Escursione bivacco coldose

Uscita di due giorni anche se le previsioni non erano buone, ma proprio per questo avevo la quasi certezza di godermi il bivacco da solo.
Partenza domenica mattina, in basso piove ma già verso Lamon nevischia e al Refavaie nevica.
Il percorso è tutto da tracciare e per la prima metà si segue una strada ad uso forestale.
Al bivio con malga Fossernica decido di rispettare il programma che mi ero fatto, nonostante sappia che in alto le condizioni non sono sicure.
Verso i 1600 lascio la strada e mi inoltro sul sentiero nel bosco, fino al bivio a 1800 metri.
Mi dirigo a destra ad attraversare il bosco in leggera salita.
Quasi al termine del bosco incontro due persone, hanno dormito al bivacco e stanno scendendo per il brutto tempo.
Che fortuna, così trovo tracciato il pezzo peggiore che attraversa una zona dove qualche anno fa c'è stata una grossa valanga.
Più in alto, arrivato al catino superiore, si alza sempre più il vento, le tracce sono ormai coperte, indosso le ciaspole ché la neve qui è alta.
Proseguo seguendo qualche ometto, il vento si alza sempre più e la visibilità diminuisce.
Mi sposto sul versante di destra fino a trovarmi alla congiunzione di due canali...non so quale seguire, lascio fare all'istinto che mi porta su quello di sinistra e infatti dopo poco arrivo in vista del bivacco in mezzo ad una piccola bufera di neve.
 

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Accensione immediata del fuoco e mi preparo un bel piatto di penne con la pancetta.
Fuori il vento è sempre più forte, tanto che la neve entra dalla fessura sotto la porta.
 

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La bufera prosegue tutta la notte, per fortuna il bivacco è caldo, dormo addirittura a petto nudo.
Le previsioni danno una tregua per lunedì e infatti la mattina ha smesso di nevicare e anche il vento è calato abbastanza.
Mi preparo e riparto, il pomeriggio ho un impegno ma voglio anche attraversare il prima possibile il pezzo fino al primo bivio.
Durante la notte sono caduti più di 50 cm di neve, la visibilità è bassa, mi muovo lentamente cercando di non sbagliare direzione, ogni tanto il rumore degli aerei mi fa prendere un colpo.
Per fortuna riesco ad andare nella giusta direzione e dove sono in dubbio lascio fare ancora una volta all'istinto che più di una volta mi riporta sul giusto percorso.
Attraverso quindi la prima parte fino ad arrivare ad un canale...un camoscio mi fischia, per fortuna è dall'altra parte e non sopra, poi alla fine lo vedo scappare verso il basso.
Dalla parte opposta della valle vedo il pascolo di malga Fossernica.
Sceso il canale adesso c'è da attraversare la zona più a rischio, per fortuna riconosco i passaggi e arrivo al bosco...dopo circa un'ora tiro un sospiro di sollievo, la parte più difficile è passata.
Scendo il bosco e sono sulla strada che mi riporta un pò monotamente alla macchina, non prima di aver disturbato un uccello sul ruscello (forse un airone grigio?).
Piccole considerazioni:
Gli ometti sono nettamente meglio di qualsiasi segno rosso alla faccia dei graffittari che in nome della sicurezza vorrebbero segnare dappertutto.
Secondo: l'istinto o intuito mi ha portato sempre sul giusto percorso. Sono convinto che dentro di noi ci sono capacità che ogni giorno di più spegniamo con l'uso di GPS bussole e affini, mi piace invece quando riesco a stare calmo e lasciar fare a questa parte di me.
 

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Il Coldosè è un bivacco bellissimo, se non il più bello che conosca...lo raccomando vivamente!

Quando ci sono andato io l'hanno scorso la situazione meteo era un po' meglio... ;)

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Cmq complimenti per l'impresa, mi ero giusto domandato se in questo periodo fosse raggiungibile facilmente oppure no!
 
non è un'impresa.
comunque appena la neve si assesta ci si arriva facilmente.
naturalmente meglio conoscere il posto se c'è traccia da battere
 
Bello anche questo giro!! ;).

Sono convinto che dentro di noi ci sono capacità che ogni giorno di più spegniamo con l'uso di GPS bussole e affini, mi piace invece quando riesco a stare calmo e lasciar fare a questa parte di me.

Su questo penso di doverti dare ragione perché l'inverno scorso lungo una valle piuttosto stretta (forse la conosci: la valle di Pilato) sono stato sorpreso da una fitta nebbia che mi permetteva di vedere fino ad un decina di metri senza alcun riferimento.

Io proseguo tranquillo perché la valle è piuttosto stretta e penso che sia impossibile sbagliare strada ... e invece, quando mi appare un raggio di sole, rimango di sasso. Il sole dovrebbe essere di fronte a me, a sud. E invece me lo trovo alle spalle!!

Ho virato di 180 gradi senza accorgermene.

Probabilmente sono troppo assuefatto all'uso della mappa.
 
Bello anche questo giro!! ;).



Su questo penso di doverti dare ragione perché l'inverno scorso lungo una valle piuttosto stretta (forse la conosci: la valle di Pilato) sono stato sorpreso da una fitta nebbia che mi permetteva di vedere fino ad un decina di metri senza alcun riferimento.

Io proseguo tranquillo perché la valle è piuttosto stretta e penso che sia impossibile sbagliare strada ... e invece, quando mi appare un raggio di sole, rimango di sasso. Il sole dovrebbe essere di fronte a me, a sud. E invece me lo trovo alle spalle!!

Ho virato di 180 gradi senza accorgermene.

Probabilmente sono troppo assuefatto all'uso della mappa.
Ma non avevi una bussola?
 
Avevo, come sempre, la bussola. Ma, come sempre, non la guardo mai! Mi basta la cartina.

In quel frangente chiaramente la cartina non era d'aiuto ma non sono ricorso alla bussola perché pensavo che bastasse farmi guidare dalle sponde della valle.

Evidentemente mi sbagliavo ed è bastata una collinetta in mezzo alla valle per farmi perdere completamente l'orientamento .. come poi è bastato un raggio di sole a farmi capire l'errore.

Comunque nulla di grave né di pericoloso, solo non ho raggiunto il mio obbiettivo ;).

Chiedo scusa per l'OT
 
Grazie @giangi4, mi hai preceduto;).

Stavo proprio per chiedere in che senso sia andata bene. Dal mio punto di vista, se dovessi dare un "voto", direi che è andata male: la mia meta non la ho raggiunta!!

Altri pericoli non c'erano se non quello di aprire una nuova via al Vettore (ma in quel caso penso che mi sarei accorto comunque dell'errore :)).

La bussola la porto come porto i fazzoletti di carta: pesano e ingombrano niente e possono tornare utili ... in quel caso effettivamente la bussola era utile e ho sbagliato a non consultarla. Ma aldilà del traguardo mancato non vedo cos'altro sarebbe potuto andare male.
 
Ultima modifica:
non so perchè ma me la sono immaginata che la nebbia ti ha sorpreso in discesa... andarsi a infilare in pendii nevosi sconosciuti non è esattamente sicuro, specie su monti come i sibillini che so non devono essere propriamente stabili ricoperti di neve.
se invece ti ha sorpreso mentre salivi niente di troppo grave.
 
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