Dati
Data: 06.01.2013
Regione e provincia: Piemonte, Torino
Località di partenza: Cantoira, frazione Lities
Località di arrivo: Uja di Bellavarda, Punta Marsè e ritorno
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: ~11 km
Grado di difficoltà: E/EE
Descrizione delle difficoltà: Passaggio in cresta, lievemente esposta la cima del Bellavarda
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: Segni bianco/rossi e blu
Dislivello in salita: 1400m
Dislivello in discesa: 1400m
Quota massima: 2345m
Cartografia: L'escursionista n.15, Fraternali n.8 (1:25000) (la zona è in entrambe in un'infelice posizione d'angolo)
Accesso stradale: Giunti in Valgrande di Lanzo, proseguire per Cantoira e prendere la strada provinciale 33 sino a Lities
Descrizione
Innanzitutto, per chi avesse voglia, ecco una breve ma gradevole lettura su Lities, piccolo borgo della Val Grande di Lanzo.
La mia partenza da Torino è avvenuta presto perché, come kima suggeriva, era necessario arrivare in cima prima che lo facesse la nebbia
Si parte tra le case di Lities, poi si segue il torrente che conduce attraverso una bella faggeta.
Giunti all'alpe Lavassè abbiamo incontrato dei bovini e uno scarsissimo cane da guardia. La fregatura è che il terreno lì davanti è un vero pantano, pieno di ortiche. Infatti in questo punto il sentiero non prosegue lungo la direzione più ovvia, ma quasi va dall'altra, girando a sinistra sino a raggiungere degli alberi e passando per riguadagnare la direzione giusta a monte dell'alpeggio e della urticante palude (come si intravede dalla foto, scattata una volta superato il punto).
Siamo ora sopra la linea degli alberi e si distendono davanti a noi dei morbidi ma ripidi terreni da pascolo
A metà salita si trova la chiesa di San Domenico (1771m) e la sua fontana, presso cui ci riposiamo un attimo
Se sino a questo punto il sentiero è stato abbastanza ripido, d'ora in poi ci ricorda di essere anche sede della gara di chilometro verticale e diventa molto ripido
Si prosegue così, in cresta ma mai troppo esposta, sino alla cima della Bellavarda: la nebbia è stata anticipata
Dalla cima, il panorama verso la Valle Orco e verso la testa della Vall Grande di Lanzo
La nebbia è stata anticipata ma non di molto, perché a banchi comincia a giungere in cima. Fortunatamente si tratta di banchi radi e dunque decidiamo per una sortita verso ovest, per raggiungere la Punta Marsè. La raggiungiamo abbastanza rapidamente
Uno sguardo verso il vallone sottostante
E uno verso la Bellavarda, colpita da onde di nebbia
Per il rientro abbiamo ripercorso l'itinerario di salita per evitare la nebbia che aveva ormai coperto la via più breve.
Menzione particolare per l'atleticissmo skyrunner che ci ha superato a grande velocità appena sopra la chiesa di San Domenico e che al rientro dalla Bellavarda (al suo, mentre noi eravamo quasi arrivati in cima) ci ha detto di aver impiegato 1h20min (noi circa 3h30).
Altra menzione per gli insetti. Tanti, moltissimi, tutti lì probabilmente. La giornata internazionale dell'insetto. Me ne sono trovati pure nelle tasche dei pantaloni. Non ci hanno mai abbandonato tanto che per evitare la loro molesta compagnia mi sono messo il guscio col cappuccio. Neanche il velocissimo skyrunner ha potuto evitare di avere una nuvola di ronzanti e fastidiosi alati, che lo seguiva altrettanto velocemente
Data: 06.01.2013
Regione e provincia: Piemonte, Torino
Località di partenza: Cantoira, frazione Lities
Località di arrivo: Uja di Bellavarda, Punta Marsè e ritorno
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: ~11 km
Grado di difficoltà: E/EE
Descrizione delle difficoltà: Passaggio in cresta, lievemente esposta la cima del Bellavarda
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: Segni bianco/rossi e blu
Dislivello in salita: 1400m
Dislivello in discesa: 1400m
Quota massima: 2345m
Cartografia: L'escursionista n.15, Fraternali n.8 (1:25000) (la zona è in entrambe in un'infelice posizione d'angolo)
Accesso stradale: Giunti in Valgrande di Lanzo, proseguire per Cantoira e prendere la strada provinciale 33 sino a Lities
Descrizione
Innanzitutto, per chi avesse voglia, ecco una breve ma gradevole lettura su Lities, piccolo borgo della Val Grande di Lanzo.
La mia partenza da Torino è avvenuta presto perché, come kima suggeriva, era necessario arrivare in cima prima che lo facesse la nebbia
Si parte tra le case di Lities, poi si segue il torrente che conduce attraverso una bella faggeta.
Giunti all'alpe Lavassè abbiamo incontrato dei bovini e uno scarsissimo cane da guardia. La fregatura è che il terreno lì davanti è un vero pantano, pieno di ortiche. Infatti in questo punto il sentiero non prosegue lungo la direzione più ovvia, ma quasi va dall'altra, girando a sinistra sino a raggiungere degli alberi e passando per riguadagnare la direzione giusta a monte dell'alpeggio e della urticante palude (come si intravede dalla foto, scattata una volta superato il punto).
Siamo ora sopra la linea degli alberi e si distendono davanti a noi dei morbidi ma ripidi terreni da pascolo
A metà salita si trova la chiesa di San Domenico (1771m) e la sua fontana, presso cui ci riposiamo un attimo
Se sino a questo punto il sentiero è stato abbastanza ripido, d'ora in poi ci ricorda di essere anche sede della gara di chilometro verticale e diventa molto ripido
Si prosegue così, in cresta ma mai troppo esposta, sino alla cima della Bellavarda: la nebbia è stata anticipata
Dalla cima, il panorama verso la Valle Orco e verso la testa della Vall Grande di Lanzo
La nebbia è stata anticipata ma non di molto, perché a banchi comincia a giungere in cima. Fortunatamente si tratta di banchi radi e dunque decidiamo per una sortita verso ovest, per raggiungere la Punta Marsè. La raggiungiamo abbastanza rapidamente
Uno sguardo verso il vallone sottostante
E uno verso la Bellavarda, colpita da onde di nebbia
Per il rientro abbiamo ripercorso l'itinerario di salita per evitare la nebbia che aveva ormai coperto la via più breve.
Menzione particolare per l'atleticissmo skyrunner che ci ha superato a grande velocità appena sopra la chiesa di San Domenico e che al rientro dalla Bellavarda (al suo, mentre noi eravamo quasi arrivati in cima) ci ha detto di aver impiegato 1h20min (noi circa 3h30).
Altra menzione per gli insetti. Tanti, moltissimi, tutti lì probabilmente. La giornata internazionale dell'insetto. Me ne sono trovati pure nelle tasche dei pantaloni. Non ci hanno mai abbandonato tanto che per evitare la loro molesta compagnia mi sono messo il guscio col cappuccio. Neanche il velocissimo skyrunner ha potuto evitare di avere una nuvola di ronzanti e fastidiosi alati, che lo seguiva altrettanto velocemente
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