Trekking Sierra Nevada de El Cocuy - Colombia

Dati

Data: Gennaio 2014
Regione e provincia: Colombia
Località di partenza: El Cocuy (pueblo)
Località di arrivo: El Cocuy (pueblo)
Tempo di percorrenza: 4 gg
Descrizione delle difficoltà: Dai 3.800 ai 4.600 msm. Possibile mal di montagna
Periodo consigliato: Gennaio - Febbraio
Segnaletica: Scadente
Dislivello in salita: 900 m +



Descrizione

Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro che sono intervenuti sul forum condividendo informazioni e consigli importanti; senza il vostro aiuto non mi sarebbe neanche venuto in mente di andare in montagna!

Descrivo ora velocemente le possibilitá di trekking offerte del Parco Naturale de El Cocuy, sulle Ande Colombiane. Grazie ai miei genitori ho passato l´infanzia a fare camminate e qualche ferrata sulle Alpi, poi nell'etá adulta ho sviluppato altri interessi. Passati i trenta mi é venuta la curiositá di tornare a fare qualche escursione e mi sono dato un po´ da fare.Come arrivare:
Intanto bisogna arrivare fino in Colombia. Dalla stazione dei bus di Bogotà c'é un diretto per il villaggio montano El Cocuy. Circa dodici ore di viaggio per 393 km... vi lascio immaginare le strade. 45.000 COP circa a tratta.


Da Tunja ci si imbarca sul bus che viene da Bogotá e poi prosegue per El Cocuy; gli orari da Tunja (gennaio 2014) sono 8:00 AM, 9:15 AM, 9:30 PM, 11:30 PM.

Io sono arrivato alla città di Tunja alla mattina. Comprato il biglietto del bus delle 21:30 ho lasciato i bagagli in stazione e visitato la città. Il bus é arrivato verso le 6:30 AM a El Cocuy (2.700 msm).

Il camioncino del latte era giá partito, ma alcune jeep erano disponibili a portare i montanari all'entrata del parco (4.000 msm) per circa 15.000 COP a testa, 4 persone.

Con chi andare:
Meglio con qualcun'altro, meglio ancora con una guida. Io infatti sono andato da solo! Dovevo incontrare una ragazza colombiana geologa lí in loco, ma mi ha bidonato. Ha risposto lei a un'inserzione messa su couchsurfing per poi volatilizzarsi farmi perdere tempo.
Si trovano guide locali, mi pare il prezzo fosse 150.000 COP a persona (3gg/2n) comprensivo di tenda, sacco, ramponi, corde,... anche per affrontare il Pulpito del Diablo.
Lungo i percorsi si trovano altri trekker, ma il sabato sera me lo sono passato in solitaria campeggiando a 4.600msm. Fantastico, ma pericoloso.


Cosa portare:

Dedicheró un altro post sul mio equipaggiamento al completo.

Per quanto i ranger del parco consiglino almeno scarpe da ginnastica, io suggerisco gli scarponi; alcuni sentieri sono coperti da sassi e una base piú sicura diminuisce rischi.
Il principio aureo di vestirsi a strati é sempre fondamentale. Per quanto la Colombia abbia un clima tropicale, a 4.000 metri puó essere molto freddo, soprattutto la notte. Cosa avevo? Atnaloni da trekking leggeri, leggins da corsa, leggins da corca invernali (per la notte), maglietta da trekking, maglione di cachemire (noblesse oblige), softshell, giacca non imbottita di goretex, guanti, sciarpa, cuffia. A seconda di nuvole e sole ho messo e tolto.

Occhiali da sole livello 4 e crema solare protezione totale (bebé tedesco) per la faccia, media per le braccia.

Tenda trekking Vango Banshee, materassino espanso Decathlon e sacco a pelo comfort -7 (noleggiato al villaggio El Cocuy).

Cibo e cucina: alle varie cabanas si puó dormire in camerata e viene offerto servizio di ristorante. Io ho ho fatto scorta di vivande al supermercato a Tunja e portato tutto con me; tonno, fagioli in scatola, latte condensato, biscotti, pastina da brodo (quella che cuoce piú velocemente), cioccolato, caramelle, integratori vitaminici. La pentola me la ha regalata una mia amica a Tunja. Il fornello a gas lo ho noleggiato al Cocuy. Circa 50.000 COP per sacco e fornello 4gg.

Il negozio al villaggio offre anche noleggio di tenda, materassino, ramponi, corde, caschi... Comprano anche volentieri attrezzatura europea, purché in stato accettabile. Consiglio: tornando domenica controllate subito se il negozio é aperto ed eventualmente date un colpo di telefono affinché qualcuno venga a riprendersi il materiale e ridarvi il documento.


Opportunitá di escursione:

L´highlight delle escursioni nel parco é la cosidetta „ronda“, un giro di 5 o 6 gg tra laghetti di alta montagna e creste rocciose. Nel settembre 2013 le autoritá hanno chiuso questo percorso perché gli indigeni che abitano il parco considerano la Serra Nevada un luogo sacro, il trono die loro dei. Le possibilitá di trekking sono pertanto limitate al solo versante occidentale, con salite e discese copribili in un giorno. Uff! A dire il vero ho notato persone che tornavano bellamente dalla „zona proibita“ con la loro attrezzatura da campeggio, non so dire se ci siano controlli o sanzioni. Io stesso mi sono spinto con un compagno di viaggio per un´ora circa oltre il limite, per poi tornare indietro. È possibile passare su un sentiero in quota a Ovest del Pulpito del Diablo e raggiungere la Laguna Grande de la Sierra; questo era il mio piano iniziale, l´esser solo e il mal d´altura mi hanno dissuaso.

La neve comincia a 4.700 msm, per raggiungere le cime sono necessarie attrezzatura, capacitá e esperienza. Non avendo nessuna di queste, mi sono limitato alla „terra ferma“.


Cartografia:

Bella questione! Le carte dettagliate le doveva portare la geografa, io sono rimasto con quelle da ramino! I ranger del parco danno una cartina buona per gitanti. Carte migliori sono reperibili a Bogotá o su internet (1:50.000, non ho trovato di meglio. In seguito i link.


Sicurezza:

La Colombia NON é il posto piú sicuro del mondo per una vacanza, sia chiaro. Spesso i colombiani stessi hanno maggiori timori die turisti. Da una decina di anni il governo ha avviato una politica sulla sicurezza che, anche se criticabile per alcuni aspetti, ha abbassato drasticamente gli episodi di crimine violento. La strada da Bogotá per El Cocuy é sicura e controllata dalla polizia/esercito, se uno si vuole spingere per altri tratturi é fondamentale a chiedere indicazioni a piú di un locale.

Per quanto riguarda l´altitudine, non sono né medico né esperto alpinista, quindi non me la sento di dare suggerimenti. Ho 31 anni, pratico sport saltuariamente, ma per lavoro cammino tra i 6 e i 15 km ogni giorno (faccio la guida turistica a piedi). Prima di salire ho passato una settimana circa sopra i 2600 msm, fatto anche una passeggiata di 28 km e non ho mai avuto fiato corto o capogiri. Gli effetti dell´altitudine li ho sentiti dai 4.000 msm in poi. Mettiamoci anche che non ho una gran schiena e portare 13 kg di zaino era un´esperienza nuova.

Giorno 0 (mercoledí)
6:30 ca arrivo assiderato e stanco al villaggio El Cocuy (2.700 msm). Prendo stanza monacale in un alberghetto (8.000 COP) di fianco alla piazza del paese. Vado all´ufficio del parco, ascolto tutte le indicazioni die ranger chiedo info sui percorsi. Noleggio sacco a pelo comfort -10 e fornello a gas al negozio locale, compro accendino decente (Bic) e qualche snack in piú; snack pooi distribuiti ai bambini della famiglia dell´albergo, che mi guardano sgranando gli occhi.Giorno 1 (giovedí)
6:00 camioncino del latte "lechero" fino all'entrata, 1 hr 12.000 COP
7:30 check-in alla postazione dei ranger
10:00 dopo camminata in quota attaverso la Valle de las Lagunillas pianto tenda presso rifugio Cabana Sisuma 3.992 msm, salgo verso il passo Alto de Cusisiri (4.411 msm) per acclimatarmi. Ho problemi con l´altitudine, piove e torno indietro. Ricevo messaggio di "bidone" dalla ragazzadi Bogotà.
18:00 cena e nanna

Giorno 2
(venerdí)
6:00 sveglia all'alba e colazione. Devo sbrinare la tenda e poi asciugare la condensa. Nella notte c´é stata luna piena con celo stellato incredibile, assieme a temperature ben sotto lo zero.
8:30 risalgo fino a Alto de Cusisiri, scendo per circa un'ora nella "zona proibita" assieme a un canadese; discesa ripida con sentiero coperto di sassi.
13:30 ritorno al campo. Piccola salita verso Lagunas de Campanilla di ricognizione.
18:00 cena e nanna

Giorno 3
(sabato)
6:00 sveglia e colazione
8:00 mi incammino a ritroso verso l´entrata della Valle de las Lagunillas. Prendo passaggio in macchina fino Hacienda la Esperanza (25000 COP ca)
10:00 partenza da La Esperanza (3800 msm) per Laguna Grande de la Sierra. La salita é davvero difficile: dopo i 4.200 msm l´altitudine e il peso dello zaino si fanno davvero sentire. Conto trenta passi, mi fermo a boccheggiare e riparto. Il sentiero é coperto da sassi grossi come meloni, non forniscono una gran base di appoggio e intralciano nei movimenti. Probabilmente in ipossia, mi trovo a cantare i Litfiba (band che non ho mai potuto sopportare).
16:00 arrivo a Laguna Grande de la Sierra (4600 msm). Zampetto senza zaino nella pietraia intorno al lago. Piccole grandi soddisfazioni: essere in assoluta solitudine in un deserto lunare circondato da montagne innevate che risplendono al sole.
18:00 cena e nanna

Giorno 4
(domenica)
6:00 sveglia e colazione. Causa nuvole prefersico smontare il campo e scendere fino a La Hesperanza.
11:00 arrivo a la Hesperanza, reincontro il canadese e prendo un passaggio fino al villaggio El Cocuy (15.000 COP, praticamente il pranzo dell'autista). Riconsegno attrezzatura e recupero bagaglio. Check out all'ufficio del parco
15:00 Bus verso Tunja (35.000 COP)
2:00 arrivo a Tunja con circa due ore di ritardo, mi faccio portare da un taxi a un albergo.


Conclusioni:



Purtroppo non ho potuto scrivere di grandi escursioni, trekking di piú giorni, incontri con yeti e avventure simili. Sbarramenti imposti dalla dirigenza del parco, inesperienza, solitudine, timore e difficoltá respiratorie mi hanno frenato nel lanciarmi in giri e esplorazioni. Nonostante tutto ho potuto respirare un po´ d´aria fresca e godermi bellissimi panorami.

La Colombia é un paese fantastico da punto di vista naturalistico e ci sono molte possibilitá di escursione. La gente é molto socievole e ho promesso che avrei parlato bene del loro paese se non mi fosse successo niente di male. Ci sono stato sette settimane e cosí é stato.

Resto a disposizione per chiarimenti e approfondimenti.
 
Alcune immagini dal cellulare
 

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grazie per la condivisione: prima o poi se non schiatto prima vorrei andare oltre il continente :)
Bellissima la III foto :)
 
veramente molto bello vedere i monti di Paesi lontani e poco conosciuti dal punto di vista escursionistico...davvero una gran bella esperienza!
 
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