- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 25 settembre 2016
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Campo Imperatore
Località di arrivo: monte Brancastello
Tempo di percorrenza: con meno di 5 ore vai e torni, ma con tantissime soste, cazzeggi e dormite abbiamo totalizzato 8 ore
Chilometri: 12 km.
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: si potrebbe salire sempre, ma con la neve chiudono la strada d'accesso a Campo Imperatore e dovete inventarvi altre vie d'accesso
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 600
Dislivello in discesa: 600
Quota massima: 2385
Accesso stradale: autostrada Roma-L'Aquila, uscita Assergi, direzione Fonte Cerreto e poi verso Campo Imperatore fino al bivio per il Vado di Corno.
Descrizione
Quanti post ci sono su Avventurosamente riguardo il Brancastello?
Immagino che sono tanti e dunque non credo di fare una cosa utile al popolo dei montanari e anch'io, che ci sono stato parecchie volte potevo risparmiarmela. Insomma, più di un motivo per non appesantire il server ma siccome abbiamo anche eseguito due brevi digressioni per due vette per me nuove, (Pizzo San Gabriele e Cima del Vado di Piaverano), urgeva una condivisione e poi ho cercato di apporre qualche novità (vedasi titolo) per non annoiare nessuno con le solite pappardelle trite e ritrite.
Si parte con una bellissima giornata autunnale, di quelle luminose e soleggiate che piacciono tanto a me e che sono capace di attendere con pazienza persino per mesi. Compagna d'avventura l'irriducibile Caterina, quasi sempre presente in ogni mia uscita.
Raggiungiamo Campo Imperatore con il sole che già si è posato sulle terre alte esaltandone i profili.
Breve e doverosa sosta al piccolo laghetto Pietranzoni tra mucche e cavalli al pascolo. Straordinaria immagine bucolica che ti mette in pace con il mondo e rievoca antiche visioni di vita pastorale.
Ripartiamo e andiamo a parcheggiare all'inizio della lunga sterrata che con una comoda camminata ci porta al Vado di Corno dove inizia il bel percorso che si solleva sull’altopiano più celebre dell’Appennino.
Prima di affrontare l’ultima ripida salita verso la vetta, si fa una breve deviazione a sinistra per visitare una nuova cima, il Pizzo San Gabriele, bella vetta che permette di osservare il Corno Grande da un’angolazione che ne esalta il profilo con una vista ancora più completa rispetto a quella che offre il monte Brancastello, in quanto il Pizzo si spinge più a est rispetto alla dorsale su cui corre il sentiero, affacciandosi meglio sul versante teramano.
Ormai siamo specializzati nella danza delle ombre
Pizzo San Gabriele
In cima al Pizzo San Gabriele
Il Corno Grande
Le numerose stelle alpine presenti sui prati mi sono sembrate persino più belle e in perfettamente in forma rispetto alle altre volte. Le stelle alpine del Brancastello rappresentano una forma endemica a parte rispetto a tutte le altre presenti sull’Appennino. Sono più grandi, hanno lo stelo più lungo e sono più vellutate. Impossibile resistere senza fermarsi a fotografarle.
Al ritorno, lungo la sottile cresta che scende al Vado di Corno e che divide il versante teramano da quello di Campo Imperatore, si è formata la consueta cortina di nebbia che risaliva dal versante orientale ma che veniva respinta e bloccata dalle correnti occidentali, formando un blocco di nubi che grazie al sole basso del pomeriggio, favoriva il raro fenomeno conosciuto come “spettro di Broken” detto anche “gloria”.
E’ sempre un’emozione viverlo direttamente.
Come al solito vi segnalo il mio sito dove chiacchiero molto di più e dove troverete molte più foto.
Grazie come sempre a tutti!
https://fabri64.wordpress.com/2016/10/26/monte-brancastello-e-pizzo-san-gabriele/
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Campo Imperatore
Località di arrivo: monte Brancastello
Tempo di percorrenza: con meno di 5 ore vai e torni, ma con tantissime soste, cazzeggi e dormite abbiamo totalizzato 8 ore
Chilometri: 12 km.
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: si potrebbe salire sempre, ma con la neve chiudono la strada d'accesso a Campo Imperatore e dovete inventarvi altre vie d'accesso
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 600
Dislivello in discesa: 600
Quota massima: 2385
Accesso stradale: autostrada Roma-L'Aquila, uscita Assergi, direzione Fonte Cerreto e poi verso Campo Imperatore fino al bivio per il Vado di Corno.
Descrizione
Quanti post ci sono su Avventurosamente riguardo il Brancastello?
Immagino che sono tanti e dunque non credo di fare una cosa utile al popolo dei montanari e anch'io, che ci sono stato parecchie volte potevo risparmiarmela. Insomma, più di un motivo per non appesantire il server ma siccome abbiamo anche eseguito due brevi digressioni per due vette per me nuove, (Pizzo San Gabriele e Cima del Vado di Piaverano), urgeva una condivisione e poi ho cercato di apporre qualche novità (vedasi titolo) per non annoiare nessuno con le solite pappardelle trite e ritrite.
Si parte con una bellissima giornata autunnale, di quelle luminose e soleggiate che piacciono tanto a me e che sono capace di attendere con pazienza persino per mesi. Compagna d'avventura l'irriducibile Caterina, quasi sempre presente in ogni mia uscita.
Raggiungiamo Campo Imperatore con il sole che già si è posato sulle terre alte esaltandone i profili.
Breve e doverosa sosta al piccolo laghetto Pietranzoni tra mucche e cavalli al pascolo. Straordinaria immagine bucolica che ti mette in pace con il mondo e rievoca antiche visioni di vita pastorale.
Ripartiamo e andiamo a parcheggiare all'inizio della lunga sterrata che con una comoda camminata ci porta al Vado di Corno dove inizia il bel percorso che si solleva sull’altopiano più celebre dell’Appennino.
Prima di affrontare l’ultima ripida salita verso la vetta, si fa una breve deviazione a sinistra per visitare una nuova cima, il Pizzo San Gabriele, bella vetta che permette di osservare il Corno Grande da un’angolazione che ne esalta il profilo con una vista ancora più completa rispetto a quella che offre il monte Brancastello, in quanto il Pizzo si spinge più a est rispetto alla dorsale su cui corre il sentiero, affacciandosi meglio sul versante teramano.
Ormai siamo specializzati nella danza delle ombre
Pizzo San Gabriele
In cima al Pizzo San Gabriele
Il Corno Grande
Le numerose stelle alpine presenti sui prati mi sono sembrate persino più belle e in perfettamente in forma rispetto alle altre volte. Le stelle alpine del Brancastello rappresentano una forma endemica a parte rispetto a tutte le altre presenti sull’Appennino. Sono più grandi, hanno lo stelo più lungo e sono più vellutate. Impossibile resistere senza fermarsi a fotografarle.
Al ritorno, lungo la sottile cresta che scende al Vado di Corno e che divide il versante teramano da quello di Campo Imperatore, si è formata la consueta cortina di nebbia che risaliva dal versante orientale ma che veniva respinta e bloccata dalle correnti occidentali, formando un blocco di nubi che grazie al sole basso del pomeriggio, favoriva il raro fenomeno conosciuto come “spettro di Broken” detto anche “gloria”.
E’ sempre un’emozione viverlo direttamente.
Come al solito vi segnalo il mio sito dove chiacchiero molto di più e dove troverete molte più foto.
Grazie come sempre a tutti!
https://fabri64.wordpress.com/2016/10/26/monte-brancastello-e-pizzo-san-gabriele/