- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 1/12/2016
Partenza: Borgo di Forca di Valle( Isola del G.S.) 800 mt slm
Quota massima: 1600 mt slm- Colle Pelato
Percorsoa Forca di valle ( Chiesa)30min. per Fosso dello scarpone( 925 mt)--25min. per selva degli abeti(1206mt)--5 min Selva degli Abeti 1175 mt--40 Fosso S.Marano (alto 1200 mt circa) e 40 minuti circa per risalire al colle Pelato fuori sentiero.
Difficoltà: EAI (neve fresca e ghiacciata fino alle 11 dove da sotto zero della mattina saremo arrivati sui 15 gradi)
Periodo consigliato : sempre.
Avvistato e sentito Lupo solitario, più un "barboncino" o simile (sporco e solo), che ci ha seguito per un po' , non sono riuscito ad avvicinare: guardingo.
Descrizione: ottima scarpinata in una giornata assolata la mattina ,e un po' velata dopo mezzogiorno.Questa mattina ho ritardato la partenza fono alle 8 e 45 perché la ghiacciata della notte mi ha tenuto ibernato dalle 5( ora sveglia) alle sette, e Poi molta calma aspettando un po' di sole al bar vicino.
La zona è veramente selvaggia e poco trafficata visto la presenza di lupi ,che che ho sentito ululare per gran parte dell'ascesa. Avrei voluto andare al rifugio visto dal report dell'amico Francesco, ma poi al bivio miravo un bel sentiero che scollinava verso fonte del Lupo per cui la curiosità ha cambiato subito la mia strada.
Tanta neve dalla selva degli abeti in poi , fresca e vaporosa ma sotto gli scarponi si comprimeva bene ,tranne alcuni pezzi dove si affondava quasi al ginocchio. La pendenza dell'ultimo tratto ha fatto sì che il ritorno l'ho fatto con i ramponi ai piedi e la piccozza nuova nuova ,ma che oggi ho usato solo per un breve tragitto del ritorno, mentre le lame sono rimaste fino ai 900 mt. Nel silenzio del bosco innevato e controvento ,ho avvicinato un lupo, che poi è scappato non appena Linda stava per lanciarsi: ho fatto di proposito rumore per non avere problemi con la mia di Lupa, fuggito via, Linda ha potuto giocare ,senza che la trattenessi , alla ricerca delle tracce.
Uscito dall'ultimo tratto di bosco ,che mi ha fatto sudare sette camice, l'affaccio sull'orrido è stato improvviso e si rimane senza fiato davanti alla catena Imbiancata di fresco. Linda guarda ammirata, e io altrettanto ipnotizzato da una visuale ancora inedita di Corno Piccolo. Sono uscito, avendo perso il sentiero all'ultima radura incontrata, poco sopra la croce, in direzione opposta di quel crinale( a circa 200 mt di distanza, 20 mt più in alto), ma la vista era così bella che mi sono fermato un po' troppo per pranzo, da non voler più girare ed evitare il piccolo anello pensato, passando dalla croce. Il pranzo è stato di un certo livello, ho ripetuto le lenticchie piccole di montagna, ma stavolta i pezzetti di guanciale nostrano hanno fatto la differenza, anche Linda ha apprezzato. Un bel the caldo e si riparte con l'immagine,stampata negli occhi ,di sua Maestà, che anche oggi è stato di ottima compagnia per un gran bel Pranzetto. Il ritorno è stato occasione per provare un po' l'uso della piccozza, con cui mi trovo ancora un po' impacciato,anche le scarpe sono state sperimentate con la neve:sono un po' freddine ma sempre meglio delle solite Media Montagna. Il sole velato del ritorno ha reso l'atmosfera ancora più suggestiva e ha lasciato ,ancora una volta ,un ricordo intenso ,come intenso e selvaggio sa essere tutto il versante Teramano di questa "infinita" catena del Gran Sasso.
Partenza: Borgo di Forca di Valle( Isola del G.S.) 800 mt slm
Quota massima: 1600 mt slm- Colle Pelato
Percorsoa Forca di valle ( Chiesa)30min. per Fosso dello scarpone( 925 mt)--25min. per selva degli abeti(1206mt)--5 min Selva degli Abeti 1175 mt--40 Fosso S.Marano (alto 1200 mt circa) e 40 minuti circa per risalire al colle Pelato fuori sentiero.
Difficoltà: EAI (neve fresca e ghiacciata fino alle 11 dove da sotto zero della mattina saremo arrivati sui 15 gradi)
Periodo consigliato : sempre.
Avvistato e sentito Lupo solitario, più un "barboncino" o simile (sporco e solo), che ci ha seguito per un po' , non sono riuscito ad avvicinare: guardingo.
Descrizione: ottima scarpinata in una giornata assolata la mattina ,e un po' velata dopo mezzogiorno.Questa mattina ho ritardato la partenza fono alle 8 e 45 perché la ghiacciata della notte mi ha tenuto ibernato dalle 5( ora sveglia) alle sette, e Poi molta calma aspettando un po' di sole al bar vicino.
La zona è veramente selvaggia e poco trafficata visto la presenza di lupi ,che che ho sentito ululare per gran parte dell'ascesa. Avrei voluto andare al rifugio visto dal report dell'amico Francesco, ma poi al bivio miravo un bel sentiero che scollinava verso fonte del Lupo per cui la curiosità ha cambiato subito la mia strada.
Tanta neve dalla selva degli abeti in poi , fresca e vaporosa ma sotto gli scarponi si comprimeva bene ,tranne alcuni pezzi dove si affondava quasi al ginocchio. La pendenza dell'ultimo tratto ha fatto sì che il ritorno l'ho fatto con i ramponi ai piedi e la piccozza nuova nuova ,ma che oggi ho usato solo per un breve tragitto del ritorno, mentre le lame sono rimaste fino ai 900 mt. Nel silenzio del bosco innevato e controvento ,ho avvicinato un lupo, che poi è scappato non appena Linda stava per lanciarsi: ho fatto di proposito rumore per non avere problemi con la mia di Lupa, fuggito via, Linda ha potuto giocare ,senza che la trattenessi , alla ricerca delle tracce.
Uscito dall'ultimo tratto di bosco ,che mi ha fatto sudare sette camice, l'affaccio sull'orrido è stato improvviso e si rimane senza fiato davanti alla catena Imbiancata di fresco. Linda guarda ammirata, e io altrettanto ipnotizzato da una visuale ancora inedita di Corno Piccolo. Sono uscito, avendo perso il sentiero all'ultima radura incontrata, poco sopra la croce, in direzione opposta di quel crinale( a circa 200 mt di distanza, 20 mt più in alto), ma la vista era così bella che mi sono fermato un po' troppo per pranzo, da non voler più girare ed evitare il piccolo anello pensato, passando dalla croce. Il pranzo è stato di un certo livello, ho ripetuto le lenticchie piccole di montagna, ma stavolta i pezzetti di guanciale nostrano hanno fatto la differenza, anche Linda ha apprezzato. Un bel the caldo e si riparte con l'immagine,stampata negli occhi ,di sua Maestà, che anche oggi è stato di ottima compagnia per un gran bel Pranzetto. Il ritorno è stato occasione per provare un po' l'uso della piccozza, con cui mi trovo ancora un po' impacciato,anche le scarpe sono state sperimentate con la neve:sono un po' freddine ma sempre meglio delle solite Media Montagna. Il sole velato del ritorno ha reso l'atmosfera ancora più suggestiva e ha lasciato ,ancora una volta ,un ricordo intenso ,come intenso e selvaggio sa essere tutto il versante Teramano di questa "infinita" catena del Gran Sasso.
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