Alpinismo Punta Trento, cresta nord (via Colle delle Trincere)

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
Dati

Data: 14/01/2016
Regione e provincia: Abruzzo (AQ)
Località di partenza: Piani di Pezza
Località di arrivo: Punta Trento (2243 m.)
Tempo di percorrenza: circa 6h a/r
Grado di difficoltà: EE l'avvicinamento; PD+ la cresta nord ed il canalino (nelle condizioni in cui l'abbiamo fatti)
Descrizione delle difficoltà: percorso interamente fuori sentiero. La salita fino alla cima del Colle delle Trincere e' faticosa e ripida, alcuni tratti richiedono attenzione con innevamento da accumulo. Dalla vetta del Colle delle Trincere inizia la cresta rocciosa esposta a nord, nel nostro caso "ricca" di tratti ghiacciati e tratti con vetrato. Il canalino che dal traverso ovest si ricongiunge alla cresta nord e' uno dei passaggi chiave, con pendenze superiori al 45% e ghiacciato nel punto peggiore, gli appigli sulle rocce vanno testati due volte (possono rimanere in mano) ed e' molto consigliato assicurarsi (noi siamo saliti slegati), l'esposizione c'e' e non consente alcun errore.
Periodo consigliato: in inverno con attrezzatura obbligatoria (ramponi, 2 piccozze, caschetto). Preferibile avere con se' anche una corda o altro materiale per assicurarsi
Segnaletica: nessuna, tutto fuori sentiero
Dislivello in salita:
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2243 m.
Accesso stradale: da Rocca di Mezzo si percorre la strada che conduce ai Piani di Pezza e si parcheggia al Rifugio del Lupo. Se si ha la possibilita' ovviamente meglio parcheggiare quanto piu' possibile vicino Capo Pezza, noi ci siamo risparmiati quasi 2 km di strada


Descrizione

Uscita alpinistica egregiamente tosta e mai scontata, una delle piu' belle uscite in assoluto mai fatte, in compagnia del caro amico Francesco L. (@franz69 )
Partenza dai Piani di Pezza (con la macchina siamo riusciti a percorrere quasi 3 km di sterrata, cosa impossibile da fare con innevamento maggiore, risparmiandoci almeno 4 km di cammino fra andata e ritorno), si segue parte del sentiero normale che conduce alla Valle Cerchiata verso il Rif.Sebastiani, poi a circa 1650 metri di quota si devia in direzione sud-sud-ovest con salita faticosa e ripida lungo il boscoso versante nord del Colle delle Trincere fino alla panoramicissima vetta (1984 m.).
Da quel momento finisce la parte escursionistica (tosta) ed inizia quella alpinistica (ancora piu' tosta), che ci vede effettuare un traverso con neve fino alla vita, un canalino con uscita sui 50 gradi con ghiaccio puro, una cresta in condizioni assolutamente non banali.
Per quanto riguarda la parte alta del canalino, che unisce il traverso ovest alla cresta nord, e' possibile aggirarlo sulla destra salendo sulle rocce (passaggi di I-II grado), ma le condizioni presenti (davvero brutte...) ci hanno fatto optare per il superamento del tratto ripido ghiacciato: Francesco si e' aiutato di piu' con le rocce alla nostra destra, io invece mi sono dedicato alla "costruzione" di scalini con la piccozza. Superato il tratto cruciale comunque ci si deve arrampicare su facili roccette, cosa non comodissima da fare con i ramponi (ottima pratica di dry tool).
Una volta ritornati in cresta occorre fare attenzione ad un paio di passaggi di I ghiacciati, infine gli ultimi 50 metri sono meno ripidi ma sempre da fare con attenzione causa vetrato.
Potrei scrivere un romanzo sulle emozioni e sensazioni da noi provate durante questa strepitosa uscita, ma non sono in grado di esternarle (non sempre scrivere poemi significa essere piu' sensibili, ognuno ha il suo modo di gioire) e lascio che le foto parlino da sole. Aggiungo solo che per il compimento di questa "escursione" (ancora mi ostino a chiamarla cosi') hanno contriubuito diversi fattori fra cui l'unita', il sangue freddo, la collaborazione, la perseveranza e la passione. E' stato il successo di entrambi, ce lo siamo meritato.

L'alba dai Piani di Pezza. Inizia l'avventura (segue...)
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P1020910.JPG
 
Ultima modifica:
Non c'è la faccina con gli applausi... Mitici, complimenti davvero Alex ;)

Come ti dicevo in altra sede, qui siamo ben oltre le mie capacità e forse anche aspirazioni/desideri, ma da amante della montagna non posso che apprezzare e ammirare questa gita maiuscola, ancor di più perché fatta da una persona che stimo quale sei tu :si:
 
Non c'è la faccina con gli applausi... Mitici, complimenti davvero Alex ;)

Come ti dicevo in altra sede, qui siamo ben oltre le mie capacità e forse anche aspirazioni/desideri, ma da amante della montagna non posso che apprezzare e ammirare questa gita maiuscola, ancor di più perché fatta da una persona che stimo quale sei tu :si:
Grazie davvero, questa uscita e' stata da noi meditata, ideata, rimuginata e attesa da tempo e rappresenta per me un ottimo inizio per il mio 2016 alpinistico, nonche' un'importante tappa nel mio percorso avventuroso, un punto di partenza per andare oltre.
Queste sono uscite che, almeno per me, danno un senso ad una stagione, e forse anche alla vita di chi ama le montagne come me
 
Bravissimo Alessandro, una alpinistica con la A maiuscola!
C'è tutto: neve, ghiaccio, roccia, il vuoto, il panorama, l'esplorazione, la lunghezza... Insomma, non potevi iniziare meglio di così!
Foto magnifiche
 
Bravissimo Alessandro, una alpinistica con la A maiuscola!
C'è tutto: neve, ghiaccio, roccia, il vuoto, il panorama, l'esplorazione, la lunghezza... Insomma, non potevi iniziare meglio di così!
Foto magnifiche
Grazie Cristina, e' stata davvero un'uscita stupenda, con tante sorprese ed anche qualche imprevisto causato dal ghiaccio vivo, ma ce la siamo cavata bene grazie al sangue freddo e un minimo di esperienza (che ripeto, in certi casi non basta mai..). Certo, quando sei in un punto di non ritorno devi per forza aguzzare l'ingegno e tirare il meglio delle tue risorse :)
 
Certo, quando sei in un punto di non ritorno devi per forza aguzzare l'ingegno e tirare il meglio delle tue risorse :)
Conosco ben quella situazione... d'altra parte quando attacchi un canale non hai molte scelte: devi salire.
L'alpinismo è così. Spesso non hai nulla a cui assicurarti, se non alle tue capacità.
Ma il canale l'avete battuto voi? Non sembrano zone molto frequentate...
 
Ma il canale l'avete battuto voi? Non sembrano zone molto frequentate...
si, l'abbiamo battuto noi. A differenza della parallela Valle Cerchiata, molto nota e battuta, questo non e' un percorso molto frequentato, ne' tantomeno su internet si trova un granche' di relazioni (praticamente nulla). Solo qualche alpinista o sci-alpinista "locale" lo fa, ma non mi stupisco se in questo inizio di stagione invernale siamo stati i primi
 
Avete la mia piu profonda ammirazione per aver compiuto questa formidabile impresa.
Non era necessario scrivere un poema per recensione, dalle tue parole traspare il senso che si dà a certe esperienze, alle sensazioni, alla soddisfazione che hai provato, e soprattutto al perchè che si va a cercare lassù.

Viste le difficoltà che avete affrontato in salita, non credo che la nebbia e la neve incombente possano avervi minimamente scalfito durante la discesa!
Bellissime e suggestive tutte le immagini. Una nota particolare per il cielo dell'alba arroventato, sembra che abbia voluto darvi il benvenuto.

Mea culpa: questa estate quando sono salito sulla Punta Trento dall'altro versante non ho proprio fatto caso a questa dorsale, anzi, l'ho completamente ignorata. Mi dispiace perchè troppe volte si è presi dalle vette e ci sfuggono elementi del territorio che invece hanno importanza notevole (ovviamente parlo per me).
 
Avete la mia piu profonda ammirazione per aver compiuto questa formidabile impresa.
Non era necessario scrivere un poema per recensione, dalle tue parole traspare il senso che si dà a certe esperienze, alle sensazioni, alla soddisfazione che hai provato, e soprattutto al perchè che si va a cercare lassù.

Viste le difficoltà che avete affrontato in salita, non credo che la nebbia e la neve incombente possano avervi minimamente scalfito durante la discesa!
Bellissime e suggestive tutte le immagini. Una nota particolare per il cielo dell'alba arroventato, sembra che abbia voluto darvi il benvenuto.

Mea culpa: questa estate quando sono salito sulla Punta Trento dall'altro versante non ho proprio fatto caso a questa dorsale, anzi, l'ho completamente ignorata. Mi dispiace perchè troppe volte si è presi dalle vette e ci sfuggono elementi del territorio che invece hanno importanza notevole (ovviamente parlo per me).
grazie mille del pensiero, hai colto in pieno cio' che mi ha spinto lassu' (e che mi spinge sempre alla ricerca dell'escursione perfetta). La nebbia e la neve incombenti, visto quello che avevamo vissuto per salire, erano quasi come una carezza sul viso :biggrin:
Una considerazione attuale la tua: spesso noi amanti della montagna, pur di raggiungere una vetta (e parlo anche di me) tralasciamo altri aspetti non meno suggestivi della montagna. Certo, puo' essere un'attenuante il fatto che ogni tanto bisogna pure lavorare e stare con la famiglia, quindi non possiamo fare tutto quello che vogliamo. Nel mio piccolo sto cercando di esplorare quante piu' cime sotto i 2000, quante piu' creste, quante piu' vette sopra i 2mila ripetute ma da altri versanti e in altre stagioni di ogni singolo massiccio montuoso, ma non basta mai..l'elenco di cose che voglio fare e' ancora lunghissimo
 
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