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Leggi italiane sul campeggio libero

Autore
artiko
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Ultime recensioni

l'articolo lascia il tempo che trova, potevano riassumere il tutto in due righe, ovvero prova a contattare il comune di pertinenza e spera in una risposta univoca e che sia scritta.

prima vi è scritto questo:
"DA SAPERE: NORME GENERALI IMPORTANTI!
Laddove non è approvata una esplicita normativa dagli Enti Locali, resa nota da cartellonistica ben visibile, il campeggio libero é ancora permesso e possibile.
Per campeggio si intende il montaggio di strutture tendate, mantenute stabili oltre le 48 ore o comunque nelle ore diurne."


ma all fine termina con:
"Naturalmente ci si domanda, laddove una regolamentazione certa non vi sia, come si possa ovviare senza incorrere in sanzioni pecuniarie.
L’idea potrebbe essere:
1) definire l’area comunale dove ci si vuol fermare;
2) chiedere al Comune l’autorizzazione al campeggio libero;"

per cui dice tutto ed il contrario di tutto, non chiarendo nulla.
Il link non contiene sufficienti riferimenti normativi per chi voglia approfondire e nel linguaggio è troppo tecnico e non di immediata comprensione. Non sono specificate delle linee di comportamento generali chiare e ci sono affermazioni prive di fondamento normativo (ad es la distinzione tra bivacco e campeggio in relazione al tempo di permanenza sul posto è tutta regionale e non universale).
artiko
artiko
Ciao. Sei libero di dire e pensare ciò che vuoi ma l'articolo linkato è scritto in modo chiaro e semplice. Inoltre per ogni regione è indicata la legge di riferimento qualora si voglia approfondire. L'esempio sulla durata delle 48 ore per indicare un campeggio provvisorio è indicativa proprio perché non esiste una legge nazionale.
Ciao
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