Escursione Val Pramper e Forcella Moschesin

Parchi del Veneto
  1. Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
Data: 25/08/2015
Regione e provincia: veneto - belluno
Località di partenza: forno di zoldo
Località di arrivo: forno di zoldi
Tempo di percorrenza: 5h
Chilometri: 10 ca
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: giugno/ottobre
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 750 ca
Dislivello in discesa: 750 ca
Quota massima: 1940 ca
Accesso stradale:


Descrizione

Non sono di questo "mondo" della montagna da molto tempo, sino a pochi anni fa nemmeno mi piaceva la montagna, o meglio, mi piaceva come idea di natura incontaminata, dato che la natura che è la mia linfa vitale, ma poco altro.
Poi è scattato qualcosa, facendo un'escursione alle tre cime di lavaredo con mio fratello, in condizioni davvero grossolane, in jeans e maglietta, senza bastoncini e zaini decenti, allo sbaraglio completo.
Da li però sono rimasto folgorato, mi sono informato, ho letto libri, riletto libri e riviste ed iniziato a dedicarmi anche alla pratica e non solo alla teoria; nel frattempo mi sono munito di tutta l'attrezzatura necessaria, avendo intuito già sulle tre cime che jeans e maglietta non è proprio un abbigliamento consono non solo per un discorso di comodità, ma anche di sicurezza.
Si può dire che questo è il mio primo vero anno da "trekker", ma all'attivo ho solamente pochissime escursioni, sorapiss, vedorcia, e una piccola in austria nei tauri, inclusa le tre cime sopracitate dell'anno prima, ma che era durata solo 2 ore; tutto ciò è stato però abbastanza per far scattare la scintilla.
ho due bambine piccole (quasi 4 anni e quasi 1 anno) ed abito in un'isola, quindi non è semplicissimo per me riuscire a staccarmi spesso per fare escursioni, essendo già una conquista riuscire ad andare in bagno per qualche minuto di fila :D
Essendo un tipo che sta bene anche da solo, spesso più da solo che in compagnia (se non quella giusta), ho pensato di fare un'escursione in solitaria ed ho scelto la val pramper, zona settentrionale del parco nazionale delle dolomiti bellunesi e che include una parte dell'alta via numero 1. ho scelto questa escursione sia perchè logisticamente fattibile dato dove vivo, sia perchè so che sono zone abbastanza solitarie e lontante dalla mondanità montanara (infatti ho incrociato pochissime persone). come avete intuito, la solitudine per me non è una cosa negativa, anzi.
E' stata un'esperienza indimenticabile, non sono molto esperto, non so riconoscere tutte le montagne, non so nemmeno tutte le terminologie esatte dei gerghi montanari, ma le sensazioni personali, quelle non hanno confini ne di conoscenza ne di esperienza.
Mi sono affacciato a quest'esperienza con grandissimo entusiasmo e, pur essendo una persona molto sicura di me, anche un po' di timore; timore di sbagliare qualcosa, essendo da solo anche un errore sarebbe potuto costare caro, timore di vedere come avrei potuto reagire a sensazioni nuove ed impreviste essendo in solitaria, come per esempio trovarmi magari da solo in mezzo ad un temporale o situazioni non semplici, pur con la ferma intenzione di non superare mai la soglia di rischio. meglio rinunciare piuttosto che rischiare secondo me, almeno nelle mie condizioni e forse sempre.
Le previsioni davano pioggia tutta la mattina e temporali nel pomeriggio. ho letto molto di temporali in montagna e non avevo nessuna intenzione di sottovalutare la cosa, seppur l'idea di stare sotto la pioggia non mi dispiace affatto, preferendo il tempo uggioso al pieno sole (ma non temporalone con problemi magari di fulmini).
All'arrivo il tempo stava tenendo e dopo le prime fatiche arrivo a malga pramper seguendo il percorso 523 che parte da dove ho lasciato la macchina per poi guadagnare dopo una bella salita prà della vedova, un posto che in quel momento sembrava un qualcosa tra un posto fatato o forse stregato, di sicuro suggestivo e particolare, che mi metteva un po' a soggezione, non so perchè.
vedendo il tempo che non permetteva ottimismo ho deciso di non passare al vicinissimo rifugio sommariva pramperet e di iniziare il tratto dell'alta via numero 1, sino ad arrivare a forcella moschesin tramite sentiero 543
questo tratto è meraviglioso, non particolarmente difficile e che offre panorami e terreni di grande fascino, in più l'eccitazione bambinesca di essere nell'alta via numero 1, mio sogno che conto di realizzare nei prossimi anni, era grandissima.
sali sali arrivo a forcella moscheisn, con una vista mozzafiato su tutta la valle, ho provato a proseguire per l'altro versante ma la nebbia li' era troppo fitta, bellissimo esserci dentro, essendo la prima volta per me, ma non mi sono fidato a proseguire, data la mia scarsa esperienza ed il non voler rischiare niente, magari la prossima volta che mi troverò una situazione simile, continuerò.
sono tornato quindi in forcella e mi sono dedicato il mio momento di contemplazione. finalmente mi siedo su una roccia in pendenza con vista su tutta la valle. mi godo il silenzio totale, le nuvole che scendono e si muovono come giocando con le correnti d'aria, sembra che danzino, silenziose ed eleganti. lo spettacolo della natura è una cosa troppo grande, un dono troppo prezioso e ringrazio di avere un animo abbastanza sensibile per poter apprezzare queste meraviglie. ogni tanto il vento. che spettacolo il vento che canta tra i pini, è una cosa di una bellezza cosi' grande! eppure in città la gente non sa nemmeno che esiste.
Decido di riavviarmi per la parte finale del percorso, per il sentiero 540, tornare alla malga e poi pian piano alla macchina. so che non devo deconcentrarmi, la via del ritorno non va sottovalutata, ma sono già ebbro di quanto già fatto/visto sino ad ora. solo io, la mia fatica, i miei pensieri, il mio bagaglio interiore e sopratutto il qui ed ora, perchè per me fare escursioni è una meditazione. devi essere concentrato su ogni passo che fai se non vuoi cadere o farti male, una concentrazione che libera la mente da tutto e tutti e ti porta a contatto con l'essenziale, con il tuo sentire, il tuo percepire, il tuo essere intimo.
Torno alla macchina, ho concluso la mia prima solitaria, non ha mai piovuto, mi sembra di aver scalato il k2 ma non per la difficoltà o altro, non ho fatto niente di che in realtà, ma sono una persona diversa da ieri perchè le sensazioni che si provano durante un'escursione in solitaria sono fantastiche.
Purtroppo le foto le ho fatte con il cellulare, non sono di grande qualità.
Saluti e grazie dell'attenzione.
Luigi

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