Gli escursionisti aumentano o diminuiscono?

Da voi gli escursionisti sono in aumento o in diminuzione?

  • Sono in aumento: di anno in anno vedo più persone sui creste e le cime

    Voti: 9 22,0%
  • Sono in aumento solo sui sentieri più facili e frequentati

    Voti: 11 26,8%
  • Sono in aumento quelli che vanno a mangiare in rifugio e chiedono se ci si arriva in automobile

    Voti: 8 19,5%
  • Sono in diminuzione: ora scambio due o tre saluti in un'intera giornata di cammino

    Voti: 2 4,9%
  • Dove vado io non c'era nessuno prima e non c'è nessuno neppure ora

    Voti: 9 22,0%
  • Non lo so, ho appena iniziato ad andare in montagna!

    Voti: 2 4,9%

  • Votatori totali
    41
Care e cari, mi piacerebbe sapere la vostra percezione del fenomeno: pare che da qualche anno a questa parte l'escursionismo e il trekking vadano molto di moda e che i praticanti siano addirittura triplicati.
Ma voi li vedete effettivamente in montagna? E questi nuovi escursionisti dove vanno, cosa fanno? Frequentano solo i tracciati turistici e i rifugi, oppure si avventurano sulle cime?
Cosa pensate di questo cambiamento?
 
Ciao non rispondo al questionario perché la risposta è complessa. Direi che le escursioni culinarie sono molto frequentate e forse si trova più gente ma basta allontanarsi di 100m dalle mete più rinomate che incontri, se va bene, i soliti 4 gatti.
Qui nella bergamasca ci sono posti dove sembra essere a Cesenatico (es. Zona Campelli), altri giri sono invece quasi deserti (es. Val Parina); nel primo caso la zona è aperta e panoramica, nel secondo sentieri poco agevoli e di fondovalle anche se suggestivi.
Per incasinare maggiormente le mie opinioni Domenica mi è capitato di fare un percorso di cresta zona Resegone, sentiero non bello e pericoloso, e ho incrociato tantissima gente.
Per concludere ritengo che c'è un aumento di persone o una situazione stabile nei posti rinomati, a discapito però di tutti gli altri posti
 
dalle mie parti secondo me sono aumentati, anche perchè a guardare bene non è un passatempo che alla fine costa più di tanto (parlo di escursioni semplici) e con il periodo economico fiorente che stiamo passando è diventato sempre più una buona soluzione per farsi una giornata all'aria aperta; e in questo discorso ci metto anche le grosse catene di materiale sportivo che a prezzi irrisori permettono di salire sui monti con un equipaggiamento tutt'altro che modesto
 
Quello che dici è vero ma a camminare si fa fatica. Penso che molta gente si limita a raggiungere la polenta: al rifugio road di vale tipicamente si vede gente in mocassini, infradito, gente che chiede il gelato,... basta prendere il sentiero per il Ciampedie e spariscono tutti.
 
troppo vasta la definizione di escursionista...
comunque in generale sono aumentati, complice la possibilità per tutti ad accedere al mondo della montagna, anche attraverso internet.
una volta, o avevi qualcuno che ti portava o stavi a casa.
questo aumenta di certo il numero ma non la qualità, cosicché la maggior parte si limita a gite semplici, oppure scendere dalla macchina e fermarsi bordostrada.
fanno parte degli amanti della montagna questi? :)
 
Penso che molta gente si limita a raggiungere la polenta:

Un po' è la percezione che ho avuto anch'io. Se da una parte mi fa piacere per gli amici rifugisti, dall'altra temo che appiattendosi su quest'onda di merenderos ci sia una trasformazione dei luoghi e dell'ambiente in senso turistico che non mi piace per niente.
Insomma, non vorrei che si arrivasse anche qui da noi a mettere una palina ogni cento metri, il parapetto ad ogni scarpata di 40 cm e a battere i sentieri per le ciaspole.

Secondo me e' un po' di moda.

Vero. Forse perché come dice @kima è sostanzialmente piuttosto economico. Oppure perché si vagheggia un ritorno alla natura, non so. Fatto sta che anch'io vedo un certo affollamento sui sentieri più noti e poi, appena mi sposto dalle tracce famosissime (e dalle zone servite dai rifugi aperti) si può camminar per giorni senza incontrare nessuno.
 
S

Speleoalp

Guest
Personalmente ho notato un grande aumento delle persone in montagna, ma puramente per scopi sportivi/performance (tempistiche, mete, condizioni fisica, capanna per mangiare e bere e dire di esserci stati...). Motivo per cui evito felicemente tutte le mete blasonate, capanne, rifugi, ecc...
Pochissimi, se non nessuno, con delle filosofie puramente naturalistiche fini a se stesse ;))
 
Ultima modifica di un moderatore:
Personalmente ho notato un aumento dei "mangiatori", quelli che si fermano a pranzo in cappanna e passano il pomeriggio mangiando e bevendo.
 
Personalmente ho notato un grande aumento delle persone in montagna, ma puramente per scopi sportivi/performance (tempistiche, mete, condizioni fisica, capanna per mangiare e bere e dire di esserci stati...).
Pochissimi, se non nessuno, con delle filosofie puramente naturalistiche fini a se stesse ;))

Bravissimo, hai centrato un aspetto molto vero. Anch'io ho notato in tutti i nuovi arrivati della montagna un'insana attenzione all'aspetto sportivo e la totale ignoranza delle filosofie naturalistiche
 
ho votato la 5° opzione perché, oltre a scegliere apposta itinerari poco frequentati (e spesso addirittura inesistenti), vado in montagna durante la settimana e di solito non incontro proprio nessuno.

Sulla tendenza al riavvicinamento all'escursionismo direi che si può notare anche solo dall'affluenza di nuovi utenti dichiaratamente neofiti qui sul forum.

Personalmente (sono un po "orso") a pelle mi piace l'idea della "montagna per pochi" dove, se ci vuoi andare, te la devi "sudare" senza troppi aiuti. Inoltre l'eccessiva presenza umana stravolge inevitabilmente un ambiente..

Però riconosco che, più gente frequenta la Natura, più questa viene considerata un bene da preservare. L'importante è che venga vissuta con lo spirito giusto e che venga valorizzata ma non sfruttata..
 
S

Speleoalp

Guest
Però riconosco che, più gente frequenta la Natura, più questa viene considerata un bene da preservare. L'importante è che venga vissuta con lo spirito giusto e che venga valorizzata ma non sfruttata..

Secondo me questo porta solo a ciò che è successo altrove, dove vive la maggioranza degli esseri umani. Togliere alle persone la propria capacità all'indipendenza e sottoporli a tante di quelle cose da renderli dipendenti dagli altri. In tutti i campi, infatti stà già accadendo anche in montagna.
 
E' anche la mia paura: già immagino regole e patentini anche solo per allacciare gli scarponi, quando tanta gente deve convivere in uno stesso ambiente (e inevitabilmente gli incidenti aumentano esponenzialmente) è praticamente un passaggio obbligato..

Però, conoscendo l'essere umano e la sua necessità di espansione, nonché il suo istinto a non lasciare neanche un pezzo di risorsa infruttuosa, ho paura che tutti quei boschi utilizzati solo dai cinghiali e da 4 escursionisti, finirebbero per diventare terreno per fabbriche o per centri commerciali..

Comunque la guardi ... è grigia :-?
 
io ho la fortuna di andare quasi sempre in infrasettimanale, quindi (per fortuna, dato il mio carattere a volte non proprio socievole :)) ho la fortuna di vedere in giro poca gente..anzi, spesso non incontro nessuno, e quando incontro, si tratta di persone gradite.
Le pochissime volte in cui vado di domenica ovviamente incontro la ressa, soprattutto in zone turistiche quali campo Imperatore e campo felice.
Indubbiamente mi sembra che l'escursionismo abbia avuto negli ultimi anni una maggiore diffusione, grazie anche al contributo del Club2000 e delle varie associazioni presenti. Certo, tale diffusione non sempre va di pari passo con il rispetto per la montagna, ma fa parte del gioco, i famigerati "merenderos" esisteranno sempre. Tuttosommato sono molte le persone che hanno cominciato da poco ma hanno tanto entusiasmo e passione, quindi credo si tratti di una diffusione positiva.
 
Personalmente non credo che questo "ritorno alla montagna" sia una questione economica, mi è capitato più volte di vedere a pranzo gente al rifugio con capi ultratecnici e palesemente nuovi, segno comunque di una certa disponibilità.
Anche il fatto che i vari Decathlon prosperino a mio giudizio è sinonimo di un aumento di certe attività.

Per il fatto che sul sito si presentino molti neofiti e chiedano consigli non la vedo come di per se una cosa che ne indica un aumento; è che rispetto al (mio) passato i mezzi sono cambiati e la tecnologia offre cose che prima proprio non esistevano.

Concordo comunque che in linea di principio l'aumento dei "partecipanti" sia prevalentemente sui percorsi/luoghi rinomati e che come si esca da questi , o si vada in giorni non canonici questo tipo di persone diminuiscono drasticamente.

Non sono certo che la cosa di per abbia una valenza positiva o negativa; è positivo che nuove persone abbiano la possibilità di approcciare a quello che è il mondo del verticale, è negativo che le piazzole dedicate ai pic-nic siano delle discariche con buste di rifiuti da tutte le parti. Diciamo che il seme è piantato, vedremo poi con il tempo quella che sarà la pianta che ne nascerà e l'apporto che ne seguirà in termini di frutti.
 
S

Speleoalp

Guest
Secondo me il discorso della crisi in generale è una gran menata da "vittimismo" e soprattutto quando ricollegata alle scelte di attività d'escursionismo. Prima di tutto perché basta guardare la gente con auto nuove, case ben arredate, la vacanza ogni anno,.... e poi perché sarebbe ancora più brutto, sempre per come la vedo io, l'avvicinamento ad una determinata attività per questi motivi e non perché viene spontaneo e "naturale".

Anche io noto tantissimo la gente in montagna/rifugi, vestiti di tutto punto, ma soprattutto lo noto negli atteggiamenti. Pretendono determinati servizi, determinate qualità di cibo, vino, ecc e comunque il fare. Per quanto mi riguarda, chi è in stato di crisi o in passato ha avuto una spiacevole esperienza di "povertà" si comportata e la vede molto diversamente.

Basta provare ad accennare a "leviamo tutte le capanne e facciamo che ognuno debba arrangiarsi in base a dove vuole andare", oppure "leviamo tutte le croce, costruzioni sulle cime che non hanno a che fare con la natura" per scatenare "guerre" e quindi si vedono i principi che portano molte persone in montagna. O semplicemente chì "snobba" l'uscita in montagna/natura se in quel determinato giorno/periodo una cima/capanna è irraggiungibile per qualche motivo... o perché alla TV fanno qualcosa, ecc....

Chiaramente... "di qualche fascio d'erba non si possono fare delle balle di fieno"....

Ma ripeto, questo è come vivo io la mia vita e come vedo gli altri. Nessuna realtà, nessuna regola.... solo personale. Rispettando ogni tipo di scelta...
 
Per quello che ho notato qui intorno se da una parte sono aumentate le persone che si vogliono tenere in allenamento o i "rifugisti", dall'altra sono aumentati gli "scienziati della montagna" e gli snob.
Chi si allena correndo sulle creste o su e giù dalle coste, o quelle famiglie con i figli piccoli che trascorrono un pomeriggio attorno alla zona rifugio mi fanno sorridere, nel senso che è bello vedere delle persone che nonostante tutto trovino tempo per la loro passione e che la condividano. Spesso e volentieri mi ci fermo a parlare, si fanno due risate anche se non ci si conosce e ci si saluta amichevolmente.
Mentre le altre due categorie mi fanno ribollire il sangue: vedi gente vestita con capi ultra-tecnici da millemila euro che ti guarda, storce il naso perché tu hai indosso un paio di vecchi pantaloni verdi, ghette ed un comunissimo pile. Poi, facendosi forte della compagnia, esclama ad alta voce:"in montagna, senza l'abbigliamento giusto, non ci puoi andare!". E poi ti giri e vedi che tentano con tutte le forze di montare i ramponi al contrario. :wall:
Oppure quando ti fermi, ti sposti dal sentiero per far passare qualcuno, saluti e questi neanche ti guardano in faccia!
Boh, fino a qualche tempo fa se incontravi qualcuno, soprattutto se un po' su d'età, rischiavi di non tornare più a casa perché ti mettevi a chiacchierare in mezzo ai sentieri.
Ecco perché spesso preferisco passeggiare in un bel bosco o comunque andare in posti non troppo rinomati.
 
S

Speleoalp

Guest
Verissimo, ma secondo me quello che un problema generale di qualche tempo a questa parte.
Per esempio io sembro sempre sgorbutico, ecc e non mi piace parlare con nessuno, ma nemmeno con la mia morosa, amici, conoscenti, famigliari... a meno che non siano cose utili, costruttive e legate a ciò che ci appassiona... figurati in giro e con sconosciuti. Ma sono anche stato cresciuto in una certa maniera e quindi per educazione e rispetto, saluto e se qualcuno inizia a chiacchierare,... gli dô retta gli rispondo... in maniera essenziale, perché sono fatto così. Ma non dò a vedere maleducatamente o con menefreghismo sul fatto che non vorrei star lì a chiacchierare.

Siccome ognuno ha il suo modo di vivere, ma l'educazione secondo me è la base di tutto.
 
Ma neanche io Speleo sono uno che attacca bottone, ma almeno il salutare o, come dicevi tu, non essere palesemente maleducati mi sembra il minimo. E questo anche fuori dall'ambito escursionistico.
Comunque, ora che ci penso, da me sono aumentati gli scout. Prima li vedevi forse una volta all'anno in estate, ora almeno tre o quattro volte nella bella stagione e qualche presenza anche con il freddo, tra l'altro sono anche gruppi consistenti.
 
Come molti altri hanno detto credo che siano in aumento solo gli "escursionisti della domenica" che magari fanno un picolo circuito
e poi tutti a mangiare e bere.....ma quando faccio qualche trek di 2 o 3 giorni magari in settimana mi capita di camminare per Km senza
incontrare anima viva....
 
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