E' cosi facile morire di fame se ci si perde?

http://www.repubblica.it/esteri/201...less_agonia_e_morte_into_the_wild_-140706646/

Geraldine come Chris McCandless, agonia e morte "into the wild" - La Repubblica
A 66 anni era partita con un'amica per un'escursione: più di mille miglia sugli Appalachi, e quando Jane si è arresa ha proseguito sola. Perso il sentiero, ha resistito un mese dispersa tra i monti.

mi domando : si può morire di fame se ci si perde in un bosco? nell'articolo si dice che aveva a disposizione l'acqua....
 
C

corey82

Guest
Beh a regola dicono che si puo resistere 3 settimane senza cibo ma secondo me dipende anche dalla forma fisica.
 
C

corey82

Guest
Proprio senza nulla dubito, nel caso di un bosco.
bene o male qualcosa di commestibile lo trovi sempre tra piante fiori o quant'altro!
certo...se poi uno è un po pratico di caccia....
 
S

Speleoalp

Guest
Si muore di fame se non si hanno le competenze adatte al luogo in cui ci si ritrova, se non si ha una certa esperienza, predisposizione, passione, interesse e via dicendo.
La colpa non è del luogo, della situazione, ecc ma è da ricondurre, non negativamente per forza di cose, alla persona coinvolta. Non negativamente nel senso che non c'è da "mortificare" una persona, ma nemmeno "colpevolizzare" tutto il resto per giustificarne l'accaduto.
Soprattutto quando queste prendono parte ad iniziative, uscite, attività che potrebbero per ovvie ragione richiedere un certo tipo di indipendenza, autonomia, capacità.

Dall'articolo, sempre che siano informazioni realistiche e attendibili, si notato proprio certe "carenze" o chiamiamole "contro-sensi" rispetto a quello che ha deciso di fare.

Ma come per quell'altro e molti altri, secondo me passa tutto in secondo piano... tralasciando il vittimismo e discorsi "buonisti e perbenisti".... io ammiro moltissimo chi prende "armi e bagagli" e parte per ciò che desidera. Poi la consapevolezza delle proprie attitudini e di ciò che potrebbe succedere è una questione che riguarda esclusivamente la persona....

Quindi via o morta, ha la mia stima e il mio rispetto ;)
Proprio perché parlare, parlare e parlare è sempre facile e si fa bella figura, facendolo bene, ma poi tra il dire e il fare......... Quindi, GRANDISSIMA

RIP
 
Ultima modifica di un moderatore:
Concordo solo parzialmente con speleoalp.
La lezione che si deve imparare da questa storia non è "imparate a procacciarvi del cibo" ma "imparate a orientarvi in natura, anche con carta e bussola". Non perdersi è il modo migliore per non morire.
 
E comunque si parla dei "grandi spazi" americani....
Ho qualche dubbio che in Italia, ma forse in tutta Europa, una persona in salute (non infortunata o ammalata) e libera di muoversi (quindi non caduta in un "buco" da cui non può uscire) possa morire di fame vagando giorni e giorni senza trovare aiuto...
Magari di freddo...
 
E comunque si parla dei "grandi spazi" americani....
Ho qualche dubbio che in Italia, ma forse in tutta Europa, una persona in salute (non infortunata o ammalata) e libera di muoversi (quindi non caduta in un "buco" da cui non può uscire) possa morire di fame vagando giorni e giorni senza trovare aiuto...
Magari di freddo...

beh, se capiti in polesine con la nebbia puoi passare delle ore gran brutte... :p

battute a parte, qualche anno fa un anziano ciclista con problemi si e' perso sui colli euganei e l'hanno trovato tre giorni dopo. e a volte sono andato a campionare in posti dove ero l'unico bipede nel raggio di 2 o 3 km, e terreno molto scosceso. quindi non credo sia cosi' improbabile anche da noi.

anzi, stando alla cronaca succede spesso che qualcuno si perda, e non vada sempre a finire bene

http://www.ilgiorno.it/brescia/michele-vaira-morto-1.1338471

http://www.giornaledibrescia.it/garda/pizzocolo-è-vivo-e-sta-bene-l-uomo-disperso-1.1755145

http://www.giornaledibrescia.it/val...ato-morto-in-un-bosco-a-2-500-metri-1.3035264

http://www.quotidiano.net/ragazzo-scomparso-gita-1.487307

http://www.gazzettadellevalli.it/ed...pera-un-cacciatore-disperso-nei-boschi-68103/

http://www.pisatoday.it/cronaca/coppia-dispersa-bosco-santa-luce.html

http://www.okmugello.it/firenze-provincia/si-nascondeva-nel-bosco-ritrovato-il-disperso-di-londa/

http://www.genovatoday.it/cronaca/voltri-ciclista-disperso.html

http://www.forlitoday.it/cronaca/disperso-bosco-premilcuore-26-27-ottobre-2015-30-anni.html
 
S

Speleoalp

Guest
Concordo solo parzialmente con speleoalp.
La lezione che si deve imparare da questa storia non è "imparate a procacciarvi del cibo" ma "imparate a orientarvi in natura, anche con carta e bussola". Non perdersi è il modo migliore per non morire.
Certo, certo.... intendevo anche quello ;) Ma secondo me come in ogni cosa, è bene sapere un pò di tutto ;)

Bhé, quì da noi perdersi realmente è praticamente impossibile. Si sbaglia sentiero, si perde la traccia.... ma se si è "appassionati" (diciamo così).... si è sempre e comunque vicino alla "civiltà", strade, altri sentieri, nuclei, ecc...

Certo, forse è sempre sotto la definizione "perdersi", ma poi restarci secchi per tale inconveniente, alle nostre latitudini.... mh, ci sarebbe qualche lacuna molto importante....
 
Certo, certo.... intendevo anche quello ;) Ma secondo me come in ogni cosa, è bene sapere un pò di tutto ;)

Bhé, quì da noi perdersi realmente è praticamente impossibile. Si sbaglia sentiero, si perde la traccia.... ma se si è "appassionati" (diciamo così).... si è sempre e comunque vicino alla "civiltà", strade, altri sentieri, nuclei, ecc...

Certo, forse è sempre sotto la definizione "perdersi", ma poi restarci secchi per tale inconveniente, alle nostre latitudini.... mh, ci sarebbe qualche lacuna molto importante....

il problema non e' solo la distanza, ma pure la fattibilita' della distanza.

esempio: un conto e' perdersi su uno stradone del polesine. un altro su un argine. un altro in mezzo ad un campo col mais alto. e magari se piove o e' scuro e c'e' il fango.

un conto e' perdersi a 5 km da un paese. un altro e' se in mezzo c'e' una frana, o il terreno e' scosceso, o il dislivello e' molto elevato o ci siamo fatti male.

in jurassic park il matematico ian malcolm diceva che la sopravvivenza spesso dipende da elementi casuali. tradotto, spesso il vero problema non e' la situazione ma e' dato dalle sf*ghe che vanno fuori dal nostro controllo e che si sommano alla situazione :(
 
S

Speleoalp

Guest
Certo, ma uno che sa cosa è andato a fare è in grado di trovare la via per tornare indietro, trovare un percorso, ecc.... Altrimenti vuol dire che ha fatto il passo più lungo della gamba ed è comunque colpa sua.
Perché in quel posto ci è arrivato e quindi se non ha mai ragionato "posso tornare da dove sono arrivato" è comunque una sua lacuna e non una questione di altre "scuse".
In base all'uscita che uno decide di fare, sempre con la consapevolezza di quello che uno fà, dovrebbe essere in grado di decidere quale percorso seguire per mettersi al sicuro. Questo non significa farlo nell'immediato e velocemente, ma semplicemente saperlo fare. La questione logistica, organizzazione è sempre di responsabilità di chi fà l'uscita e se questa è fatta bene, in base a quello che si vuole fare.... si ha sempre la possibilità di proseguire, un percorso esiste sempre. Se poi uno si inerpica chissà dove, senza avere il necessario per progredire, anche in caso di problemi.... sempre colpa sua.

Altrimenti è come uno che fà la patente, poi in una stradina non è in grado di fare retromarcia e combina guai... le situazioni saranno di sicuro mille-mila e diverse tra loro, ma la "colpa" è della persona e non di tutte le altre cosine.


In quasi tutto, ma soprattutto in montagna e in natura... gli incidenti sono "causati". Che poi sia per leggerezza di valutazione, presunzione, disattenzione, immaturità personale o altro poco conta... la colpa è solo nostra ;)

Se uno si perde alle nostre latitudini e soprattutto và in crisi, non sa arrangiarsi, potrebbe esserci troppa sicurezza nel proprio agire... poca consapevolezza di cosa vuole fare...

In caso di incidenti, traumi o altro è un'altra storia.... la tipa stava bene (almeno, a quanto pare ;)

Poi ovviamente rispetto e capisco che ognuno possa avere delle proprie filosofie, approcci nell'organizzazione delle proprie uscite. Non tutti guardano la cartina e organizzano già punti d'uscita, si studiano un po' tutto... quello chiaro, ma poi è sempre colpa di se stessi se succede qualcosa.... nel limite logico del termine...

Per come la vedo io una persona dovrebbe essere autonoma su più fronti possibili, per far fronte alle molteplici situazioni che possono presentarsi anche al più esperto e competente. Ma resta sempre sua responsabilità interessarsi ad apprendere e fare queste esperienze....

Ma sono uno estremamente a favore del prendersi le proprie responsabilità, senza mai accusare altri fattori per la situazione in cui mi sono ritrovato....


Opinione personale in base alle mie esperienze... nulla di assolutistico ;) :)
 
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Bhé, quì da noi perdersi realmente è praticamente impossibile. Si sbaglia sentiero, si perde la traccia.... ma se si è "appassionati" (diciamo così).... si è sempre e comunque vicino alla "civiltà", strade, altri sentieri, nuclei, ecc...


mah, secondo me la fai troppo facile, perdersi sulle colline toscane è un conto, perdersi in val grande (ad esempio) è un'altra storia; anche qui in piemonte dove tutte le valli sono praticamente abitate perdersi vuole dire a volte avere a che fare con un territorio assolutamente selvaggio e non è che a camminare "verso la civiltà" aiuta perchè tra l'escursionista e l'abitato a volte manco la corda da 70 metri e il discensore potrebbero aiutare, di posti ne conosco parecchi (dalle mie parti).
detto ciò concordo che morire di fame è raro, molto più facile cadere in un burrone, un crepaccio, scivolare da una cengia, beccarsi un masso dall'alto, ecc.., le cronache le leggiamo tutti quanti.
orientamento e conoscenze aiutano assolutamente e bisognerebbe che le conoscessero tutti coloro che vanno in montagna , ma prima di tutto bisognerebbe gestire il panico, .. e sembra facile! :)
 
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S

Speleoalp

Guest
No, non la faccio facile... infatti dico che può essere molto impegnativo e logorante. Ma perdersi realmente lo trovo impossibile, se le cose son fatte in una certa maniera.
La questione di non sapersi levare d'impiccio, corde o non corde è questione di organizzazione personale e del luogo in cui ci si è andati a ficcare senza preparazione. Non vuol dire solo tecnica, ma anche teorica sulla carta, sulle proprie capacità, ecc...

Che poi possa essere difficile, dura, ecc... è chiaro...

Ma forse ho una visione un pò differente delle proprie responsabilità, scelte e di cosa significa perdersi o andare in panico e fare "casini". Sono più portato a sostenere che la maggior parte dei casi riguardino la seconda... sempre per esperienze personali ;)
 
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