- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: 21 maggio 2016
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Rosciolo
Località di arrivo: monte Velino
Tempo di percorrenza: 7 ore
Chilometri: circa 14
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: lunghezza del percorso, forte dislivello unito a presenza di neve possono rendere difficoltoso il percorso.
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: presenti bolli rosso/bianchi
Dislivello in salita: c.ca 1500 metri
Quota massima: 2478 metri
Accesso stradale: dall'autostrada Roma - Pescara uscita Magliano dei Marsi - poi verso Rosciolo.
Dal paese si prende una stretta curva a destra con cartello per Santa Maria in Valle Polcraneta dove c'è un piccolo slargo per parcheggiare e una bellissima chiesa da visitare.
Descrizione
Calpestando le ultime nevi di un inverno debole e sfuggente, che farà ricordare il 2015/2016 come una delle stagioni meno nevose di sempre, risalgo per la seconda volta in due anni il sentiero che da Rosciolo porta alla massima vetta della Marsica, all’indomani di una nevicata che ha donato all'ambiente un assetto quasi invernale, giusto per sottolineare che il clima davvero impazzito non rispetta più le pagine del calendario.
Dopo 2 ore dalla partenza giungiamo alla Fonte di Sevice, 1975 mt. (o fonte dei cavalli) una tappa quasi obbligata sia per chi scende e soprattutto per chi sale, per riposarsi un po’ e per scambiare due chiacchiere con qualche escursionista di passaggio. Facciamo rifornimento con l’ottima acqua fresca che sgorga da due cannelle.
Da qui ripartiamo fino a raggiungere la vicina Sella del Cavallo (o bocchetta di Sevice) 2120 mt. dove termina il sentiero e inizia lo splendido pianoro pensile che ospita il rifugio Capanna Sevice.
Il terreno è ricoperto da un sottile strato di neve fresca che rende l'ambiente ancora più affascinante di quanto non lo sia. Attraversiamo il piano di Sevice portandoci sul lato opposto, a est, dove riprendiamo a seguire il sentiero ben segnato che sale mantenendosi quasi sull’orlo del precipizio regalandoci visuali vertiginose e spettacolari sulla sottostante selvaggia val di Teve.
Si segue sempre la cresta in ripida salita verso il pietroso dosso del monte Costognillo.
La neve si fa più alta e in certi punti si batte traccia.
Lungo i margini delle creste il vento ha spazzato parzialmente la neve rendendo il cammino più agevole mentre il perfetto e geometrico profilo del Velino ci appare sempre più vicino e maestoso.
I numerosi affacci sul circo glaciale più bello dell'Appennino ci fanno superare l'ostacolo psicologico della fatica distraendoci ad ogni passo e facendo aumentare la voglia di raggiungere la vetta.
Giunti alla base della piramide, si sfrutta una traccia che rende meno complicato il ripido strappo finale.
E' stato faticoso ma alla fine si conquista la vetta a 2487 m. la cui grande croce appare da lontano, confortandoci e sottolineando la fine della lunga salita che ci ha visto accumulare poco più di 1500 metri di dislivello e per circa la metà del percorso su neve fresca.
Si mangia un panino in piacevole compagnia di altri escursionisti e poi, dopo circa un’ora di bivacco, si scende deviando verso la sella che separa il Velino dal monte Sevice e si attacca di nuovo la via in salita che in mezz’ora ci porta sulla vetta del Sevice, 2355 m. altra splendida cima “gemella” del Velino.
Come sempre vi riporto sul mio sito per approfondire racconto e immagini.
Grazie a tutti!!
https://fabri64.wordpress.com/2016/05/25/monte-velino-e-dintorni/
Data: 21 maggio 2016
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Rosciolo
Località di arrivo: monte Velino
Tempo di percorrenza: 7 ore
Chilometri: circa 14
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: lunghezza del percorso, forte dislivello unito a presenza di neve possono rendere difficoltoso il percorso.
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: presenti bolli rosso/bianchi
Dislivello in salita: c.ca 1500 metri
Quota massima: 2478 metri
Accesso stradale: dall'autostrada Roma - Pescara uscita Magliano dei Marsi - poi verso Rosciolo.
Dal paese si prende una stretta curva a destra con cartello per Santa Maria in Valle Polcraneta dove c'è un piccolo slargo per parcheggiare e una bellissima chiesa da visitare.
Descrizione
Calpestando le ultime nevi di un inverno debole e sfuggente, che farà ricordare il 2015/2016 come una delle stagioni meno nevose di sempre, risalgo per la seconda volta in due anni il sentiero che da Rosciolo porta alla massima vetta della Marsica, all’indomani di una nevicata che ha donato all'ambiente un assetto quasi invernale, giusto per sottolineare che il clima davvero impazzito non rispetta più le pagine del calendario.
Dopo 2 ore dalla partenza giungiamo alla Fonte di Sevice, 1975 mt. (o fonte dei cavalli) una tappa quasi obbligata sia per chi scende e soprattutto per chi sale, per riposarsi un po’ e per scambiare due chiacchiere con qualche escursionista di passaggio. Facciamo rifornimento con l’ottima acqua fresca che sgorga da due cannelle.
Da qui ripartiamo fino a raggiungere la vicina Sella del Cavallo (o bocchetta di Sevice) 2120 mt. dove termina il sentiero e inizia lo splendido pianoro pensile che ospita il rifugio Capanna Sevice.
Il terreno è ricoperto da un sottile strato di neve fresca che rende l'ambiente ancora più affascinante di quanto non lo sia. Attraversiamo il piano di Sevice portandoci sul lato opposto, a est, dove riprendiamo a seguire il sentiero ben segnato che sale mantenendosi quasi sull’orlo del precipizio regalandoci visuali vertiginose e spettacolari sulla sottostante selvaggia val di Teve.
Si segue sempre la cresta in ripida salita verso il pietroso dosso del monte Costognillo.
La neve si fa più alta e in certi punti si batte traccia.
Lungo i margini delle creste il vento ha spazzato parzialmente la neve rendendo il cammino più agevole mentre il perfetto e geometrico profilo del Velino ci appare sempre più vicino e maestoso.
I numerosi affacci sul circo glaciale più bello dell'Appennino ci fanno superare l'ostacolo psicologico della fatica distraendoci ad ogni passo e facendo aumentare la voglia di raggiungere la vetta.
Giunti alla base della piramide, si sfrutta una traccia che rende meno complicato il ripido strappo finale.
E' stato faticoso ma alla fine si conquista la vetta a 2487 m. la cui grande croce appare da lontano, confortandoci e sottolineando la fine della lunga salita che ci ha visto accumulare poco più di 1500 metri di dislivello e per circa la metà del percorso su neve fresca.
Si mangia un panino in piacevole compagnia di altri escursionisti e poi, dopo circa un’ora di bivacco, si scende deviando verso la sella che separa il Velino dal monte Sevice e si attacca di nuovo la via in salita che in mezz’ora ci porta sulla vetta del Sevice, 2355 m. altra splendida cima “gemella” del Velino.
Come sempre vi riporto sul mio sito per approfondire racconto e immagini.
Grazie a tutti!!
https://fabri64.wordpress.com/2016/05/25/monte-velino-e-dintorni/