Proposta ELBA IN KAYAK - NO TRAGHETTO

Parchi della Toscana
  1. Parco Nazionale Arcipelago Toscano
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NOTA AMMINISTRATORE: gli eventi proposti sono regolati dall'articolo 7 del regolamento, prendine visione. Richiedi la compilazione del modulo informativo per chiarire: le difficoltà dell'evento, l'equipaggiamento, le capacità e l'esperienza necessaria.
Organizza e partecipa agli eventi in sicurezza, con criterio, umiltà e competenza, qualità fondamentali per praticare le attività outdoor.
Buongiorno Joker, questa al momento si tratta di una "proposta". Ho reperito da pochi giorni un kayak duo, ancora da modificare e ponderare in ogni minimo dettaglio per un possibile trek nautico. Appena possibile testeremo il tutto in acqua.

Questa è l'idea che vorremo concretizzare questa estate (luglio/agosto) quando le acque tendenzialmente sono più calme e ci consentono di poter fare la traversata in maniera.

I dettagli verranno fuori a mano mano che si concretizza il tutto con il sorgere di nuovi dubbi e quant'altro.
 
Io vi chiedo scusa in quanto sicuramente non potrò essere dei vostri, comunque da persona che ignora le distanze domando, ma ci quanto è il tratto di mare che separa Piombino dall'Elba? Le leggi in materia, e cioè quelle che regolano le imbarcazioni a remi di quelle misure, consentono tale attraversata? Se si, con quale attrezzatura extra obbligatoria?

Queste domande non vogliono essere assolutamente polemiche, ma piuttosto vogliono spingervi ad affrontare la cosa al meglio e con la garanzia che ad un eventuale problema voi possiate tranquillamente chiamare i soccorsi ed al controllo successivo voi ne possiate uscire indenni.
 
Attenzione, i kayak hanno dei limiti di navigazione molto ristretti !! A seconda delle autorità locali si oscilla tra i 200 e 300 m dalla costa. Comunque, per quello che ricordo, la possibilità di navigazione ENTRO il miglio è fattibile con le dotazioni di bordo che puoi ricavare dal sito della Guardia Costiera.
E la distanza tra il continente e l'isola è ben superiore al miglio.
Fatemi sapere.
 
Ho cercato la distanza minima tra i due punti (Piombino e Cavo) ed è di poco inferiore alle 6 miglia. E' quindi percorribile da natanti che hanno anche solo 3 miglia come limite dalla costa. Anche a me non risulta che i kayak possano arrivare a così distanti. In questo post e questo ci sono delle info su questo problema, ed entrambi concordano con @simonetrekk che il limite sia di 300 mt.
 
@Manuel, proprio per questo ho lanciato una discussione a tal proposito in quanto completamente neofita a riguardo. Non conosco le leggi a riguardo sull'utilizzo del kayak. So soltanto che in alcuni fiumi e torrenti è vietato il percorrimento nei periodi di riproduzione dei pesci. Per farvi capire, ancora dobbiamo procurarci per la sicurezza di base e cosa portare in zaino per un eventuale trek nautico.
 
Premetto che la personale imbarcazione è lunga 4,20 metri (Mod. Rainbow Orca 2 posti), molto stabile, anche se prodotta e ideata per escursioni easy e mare in sottocosta. A quanto pare se ci sono delle regole a riguardo, immagino stipulate per tutelare e contenere eventuali incidenti, ma vorrei capire da voi (personale idea) cosa può succedere in mare aperto (considerando un meteo impeccabile di sole e mare calmo) quando ci allontaniamo notevolmente dalla costa?
 
Ti chiedo scusa, evidentemente ho male inteso il tuo post. Credevo che tu volessi fare questa cosa e che cercassi compagni di viaggio, per questo mi sono permesso di farti notare l'impossibilità alla realizzazione dell'impresa.

Il consiglio che mi sento di darvi è quindi quello di non desistere assolutamente nel vostro intento, cambiando però l'itinerario. Ti consiglio qualche lago come il Trasimeno o il lago di Bracciano oppure, qualcosa di un pochino più a nord tipo questo.
Non ti ho segnalato percorsi marittimi perché, secondo la mia esperienza, sono più complessi da pianificare in quanto se sei sulla via del ritorno e devi necessariamente ritornare al lavoro, il lago ti consentirà sempre ,anche in caso di brutto tempo, di arrivare alla tua meta, mentre in mare questa cosa non è altrettanto vera; le onde in mare potrebbero essere brutte da affrontare, mentre il lago è sempre decisamente più tranquillo anche con il brutto tempo.

Per la discesa di un fiume, ti consiglio la lettura di questo post che potrebbe essere illuminante su organizzazione e logistica.
 
La distanza in acqua si misura in miglia marine. Un miglio marino è uguale a 1852 metri. In quel tragitto tu hai una distanza massima da una costa (è irrilevante che sia quella di partenza piuttosto che quella di arrivo) di quasi due miglia. Su questo sito puoi trovare altre info, comunque per le canoe il limite è quello di 300 mt dalla costa.
 
Non ti ho segnalato percorsi marittimi perché, secondo la mia esperienza, sono più complessi da pianificare in quanto se sei sulla via del ritorno e devi necessariamente ritornare al lavoro, il lago ti consentirà sempre ,anche in caso di brutto tempo, di arrivare alla tua meta, mentre in mare questa cosa non è altrettanto vera; le onde in mare potrebbero essere brutte da affrontare, mentre il lago è sempre decisamente più tranquillo anche con il brutto tempo.

Si avevo considerato la possibilità di eventuali e repentini cambiamenti di tempo, ecco perché mi avvalevo della possibilità in caso di onde poco raccomandabili di pagaiare in direzione dell'isola di Palmaiola che si trova tra Piombino e il primo attracco all'Elba, ma a quanto pare le leggi non permettono l'impresa e incorrere a multe salate non è mia intenzione. DELUSO :unsure:
 
Ciao Daniele,

Io capisco il tuo entusiasmo ma devi stare calmo.

Fai esperienza,come detto giustamente da Manuel.

Lascia perdere queste attraversate,ma sai scherzando!!!!

Comunque il limite di navigazione per Kayak è 1 miglio tranne disposizioni locali.

Ci sono molti canoisti che si stanno organizzando per estendere questo limite.
http://forum.ckfiumi.net/index.php?topic=5107.msg19469#new

PS

Dopo risponderò al tuo MP,se non trovo complicazioni.
 
A Daniè,

Quando avrai fatto esperienza potrai fare il giro dell'Elba(sempre un consiglio da padre)*

Un vecchio e saggio pescatore siciliano diceva "A mare non ci sono marciapiedi".

*Va bene figliolo?

Ciao
 
Ciao, io adoro i viaggi in kayak e , tempo addietro , ho fantasticato parecchio sulla stessa traversata arenandomi proprio per il lungo tratto di mare che divide l'elba dalla terraferma. In compenso l'anno prossimo (per questo ho già progettato di percorrere l'alta via dei monti liguri e di andare in Messico) mi piacerebbe progettare un lungo trekking in kayak + tenda partendo dalla liguria ed arrivando proprio a Punta Ala. In caso potesse interessarti fammi sapere.
 
Sono stato anche io un kayakista da mare e non da amare! E' vero che la distanza massima è di un miglio, ma poi, sempre a seconda di chi ti ferma molto lontano dalla costa, dovresti portarti appresso tanti di quegli accessori di sicurezza obbligatori, tipo una cima non mi ricordo quanto lunga,razzi, salvagenti anulari e non ecc. che ti ci vorrebbe un rimorchio. Meglio traghettare e girarsi l'isola d'Elba, meravigliosa,in kayak. Ma ricordando che il campeggio libero è proibito come pure svariate altre cose su quell'isola, per esempio non si possono poggiare le canoe sulla battigia (e non bagnasciuga) delle spiagge, perchè così impedirebbero la passeggiata dei bagnanti, quindi ci vorrebbe pure una sorta di ancoretta!!
 
comunque, traversata a parte di cui condivido il pericolo, ci sono un'infinità di regole che mi stanno iniziando ad andare strette. Fermo restando che una persona si comporti in modo da non nuocere a se stesso o ad altri trovo insopportabile che ci siano tanti divieti e che ogni volta che si vada da qualche parte si debba perdere una marea di tempo per capire cosa è concesso e cosa no (molto spesso neppure le stesse autorità addette a far rispettare i regolamenti sono preparate a riguardo). Vietato campeggiare, vietato lasciare la canoa sulla battigia...tutte regole fatte da incompetenti: se mi becchi a sporcare allora è giusto che mi fai un mazzo tanto ma impedirmi di fare le cose a priori lo trovo ingiusto.
 
comunque, traversata a parte di cui condivido il pericolo, ci sono un'infinità di regole che mi stanno iniziando ad andare strette. Fermo restando che una persona si comporti in modo da non nuocere a se stesso o ad altri trovo insopportabile che ci siano tanti divieti e che ogni volta che si vada da qualche parte si debba perdere una marea di tempo per capire cosa è concesso e cosa no (molto spesso neppure le stesse autorità addette a far rispettare i regolamenti sono preparate a riguardo). Vietato campeggiare, vietato lasciare la canoa sulla battigia...tutte regole fatte da incompetenti: se mi becchi a sporcare allora è giusto che mi fai un mazzo tanto ma impedirmi di fare le cose a priori lo trovo ingiusto.

Suppaciccio, le opinioni giustamente sono opinioni, ma le leggi vanno rispettate ed il non farlo comporta sanzioni.
Il trekking nautico è bellissimo e non è una utopia; si riesce a fare senza particolari problemi se non organizzativi.
 
Inlinea generale poi è bene comprendere che se leggi e regolamenti locali vietano, vuol dire che sul territorio in questione c'è della avversione verso tsli natanti. Evidentemente hanno nel tempo scelto di fornire proposte e privilegiare altri tipi di villeggianti. Il forzare la mano, anche se con le autorità locali andasse tutto bene perché girati dall'altra parte, vorrebbe comunque dire confrontarsi con l'avversione dei locali.
Secondo me, visto che si parla di vacanze, è bene risolvere il problema sul nascere organizzandosi in altri lidi.
 
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