Escursione Solstizio d'Inverno su Cima Re Magi

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Data: 21 dicembre 2016 .
Regione e provincia: Lazio/Abruzzo - Frosinone/L'Aquila.
Località di partenza: Valico di Forca d'Acero (nei pressi).
Località di arrivo: idem.
Tempo di percorrenza: intorno alle cinque ore con le soste. La percorrenza effettiva è più o meno tre ore e mezza.
Chilometri: intorno agli undici.
Grado di difficoltà: E-EE
Descrizione delle difficoltà: traversi su pendii bagnati e scomodi. Qualche tratto un po' a strapiombo, facilmente aggirabile.
Periodo consigliato: sempre. Con innevamento, indispensabili ramponi e picca, capacità di scelta del percorso (spesso si formano cornici) e passo sicuro.
Segnaletica: sufficiente, a parte alcuni tratti dove si procede un po' ad occhio.
Dislivello in salita: in totale sugli 850 m., considerando i vari saliscendi.
Dislivello in discesa:idem.
Quota massima: 2007 m..


Descrizione

Il percorso sarà già noto a molti.
Qualche centinaio di metri a valle del valico di Forca d'Acero (verso il Lazio) vi è l'attacco del sent. F4 del PNALM. Lo si segue per un po' (percorrendolo tutto si raggiunge il sent. F6 che può condurre sulla cresta M. Panico - M. S. Nicola). Io solitamente lo abbandono invece quasi subito, piegando decisamente verso SE appena si intuisce, nel bosco, la spalla NW del M. Panico. Con una salita decisa ma non impossibile si giunge prima su di una altura senza nome, poi sul M. Panico (1885 m.). Le nuvole avvolgono le vette e riducono la visibilità.

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Da qui si percorre la bella cresta in direz. ESE e, in un paio di Km. ed alcuni saliscendi, si giunge prima alle "Pietre Rosse", poi sul M. San Nicola (1900 m.). La cresta è sempre caratterizzata da forti venti ma l'ambiente sconfinato ed il colpo d'occhio sulle alture circostanti, una volta che il vento ha spazzato le nuvole, ne fa valere la pena. Con la neve, poi, è un vero spettacolo. Peccato che qui in zona questa manchi da lungo tempo....
Da M. San Nicola si scende ad occhio verso i primi contrafforti della Cima Re Magi, per poi risalirli senza sentiero su pendii ripidi e rocciosi dal grande fascino.

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Una volta guadagnata la cresta, si risale dritti verso la Cima Re Magi (anche detta Cima Nella). È sulla vetta che, dopo essermi cambiato aggredito da un vento gelido, aspetto il Solstizio.

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Per un attimo tutto si ferma. Il sole tocca il punto più basso della sua eclittica. Il vento dà un'ultima, poderosa sferzata come a celebrare la vittoria del gelo ma ad un tratto tutto è immobile, l'aria si ferma, il silenzio improvviso si riempie del solo battito del cuore che mi martella i timpani. Il sole rinasce, il ciclo ricomincia.

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Dopo una decina di minuti decido che è ora di tornare giu ed opto per la valle Inguagnera, gelata, specie nel primo tratto che vede i raggi del sole solo nel tardo pomeriggio.

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Chiudo così un cammino ad anello, in senso orario, come il moto apparente del Sole nel cielo.
Tutto può diventare simbolo.

Buon Solstizio a tutti.
 
Uno dei territori più belli del PNALM.

Bellissima escursione. Complimenti e grazie per aver condiviso.

Tutto molto bello, parole ed immagini.

Grazie per la condivisione.

Grazie per la condivisione,sperando che il tuo rito porti un sano è normale inverno a tutto L Appennino. Bellissime le foto e la descrizione dell emozioni.

Grazie a tutti
 
Gran bel giro, complimenti. Anche per le belle parole che hanno descritto le tue sensazioni.
Feci anche io un itinerario molto simile, esattamente nel solstizio d'inverno del 2015 (!), anche se allungai decisamente l'ampiezza dell'anello arrivando fino al monte Irto e rientrando alla base che il sole era ormai tramontato.

Approfitto della discussione per chiedere spiegazioni su un mio dubbio.
A proposito del M. San Nicola, io pensavo di esserci arrivato, avendo raggiunto una quota con questa targa:
San Nicola.jpg


All'indomani, quando mi sono rivisto la mia traccia GPX ho visto che in realtà ho lisciato il San Nicola, il quale su carta IGM è collocato su una quota un pò più a Nord-Est, mentre la targa si trovava sulla quota 1899 m che ho toccato prima di scendere in direzione del valico Inguagnera:
Screenshot_2016-12-23-11-36-00.png


Quindi targa e carta IGM sono in contraddizione.

Qualcuno saprebbe svelare l'arcano?
Quale delle due vette è il Monte San Nicola?
 
Gran bel giro, complimenti. Anche per le belle parole che hanno descritto le tue sensazioni.
Feci anche io un itinerario molto simile, esattamente nel solstizio d'inverno del 2015 (!), anche se allungai decisamente l'ampiezza dell'anello arrivando fino al monte Irto e rientrando alla base che il sole era ormai tramontato.

Approfitto della discussione per chiedere spiegazioni su un mio dubbio.
A proposito del M. San Nicola, io pensavo di esserci arrivato, avendo raggiunto una quota con questa targa:
Vedi l'allegato 143391

All'indomani, quando mi sono rivisto la mia traccia GPX ho visto che in realtà ho lisciato il San Nicola, il quale su carta IGM è collocato su una quota un pò più a Nord-Est, mentre la targa si trovava sulla quota 1899 m che ho toccato prima di scendere in direzione del valico Inguagnera:
Vedi l'allegato 143392

Quindi targa e carta IGM sono in contraddizione.

Qualcuno saprebbe svelare l'arcano?
Quale delle due vette è il Monte San Nicola?
Ciao. Bello l'essere stati sulle stesse cime in occasione del Solstizio. Le coincidenze non esistono.
Per quanto riguarda il dubbio sul M. S. Nicola, io direi che la vetta è quella successiva e che la targa sia sbagliata. Dalla vetta della tua foto devi ridiscendere e risalire.
Ciao e grazie della visita.
 
Ciao. Bello l'essere stati sulle stesse cime in occasione del Solstizio. Le coincidenze non esistono.
Per quanto riguarda il dubbio sul M. S. Nicola, io direi che la vetta è quella successiva e che la targa sia sbagliata. Dalla vetta della tua foto devi ridiscendere e risalire.
Ciao e grazie della visita.

:si:Allora vuol dire che dovrò tornare da quelle parti per spostare la targa sul vero monte San Nicola ... ;)
Magari lo farò nell'equinozio di Primavera!
 
Gran bel giro, complimenti. Anche per le belle parole che hanno descritto le tue sensazioni.
Feci anche io un itinerario molto simile, esattamente nel solstizio d'inverno del 2015 (!), anche se allungai decisamente l'ampiezza dell'anello arrivando fino al monte Irto e rientrando alla base che il sole era ormai tramontato.

Approfitto della discussione per chiedere spiegazioni su un mio dubbio.
A proposito del M. San Nicola, io pensavo di esserci arrivato, avendo raggiunto una quota con questa targa:
Vedi l'allegato 143391

All'indomani, quando mi sono rivisto la mia traccia GPX ho visto che in realtà ho lisciato il San Nicola, il quale su carta IGM è collocato su una quota un pò più a Nord-Est, mentre la targa si trovava sulla quota 1899 m che ho toccato prima di scendere in direzione del valico Inguagnera:
Vedi l'allegato 143392

Quindi targa e carta IGM sono in contraddizione.

Qualcuno saprebbe svelare l'arcano?
Quale delle due vette è il Monte San Nicola?
Ciao Ulysses. Per curiosità, hai ancora la traccia completa? Stavo pensando di fare un giro su quel pianoro tra Cima nella e M. Irto ma cercavo un altro punto di partenza per non dover ripartire da forca d'Acero e percorrere la cresta Panico-S.Nicola né la Serra Matarazzo né il giro da Colle Nero- M.S.Marcello.
Grazie
 
Anche io ero partito da Forca d'Acero risalendo poi la dorsale dei Monti Panico e S. Nicola fino a Cima Le Gravare (poi ho puntato il lontano Monte Irto).
Per il ritorno sono sceso dalla Cima di Serra Materazzo nella valle Inguagnera.
Penso che se vuoi raggiungere quel pianoro evitando le vette circostanti dovresti fare il percorso che ho fatto io al ritorno, ossia il sentiero P3 che ha inizio lungo la SR 509, qualche km più in basso del valico di Forca d'Acero, e che risale tutto il vallone.

Questo è il link da cui puoi scaricare la traccia del mio percorso:
https://www.dropbox.com/s/pz4861g4mdmxua4/21.12.2015 (1).gpx?dl=0

In realtà, avrei da tempo in canna un progetto abbastanza ambizioso riguardante un itinerario simile a questo: tramite il sentiero P3 che ti dicevo vorrei arrivare al valico delle Gravare e poi puntare in direzione Sud l'Anito Lungo fino a Rocca Altiera. Insomma, una bella scarpinata in un ambiente dagli scenari maestosi, tra i più belli del Parco!
 
Ciao @Ulysses. Grazie della risposta. Intendevo però un accesso da est, non dalla zona di Forca (incl il p3, valle inguagnera ecc.).
Il tuo piano prevede il passaggio dal valico delle portelle fino a rocca altiera. Poi ritorno sullo stesso itinerario?
 
Ultima modifica:
Allora credo dovresti fare il sentiero O3 (dalla Val Canneto) oppure F2-F5 dalla val Fondillo per il valico delle Gravare (da Nord).
Ma questi itinerari purtoppo non appartengono al mio repertorio.
 
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