Decrescita intelligente senza fuggire dalla città

Vi mando il link ad un libro gratuito (l'ho letto in poche ore, molto bello) che racconta la storia degli autori (una coppia con tre figli) e della loro "scelta di decrescita molto pratica, concreta, dettagliata che non foraggia alcun tipo di mercato (neppure quello fortemente legato al downshifting come il bio, il vegan, lo slow, ecc.) e non ostenta soluzioni mirabolanti che possano aprire nuove strade ai venditori di fumo (che si attaccano come sanguisughe a ogni nuova moda, quale purtroppo sta diventando la decrescita)."

"Decrescere senza fuggire dalla città" di Marzia Bosoni e Alessandro Caselli
Download | Abbiamo tutti una storia da raccontare...

Alcuni (s)punti da cui sono partiti gli autori (stilato dal CoCoRiCò, un piccolo gruppo di Consumatori Coscienti Riciclanti Compatibili):
  1. Guardati intorno e non fare rumore. Accendi il cervello, spegni il televisore.
  2. Se pensi e agisci nel bene di tutti, il seme che pianti darà buoni frutti.
  3. Invece del motore, i piedi fai girare. In un mondo più pulito potrai respirare.
  4. Pianta un albero anche in città. L’effetto serra, vedrai, sparirà.
  5. Consuma di meno che non ti fa male. Scende lo spreco, sale il morale.
  6. Scegli prodotti con poco imballaggio. Ricorda che il mondo l’hai avuto in omaggio.
  7. Recupera carta, vetro e lattine. Meno discariche, più materie prime.
  8. Non calpestare chi sembra perdente. Un mondo di forti non serve a un bel niente.
  9. Sorridi per strada a chi è pensieroso. Di un mondo diverso sarai orgoglioso.
  10. Non stare da solo, ma cerca altra gente per rendere la terra un po’ più accogliente.
 
Lo sto leggendo con interesse perché, come ho già scritto in alcuni post, sto seguendo un approccio analogo.

Riguardo però alla PIAGA delle fotocopie, noi le attacchiamo "volanti" come fossero pagine aggiunte al quaderno :D.

Devo ancora finirlo ma già da ora, grazie della condivisione.
 
L'ho trovato interessante perché parla alle persone, a se stessi, con coerenza e senza fanatismi o forti ideologie a priori.

Un tratto del libro, riportato anche in prima di copertina:

Non si può decrescere perché è di moda o perché, essendo vegetariani o animalisti convinti, si pensa che quello sia lo stile di vita che meglio ci si adatta.
Si decresce perché si rifiuta uno stile di vita dove tutto è consumo, perfino le persone.
Si decresce per imparare nuovamente cose dimenticate.
Si decresce per trasmettere ai figli una consapevolezza diversa.
Si decresce perché non esiste un solo modo di vivere, anche se spesso non lo ricordia­mo.
Si decresce perché si è capito cosa ci serve per essere felici: il tempo per esserlo.
 
Leggerò con piacere, ho già alcuni libri di Latouche e di altri autori che trattano il tema, in maniera più o meno condivisibile.
 
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