motocross e trekking sono incompatibili

il titolo del thread dovrebbe essere eloquente.

ieri passeggiavo su un sentiero escursionistico segnalato e con un preavviso di pochissimi secondi ho sentito arrivare una decina di crossisti.
ci hanno visti ed hanno rallentato educatamente passando oltre. due minuti dopo arrivano i tre ritardatari che, staccati dal gruppo, non ci usano la cortesia di rallentare e ci sfilano a 70/80 km/h in un sentiero pieno di sassi e buchi. la mia cagnolina era terrorizzata. io provavo un sentimento leggermente diverso. ma poi ci si calma e passa tutto.

pochi minuti prima avevo incrociato nell'ordine. famiglia con due bambini, coppia con 3 cani. spero per loro che siano ancora vivi.

premesso che persone irrispettose e ignoranti si trovano tanto tra gli escursionisti che tra i motociclisti, è quasi superfluo dire che il motocross in un bosco o in una zona non antropizzata è sicuramente dannoso per la fauna per il rumore che crea.

non per questo penso che vada proibito il motocross, però sicuramente va regolamentato.

venendo al sodo, qualcuno sa se esistono leggi in materia che disciplinano le aree dove è consentito/proibito fare motocross?
a chi si dovrebbe rivolgere un eventuale gruppo di escursionisti per richiedere il divieto di accesso alle moto su uno o più sentieri? comune di pertinenza?

P.S. spero con questo thread di non creare una serie di botta risposta su cosa sia giusto o sbagliato per ognuno dei lettori. so che tra gli iscritti ad Avventurosamente ci sono tanti motociclisti e cacciatori, e personalmente non ho nessuna intenzione di fare crociate contro questo o quello.
penso che anche il motociclista ed il cacciatore si divertono di più se non vengono disturbati, per cui se ci sono regole coscienziose e controlli efficaci ognuno può fare quello che vuole e divertirsi!!!

non sono un motociclista e nemmeno un cacciatore, ma ho tanti amici che praticano enduro e mi piacciono molto lepri e fagiani... perciò non vogliate leggere questo intervento come una polemica ma come uno spunto di riflessione per tutti.
 
Clauz!! Non vale cosí!!! Che fai, tiri il sasso e poi nascondi la mano??!!
Scherzo naturalmente. Io il motocross lo vieterei in montagna confinandolo in appositi autodromi. Naturalmente anche l enduro. Ma io nn conto una sega per cui mi ritiro in silenzio nella mia cuccia di quivis de populo!!
 
in alcuni paesi la convivenza tra fuoristradisti (auto e moto) è cosa normale. esempio vicino a noi in corsica...attraversi piste in fuoristrada, incroci trekkers e bikers ...tutti si salutano. è normale !! mi è capitato che rallentando in presenza di persone mi è stato detto grazie. come è normale offrire a ciclisti assistenza o semplice acqua. tutto nel rispetto degli altri e delle natura. in corsica e in altri posti c'è molta più libertà di transito , questo responsabilizza chi transita e non crea distinzione...in gran parte d'italia è più facile vietare che analizzare la questione
 
i potrebbero creare delle collaborazioni con le associazioni di motocross per far passare ogni tot tempo delle moto proprio in quei sentiri meno frequentati in modo da mantenerli vivi e evitare che scompaiano del tutto sotto la vegetazione...
 
hai trovato dei cafoni ai quali andava sequestrato mezzo e patente.
l'endurista (quello vero) pratica la disciplina nel massimo rispetto della natura.
copertoni e scarichi omologati. si evitano SEMPRE itinerari a rischio di escursionisti a piedi e/o a cavallo.
nel nostro gruppo quando qualcuno sgarrava la prima volta c'era il cazziatone la seconda l'allontanamento. mai e poi mai si andava per prati dove comunque le gomme lasciavano il segno.
erano tutte regole non scritte ma seguite.
poi, per colpa di qualcuno...
 
ci vorrebbero tanti ghetti: uno per i 4x4, uno per gli enduristi, uno per i biondi uno per i mori così come per i grassi alti e bassi. Inutile dire che ognuno di noi si gode la natura a modo suo, oltre allo Corsica già citata credo che il top si riscontri in nord america, USA e Canada, lì i divieti praticamente non esistono ma c'è un rispetto totale tra chi frequenta montagne, boschi e deserti seppur con mezzi diversi. Io faccio fatica a trovare nella mia regione delle piste aperte al passaggio di 4x4, un po' per colpa di "colleghi" non proprio educati un po' per colpa di chi come te fa di tutta un'erba un fascio. A me scappa da ridere poi perchè ormai SUV e fuoristrada sono demonizzati in tutti i modi poi però quando scendono due metri di neve e l'unico modo per raggiungere la frazione isolata sperrduta sui monti dove abitano solo due nonnini che non sanno come fare con le medicine ecco che a tutti viene in mente del locale club 4x4 ed allora via chiamano il sindaco, i vigli urbani ecc ecc, tutti a asupplicare l'intervento di qualche volontario che possa fare spesa in città per portarla in montagna dove c'è bisogno.....sciolta la neve troniamo ad essere delinquenti.
 
ci vorrebbero tanti ghetti: uno per i 4x4, uno per gli enduristi, uno per i biondi uno per i mori così come per i grassi alti e bassi. Inutile dire che ognuno di noi si gode la natura a modo suo, oltre allo Corsica già citata credo che il top si riscontri in nord america, USA e Canada, lì i divieti praticamente non esistono ma c'è un rispetto totale tra chi frequenta montagne, boschi e deserti seppur con mezzi diversi. Io faccio fatica a trovare nella mia regione delle piste aperte al passaggio di 4x4, un po' per colpa di "colleghi" non proprio educati un po' per colpa di chi come te fa di tutta un'erba un fascio. A me scappa da ridere poi perchè ormai SUV e fuoristrada sono demonizzati in tutti i modi poi però quando scendono due metri di neve e l'unico modo per raggiungere la frazione isolata sperrduta sui monti dove abitano solo due nonnini che non sanno come fare con le medicine ecco che a tutti viene in mente del locale club 4x4 ed allora via chiamano il sindaco, i vigli urbani ecc ecc, tutti a asupplicare l'intervento di qualche volontario che possa fare spesa in città per portarla in montagna dove c'è bisogno.....sciolta la neve troniamo ad essere delinquenti.

con tutto il rispetto, ma credo che stai generalizzando totalmente il discorso...

qui nessuno ha considerato delinquenti una categoria di persone...
 
beh dai poco ci manca, quando uno scrive
"pochi minuti prima avevo incrociato nell'ordine. famiglia con due bambini, coppia con 3 cani. spero per loro che siano ancora vivi."
 
Da endurista e biker posso dire il mio punto di vista... ci sono zone in cui la pratica del fuoristrada è vietata, mentre in altre è consentita. Dove è consentita, l'endurista ha diritto di transitare così come lo hanno le altre persone... sempre che sia in regola con il codice della strada, ovvero in primis con pneumatici e scarico omologati.

Per quanto mi riguarda, quando vedo persone e animali, rallento sempre a passo d'uomo e molte volte mi fermo con motore spento, specie quando ci sono cani sciolti che spesso si spaventano per il rumore.

A questo punto però mi pongo sempre la domanda se creo più danno io, oppure chi tiene il cane sciolto senza museruola. Il cane potrebbe mordere me (che ho le varie protezioni e spero resistano ai morsi di cane :) ) o mordere altre persone a passeggio (sottolineo che possiedo un cane anche io).

La storia dei danni causati dal passaggio di moto, onestamente mi rende un po' perplesso... gli unici segni lasciati si hanno solo in caso di fango o terreno bagnato, ma in ogni caso sono insignificanti rispetto a quanto fa l'acqua quando scorre naturalmente.
I veri segni che vedo nel bosco sono quelli lasciati dai 4x4 che sono pesanti e scavano il terreno.

Inoltre, ho sempre l'accortezza di evitare gli scoli dell'acqua creati dall'uomo.
In anni di pratica, le uniche volte che sono stato fermato dalle persone del luogo è stato per chiedermi di transitare a basse velocità in prossimità di abitazioni perché (giustamente) ci tengono ad avere la strada che porta alle loro abitazioni sempre in ordine.

Detto questo, purtroppo, le mele marce ci sono e questo provoca il risentimento verso l'endurista (ed il motociclista in generale).
 
venendo al sodo, qualcuno sa se esistono leggi in materia che disciplinano le aree dove è consentito/proibito fare motocross?
a chi si dovrebbe rivolgere un eventuale gruppo di escursionisti per richiedere il divieto di accesso alle moto su uno o più sentieri? comune di pertinenza?


la disciplina è su base regionale, che spesso in concreto pone una riserva di legge ai comuni per la gestione del proprio territorio. Ad ogni modo, la tua regione disciplina la materia con la legge regionale 38 del 1992, che metto in allegato. Ai sensi dell'art. 2 comma 2:

"E' fatto divieto a
chiunque di circolare fuoristrada con mezzi motorizzati di costruire impianti fissi per sport da esercitarsi con tali mezzi e di allestire a qualsiasi titolo tracciati o percorsi per gare da disputare con i mezzi predetti fatte salve le deroghe previste dalla presente legge."


Per la Regione Lazio, la disiciplina è dettata dalla L.R. 30 marzo 1987.


Comunque, a mio modesto parere, ogni attività con mezzi motorizzati in ambiente naturale che non sia di soccorso o studio o altri casi non "ricreativi", non rappresenta una vergogna solo in un paese del terzo mondo. Queste attività puzzano da morire, devastano il territorio, spaventano gli animali e, non da ultimo, rovinano l'escursione e mettono in pericolo la sicurezza di chi va in quei posti nel rispetto più completo. E non mi si dica che chi va in motocross lo fa per andare in mezzo alla natura, che stronzata, che natura vuoi sentire tra la puzza, il rumore e la velocità...
 

Allegati

  • L38_92circolazione_fuoristrada[1].pdf
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A mio parere enduro, cross, fuoristrada e in generale gli sport a motore andrebbero confinati in cave o apposite aree adibite.

A mio parere nei boschi e per sentieri si deve andare a a piedi o a cavallo....
 
Amo i motori, mi piacciono le mot,o ammiro anche chi le sà usare anche in condizione limite, ma non quando sono a caccia.
Mi innervosisco (eufemismo) perchè
a) nella nostra zona è vietato praticare i sentieri di montagna con moto da cross,

b) perchè più volte ho sentito pietre, e non piccole, rotolare o picchiare contro gli alberi vicino a me, trovando poi sui sentieri delle belle buche scavate dalle gomme, o radici rovinate dalle stesse;

c) perchè in barba alla sicurezza si pretende di passare in mezzo ad una battuta di caccia al cinghiale, innervosendo uomini (cacciatori, escursionisti, cercatori di funghi e quantaltro), animali e bestie, con mezzi che probabilmente non passerebbero al controllo della motorizzazione anche solo per il rumore.

Per me l'aggravante è data dal fatto che parlo di sentieri dove si fà quasi fatica a passare comodamente in due, ossia dove in caso di incontro dovrebbe essere il trekker a lasciare il passo alla moto e non viceversa.

Una possibile soluzione? Se proprio non se ne può fare a meno, se si ha una scimmia da escursionismo motociclistico estremo, informarsi presso gli ATC di quli siano le zone libere da battute, magari senza dire cosa si vuole fare, ed andarci possibilmente con una sana dose di buon senso ed educazione. E se si capita in mezzo ad una battuta di caccia, ritirarsi senza fare troppo casino.
 
bo.. penso che ragionando cosi non andremo da nessuna parte..... ognuno e ogni disciplina vuole la spazio libero intorno a se... ma dove sta scritto che la montagna è del trekker? o del fuoristradista? o del cacciatore? o del biker? io non mi son mai permesso di pretendere uno spazio tutto per me e per chi pensa che un fuoristrada deve girare solo in una cava vorrà dire che pensa anche che uno che corre deve correre solo in palestra
 
La montagna è di chi l'apprezza con discrezione, non di chi la violenta sia che si tratti di una orrenda pista da sci, di una moto a tutto gas o che altro....questo è il mio pensiero di camminatore a piedi.

Inoltre vorrei far notare che è ben diversa cosa se un sentiero viene percorso da una persona che corre a piedi nel silenzio del bosco rispetto che da una "carovana" di appassionati di fuoristrada...
 
Io sono un endurista: con la mia amata f800gs ho percorso strade off road in Slovenia e anche in Italia, dove il codice lo permettava e con la massima attenzione verso le altre persone. Purtroppo, e lo dico a malincuore, nel mondo enduro, la stragrande maggioranza delle persone, non rispetta l' ambiente e le altre persone, e usa i sentieri anche con divieto come se fossero piste da cross, senza aver il minimo pensiero di poter, non volutamente, ferire se stesso e altri.
E' inutile dire non è così, quando su ghiaia sei con una moto a 80 all' ora, se ti capita un imprevisto davanti, non ti fermi in tempo.
La forestale ogni fine settimana, fà multe salatissime e ritira libretti di "masocchisti", perchè a mio parere solo csì si possono definire", di coloro che circolano in piedi sulle pedane, con scarichi aperti, targhe di carta, per sentierini, solo per sentirsi duri.
Scusate, ma il mio sfogo è giustificato, perchè, essendo della categoria, mi sento veramente offeso, da questi incivili.
 
Sottoscrivo....la realtà che ho osservato è quella che descrive Emanuele.

In pratica compagnie di enduristi/fuoristradisti che pensano di essere alla Camel Trophy...
 
esempio vicino a noi in corsica...attraversi piste in fuoristrada, incroci trekkers e bikers ...tutti si salutano.

Non conosco la Corsica e nemmeno il Canada, ma sugli Appennini le strade sono polverose… penso che nessuno ami passeggiare nella natura e venire disturbato da auto e moto respirandosi il polverone…

in gran parte d'italia è più facile vietare che analizzare la questione

Farei distinzione tra vietare e regolamentare. Io personalmente non vorrei vietare niente a nessuno. Però ciò non significa permettere a tutti di praticare qualsiasi disciplina in qualsiasi luogo.
Oltretutto, nella situazione che ho raccontato, il sentiero era di fianco ad un giardino botanico alpino, un luogo di silenzio e di contemplazione. Un luogo dove si studiano e si preservano specie vegetali ed animali in pericolo.
Penso di non dire niente di strano se sostengo che QUEL sentiero non dovrebbe essere percorso da motociclisti. Non voglio confinare nessuno in una cava! Le famiglie fanno un giro nel giardino alpino e poi passeggiano sul sentiero. E guardacaso i motociclisti li trovi sempre lì, manco facessero apposta.

Esistono anche percorsi che sono confinati e quindi vietati ad ogni tipo di passaggio umano, anche a piedi. Non la vedo come una privazione della mia libertà. C’è una ragione, passerò altrove.

beh dai poco ci manca, quando uno scrive
"pochi minuti prima avevo incrociato nell'ordine. famiglia con due bambini, coppia con 3 cani. spero per loro che siano ancora vivi."


Ok, ho esagerato, ma io non l’ho sottolineato in grassetto!
Era uno sfogo, non considero i motociclisti degli assassini, mi riferivo ai 3 ritardatari che passavano troppo velocemente mettendo a rischio la loro vita e quella degli altri. Ti assicuro che il preavviso dato dal rumore delle loro moto era minimo, andavano troppo veloci, un bambino non ha il tempo di reazione di un adulto e non va tenuto al guinzaglio in un sentiero in mezzo al bosco.

La mia esperienza e' positiva: si fermano, sppengono il motore, aspettano che tu passi.

wow… mai visto… al massimo rallentano (quelli con qualche anno di più)

L'odio a prescindere, porta a questo: Sgozzato dal filo spinato mentre fa enduro

Questa è ignoranza. Quel contadino è un assassino. Non stiamo parlando di questo…

enduro, cross, fuoristrada e in generale gli sport a motore andrebbero confinati in cave o apposite aree adibite

Grazie Sile86 per le segnalazioni legislative!
Però secondo me è sbagliato “creare dei ghetti” come dice Nikon. La legge italiana al solito vieta a tutti, indistintamente e senza raziocinio. E’ vietato campeggiare liberamente, io tuttavia lo faccio, cercando aree adatte e senza danneggiare l’ambiente. C’è chi fa enduro e cross in pieno rispetto della natura, e per fortuna sono la maggior parte.
Però la legge serve anche per fermare le “mele marce”, perché non servirebbero le leggi se tutti usassero il cervello. Tanto per i padroni di cani come per i motociclisti.

Personalmente cerco di ragionare da essere umano e non da trekker.
Ogni motociclista, quando scende dalla moto va a piedi (guarda un po’!). Se evitiamo di confinarci in una categoria potremmo anche arrivare a trovare un’idea valida, senza la velleità di far tutti contenti, ma senza ragionare con il paraocchi o, peggio, da persone disinformate.
Chissà, magari si arriva anche ad un sistema di regole da proporre alle amministrazioni comunali ecc.
Senza diventare troppo utopico penso che questo strumento sia un buon punto di raccolta delle opinioni di persone con passioni comuni ed idee diverse, ed uno dei migliori esempi di scambio di idee, che spesso anche in politica si riduce alla rissa verbale “da bar” tra persone disinformate e incompetenti, che alla fine decidono per noi emettendo delle leggi tipo “lista dei cani pericolosi” (il san bernardo?!?... hanno letto tutti “Cujo” di Stephen King?) oppure dicendo che su tutto il territorio nazionale è proibito campeggiare e girare in moto...
 
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