Il lupo: può diventare un pericolo per gli escursionisti?

Molto strano...

Per avere una confidenza così con l'uomo, o è un cane rinselvatichito, o un ibrido lupo-cane.
...non sono un esperto, le foto non sembrano quelle di un lupo "vero" (come stereotipo), sembra un ibrido, qualche esperto può illuminarmi?
La confidenza di questo esemplare è molto pericolosa, oltre che totalmente anomala. La situazione va risolta.

Quindi ci avevamo visto giusto a sospettare qualcosa di "anomalo"...

Quindi, ancora 0 (zero) attacchi di lupi agli uomini da registrare... :poke:
 
Spiegato l' "arcano". Ed in effetti, dato il video che avevo postato, era plausibile ipotizzare una situazione del genere. Provate, se mai vi capitasse la fortuna di avvistare un lupo vero, a fischiargli come nel video, poi mi direte, se al suo posto appare la classica nuvoletta di polvere (=lupo vero) o vi guarda incuriosito come questo "ibrido". Probabilmente un lupo italiano (c'è anche una razza canina, con questo nome), ibridato con un lupo vero, per avere un esemplare con caratteristiche particolari.
Mi vengono in mente combattimenti clandestini fra cani :ignore:, ma spero di sbagliarmi. Dato che in fondo non si è rivelato proprio un killer, probabilmente lo hanno mollato.
In ogni caso, non certo un esemplare con comportamento "da lupo vero".

Stenderò un velo pietoso di silenzio sull'intelliggenza (si, con 2 g, per distinguerla dall'intelligenza vera...) di chi ha lasciato che la figlia si avvicinasse o di chi ha lasciato cibo ed ha cercato di avvicinarlo. NO COMMENT!:-x:wall::azz:
salute, più che i combattimenti fra cani per i quali vengono utilizzati altre tipologie di cani mi vengono in mente quei balordi che si spacciano per cacciatori e mi spiego circa 7-8 anni fa a qualche km da casa mia hanno beccato un balordo che stava incrociando di proposito varie razze di cani per lo più pastori per creare un cane da caccia per il capriolo ,quelli venuti su bene li accudiva quelli un pò meno propensi e paurosi gli abbandonava per il bosco (è così che ho trovato la mia canina)
--- ---

Firenze, cento lupi "in agguato" in piazza Pitti e Santissima Annunziata

FIRENZE. Cento grandi lupi di ferro (ognuno di 280 kg) hanno invaso piazza Pitti e piazza Santissima Annunziata a Firenze: l'installazione "I lupi in arrivo" dell'artista cinese Liu Ruowang (1977) resterà nelle due piazze del capoluogo toscano fino al 2 novembre. Il branco plasmato da Ruowang, è stato spiegato, è un'allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al comportamento predatorio dell'uomo nei confronti dell'ambiente. "Lupi in arrivo" rappresenta quindi una critica nei confronti di un mondo votato all'autodistruzione e i lupi sono un appello alla salvaguardia ambientale di tutto il pianeta.

Primo evento in uno spazio pubblico all'aperto che vede impegnati il Comune e gli Uffizi dopo i mesi di lockdown, "Lupi in arrivo" interagisce con l'architettura cittadina, con i suoi abitanti o con chi è di passaggio.

Secondo Ruowang, considerato uno dei maggiori artisti cinesi contemporanei, "per insegnare amore e rispetto per l'arte alle nuove generazioni il metodo migliore è far entrare l'arte nella vita quotidiana, rendendo i musei sempre più accessibili e non solo. È importante costruire una cultura del bene comune".




Il progetto, organizzato grazie a Matteo Lorenzelli, titolare della galleria milanese Lorenzelli Arte, è stato ideato in occasione delle celebrazioni dei 50 anni di relazioni diplomatiche tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Popolare Cinese e reso possibile dalla collaborazione tra Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi e Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze. L'installazione è stata presentata nella sala bianca di Palazzo Pitti.


"Il branco di lupi che si accinge ad entrare nel palazzo attraverso il portone centrale - ha detto Schmidt - ci ricorda immediatamente il cupo contrattacco della natura nel classico "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock, ma richiama alla nostra mente anche la recentissima esperienza di tante specie selvagge rientrate in città durante il lockdown. È la metafora del rapporto uomo-natura". Per il sindaco di Firenze Dario Nardella "questa imponente installazione conferma Firenze come città d'elezione in Italia per l'arte pubblica".

Prima di arrivare in Toscana, i lupi di Ruowang avevano invaso Napoli. "Nonostante l'aspetto apparentemente minaccioso, sono stati avvicinati da decine di migliaia di cittadini e di turisti - ha spiegato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris -, che hanno voluto fotografarsi con loro". Questa mostra - ha detto il console cinese Weng Wengang - rappresenta la prima attività tra Cina e Italia dopo la pandemia" e "riveste un significato molto particolare perché ha avvicinato il popolo italiano e quello cinese attraverso l'arte".
 
Ultima modifica:
Uomini e animali convivono bello stesso ambiente da secoli, anche se non sempre un maniera pacifica.
Potremmo spendere tutta la vita a discutere sul fatto che la colpa è degli esseri umani che hanno rovinato l'ambiente inquinandolo e antropizzandolo in maniera eccessiva.
Il fatto è che a questi fatti bisogna porre rimedio. Gli animali se attaccati o minacciati si difendono , anche gli umani lo fanno.
Si potrebbe filosofeggiare sui mezzi usati, ma non serverebbe.
Sono eventi che avranno delle conseguenze che dureranno nel tempo per le località coinvolte se non si cerca un rimedio.
Sinceramente siete sicuri che non avreste neanche un po' di timore ad andare in quei luoghi?
Io ero a Fai della Paganella e sono partito da là il 16, leggendo dei fatti di Andalo ho pensato ai giorni in cui ero in giro per quei meravigliosi boschi, come ho scritto nel mio racconto, con mia moglie non mia nipote di 6 anni e tanti pensieri mi sono frullati per la testa.
 
strano il comportamento alla "ti trascino" dell'orso. solitamente i selvatici prima ti ammazzano e poi ti portano via. o ha un orsetto a cui insegnare a cacciare, o non saprei... sicuramente brutta avventura e brutte ferite, dite a quel carabiniere che puo' mettere un cero al santo.
 
La cosa veramente strana e che abbia attaccato direttamente senza motivo apparente. Poi magari l'orso si è impaurito e si è visto senza vie di fuga. Però ripeto è strano che.non si sia allontanato che dovrebbe essere il primo istinto.
Ho.sempre saputo questo sugli animali selvatici. Non si allontanano solo se feriti, minacciati direttamente e senza fuga, oppure i piccoli da proteggere.
Conosco genitori più protettivi e aggressivi dei lupi o degli orsi nel loro intento di proteggere i figli.
Comunque se la cosa continua tema purtroppo conseguenze per quei territori in termini di turismo. Come se la pandemia non bastasse.
 
L'unica volta che mi sono, involontariamente, avvicinato a dei lupi, è stato, in pratica, quasi dentro il paese. Ne ho incrociati tre per quanta è la larghezza di una strada di montagna, ossia circa 4 metri, di notte, dopo le 21 e 30, in inverno, con la neve, ed ero solo. Erano sullo stesso lato della strada su cui stavo camminando e si sono limitati a cambiare lato; ci siamo incrociati, io guardando verso di loro e loro, ctutti e tre, con la testa girata verso di me. Una volta che ci siamo superati, hanno voltato la testa e proseguito per la loro strada ed io ho fatto altrettanto. Altre volte ho provato ad avvicinarli ma se ti individuano non c'è modo di farlo. Quella volta è successo perché ero sottovento, dietro una curva e i passi erano attutiti dalla neve
 
Una bella avventura da un certo punto di vista.
Essendo stato però praticamente in paese , nonostante la sua conclusione positiva, non si può negare costituisca un pericolo.
Poi come ho già detto possiamo perdere tutto il tempo che vogliamo a discutere del chi come e perché.
Se c'è un pericolo per la comunità qualche cosa bisogna fare , nell'interesse anche degli animali.
Se l'iniziativa passa nelle mani dei singoli potrebbero esserci per tutti conseguenze serie.
 
Mi domando se gli orsi del Trentino non comincino a soffrire di scarsità di territorio. Il ripopolamento grazie al progetto life ursus è stato un successo oltre le aspettative, ma ora la densità parrebbero eccessiva. Occorrerebbe forse agevolarne lo sparpagliamento lungo l'Arco Alpino per alleggerire la popolazione locale e la pressione sul territorio del Brenta e dintorni. Magari favorendone la reintroduzione anche nella 'mezzaluna appenninica' Lunigiana, Garfagnana e Apuane, dove è sempre stato presente fino a un secolo fa, annientato da caccia discriminata e catture per essere esibito da orsanti fra corti e piazze.
Ovviamente gli esemplari troppo confidenti o, peggio, instabili e aggressivi, devono essere messi in condizione di non nuocere all'uomo.
 
essendo abitante nella zona che auspichi come prossima sede accogliente di orsi ti rispondo: ma anche no! Grazie del pensiero ma ne farei volentierissimamente a meno.
 
Credo che MilanesePerCaso abbi a centrato il punto : troppi animali in un territorio. L a ridistribuzione potrebbe essere una idea, ma ecco che spunta subiti uno dei possibili problemi: le proteste degli abitanti.
Perdonami caro Daedin comprendo il tuo punto di vista, ma non ti sembr a che assomigli a quello delle discariche, dei termovalorizzatori o degli inceneritori che nessuno vuole vicino a casa sua , ma poi magari fa poco per la raccolta differenziata o che comunque ha sempre i suoi bei sacchetti di rifiuti da gettare?
Si possono fare obiezioni, ma magari proponendo alternative o chiedendo garanzie.
No è basta sa tanto di “ il problema non è mio , si arrangino gli altri”.
Questo non per fare polemiche, ma per dire che se c’è un problema comune va risolto insieme.
 
qui abbiamo ancora da fare i conti con i lupi, mettere già anche gli orsi farebbe scoppiare un casino folle... una cosa alla volta per favore e poi è troppo facile fare i ganzi col c*** degli altri senza avere la più pallida idea delle condizioni delle zone di cui si parla.

Se vuoi fare proposte di reintroduzioni falle nel tuo territorio che conosci, che sai in che condizioni è e quali problemi deve già affrontare prima di farle in territori lontani da te.
 
Ti chiedo scusa non era per generalizzare o accusare chicchessia , ma solo per far notare che dire no e basta e anch’esso troppo facile.
Comunque ti sarei grato , e penso anche gli altri, sapere a che territorio ti riferisci, che problemi ha e avrebbe per iniziative del genere.
Io purtroppo ammetto di non avere sufficienti conoscenze per fare la stessa cosa.
Diversi anni fa nella mia ignoranza , non sono né cacciatore ne pescatore, uso macchina fotografica e binocolo, osservai che forse era eccessiva l’iperprotezione nei confronti dei cinghiali nell’ Appennino Tosco Emiliano in particolare zona Bacino di Suviana-Badi-Porretta Terme e limitrofi .
Infatti nel giro di qualche anno ci furono parecchi problemi per una popolazione cresciuta troppo.
Tornando in arogomento lupi come giustamente osservavi, non mi risultano aggressioni nei confronti di esseri umani semplici escursionisti, ma in giro diversi allevatori hanno subito danni.
Occorrerebbe analizzare la situazione delle singole zone e vedere cosa è stato fatto in termini di protezione ed eventuale ripopolamento e monitorando la presenza per accertare se il numero è proporzionato al territorio.
Mi rendo conto che il discorso è un po’ triste, ma va affrontato, più prima che poi.
Prima comunque di trovarsi a scegliere dove andare in base alla presenza di animali selvatici piuttosto che alle cose belle da vedere o alla presenza eccessiva di esseri umani.
 
il problema è che nella zona dove abito io (nella parte spezzina della Lunigiana) ci sono pochissime valli ampie e larghe, la maggioranza degli allevatori quindi ha greggi piccole e basta subire la predazione di pochi capi in una stagione per avere un danno enorme. Aggiungi che non è possibile mantenere uno o due cani maremmani con greggi così piccole, hanno senso con greggi più numerose.
La difesa dai lupi (che stanno iniziando ora a crescere in numero diventando fastidiosi, prima erano in pochi e quindi non costituivano ancora un problema) crea grossi problemi organizzativi che ancora non sono stati affrontati e risolti.

Probabilmente una volta che si sia trovata una soluzione le cose potrebbero cambiare ma per il momento non è sensato aggiungere guai inserendo anche gli orsi... Significherebbe fare sparire tutte le piccole realtà di allevamento della zona, e non parlo di vacche, non ci sono pascoli per vacche, qui ci sono capre e poche pecore... Perché questo è un territorio povero ma, se mi passi il termine, "stretto".
 
Alto Basso