C
ciclotore2
Guest
Non voglio entrare nel merito di ogni singola opinione, anche perche' nel modo di viaggiare ognuno ha la sua verita'. Anch'io ho la mia di "verità" costruita in anni di esperienza. Quindi nessuno si senta turbato dal mio modo di vedere le cose.
Detto questo, mi pare sensato iniziare.
LA BICI: io non partire i mai con una bici di fascia bassa ma nemmeno con un gioiello tecnologico al carbonio. Ci vogliono telai e forcelle dalle geometrie comode ma in metallo solido e resistente.
- Alluminio: leggero e performante, ma troppo rigido. Durante i lunghi spostamenti le vibrazioni e la durezza mi hanno massacrato le braccia, la schiena e le ossa ischiatriche, anche con una buona sella.
In caso di rottura in luoghi remoti puoi mollare la bici, non tutti lo sanno saldare. I prezzi variano dal tipo di trattamento e mescola metalli.
- Carbonio: leggero ma troppo rigido e delicato. In caso di rottura butti via la bici. Mai farci un viaggio senza assistenza. E' costoso.
- Titanio: e' metallo perfetto, difficile da rompere ma come per il carbonio, una volta rotto butti via la bici. E'ancora piu' costoso del carbonio
- Acciaio: e' la soluzione migliore per una bici da viaggio. Robusto, resistente, flessibile, comodo.
Oggi molte case produttrici hanno trovato alcuni sistemi tecnici per alleggerire i tubi. E' facilmente riparabile, anche in aree remote e comunque sempre economico.
Io uso un telaio MTB 29er Surly Karate Monkey.
Manubrio: leggero in alluminio, possibilmente flat o riser per poterlo usare nel bikepacking. Manopoole anatomiche con grip ed estremita'. Va a gusti.
Serie Sterzo: i cuscinetti devono essere di buona qualità e bene ingabbiati. Sconsigliati i 0-E Logica montati su tutte le bici di bassa gamma. La sicurezza prima di tutto.
Freni: dipende in che luogo si intende viaggiare.
Se su viaggia in luoghi non remoti SH-XT a dischi idraulici, se in luoghi remoti SH-XTR V-brake. Sconsiglio i dischi a pinze meccaniche.
Cambio: 3x10 con corone 22/32/44 e pacco pignoni 11/36. Io uso SH-XT e comunque sconsiglio prodotti al di sotto di SH-SLX per evitare brutte sorprese.
Sella: e' un oggetto personale. Sto provando una SMP TRK con foro antipristatite. Vedro' se promuoverla.
Borse e portapacchi: dipende dalle esigenze di viaggio. Ho usato borse laterali della PRO montate su di un portaopacchi in acciaio ma la capienza non e' ben sfruttabile. Ho optato per il bikepacking Apidura con borsa al manubrio e borsa sotto sella. Si riducono pesi ed ingombri e si sfruttano bene i 45-50 litri di capienza complessiva. Per quel che mi riguarda utilizzo abbigliamento tecnico, tenda e sacco a pelo minimali. Non mi piace la zavorra e riesco a farci stare le che mi servono.
Ho anche uno zainetto Deuter Race da 20 LT dove metto panini ed effetti personali. Tra l'altro grazie all'imbottitura dello schienale mi ha salvato da molte cadute all'indietro.
Luci: Anteriore minimo da 300 lmn e con adattatore casco. Posteriore a led rossi. Spesso d'estate, quando fa molto caldo mi capita di riposare il giorno ne pedalare dalle 19 alle 7 del mattino. In inverno la uso parecchio e sto valutando se comprare una dinamo al mozzo per avere piu' energia.
Cerchi e pneumatici: e' soggettivo. In ogni caso robusti e adeguati al proprio peso.
Per le gomme uso delle Maxxis Aspen 2.1 29er oppure delle Vittoria Ciclocross antiforatura da 28er 38-42. Vado a camere d'aria detesto i tubless.
SICUREZZA: casco, bretelle fluorescenti e rifrangenti, guantini kit di automedicazione sempre presenti. Mia moglie ed i miei figli sanno sempre i miei spostamenti. Conviene sempre avvertire un amico o il gestore di un rifugio alpino se si intraprendono imprese a rischio in luoghi isolati. L'ideale sarebbe un transponder tipo quelli che alcuni miei amici hanno usato al Divide Tour.
La mia bici me la sono costruita (e continuo ancora) pezzo per pezzo e nel tempo.
Non ne faccio un estremo ma continuato si, usandola come mezzo di trasporto quotidiano fin quando non ho acquistato una pratica bici pieghevole. Forse a molti potra' sembrare esagerato questa mia visione della bici, ma come ho gia' detto fa parte della mia soggettivita'.
Dato che odio viaggiare in strade trafficate e pericolose appoggio tutte le iniziative per lo sviluppo e la costruzione di piste ciclabili.
Detto questo, mi pare sensato iniziare.
LA BICI: io non partire i mai con una bici di fascia bassa ma nemmeno con un gioiello tecnologico al carbonio. Ci vogliono telai e forcelle dalle geometrie comode ma in metallo solido e resistente.
- Alluminio: leggero e performante, ma troppo rigido. Durante i lunghi spostamenti le vibrazioni e la durezza mi hanno massacrato le braccia, la schiena e le ossa ischiatriche, anche con una buona sella.
In caso di rottura in luoghi remoti puoi mollare la bici, non tutti lo sanno saldare. I prezzi variano dal tipo di trattamento e mescola metalli.
- Carbonio: leggero ma troppo rigido e delicato. In caso di rottura butti via la bici. Mai farci un viaggio senza assistenza. E' costoso.
- Titanio: e' metallo perfetto, difficile da rompere ma come per il carbonio, una volta rotto butti via la bici. E'ancora piu' costoso del carbonio
- Acciaio: e' la soluzione migliore per una bici da viaggio. Robusto, resistente, flessibile, comodo.
Oggi molte case produttrici hanno trovato alcuni sistemi tecnici per alleggerire i tubi. E' facilmente riparabile, anche in aree remote e comunque sempre economico.
Io uso un telaio MTB 29er Surly Karate Monkey.
Manubrio: leggero in alluminio, possibilmente flat o riser per poterlo usare nel bikepacking. Manopoole anatomiche con grip ed estremita'. Va a gusti.
Serie Sterzo: i cuscinetti devono essere di buona qualità e bene ingabbiati. Sconsigliati i 0-E Logica montati su tutte le bici di bassa gamma. La sicurezza prima di tutto.
Freni: dipende in che luogo si intende viaggiare.
Se su viaggia in luoghi non remoti SH-XT a dischi idraulici, se in luoghi remoti SH-XTR V-brake. Sconsiglio i dischi a pinze meccaniche.
Cambio: 3x10 con corone 22/32/44 e pacco pignoni 11/36. Io uso SH-XT e comunque sconsiglio prodotti al di sotto di SH-SLX per evitare brutte sorprese.
Sella: e' un oggetto personale. Sto provando una SMP TRK con foro antipristatite. Vedro' se promuoverla.
Borse e portapacchi: dipende dalle esigenze di viaggio. Ho usato borse laterali della PRO montate su di un portaopacchi in acciaio ma la capienza non e' ben sfruttabile. Ho optato per il bikepacking Apidura con borsa al manubrio e borsa sotto sella. Si riducono pesi ed ingombri e si sfruttano bene i 45-50 litri di capienza complessiva. Per quel che mi riguarda utilizzo abbigliamento tecnico, tenda e sacco a pelo minimali. Non mi piace la zavorra e riesco a farci stare le che mi servono.
Ho anche uno zainetto Deuter Race da 20 LT dove metto panini ed effetti personali. Tra l'altro grazie all'imbottitura dello schienale mi ha salvato da molte cadute all'indietro.
Luci: Anteriore minimo da 300 lmn e con adattatore casco. Posteriore a led rossi. Spesso d'estate, quando fa molto caldo mi capita di riposare il giorno ne pedalare dalle 19 alle 7 del mattino. In inverno la uso parecchio e sto valutando se comprare una dinamo al mozzo per avere piu' energia.
Cerchi e pneumatici: e' soggettivo. In ogni caso robusti e adeguati al proprio peso.
Per le gomme uso delle Maxxis Aspen 2.1 29er oppure delle Vittoria Ciclocross antiforatura da 28er 38-42. Vado a camere d'aria detesto i tubless.
SICUREZZA: casco, bretelle fluorescenti e rifrangenti, guantini kit di automedicazione sempre presenti. Mia moglie ed i miei figli sanno sempre i miei spostamenti. Conviene sempre avvertire un amico o il gestore di un rifugio alpino se si intraprendono imprese a rischio in luoghi isolati. L'ideale sarebbe un transponder tipo quelli che alcuni miei amici hanno usato al Divide Tour.
La mia bici me la sono costruita (e continuo ancora) pezzo per pezzo e nel tempo.
Non ne faccio un estremo ma continuato si, usandola come mezzo di trasporto quotidiano fin quando non ho acquistato una pratica bici pieghevole. Forse a molti potra' sembrare esagerato questa mia visione della bici, ma come ho gia' detto fa parte della mia soggettivita'.
Dato che odio viaggiare in strade trafficate e pericolose appoggio tutte le iniziative per lo sviluppo e la costruzione di piste ciclabili.