Recensione LIONSTEEL M1. Recensione sintetica.

Questo è un po' un problema che viene da lontano, nel senso che molti vecchi progetti di mik sono coltelli da campo, pensati per usi pesanti a 360 gradi, si inspirano, alcuni, non tutti, ai busse. Un classico esempio per dirne uno a caso l'mckf 3 è inspirato alle mistress, una serie classica della busse sui 10 pollici. Lo spessore al filo esagerato è una loro caratteristica, che gli evita problemi anche nei test più duri, ma che causa qualche problema nel chopping e nel taglio. Non a caso alcuni busse, swamp e scrap hanno l'effetto rimbalzo, sulla legna, fastidiosissimo. Anche nei progetti nexus, carthago e nei primi Lion steel mik ha mantenuto in generale questa caratteristica progettuale. Va anche detto che alcuni dettagli degli mckf furono decisi da votazioni sul forum e non da mik in solitario, a differenza di tutti gli altri. Ovviamente nei modelli recenti, più piccoli e in molti chiudibili, sempre di produzione attuale, il problema non c'è. Anche alcuni progetti come l'm7 sono stati rivisti, rispetto all'originale, apportando alcune migliorie. Questo per dire che progetti recenti come l'm5 o l'm4, non hanno le caratteristiche esagerate e lo spessore al filo dell'm2 e dell'm3, che sono molto più vecchi. Si può dire che alla fine mik ha trovato un suo stile, a partire dai chiudibili fino ai lama fissa, puntando sempre molto sulla sperimentazione di nuovi acciai e sulla qualità delle lavorazioni. I premi vinti dalla Lion steel e i riconoscimenti ottenuti gli hanno dato ragione. Poi come tutte le cose, il coltello perfetto non esiste, a volte la coperta è troppo corta e se vuoi robustezza totale al filo, perdi sul taglio puro. L'importante, secondo me è che basti ritoccare il filo per avere l'affilatura che si desidera, senza dover riprofilare o modificare il bisello. Quando si deve rifare il filo, a volte è un' esigenza dell'appassionato o dell'utilizzatore. Quando si deve rifare il bisello, c'è un errore progettuale. Comunque tutto questo discorso si inserisce nel più ampio problema dell'aumento dello spessore al filo, nato dai busse e dai modelli passatemi il termine, un po' cazzoni anni ottanta, cold steel American tanto, survival knife, rambate varie ecc...ma cresciuto negli anni con i vari zero tolerance, strider, Medford, ora benchmade, extrema ratio e chi più ne ha ne metta ecc ecc. Quando coltelli di vecchia concezione, per quanti difetti avessero, buck, Randall, puma ecc tutto gli puoi dire, tranne che siano spessi al filo o non taglienti. Anche i classici di 800 o prima, bowie, butcher knife e tutto quello che vuoi, spesso erano convessi, o convessati al filo, o affilati a zero, molto taglienti, anche se con materiali semplici. Il discorso è complesso comunque
Grazie per l'intervento, che chiarisce molti retroscena della progettazione di Molletta e della produzione Lionsteel. Questa si che è cultura del coltello! :)
 
Colgo la palla al balzo riguardo lionsteel molletta e i nuovi progetti. Ricordo che su parecchi forum poco dopo l'uscita dalla m7 si chiedeva a gran voce una versione pompata da almeno 9 pollici che però al momento non è arrivata. E se invece arrivasse l'erede del Enki della defunta Knife reSearch? Tanto per capirci avrebbe una dimensione a metà strada tra il T5 e m7.
 
Colgo la palla al balzo riguardo lionsteel molletta e i nuovi progetti. Ricordo che su parecchi forum poco dopo l'uscita dalla m7 si chiedeva a gran voce una versione pompata da almeno 9 pollici che però al momento non è arrivata. E se invece arrivasse l'erede del Enki della defunta Knife reSearch? Tanto per capirci avrebbe una dimensione a metà strada tra il T5 e m7.

Mik mi disse che l'm9 è un progetto pronto da tanti anni. Gli unici problemi riguardavano la scelta dell'acciaio e la messa in produzione. Semplicemente la Lion steel ha dato priorità ad altri progetti, sia chiudibili che non, che hanno portato risultati in termini di vendite e di premi. Un coltello più grande avrebbe costi difficili da contenere. Quello che è certo comunque sia è che sul catalogo Lion mancano i coltelli seri, non c'è nessun 8, 9 o 10 pollici, per me è una bella mancanza, da risolvere.

Probabilmente uno dei prossimi modelli ad uscire sarà l'm6 a quanto si diceva lo scorso anno, il che bloccherà ancora la messa in produzione di qualcosa di più grande. Mik ha curato il design di tutti gli knife research, tuttavia la Lion steel ha fatto solo una parte delle loro lavorazioni, quel progetto è morto e sepolto, non senza problemi. Non c'è nessuno intenzionato a seguire altri remake o versioni aggiornate degli knife research. Nessun nuovo Lion steel sarà un enki 2.0
 
Questo è un vero peccato, per me l'Enki è uno dei migliori coltelli mai prodotti.

Magari si può pensare ad un acciaio un po' diverso per renderlo meno costosto, ma tutto il resto è veramente progettato bene, a mio modesto parere.

Tra l'altro, Molletta ha partecipato ad un progetto simile con il maker Lovaglio...

http://lovaglioknives.blogspot.com/2017/08/take-five.html
Io ho avuto (e rivenduto) tutti gli knife research, anche il prototipo shark in vanadis 4, che era un 9 pollici da campo, sono d'accordo che l'enki sia quello meglio riuscito, era un buon progetto. Il problema era un po' il costo e il trattamento termico, che a me non è piaciuto. Il vanadis 4 extra dovrebbe avere delle prestazioni molto superiori rispetto a quello che avevo io. La stessa cosa posso dire dello sleipner del legion, imbarazzante. Un Lion steel m7 di oggi, ha una qualità e una resa del trattamento termico dello sleipner almeno tre volte migliore del legion, senza esagerare. Nessuno del settore vuole neanche lontanamente avere più a che fare con la knife research, soprattutto per com'è finita, fidatevi.

Giuseppe e mik, sono amici, entrambi pugliesi, si conoscono di persona molto bene e hanno fatto diverse collaborazioni insieme. Giuseppe ha fatto dei prototipi per mik quando ne ha avuto bisogno e mik ha fatto dei design per lui, come il Pk4 o il pk5. Tutti progetti molto interessanti, curatissimi nei dettagli e nelle lavorazioni, Giuseppe da questo punto di vista è eccezionale. Anche abbastanza esclusivi prodotti in piccolissime run da 2, 5 o 10 pezzi al massimo. Direi che tutti i nostalgici di knife research possono trovare in questi pezzi un prodotto di qualità superiore e una persona affidabile dietro il tutto, a volte con i design di mik. Basta contattare Giuseppe su Facebook, è sempre disponibile per qualsiasi cosa, di solito ha anche qualcosa già pronto in vendita
 
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