- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Regionale Sirente-Velino
Dati
Data: 5/10/2015
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Ovindoli
Località di arrivo: Ovindoli
Tempo di percorrenza: circa 4 ore
Chilometri: direi 12...
Grado di difficoltà: E con qualche variante EE per esposizione, ma in generale direi E a parte la nuova "direttissima alexmoscow al monte Faito"
Descrizione delle difficoltà: mmmmh
Periodo consigliato: direi tutto l'anno!
Segnaletica: generalmente random, ma ben segnata la via normale alla serra di Celano
Dislivello in salita: ..passo..
Dislivello in discesa: ..passo..
Quota massima: millenovecentoedispari della serra di Celano
Accesso stradale:
Descrizione
Con il tostissimo @alexmoscow73 , in chiacchierate varie, si era parlato di una cima dislocata nella parte piu' selvaggia del Gran Sasso, ma è un'escursione che a dispetto di una quota modesta (sotto i 2000) ma comunque con un bel dislivello, presenta tratti veramente impegnativi laddove rischiosi e soprattutto sconsigliabili in caso di mal tempo.. E ieri era così, quindi - visto che io e lui ci siam detti "DOBBIAMO uscire", dove si va?
Alex, col quale ci siam conosciuti di persona ieri, mi propone la Serra di Celano.. Lui ne parla con un bel trasporto, io non sono mai stato nel parco Sirente Velino che però ho spesso ammirato incuriosito dal Gran Sasso.. Aggiudicato!
Giunti alle 7 ad Ovindoli, il meteo è di quelli uggiosi, so già che fotograficamente farò ben poco (ed infatti là reflex resta nello zaino per il 99% della camminata! ma fa parte del gioco..) e comunque ci incamminiamo per la sterrata che corrisponde in parte al sentiero 11 e prima di arrivare al Fontanile dei Curti ripieghiamo sulla destra senza sentiero.. Alex conduce e va come un trenino.. Io mediante ho un passo più lento, mi adeguo e tengo botta.. Almeno credo!
Attraversiamo tratti di bosco e alcuni ripidi prati (di quelli che ti spezzano le gambe) è Appennino selvaggio, quello che sembra bucolico e lo è pure, ma da non sottovalutare.. Infatti giungiamo ai piedi di una piccola paretina di roccia, erba e roccette, Alex scorge una via e sale, io seguo divertito su quella che poi battezzerò come "direttissima alexmoscow al Monte Faito" (1706 m.) una cima da vero panoramica! A 360 gradi, Si spazia su Serra dei Curti e Serra di Celano che sono le prossime due mete, Magnola, Fucino, altopiano delle Rocche e l'intera cresta del Sirente.
La visibilita' e' ancora discreta il che ci permette di ammirare tanta bellezza prima che scenda la nebbia.
Scendiamo quindi, stavolta lungo il sentiero 11C, per 150 metri di dislivello e puntiamo dritti alla Serra dei Curti, da dove si ammira il baratro che da' sulle sottostanti Gole di Celano e le cime dei monti Etra e Savina. Arrivati in cima alla Serra (1870 m.) per un attimo il sole in tanto grigio e foschia, dei cavalli in libertà ci fanno sentire immersi anche mentalmente nel silenzio del luogo.. Ci rifocilliamo velocemente e ci dirigiamo per la cresta est che ci condurra' alla vetta del Monte Tino (1923 m.), purtroppo immersa nella nebbia piu' completa ma non privo di fascino e di un peculiare quanto utilissimo bivacco ricavato in una grotta naturale posta quasi perfettamente sotto la croce di vetta..
Dopo un po' di sosta, ripartiamo per tornare a valle, chiudiamo la gita ripercorrendo agevolmente il sentiero normale per Monte Tino ed in poco tempo siamo alle macchine dopo una sosta rigeneratrice al fontanile dei Curti.. Giunti alle auto inizia a piovere, quasi a volerci salutare, quasi come un rito di contatto con la natura l'acqua ci rigenera (o almeno, a me fa 'sto effetto )
È stata proprio una bella gita, grazie anche alla splendida compagnia di Alex che spero vorrà integrare con info e fotografie.. Ora, anche se fatte col cellulare, vi propongo qualche immagine della giornata che già vi ho certamente tediato
Data: 5/10/2015
Regione e provincia: Abruzzo, L'Aquila
Località di partenza: Ovindoli
Località di arrivo: Ovindoli
Tempo di percorrenza: circa 4 ore
Chilometri: direi 12...
Grado di difficoltà: E con qualche variante EE per esposizione, ma in generale direi E a parte la nuova "direttissima alexmoscow al monte Faito"
Descrizione delle difficoltà: mmmmh
Periodo consigliato: direi tutto l'anno!
Segnaletica: generalmente random, ma ben segnata la via normale alla serra di Celano
Dislivello in salita: ..passo..
Dislivello in discesa: ..passo..
Quota massima: millenovecentoedispari della serra di Celano
Accesso stradale:
Descrizione
Con il tostissimo @alexmoscow73 , in chiacchierate varie, si era parlato di una cima dislocata nella parte piu' selvaggia del Gran Sasso, ma è un'escursione che a dispetto di una quota modesta (sotto i 2000) ma comunque con un bel dislivello, presenta tratti veramente impegnativi laddove rischiosi e soprattutto sconsigliabili in caso di mal tempo.. E ieri era così, quindi - visto che io e lui ci siam detti "DOBBIAMO uscire", dove si va?
Alex, col quale ci siam conosciuti di persona ieri, mi propone la Serra di Celano.. Lui ne parla con un bel trasporto, io non sono mai stato nel parco Sirente Velino che però ho spesso ammirato incuriosito dal Gran Sasso.. Aggiudicato!
Giunti alle 7 ad Ovindoli, il meteo è di quelli uggiosi, so già che fotograficamente farò ben poco (ed infatti là reflex resta nello zaino per il 99% della camminata! ma fa parte del gioco..) e comunque ci incamminiamo per la sterrata che corrisponde in parte al sentiero 11 e prima di arrivare al Fontanile dei Curti ripieghiamo sulla destra senza sentiero.. Alex conduce e va come un trenino.. Io mediante ho un passo più lento, mi adeguo e tengo botta.. Almeno credo!
Attraversiamo tratti di bosco e alcuni ripidi prati (di quelli che ti spezzano le gambe) è Appennino selvaggio, quello che sembra bucolico e lo è pure, ma da non sottovalutare.. Infatti giungiamo ai piedi di una piccola paretina di roccia, erba e roccette, Alex scorge una via e sale, io seguo divertito su quella che poi battezzerò come "direttissima alexmoscow al Monte Faito" (1706 m.) una cima da vero panoramica! A 360 gradi, Si spazia su Serra dei Curti e Serra di Celano che sono le prossime due mete, Magnola, Fucino, altopiano delle Rocche e l'intera cresta del Sirente.
La visibilita' e' ancora discreta il che ci permette di ammirare tanta bellezza prima che scenda la nebbia.
Scendiamo quindi, stavolta lungo il sentiero 11C, per 150 metri di dislivello e puntiamo dritti alla Serra dei Curti, da dove si ammira il baratro che da' sulle sottostanti Gole di Celano e le cime dei monti Etra e Savina. Arrivati in cima alla Serra (1870 m.) per un attimo il sole in tanto grigio e foschia, dei cavalli in libertà ci fanno sentire immersi anche mentalmente nel silenzio del luogo.. Ci rifocilliamo velocemente e ci dirigiamo per la cresta est che ci condurra' alla vetta del Monte Tino (1923 m.), purtroppo immersa nella nebbia piu' completa ma non privo di fascino e di un peculiare quanto utilissimo bivacco ricavato in una grotta naturale posta quasi perfettamente sotto la croce di vetta..
Dopo un po' di sosta, ripartiamo per tornare a valle, chiudiamo la gita ripercorrendo agevolmente il sentiero normale per Monte Tino ed in poco tempo siamo alle macchine dopo una sosta rigeneratrice al fontanile dei Curti.. Giunti alle auto inizia a piovere, quasi a volerci salutare, quasi come un rito di contatto con la natura l'acqua ci rigenera (o almeno, a me fa 'sto effetto )
È stata proprio una bella gita, grazie anche alla splendida compagnia di Alex che spero vorrà integrare con info e fotografie.. Ora, anche se fatte col cellulare, vi propongo qualche immagine della giornata che già vi ho certamente tediato
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