E' da un po' di tempo che rimugino su questo problema e, visto che si tratta di una cosa particolarmente comune, vorrei conoscere anche le esperienze di altri avventurosi afflitti dalla stessa "malattia".
Ho scoperto di soffrirne a 7-8 anni, fino ad allora ricordo di non avere mai avuto nessun problema con l'altezza; da quel momento in poi però anche salire su una scala per me rappresenta una sfida non da poco:
le gambe inizialmente si bloccano, il mondo comincia a girare, sudori freddi coprono istantaneamente tutto il corpo.. Dopo poco i muscoli cominciano a cedere come fossero fatti di burro finchè le ginocchia non si piegano e la mani corrono alla ricerca di qualche appiglio.
Molte persone "convivono" con le vertigini semplicemente evitando l'altezza, io (che sono fatto un po' strano) continuo invece a volerci sbattere la testa contro per non rinunciare al trekking. Certamente però il piacere che traggo dal mio hobby è decisamente limitato dal problema: devo evitare i tratti ferrati in discesa, accettare rallentamenti importanti e farmi carico del fastidio che la cosa genera. Oltre ovviamente ad assumermi rischi enormi perchè affrontare certi passaggi in quelle condizioni è equivalente (per spiegarlo a chi non ha mai provato..) a scendere con un paio di ciabatte ed uno zaino da 60 kg sulle spalle.
C'è qualcuno che ha trovato un modo per quantomeno limitare il problema? Sradicarlo del tutto credo sia impossibile, ma trovare una tecnica per tenerlo "sotto controllo" rappresenta ancora la mia speranza... Se mai volessi affrontare le alpi non credo che la forza di volontà mi sarebbe sufficiente.
Ho scoperto di soffrirne a 7-8 anni, fino ad allora ricordo di non avere mai avuto nessun problema con l'altezza; da quel momento in poi però anche salire su una scala per me rappresenta una sfida non da poco:
le gambe inizialmente si bloccano, il mondo comincia a girare, sudori freddi coprono istantaneamente tutto il corpo.. Dopo poco i muscoli cominciano a cedere come fossero fatti di burro finchè le ginocchia non si piegano e la mani corrono alla ricerca di qualche appiglio.
Molte persone "convivono" con le vertigini semplicemente evitando l'altezza, io (che sono fatto un po' strano) continuo invece a volerci sbattere la testa contro per non rinunciare al trekking. Certamente però il piacere che traggo dal mio hobby è decisamente limitato dal problema: devo evitare i tratti ferrati in discesa, accettare rallentamenti importanti e farmi carico del fastidio che la cosa genera. Oltre ovviamente ad assumermi rischi enormi perchè affrontare certi passaggi in quelle condizioni è equivalente (per spiegarlo a chi non ha mai provato..) a scendere con un paio di ciabatte ed uno zaino da 60 kg sulle spalle.
C'è qualcuno che ha trovato un modo per quantomeno limitare il problema? Sradicarlo del tutto credo sia impossibile, ma trovare una tecnica per tenerlo "sotto controllo" rappresenta ancora la mia speranza... Se mai volessi affrontare le alpi non credo che la forza di volontà mi sarebbe sufficiente.