Cavolo, domanda senza risposta. O meglio, con tante di quelle risposte da essere impossibile darle tute
Io partirei dal cercare di capire cosa vuol dire per te survival, sopravvivenza. In base a quello divrai mettere a fuoco la tua attrezzatura, la tua preparazione, il tuo allenamento.
Se vuol dire Jungle amazzoniche e foreste pluviali, o Alpi e Montagne Rocciose, o deserti arroventati, allora non posso aiutarti.
Se invece vuol dire sapere cosa fare e sopratutto cosa non fare in caso di smarrimento sugli Appennini sopra Firenze, ad altitudini modeste, con vegetazione disponibile e temperature mai sotto i 5 o 10° sotto zero, per periodi limitati (al massimo un paio di notti), allora il materiale è tantissimo, ma devi conoscere bene l'inglese. Si va dalle serie televisive di Les Stroud, Bear Grylls, Ron Hood, Ray Mears ( sul mulo o sul torrent), a centinaia di manuali, in particolar modo quelli dell'esercito USA (alcuni li trovi sul mio sito:
http://www.housegate.net/woodvival/manualistica/manualistica.htm ).
Poi sicuramente ti serve un minimo di attrezzatura "di sopravvivenza". Qui ognuno ha le sue idee. Quello che ho io lo puoi vedere sempre sul mio sito, nella sezione attrezzature. Naturalmente una volta che hai un kit base devi imparare ad usare tutto quello che c'è dentro.
Poi devi conoscere le regolette base, che sono secondo me 2: quella dello STOP e quella dei 3. STOP sta per Stop, Think, Orientate, Plan. SIgnifica che se ti perdi, se per qualsiasi motivo devi passare la notte fuori, magari con la pioggia, o la neve, devi fermarti (non ha senso, con il buio che arriva, mettersi a correre e ropersi l'anca), pensa a cosa fare, cerca di orientarti e pianifica. Non è una cosa molto facile da spiegare in poche parole, cerca in questo forum, all'interno del mio sito, o sul forum di
www.formazioneavventura.it , troverai info maggiori. La regola dei 3, o delle priorità, dice che puoi stare 3 minuti senza aria, 3 ore senza riparo, 3 giorni senza bere, 3 settimane senza mangiare. Quindi le tue priorità sono queste, nell'ordine. Solo in rarissime occasioni ho visto che l'acqua passa prima del riparo, attenzione a non invertirle sottovalutando l'importanza di avere un posto dove ripararti da vento, pioggia, neve, e dove poter riposare decentemente, cosa importantissima ma anche questa sottovalutata.
Poi dovresti, sempre secondo me, fare un corso di primo soccorso serio, magari con la Croce Rossa. E' molto importante, anche e forse soprattutto nella vita di tutti i giorni. Io lo renderei obbligatorio alle scuole medie, con obbligo di aggiornamento ogni due anni.
Poi farti qualche uscita di prova, magari passare qualche notte fuori senza niente ma con l'attrezzatura comunque pronta per le emergenze, o vercare di trovare acqua e cibo.. Provare e fare esperienza, è la scuola più importante.
Poi uscire con qualcuno più esperto, imparare i nodi, imparare a muoverti e camminare nei boschi (sembra facile, ma non lo è, sopratutto camminare in linea retta in boschi fitti), imparare a riconoscere le piante e il loro uso, imparare a procurarti il cibo e l'acqua... Vastissimo
Boh, credo di averti dato solo maggiori dubbi e confusione
Noon è facile rispondere così, con una tastiera. Sono cose che si imparano leggendo e provando in pratica, con calma e tempo.
Comunque se magari hai domande specifiche forse ci agevoli di molto. Prova a pensare a cosa potrebbe succederti da richiedere di innescare una serie di comportamenti di sopravvivenza. Cerca di immaginarti la situazione, per esempio vai a funghi? Ok, pensa a dove vai, e a cosa potrebbe succederti di brutto. Pensa quindi a cosa faresti (ma cerca però di imparare e sopratutto capire le due regole base: STOP e le priorità). E magari focalizzati su singole situazioni, in modo da iniziare con un mattoncino, e via via, man mano che ti viene in mente qualcosa di nuovo, mettine altri, per costruire un muro di "survival skills", di conoscenze teoriche ma sopratutto pratiche che ti possono essere utili.