- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 19/04/2016
Regione Abruzzo / LAquila
Partenza: ore 10:00 dal bivio per le sorgenti di S.Franco -Passo del Belvedere -Monte Ienca Ore 13:00.
Accesso stradale: ( da Teramo) strada per Campotosto , al bivio si va dritti per L'Aquila , si svolta sulla provinciale per assergi, fino ad una brecciata con cartello fonte S.Franco......di lì se avete una 4*4 sempre piano specie il primo pezzo , pietrosissimo , io stavo con furgone con solo motrice anteriore e mi sono arreso dopo poco e con tanti "botti".
Difficoltà: nessuna ( a piedi) E
Periodo consigliato: sempre (Attrzzati)
Descrizione:
L'avventura con il buon Ciccio 74 è iniziata già dalla prima parte della sterrata dove, dimenticando di non avere un fuoristrada, al quarto scassone sotto il doblò mi sono fermato e ho girato il mezzo. Sempre uscito da una notte lavorativa , ci siamo anche fermati ad Aprati per una buona e sana( ahah) frittella , dopo la colazione fatta a Teramo. Per cui all'alba delle dieci siamo partiti in tutta calma ,per una destinazione nuova per entrambi ( credo). Giornata cominciata con un sole da camicia e cappello di paglia fino al passo del Belvedere , deviando anche dalla brecciata scomoda , e riuscendo poco prima del Belvedere. Non poteva mancare una bagnatina alla testa sulla piccola cascata sotto le sorgenti. Attorno a noi le luci cambiano di continuo dal passaggio di nuvole veloci, regalando a Francesco sicuramente delle gran belle foto, sua passione.La lupa Linda , sempre avanti a noi, ha già capito la nostra voglia di montagna e di andare su quella cima a destra che per ora, ancora una volta ,si è coperta da un 'altro colle lì vicino.Ariivati al passo del Belvedere mi ricordo subito di esserci arrivato con tanta neve dall'altro versante. Durante la salita, e la discesa ci facevano compagnia e talvolta sbucando all'improvviso, maestosi grifoni dalla notevole apertura alare. Altri compagni di escursione sono stati qualche gruppetto di vitelli e mucche ancora magre dall'inverno, qualche cavallo e manzo qua e là, che non sempre ti guardano con buon occhio , ma Linda sa come comunicare e ci fa strada senza disturbare più di tanto( mai abbaiato se non sbaglio, giusto qualche corsa e ringhietti). Dal Belvedere in poi il leggero vento da sud ovest , ha cambiato verso e cominciato a venire forte e gelido da Nord, per cui il resto della giornata è stata ancora più "avventurosa" dal continuo cambiamento " di stagione", arrivati in cima i guanti leggeri non bastavano a riscaldare le mani. Di colpo si riapriva ,e il sole picchiava forte all'una .In un attimo, ancora quasi schiaffeggiati dalle nuvole e qualche pezzettino di ghiaccio. Comunque il nostro bel the caldo / tiepido l'ho abbiamo fatto. E la montagna ci ha regalato, in mezz'ora tanti piccoli, infiniti scorci su cui mirare, di tutte le catene visibili dallo Ienca. Affaccio sui laghetti di Camarda poco sotto ,e una divertentissima e rilassante discesa per tutti i colli tagliati all'andata ( almeno 4) con relativi paesaggi ormai schiariti e adesso quasi estivi appena si placa il vento. Appena iniziato il rientro ancora un regalo di luci e colori in oasi di cielo pulito ,a guardar bene, solo dalle nostre parti: Laga coperta e nera tutto il giorno, gran Sasso quasi e il Corvo appariva e spariva.Brividi e sudori immersi in un paesaggio maestoso e verde: acceso di primavera.E poi con una compagnia La cui sintonia pare di anni già dalla seconda uscita: senza quasi parlare ci siamo ritrovati spesso incantati sugli stessi orizzonti con lo stesso entusiasmo e ritmo di camminata, o uguale affanno!Adesso basta con tante parole perché le foto diranno il resto.....
Regione Abruzzo / LAquila
Partenza: ore 10:00 dal bivio per le sorgenti di S.Franco -Passo del Belvedere -Monte Ienca Ore 13:00.
Accesso stradale: ( da Teramo) strada per Campotosto , al bivio si va dritti per L'Aquila , si svolta sulla provinciale per assergi, fino ad una brecciata con cartello fonte S.Franco......di lì se avete una 4*4 sempre piano specie il primo pezzo , pietrosissimo , io stavo con furgone con solo motrice anteriore e mi sono arreso dopo poco e con tanti "botti".
Difficoltà: nessuna ( a piedi) E
Periodo consigliato: sempre (Attrzzati)
Descrizione:
L'avventura con il buon Ciccio 74 è iniziata già dalla prima parte della sterrata dove, dimenticando di non avere un fuoristrada, al quarto scassone sotto il doblò mi sono fermato e ho girato il mezzo. Sempre uscito da una notte lavorativa , ci siamo anche fermati ad Aprati per una buona e sana( ahah) frittella , dopo la colazione fatta a Teramo. Per cui all'alba delle dieci siamo partiti in tutta calma ,per una destinazione nuova per entrambi ( credo). Giornata cominciata con un sole da camicia e cappello di paglia fino al passo del Belvedere , deviando anche dalla brecciata scomoda , e riuscendo poco prima del Belvedere. Non poteva mancare una bagnatina alla testa sulla piccola cascata sotto le sorgenti. Attorno a noi le luci cambiano di continuo dal passaggio di nuvole veloci, regalando a Francesco sicuramente delle gran belle foto, sua passione.La lupa Linda , sempre avanti a noi, ha già capito la nostra voglia di montagna e di andare su quella cima a destra che per ora, ancora una volta ,si è coperta da un 'altro colle lì vicino.Ariivati al passo del Belvedere mi ricordo subito di esserci arrivato con tanta neve dall'altro versante. Durante la salita, e la discesa ci facevano compagnia e talvolta sbucando all'improvviso, maestosi grifoni dalla notevole apertura alare. Altri compagni di escursione sono stati qualche gruppetto di vitelli e mucche ancora magre dall'inverno, qualche cavallo e manzo qua e là, che non sempre ti guardano con buon occhio , ma Linda sa come comunicare e ci fa strada senza disturbare più di tanto( mai abbaiato se non sbaglio, giusto qualche corsa e ringhietti). Dal Belvedere in poi il leggero vento da sud ovest , ha cambiato verso e cominciato a venire forte e gelido da Nord, per cui il resto della giornata è stata ancora più "avventurosa" dal continuo cambiamento " di stagione", arrivati in cima i guanti leggeri non bastavano a riscaldare le mani. Di colpo si riapriva ,e il sole picchiava forte all'una .In un attimo, ancora quasi schiaffeggiati dalle nuvole e qualche pezzettino di ghiaccio. Comunque il nostro bel the caldo / tiepido l'ho abbiamo fatto. E la montagna ci ha regalato, in mezz'ora tanti piccoli, infiniti scorci su cui mirare, di tutte le catene visibili dallo Ienca. Affaccio sui laghetti di Camarda poco sotto ,e una divertentissima e rilassante discesa per tutti i colli tagliati all'andata ( almeno 4) con relativi paesaggi ormai schiariti e adesso quasi estivi appena si placa il vento. Appena iniziato il rientro ancora un regalo di luci e colori in oasi di cielo pulito ,a guardar bene, solo dalle nostre parti: Laga coperta e nera tutto il giorno, gran Sasso quasi e il Corvo appariva e spariva.Brividi e sudori immersi in un paesaggio maestoso e verde: acceso di primavera.E poi con una compagnia La cui sintonia pare di anni già dalla seconda uscita: senza quasi parlare ci siamo ritrovati spesso incantati sugli stessi orizzonti con lo stesso entusiasmo e ritmo di camminata, o uguale affanno!Adesso basta con tante parole perché le foto diranno il resto.....
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