PRIMUS DUO STOVE
Un fornello in controtendenza
Peso: 257 gr.
Dimens.: 125 x 125 x 52
Potenza: 2800 w
Tempo eboll. H2O: 3 min. (ma anche meno)
Recensire un fornello come il Primus Duo può apparentemente sembrare superfluo e non in linea con lo “spirito dei tempi” dove la leggerezza e l’ingombro ridotto sembrano essere requisiti indispensabili anche solo per una obbiettiva valutazione di gran parte dell’attrezzatura.
Voglio per cui anticipare che questa recensione oltre ad avere un fine informativo vuole essere un omaggio, un tributo e perché no … un riconoscimento ad un fedele compagno di escursione che in più di un’occasione mi ha saputo dimostrare la propria affidabilità e robustezza.
Premetto che per peso ed ingombro il Duo è senz’altro ascrivibile nella categoria “cucine da campo”, tra le quali si distingue grazie al suo design in piena sintonia con il realismo futurista Sovietico che non avrebbe sfigurato tra gli elementi scenografici di un film di Tarkovskij.
Ma senza porre indugio alle apparenze (che lo penalizzerebbero nei confronti dei detrattori della fantascienza Sovietica anni ’70) procediamo alla disamina dei pregi e dei difetti.
Molto apprezzata risulta la possibilità di montare indifferentemente sia cartucce con innesto filettato (MSR, Primus …) che con innesto a valvola (Campingaz) senza per questo dover cambiare l’adattatore (mi dispiace per gli amanti delle cartucce a foratura ma questo prodotto non fa per loro).
Altro punto a suo favore è il ridotto tempo di ebollizione per 1L di H2O stimato dalla casa produttrice (in condizioni normali e gas a “mezza botta”) in 3 min. Quest’ultimo può essere ulteriormente ridotto di circa 30’’ portando la manopola nella posizione “a manetta”. Devo però precisare che in tali condizioni il consumo di carburante coincide pericolosamente con quello dei più diffusi jet di linea (come il rumore da turboreattore lascia intendere).
Come nella migliore tradizione delle acciaierie pesanti Svedesi la qualità costruttiva del Duo conferisce alle alette di sostegno una resistenza difficilmente riscontrabile in altri prodotti concorrenti permettendogli (qual’ora occasione lo richieda) di sopportare il peso necessario alla preparazione finanche di 500 gr. di pasta (il sottoscritto è rimasto negli annali per averlo forzato a cuocere, sotto il peso di 4L di acqua la pasta per 4 persone in una pentola d’acciaio) senza peraltro distoglierle dal prezioso compito di riparare la preziosa fiamma dalle correnti d’aria.
Prerogativa non trascurabile quella del Duo è di poterlo disassemblare senza l’ausilio di altri attrezzi se non le proprie mani onde poter smarrire o occultare i pezzi dello stesso nel tentativo di alloggiarlo più facilmente nello zaino.
Unica pecca (ma chi non ha peccato scagli la prima pietra) l’assenza dell’ accensione piezoelettrica (il fornello è comunque predisposto qual’ora la si volesse acquistare a posteriori) ma ostacolo facilmente sormontabile per chi come me è disposto a portare in escursione 257 gr. di puro acciaio temprato Svedese con un accendino Bic da 10 gr.
In conclusione non posso che elogiare l’affidabilità la tenacia e resistenza del mio fedele compagno che nonostante gli urti, le cadute e gli accidentali calci che spesso a dovuto subire finendo a volte come il sottoscritto nel fango più disgustoso, non ha mai dato neanche lontanamente segno di voler render l’anima al Signore.
Consigliato a tutti coloro che per la modica cifra di 19,90 € vogliano portarsi a casa non solo un’immarcescibile fornello a prova di pioggia meteoritica ma anche un pregevole pezzo di design reso celebre per le sue ardite linee.
PS
Si ringrazia la ditta Ikea di Svezia per averci gentilmente fornito il campione metrologico.
Un fornello in controtendenza
Peso: 257 gr.
Dimens.: 125 x 125 x 52
Potenza: 2800 w
Tempo eboll. H2O: 3 min. (ma anche meno)
Recensire un fornello come il Primus Duo può apparentemente sembrare superfluo e non in linea con lo “spirito dei tempi” dove la leggerezza e l’ingombro ridotto sembrano essere requisiti indispensabili anche solo per una obbiettiva valutazione di gran parte dell’attrezzatura.
Voglio per cui anticipare che questa recensione oltre ad avere un fine informativo vuole essere un omaggio, un tributo e perché no … un riconoscimento ad un fedele compagno di escursione che in più di un’occasione mi ha saputo dimostrare la propria affidabilità e robustezza.
Premetto che per peso ed ingombro il Duo è senz’altro ascrivibile nella categoria “cucine da campo”, tra le quali si distingue grazie al suo design in piena sintonia con il realismo futurista Sovietico che non avrebbe sfigurato tra gli elementi scenografici di un film di Tarkovskij.
Ma senza porre indugio alle apparenze (che lo penalizzerebbero nei confronti dei detrattori della fantascienza Sovietica anni ’70) procediamo alla disamina dei pregi e dei difetti.
Molto apprezzata risulta la possibilità di montare indifferentemente sia cartucce con innesto filettato (MSR, Primus …) che con innesto a valvola (Campingaz) senza per questo dover cambiare l’adattatore (mi dispiace per gli amanti delle cartucce a foratura ma questo prodotto non fa per loro).
Altro punto a suo favore è il ridotto tempo di ebollizione per 1L di H2O stimato dalla casa produttrice (in condizioni normali e gas a “mezza botta”) in 3 min. Quest’ultimo può essere ulteriormente ridotto di circa 30’’ portando la manopola nella posizione “a manetta”. Devo però precisare che in tali condizioni il consumo di carburante coincide pericolosamente con quello dei più diffusi jet di linea (come il rumore da turboreattore lascia intendere).
Come nella migliore tradizione delle acciaierie pesanti Svedesi la qualità costruttiva del Duo conferisce alle alette di sostegno una resistenza difficilmente riscontrabile in altri prodotti concorrenti permettendogli (qual’ora occasione lo richieda) di sopportare il peso necessario alla preparazione finanche di 500 gr. di pasta (il sottoscritto è rimasto negli annali per averlo forzato a cuocere, sotto il peso di 4L di acqua la pasta per 4 persone in una pentola d’acciaio) senza peraltro distoglierle dal prezioso compito di riparare la preziosa fiamma dalle correnti d’aria.
Prerogativa non trascurabile quella del Duo è di poterlo disassemblare senza l’ausilio di altri attrezzi se non le proprie mani onde poter smarrire o occultare i pezzi dello stesso nel tentativo di alloggiarlo più facilmente nello zaino.
Unica pecca (ma chi non ha peccato scagli la prima pietra) l’assenza dell’ accensione piezoelettrica (il fornello è comunque predisposto qual’ora la si volesse acquistare a posteriori) ma ostacolo facilmente sormontabile per chi come me è disposto a portare in escursione 257 gr. di puro acciaio temprato Svedese con un accendino Bic da 10 gr.
In conclusione non posso che elogiare l’affidabilità la tenacia e resistenza del mio fedele compagno che nonostante gli urti, le cadute e gli accidentali calci che spesso a dovuto subire finendo a volte come il sottoscritto nel fango più disgustoso, non ha mai dato neanche lontanamente segno di voler render l’anima al Signore.
Consigliato a tutti coloro che per la modica cifra di 19,90 € vogliano portarsi a casa non solo un’immarcescibile fornello a prova di pioggia meteoritica ma anche un pregevole pezzo di design reso celebre per le sue ardite linee.
PS
Si ringrazia la ditta Ikea di Svezia per averci gentilmente fornito il campione metrologico.