Vertigini

Ciao a tutti,
Secondo voi è possibile "allenare le vertigini" cioè fare piccoli esercizi in modo da non rimanere troppo impressionati su tratti molto esposti??
 
io sono uno di quelli: non sono vertigini ma più che altro agorafobia. in periodi che andavo molto il montagna mi era praticamente passata.
quindi l'allenamento e la frequentazione sono un valido rimedio
 
Io penso che all'inizio sia assolutamente normale avere paura del vuoto e dei tratti esposti: in fondo è una reazione istintiva di autoconservazione. Secondo me bisogna distinguere la paura "patologica" da quella comune, nel senso che la patologia ti porta a soffrire la situazione di esposizione (classiche vertigini, ovvero giramento di testa, sudore, tremore, ansia, fino a casi di attrazione fatale all'abisso), mentre quella comune è costituita da un po' di repulsione e dalla voglia di ritrovarsi in fretta in un posto più sicuro. Tutte e due si possono superare, ma la prima richiede sicuramente un altro tipo di lavoro.

Devi capire tu stesso qual è il tuo caso. Se, come credo, visto che ti stai approcciando ad un corso di escursionismo avanzato, hai solo un po' di timore, direi che dovresti concentrarti soprattutto nel prendere sicurezza nel passo. Questo è uno dei motivi per cui insisto sull'andar per gradi in montagna: quando hai stabilità anche su terreni impervi e ti sei abituato ad andar per rocce, non necessariamente esposte, sarai tu stesso a sentirti più sicuro. Dopo un po' di pratica si ha la percezione istantanea dei pericoli e delle difficoltà, ma allo stesso tempo il corpo si abitua a muoversi in sicurezza e a reagire prontamente.
Io credo che la costante frequentazione della montagna, magari con un gruppo del Cai che ti aiuta e ti sprona un po' (anche quello è importante! Andare con i più esperti dà sicurezza) queste tue paure rimarranno qualcosa di perfettamente controllabile, che ti ricordano solo di stare attento dove ce n'è bisogno.

P.s: se ti può rassicurare, un famoso fortissimo scalatore italiano degli anni '70-'80, apritore di migliaia di vie, mi ha confessato che al suo primo corso di arrampicata fatto nell'adolescenza era super motivato ma totalmente terrorizzato! Poi nei 20 anni successivi ha praticamente vissuto in parete tutti i giorni!
 
Secondo me si è una questione di abitudine, a lavoro avevo quasi paura anche di salire sulla scala fino all'ultimo piolo, ora vado senza mani e carico di attrezzi! È una condizione un po diversa a cui bisogna adattarsi!

E poi... la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volareeeee (jovanotti)
 
Concordo con Anfisbena, via via che acquisici confidenza e sicurezza con l'ambiente montano anche le vertigini se ne andranno; personalmente non ho mai avuto problemi, ma mio fratello si. La prima volta che siamo stati, da ragazzini, a fare una via lunga in montagna -eravamo sulle Apuane ma non ricordo la linea, sicuramente vicino al gruppo dei bimbi- sul secondo tiro le vertigini che aveva teoricamente sconfitto in falesia si son rifatte sotto, proprio perché si trovava in un ambiente nuovo con il quale non aveva confidenza...ebbene recuperarlo non è stato agevole, era fermo in un canalone accovacciato su una cengia di roccia...però nel corso di quella vacanza e dopo quell'accidente piano piano ha preso confidenza con la montagna acquisendo sicurezza, e ora non ha più problemi...morale della favola, non ti sgomentare e stai tranquillo, che le vertigini se ne andranno!
 
Ciao a tutti,
Secondo voi è possibile "allenare le vertigini" cioè fare piccoli esercizi in modo da non rimanere troppo impressionati su tratti molto esposti??

Certamente ! Buone tutte le cose che già ti han detto.
Non so dove tu sia ma se hai a disposizione qualche via ferrata ci fai un po' di giri e il problema si risolve in fretta.

Altrimenti puoi sempre provare con balconi o ringhiere camminando all'esterno, su vecchi silos per cementi, bitumi o granaglia dove potrai sbizzarrirti sulle relative ferraglie. Sempre con imbrago, cordini e moschettoni, mi raccomando !

Anche il semplice camminare su muretti di recinzione o raccogliere frutti dagli alberi più alti può essere utile.

g
 
esperienza personale: soffro di vertigini, ma ho scoperto che dipende dal fattore sicurezza.

mi spiego:
ho iniziato col bouldering, poi ho provato anche ad arrampicare. prima salivo a 3m, poi 10m, poi 15m e così via. in pratica, man mano che predevo confidenza col vuoto sotto di me, man mano mi veniva più facile andare in alto. ovviamente andare come "primo di cordata" richiede andare più lentamente in questo processo (praticamenteho due velocità).
analogamente, a fare le ferrate non ho nessun problema.

quando mi tornano le vertigini? quando cammino su un sentiero esposto: se non ho un modo per assicurarmi e corro il rischio di cadere mi fermo. se un sentiero ad un certo punto va in cresta io mi metto a farlo a gattoni se non posso avvinghiarmi su un lato alla roccia. immagino che anche questa paura un po' alla volta la vincerò.

alla fine se dovessi riassumere la mia esperienza: è solo di testa e di determinazione... e credo valga la stessa cosa con quasi tutte le paure.
 
Secondo me, devi pure cercare di focalizzare che cosa vuoi fare in altezza: io mi ricordo che quando ho iniziato ad arrampicare (chiaramente da "secondo") non ho avuto nessun problema; da "primo", all'inizio, qualche incertezza c'è stata; mentre da "slegato" (su passaggi elementari) ho immediatamente percepito l'assenza della corda.

Dopo i primi tentennamenti, ho preso confidenza e, su terreni che reputo esposti ma facili, non ho avuto più problemi.

Però mi è capitato di essere a disagio su creste sottili (ma con un passaggio comodo) dove non potevo tenermi con le mani e non potevo neanche scegliere da che parte "sbilanciarmi" in caso di inciampo o scivolata.

Questo per dire che non aver paura dell'altezza in una situazione non è detto che significhi non averne paura in qualunque situazione..
 
S

Speleoalp

Guest
Per quel che ne so io no, ma solo perché spesso si definiscono vertigini sensazioni che vertigini non sono.

Molto spesso è solo la mancanza d'abitudine all'altezza o luoghi esposti e questo per gradi lo si può superare facilmente.

Se invece uno soffre di vertigini stà propri male, ovviamente và dalla gravità, ma risulta molto più difficile superare questa patologia.
 
Anch'io soffro di vertigini, ma a forza di andare in montagna e fare tratti più o meno esposti la soglia di sofferenza si è alzata notevolmente.
Per essere più chiaro, prima guardare giù dal balcone del secondo piano mi creava problemi, ora guardo giù al lavoro (4° piano) senza problemi.

Senza esagerare e in sicurezza, affronta le tue paure un passo alla volta, affrontando un passo esposto, una piccola arrampicata e vedrai che quasi senza accorgertene ti ritroverai a soffrire decisamente meno che in passato.
:)
 
Risposte tutte quante esaurienti, tengo a precisare che la situazione è quindi la domanda non riguarda proprio me, cioè io credo che quando si è su tratti esposti senza appigli e senza possibilità di buttarsi in qualche zona sicura, credo che la paura venga a tutti credo sia istinto di sopravvivenza, riguardava più alcune amicizie che ho che hanno deciso di rinunciare per questa cosa, e a me dispiace molto, qualche timore lo ho anche io e questa estate su sentieri abbastanza esposti mi sentivo molto timoroso forse anche perché un po sentivo la responsabilità di avere con me la mia ragazza che non era mai stata in montagna!! Magari la prossima volta verrà anche a me un attacco di panico in un punto e non riuscirò più a muovermi!! Nella vita mai dire mai!! Personalmente a parte il normale timore mi è capitato il primo giorno di escursione questa estate di scivolare su una lingua di ghiaccio, fortunatamente finiva dopo qualche metro e mi sono fermato, l'avevo fatta senza bastoncini e con il cane nello zaino che mi ha sbilanciato e mi ha fatto scivolare, forse sarei scivolato comunque, altri erano già scivolati li, be da quel giorno ogni volta che trovavo una lingua di neve mi bloccavo, e dovevo aspettare che passasse qualcuno prima di me, non vi dico che ansia per passare in mezzo a una valanga al brentei che finiva chissà dove, ma alla fine sono sempre passato, senza bastoncini, forse adesso se avessi con me i bastonCini riuscirei a non bloccarmi, forse...
 
esatto , e mandare su una ferrata uno che soffre di vertigini non penso sia una cosa saggia , se va in panico a meta' devono recuperarlo col SA , meglio la seconda idea Giulio ;)

Certo, bisogna distinguere tra i vari casi. Nel senso comune si parla di vertigini non tanto nel senso clinico del termine ma per indicare tutta una summa di piccoli e grandi disagi associati all'esposizione al vuoto.
E come tale l'ho intesa visto che è stata messa anche tra virgolette nella domanda iniziale.
Confermo senza esitazione che ho visto decine di persone risolvere questi ed altri problemi percorrendo semplici ferrate, ribadisco semplici, mica invito un profano a salire la gamma due ... ;)
E non solo, chi ha percorso un po' di ferrate per farsi le ossa (non per rompersele), quando si è accostato all'arrampicata su falesia si è trovato quasi gratis terzo, quarto e qualcuno perfino il quinto grado.

Mandare su uno che soffre veramente di vertigini sarebbe come chiedere ad un claustrofobico di dormire in una bara ...

g
 
Certo, bisogna distinguere tra i vari casi. Nel senso comune si parla di vertigini non tanto nel senso clinico del termine ma per indicare tutta una summa di piccoli e grandi disagi associati all'esposizione al vuoto.
E come tale l'ho intesa visto che è stata messa anche tra virgolette nella domanda iniziale.
Confermo senza esitazione che ho visto decine di persone risolvere questi ed altri problemi percorrendo semplici ferrate, ribadisco semplici, mica invito un profano a salire la gamma due ... ;)
E non solo, chi ha percorso un po' di ferrate per farsi le ossa (non per rompersele), quando si è accostato all'arrampicata su falesia si è trovato quasi gratis terzo, quarto e qualcuno perfino il quinto grado.

Mandare su uno che soffre veramente di vertigini sarebbe come chiedere ad un claustrofobico di dormire in una bara ...

g

ah ok , messa cosi si , bella semplice la prima :)
 
S

Speleoalp

Guest
Spesso lo si nota anche subito, la differenza tra vertigini reali e quelle "finte".

Nel primo caso le reazioni possono essere terrore, nausea, giramento di testa quasi immediato,...

Nel resto dei casi, spesso si riscontra solo una camminata "all'astronauta", insicurezza, ecc ma nulla di particolare.

Allenamento e via, per gradi e senza sforzare ;))

Inoltre il "senso del vuoto" nessuno può sapere di averlo superato e forse nessuno può. Anche al più estremo, esperto, ecc può capitare una giornata in cui si blocca o si sente insicuro a causa della sensazione che gli dà il precipizio/altezza... anche in situazioni o luoghi già visti e visitati.

Siamo strani noi esseri umani, ahahah
 
Sì in effetti ho sbagliato a mettere vertigini, una persona che soffre veramente di vertigini credo che non si avvicini nemmeno alla montagna...
 
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