Recensione Mauro Corona Il cammino del sole

Ho appena finito di leggere questo libro e a caldo mi sembra una novella stiracchiata a romanzo.I concetti vengono ripetuti a iosa in ogni capitolo usando frasi sentite anzi lette molte volte tipo :la neve che cade firmata.Ci sono poi dei compiacimenti che a me non piacciono.Frasi come:" Il libro più brutto che aveva letto era di Mauro Corona oppure il più bello era di Erri de Luca".E' un racconto che ripete ancora i concetti ecologico sociali già sentiti negli ultimi libri,tutte cose valide certo,ma da un autore così ci si aspetta un rinnovamento.Niente a che vedere con i suoi primi libri.Parere personale.
 
si l'ho letto questa estate.

purtroppo è stato troppo prolisso. la storia è carina ma bastavano 20 paginette senza dilungarsi troppo e veniva fuori un libricino riuscito.

sembra che scarseggino le idee, o sbaglio?

brutta la copertina, di solito sono molto belle.
 
Purtroppo capita che agli autori si esaurisca la vena creativa oppure il tesoro delle esperienze vissute diventa già narrato.Cosi si finisce per ripetersi e quindi un pò annoiare.Altra cosa che non mi è piaciuta è quel continuo richiamo alle citazioni! Si finisce per parlare con le parole degli altri.Poi,certo, bisogna vedere se ci sono contratti con gli editori che impongono un certo numero di libri in un dato periodo.Ma se non c'è l'idea...
 
devo ancora leggerlo...ho notato che la produzione letteraria di Corona alterna alti e bassi...ho trovato orrendo "Storia di neve"...ho letto tutto d'un fiato "Il canto delle manere".
Ad ogni modo non si può negare che nei campi in cui si è cimentato ha dimostrato del vero e proprio talento...
Scultura lignea: scoperto dai Murer, galleristi di Belluno
Arrampicata sportiva: era ad ottimi livelli negli anni 70-80
Letteratura: scoperto da Claudio Magris (uno dei letterati più rilevanti del nostro secolo).
A mio avviso, molti libri vengono scritti dal Corona in maniera approssimativa giusto per onorare i vari contratti....certo dopo tot libri la vena di ispirazione costituita dal Vajont e dai paesi di Erto e Casso si è ormai esaurita..
 
Forse farebbe bene a "gestirsi", cioè a produrre meno libri (solo per soddisfare le esigenze degli editori) e a curare di più la qualità degli stessi.
Mario Rigoni Stern/Dino Buzzati (e lo stesso Claudio Magris) erano più bravi in questo.
Ma il personaggio è questo, molto "istinto e furore" :) (piace ai suoi lettori proprio perchè é così).
Probabilmente il suo libro più intelligente-ironico è quello che avevo segnalato qui:
"Guida poco che devi bere"
https://www.amazon.it/Guida-bere-Manuale-giovani-imparare/dp/8804625031

dove istruiva (a suo modo) i giovani a bere alcolici.
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Prescindendo dal fatto che Corona mi sta simpatico a priori anche a me vari suoi libri mi sembrano ripetitivi e superflui ruspetto ai suoi primi.
Fossi in lui lascerei perdere, tanto i soldi li avra' gia' ampiamente fatti
 
Questo libro è un pò sfortunato,oltre che una copertina da poco ha un formato quasi quadrato fastidioso.Ricordo un altro libro di un autore che mi piace moltissimo che è:"No soy gringo" di Emilio Rigatti che aveva un formato esattamente quadrato che risultava scomodissimo.Comunque il percorso letterario di Corona è anomalo, perchè gli altri scrittori di solito cominciano con un paio di romanzi di successo e poi quando le idee languono passano alla raccolta di racconti che di solito sono idee abbandonate per un romanzo lungo e producono libri deludenti.Corona ha fatto esattamente il contrario,i primi libri ,che rileggo spesso, erano composti da racconti brevi che è una cifra narrativa difficile ma che erano pieni di sensibilità e avvincenti.Invece con i romanzi si è via via come esaurito stiracchiando storie già sentite come il caso di Storia di Neve,con spunti splatter, o ripetendo sempre le stesse cose come il ritorno alla semplicità del passato che non sarà mai. Spesso lo si vede in ospitate in televisione ma sembra invitato come curiosità più che stare a sentire le cose giuste che dice.Forse ha ragione @Agos80 che spererebbe in una sua maggiore riservatezza.Sempre parere personale.Ciao
 
penso anche io che per doveri di contratto sia stato costretto a sfornare un tot di libri... e li la cosa diventa difficile a meno che tu non sia wilbur smith.
comunque sia, non è il migliore ma neanche il peggiore.

da notare come sia uno scrittore umorale, a seconda del momento possono venire fuori storie cattive come quella di Neve, leggere come "l'ombra del bastone"(bellissimo) o di riflessione come il riuscitissimo "i fantasmi di pietra".
 
Io penso che Wilbur Smith abbia dietro un esercito di ghost writer.Abitudine tipica degli scrittori americani,già Jack London lo faceva.I libri che hai citato sono veramente belli ma anche le varie "storie" come quello "Camosci e cuculi". Sono gli ultimissimi che mi hanno un pò deluso.
 
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