- Parchi del Trentino-Alto Adige
-
- Parco Naturale Adamello Brenta
Dati
Data: 16/08/2014
Regione e provincia: TN
Località di partenza: Pinzolo - Doss del Sabbion
Località di arrivo: Pra Rodont - Pinzolo
Tempo di percorrenza: 6 ore complessive
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Sentiero fangoso nel bosco, un breve tratto attrezzato con corrimano e facili roccette poco prima del rifugio.
Periodo consigliato: Estate
Segnaletica: Ottima, cartelli e bolli biancorossi sulle rocce, nell'ultimo tratto molto fitti
Dislivello in salita: 800
Quota massima: 2500 mslm
Accesso stradale: SS 239 fino a Pinzolo
Descrizione
La nostra terza e ultima escursione nel gruppo del Brenta. Il giorno prima (ferragosto!) aveva nevicato in quota e le cime delle montagne erano anora imbiancate
Da Pinzolo prendiamo gli impianti che ci portano in cima al Doss del Sabbion e dopo aver ammirato i panorami delle montagne ammantate dalle nubi ci incamminiamo lungo una breve discesa in direzione del passo Bregn de l'ors.
La nostra meta
Il gruppo dell'Adamello
Le abbondanti pioggie delle settimane passate hanno appesantito il terreno e trasformato il sentiero in una traccia fangosa
Raggiungiamo comunque rapidamente il passo e svoltiamo verso sinistra ovvero verso est verso il lago secco.
Lungo il facile (per ora) sentiero si apre uno scorcio sulla Valagola e il suo laghetto
Usciti dal bosco dopo circa un oretta dalla partenza il panorama si allarga sul lago secco, un lago di probabile origine glaciale che si sta lentamente popolando di alberi
Qui veniamo accolti dalla classica ospitalità trentina e, con un sorriso sulle labbra, ci avviamo verso la parte più ripida dell'escursione detta "Scala santa"
La "scala santa" ci fa guadagnare rapidamente quota e ci fermiamo a rifiatare e guardare la strada percorsa. In fondo si scorgono appena gli impianti e il Doss
Sopra di noi svettano austere guglie grigiastre e davanti ai nostri passi si stende un pendio detrtico. Prima di affrontare il ghiaione ci regaliamo un breve pausa.
Visibile soddisfazione una volta usciti dalla pietraia
Da qui in poi la vegetazione lascia il posto alle rocce e alla neve residua di quest'inverno. Il sentiero ora è una traccia di segni bianco rossi sulle rocce, molto fitti non si èuò sbagliare. Continuiamo a prendere quota e spesso ci dobbiamo aiutare con le mani per superare qualche roccetta. Il sentiero comunque non è mai esposto e non ci sono pericoli.
Una volta arrivati entriamo rapidamente all'interno per una buona tazza di te mentre all'esterno cala la nebbia e inizia a nevicare. Mi sposto verso la cappella scavata nella roccia e dedicata ai morti della montagna.
Il rifugio
Non appena il tempo gira nuovamente sul bello si parte per scendere, dobbiamo raggiungere la stazione intermedia degli impianti prima che chiudano.
Ritorniamo sui nostri passi accompagnati da una pioggia intermittente fino al passo Bregn de l'ors e qui continuaimo verso ovest verso Pra' rodont.
Anche qui si vedono le tracce delle abbondati nevicate di questo inverno
Paesaggio bucolico
La val Rendena
Arriviamo quindi alla Malga Bregn de l'ors (1630 mslm) e da lì il sentiero nel bosco ci porta rapidamente alla funivia per il ritorno
È ora di salutare queste splendide montagne, resta un po' l'amarezza di non essere riusciti a fare le escursioni pianificate ma comunque siamo molto soddisfatti, questi posti regalano sempre emozioni uniche.
Data: 16/08/2014
Regione e provincia: TN
Località di partenza: Pinzolo - Doss del Sabbion
Località di arrivo: Pra Rodont - Pinzolo
Tempo di percorrenza: 6 ore complessive
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Sentiero fangoso nel bosco, un breve tratto attrezzato con corrimano e facili roccette poco prima del rifugio.
Periodo consigliato: Estate
Segnaletica: Ottima, cartelli e bolli biancorossi sulle rocce, nell'ultimo tratto molto fitti
Dislivello in salita: 800
Quota massima: 2500 mslm
Accesso stradale: SS 239 fino a Pinzolo
Descrizione
La nostra terza e ultima escursione nel gruppo del Brenta. Il giorno prima (ferragosto!) aveva nevicato in quota e le cime delle montagne erano anora imbiancate
Da Pinzolo prendiamo gli impianti che ci portano in cima al Doss del Sabbion e dopo aver ammirato i panorami delle montagne ammantate dalle nubi ci incamminiamo lungo una breve discesa in direzione del passo Bregn de l'ors.
La nostra meta
Il gruppo dell'Adamello
Le abbondanti pioggie delle settimane passate hanno appesantito il terreno e trasformato il sentiero in una traccia fangosa
Raggiungiamo comunque rapidamente il passo e svoltiamo verso sinistra ovvero verso est verso il lago secco.
Lungo il facile (per ora) sentiero si apre uno scorcio sulla Valagola e il suo laghetto
Usciti dal bosco dopo circa un oretta dalla partenza il panorama si allarga sul lago secco, un lago di probabile origine glaciale che si sta lentamente popolando di alberi
Qui veniamo accolti dalla classica ospitalità trentina e, con un sorriso sulle labbra, ci avviamo verso la parte più ripida dell'escursione detta "Scala santa"
La "scala santa" ci fa guadagnare rapidamente quota e ci fermiamo a rifiatare e guardare la strada percorsa. In fondo si scorgono appena gli impianti e il Doss
Sopra di noi svettano austere guglie grigiastre e davanti ai nostri passi si stende un pendio detrtico. Prima di affrontare il ghiaione ci regaliamo un breve pausa.
Visibile soddisfazione una volta usciti dalla pietraia
Da qui in poi la vegetazione lascia il posto alle rocce e alla neve residua di quest'inverno. Il sentiero ora è una traccia di segni bianco rossi sulle rocce, molto fitti non si èuò sbagliare. Continuiamo a prendere quota e spesso ci dobbiamo aiutare con le mani per superare qualche roccetta. Il sentiero comunque non è mai esposto e non ci sono pericoli.
Una volta arrivati entriamo rapidamente all'interno per una buona tazza di te mentre all'esterno cala la nebbia e inizia a nevicare. Mi sposto verso la cappella scavata nella roccia e dedicata ai morti della montagna.
Il rifugio
Non appena il tempo gira nuovamente sul bello si parte per scendere, dobbiamo raggiungere la stazione intermedia degli impianti prima che chiudano.
Ritorniamo sui nostri passi accompagnati da una pioggia intermittente fino al passo Bregn de l'ors e qui continuaimo verso ovest verso Pra' rodont.
Anche qui si vedono le tracce delle abbondati nevicate di questo inverno
Paesaggio bucolico
La val Rendena
Arriviamo quindi alla Malga Bregn de l'ors (1630 mslm) e da lì il sentiero nel bosco ci porta rapidamente alla funivia per il ritorno
È ora di salutare queste splendide montagne, resta un po' l'amarezza di non essere riusciti a fare le escursioni pianificate ma comunque siamo molto soddisfatti, questi posti regalano sempre emozioni uniche.
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