui si incontra un piccolo salto di quota che costringe ad usare le mani.
Arrivati allo Zilioli si riprende il sentiero in discesa che riporta alla Forca di Presta in circa 1h.
Ovviamente non poteva mancare una foto a Castelluccio con la piana in fiore.
 

Allegati

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Ultima modifica di un moderatore:
Grazie, almeno mi ripaga la fatica di essermi portato la reflex in giro per sette ore.
La croce piegata è la vetta del Vettore. Come si sia piegata non lo so, me lo sono chiesto anche io.
 
:DFoto stupende, quella che hai fatto è un'escursione fuori da i soliti schemi,ma sicuramente molto appagante.Per quanto riguarda la croce,è stata semplicemente piegata dal vento ,che sul vettore può arrivare alla velocità di oltre 150km/h.:eek:
 
Gaheris,
Complimenti anche da parte mia,sia per l'escursione,sia per le foto.
Una piccola precisazione:il dislivello in discesa non può essere inferiore a 940 metri.
 
:si: :si: :si:

Complimenti per la relazione sulla descrizione dell'escursione e soprattutto per le foto, rendono veramente l'idea della bellezza del paesaggio.
Bravo davvero ci ai fatto partecipi in pieno di una tua bella emozione.

P.S. Ma dato che c'eri una raddrizzata alla croce ............................ no ............................ scommetto che non avevi più le forze :).
Ciao.
 
Direi che c'è poco da dire
Le immagini confermano (domenica ero sulla Sibilla) che quest'anno i Sibillini sono piu' belli del solito perche nonostante la stagione avanzata conservano ancora un colore verde vivo che li rende sempre piu' attraenti. Negli anni passati a quest'ora l'erba era già bruciata.
Chiudo aggiungendo che la cresta fatta fino al Torrione e che poi scende fino ad Altino è, allo stato attuale, una delle piu' belle escursioni che si possano fare sui Sibillini, con possibilità di incontrare altri escursionisti vicinissime allo zero.
 
Grazie per i complimenti, ripeto, mi ripagano pienamente dello sforzo perportare a spasso la macchina fotografica (alla fine tutto pesa).
In effetti il dislivello in discesa deve essere per forza 941. Ho segnato l'altro perchè facendo un anello mi sembrava ridondante scrivere lo stesso numero.
Fino al ricongiungimento con il sentiero che sale da Foce, l'unico segno di civiltà è stato un gregge di pecore ad un centinaio di metri da me quando ero già piuttosto basso.
Devo dire che i Sibillini che amo sono proprio quelli in cui non incontro nessuno o poca gente: la folla che ho trovato ai laghi di Pilato mi ha disturbato e anche infastidito. Moltissimi hanno ignorato i divieti che esistono senza nessun rispetto per la natura che li ospitava (almeno questa è stata la sensazione che ho avuto,soprattutto guardando il Pizzo del Diavolo che mette una certa impressione da sotto). Mi aspetto di trovare educazione di fronte a tanta magnificenza e spesso resto deluso.
Spero di poter postare presto un'altra escursione.
 
complimenti per l'escursione e le foto.
proprio riguardo alle foto mi chiedevo come mai alcune fossero così sature. ci hai messo la manina o ci ha pensato la macchina (forse nikon?).
 
complimenti per l'escursione e le foto.
proprio riguardo alle foto mi chiedevo come mai alcune fossero così sature. ci hai messo la manina o ci ha pensato la macchina (forse nikon?).

Ci ho messo la manina nel senso che quando le passo dal formato raw al jpg regolo alcune impostazioni come il WB, Luminosità, Saturazione e Contrasto. Essendo digitalmente pigro e mentalmente contrario non mi metto a smanettare con photoshop, però indubbiamente l'immagine ne guadagna e mi da la sensazione di trasmettere meglio l'emozione che ho provato nell'ammirare quel panorama che ho voluto ritrarre
 
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