- Parchi dell'Umbria
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- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
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Scrivi qui la descrizione e le tue impressioni!
Escursione del 13-Aprile 2015
Partenza/Ritorno: Pescia,piccola frazione a Sud di Norcia(PG),coordinate(WGS 84)33T 0349025-4727487-alt.1080 mt.
Km tot. 10,400(il cane ne ha percorsi il doppio).
Tempo soste incluse:8 ore.
Dislivello ascesa/discesa:circa 850 mt.
Quota massima:1903mt m.te Pozzoni o m.te Pizzuto(ebbene si,è conosciuto con due nomi).
Il sentiero si snoda lungo il confine Umbria/Lazio.
E' stata una escursione molto faticosa a causa della neve,in alcuni punti si sprofondava fino alle ginocchia in altri meglio perché era più dura.
Noi non eravamo equipaggiati adeguatamente,niente ghette e niente ciaspole.
C'è da dire che siamo stati ripagati dallo straordinario panorama che offre questa zona che già conoscevo ma la non perfetta visibilità impedì di "gustarmelo".
Infine devo proprio spendere "due parole" per il cane incontrato all'inizio del percorso e che ci ha seguito per tutta l'escursione.
Divertente vederlo rotolarsi sulla neve e in alcuni punti giocava a scivolare per lunghi tratti.
Nel seguirci spesso usciva dal sentiero, e lo vedevamo arrampicarsi come uno stambecco su pendii ripidissimi dalla pendenza infinita sfidando le leggi della fisica,oppure scavare nella neve infilandosi dentro,forse annusava qualcosa.
Uno spasso!Un vero fenomeno!
Dimenticavo,dal versante laziale c'è un sentiero che parte da Cittareale e risale il versante Sud del monte passando vicino alle sorgenti del fiume Velino.
Quanto prima posterò le foto.
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E' stata una escursione molto faticosa a causa della neve,in alcuni punti si sprofondava fino alle ginocchia in altri meglio perché era più dura.
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C'è da dire che siamo stati ripagati dallo straordinario panorama che offre questa zona che già conoscevo ma la non perfetta visibilità impedì di "gustarmelo".
Infine devo proprio spendere "due parole" per il cane incontrato all'inizio del percorso e che ci ha seguito per tutta l'escursione.
Divertente vederlo rotolarsi sulla neve e in alcuni punti giocava a scivolare per lunghi tratti.
Nel seguirci spesso usciva dal sentiero, e lo vedevamo arrampicarsi come uno stambecco su pendii ripidissimi dalla pendenza infinita sfidando le leggi della fisica,oppure scavare nella neve infilandosi dentro,forse annusava qualcosa.
Uno spasso!Un vero fenomeno!
Dimenticavo,dal versante laziale c'è un sentiero che parte da Cittareale e risale il versante Sud del monte passando vicino alle sorgenti del fiume Velino.
Quanto prima posterò le foto.