stufa a legna?

Non mi sembra che la gente sia tanto d'accordo :biggrin:
basta che a decrescere siano ...."gli altri" ...... che li trovi tutti d'accordo
:ka:

In realtà non ho alcuna fiducia che riusciremo ad attivare la necessaria decrescita controllata,
è molto più probabile che subiremo una forte decrescita incontrollata.
ma intendo che quella attuale del covid risulterà una bazzeccola a confronto.
 
Le stufe a pellet sono generalmente se non tutte a tiraggio forzato per cui non dovrebbe esserci il problema ..... purchè ci sia la corrente elettrica.
questo è un problema serio e reale, tuttavia una batteria da 6 volt tipo quella degli scooter può alimentare il motorino, in sostituzione della corrente, anche per una decina di ore.

ripeto : è un prototipo, vado avanti a un passo alla volta. Considera che il contenuto del gas di scarico è pressochè privo di CO in quanto viene bruciato nella stufa
 
scusa , forse mi sono spiegato male... la canna fumaria c'è, per sicurezza.
si si lo avevo inteso, ma sembrava che considerassi superflua la sua presenza.
Mentre io credo che sarebbe piuttosto pericoloso non averla.
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Considera che il contenuto del gas di scarico è pressochè privo di CO in quanto viene bruciato nella stufa
in effetti
questo è l'obiettivo primario per ottimizzare il rendimento, il CO può fornire ancora calorie ..oltre che essere tossico.
 
Come fai a valutarlo ?
Intendiamoci, non è una domanda polemica è solo per capire nel senso che se non hai un analizzatore di fumi, o un laboratorio chimico, come fai ?

Ciao :si:, Gianluca

ciao, la domanda è piu' che legittima e vorrei dare una risposta "scientifica" ma invece posso solo darla empirica, per ora. Non sento alcuna nota polemica e mi fa piacere perchè con la polemica non si va avanti, si gira in tondo...;)

intanto la canna fumaria c'è , ripeto, per motivi di sicurezza ed il CO eventuale residuo se ne va via come in ogni stufa . Secondariamente, il CO è imprigionato all'interno del pellet carbonizzato. Se durante il funzionamento della stufa si riesce ad incendiare il CO ( mediante innalzamento della temperatura oltre i 600-650 gradi) si forma una fiamma blu come quella del gas metano. Questa fiamma è la prova della combustione del CO . Naturalmente questo è un discorso empirico come il fatto che, dopo una decina di prototipi fatti funzionare per ore sotto osservazione, in un garage
( seppur ampio )io sia ancora vivo , e anche la formula chimica che "racconta " la pirogassificazione :

C + CO2 → 2 COC + H2O → CO + H2
  • Inoltre, il monossido di carbonio prodotto reagisce col vapore acqueo producendo una reazione d'equilibrio detta reazione di spostamento del gas d'acqua:
CO + H2O ⇄ CO2 + H2

(testo preso da wikipedia).

E' ovvio che mille variabili possono contribuire alla formazione accidentale di percentuali di CO , dall'ostruzione della canna fumaria alla diversa composizione del pellet ad altri fattori imprevisti.

Un economico rilevatore di CO taglierà, nella versione finale, la testa al toro.

L'avvio della combustione del CO è un punto critico che richiede, per ora, la presenza di una persona nei dintorni della stufa per aumentare l'afflusso di aria nel bruciatore. Questo è un grosso problema superabile in futuro ( ho una mezza idea ) ma non ora.

Dico la verità.. non è facile arrivare a risultati decenti. A volte passa la voglia di provare... e poi ho notato che sul web ci son troppi entusiasti che mostrano solo i vantaggi e non i problemi.

Un problema? semplice : se si soffia sulla fiamma e questa si spegne, si genera un fumogeno eccezionale , da scappare fuori avvolti nella nebbia !

è una specie di fumo vaporoso ( H20 di cui alla formula in alto) ricco di CO ed è pericoloso. ..

Io spero di non passare per genio o pazzo perchè non sono nè uno nè l'altro però ho appena mentito :D

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vorrei anche mettere in guardia chi volesse giocherellare con il pellet ricordando di NON fare esperimenti di pirogassificazione con stufe chiuse : non bisogna dimenticarsi che si genera gas ed il gas ha l'antipatica mania di incendiarsi di colpo, detta anche esplosione o deflagrazione a seconda della velocità di combustione. Ma sempre fastidiosa per capelli e sopracciglia. Per sicurezza la stufa sperimentale deve essere aperta, ossia priva di strozzature estreme, sportelli eccetera. Quelli si faranno in un secondo tempo, se necessari.

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questo è l'obiettivo primario per ottimizzare il rendimento, il CO può fornire ancora calorie ..oltre che essere tossico.

esatto ! non solo fornisce calorie, ma ne fornisce molte ma molte di piu del gas prodotto precedentemente dal pellet... .. inoltre la sua combustione porta a ritrovarsi alla fine la stufa vuota anziche' piena di pellet carbonizzato. A proposito di quest'ultimo, tuttavia, so che è un ottimo ammendante per il terreno... ma questo sarebbe uno scopo diverso dal riscaldamento e dallo sfruttamento totale del pellet per scaldare
 
Ultima modifica:
a dire il vero non lo fa solo il pellet... quando avevo 25 anni mi è esplosa una stufa in ceramica a camera d'aria che andava a legna, il perito dell'assicurazione ha pagato senza problemi perché ha detto che può succedere ad esempio come capitato a me a capodanno...
Si stava quasi spegnendo e ho aperto lo sportellino per aggiungere legna, io ho solo visto le braci che si riprendevano un po' e poi il botto... Il perito mi ha spiegato che l'aria che è entrata ha ravvivato un po' di fiamma che ha raggiunto i gas rimasti nella camera d'aria...

Risultato ha fatto BUUUUM, spaccate/mezze crollate la canna fumaria e la stufa, un tavolo di legno sbreccato che ha ricevuto uno dei tubi di ceramica addosso che è passato esattamente in mezzo alle due sedie su cui c'erano sedute due mie amiche senza neppure sfiorarle...
Io davanti alla stufa spaventatissima ma illesa...

Mi disse che non gli sembrava vero di dovere pagare così poco visto che con quello che era successo e la quantità di persone in casa (c'erano altre persone eravamo una decina) nessuno si era ferito...
 
avevo costruito un post combustore per la stufa a legna che tramite un paio di tubetti mandava aria nel primo tratto di cannone ma la resa in più non era un gran che
 
a dire il vero non lo fa solo il pellet......

mah... un caso difficile che si verifichi, anche se ho visto spesso , nel mio camino con lo sportello di vetro, che a volte l'accensione delle fiamme è proprio improvvisa e c'è pure un piccolo botto. Preoccupante, però penso che nel tuo caso si sia verificata una condizione che poi, dopo l'esplosione, non è stato possibile individuare o replicare. Infatti lo spostamento d'aria e l'aumento di volume che han fatto tanti danni dovrebbe essere tipico dei bruciatori " chiusi " o molto strozzati...
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avevo costruito un post combustore per la stufa a legna che tramite un paio di tubetti mandava aria nel primo tratto di cannone ma la resa in più non era un gran che

è tutto un equilibrio difficile... per assurdo, si cerca l'impossibile : il fumo che va su per il cannone ma freddo , rubandogli la causa che lo spinge su...

però i collettori/diffusori li fanno da anni, penso che funzionino no? quelli a circa 8 tubi in un tratto di cannone
 
L'avvio della combustione del CO è un punto critico che richiede, per ora, la presenza di una persona nei dintorni della stufa per aumentare l'afflusso di aria nel bruciatore. Questo è un grosso problema superabile in futuro ( ho una mezza idea ) ma non ora.

Dico la verità.. non è facile arrivare a risultati decenti. A volte passa la voglia di provare... e poi ho notato che sul web ci son troppi entusiasti che mostrano solo i vantaggi e non i problemi.

Un problema? semplice : se si soffia sulla fiamma e questa si spegne, si genera un fumogeno eccezionale , da scappare fuori avvolti nella nebbia !

è una specie di fumo vaporoso ( H20 di cui alla formula in alto) ricco di CO ed è pericoloso. ..

Un po' di tempo fa mi era balenata un'idea, ma io la pensavo per le stufe a legna,
di provare una soluzione per migliorare la combustione della C0.
La voglia di provare a realizzarla mi è passata presto
più o meno consisteva nel prelevare aria fresca fuori dalla stufa facendo passare i condotti nelle fiamme in modo che l'aria si scaldasse rendendo disponibile in una specie di seconda camera di combustione ossigeno ad altissima temperatura.

P.S.
non mi prendo nessuna responsabilità se qualcuno ci dovesse provare.
:eek:
 
mah... un caso difficile che si verifichi, anche se ho visto spesso , nel mio camino con lo sportello di vetro, che a volte l'accensione delle fiamme è proprio improvvisa e c'è pure un piccolo botto. Preoccupante, però penso che nel tuo caso si sia verificata una condizione che poi, dopo l'esplosione, non è stato possibile individuare o replicare. Infatti lo spostamento d'aria e l'aumento di volume che han fatto tanti danni dovrebbe essere tipico dei bruciatori " chiusi " o molto strozzati...

Io non sono un perito, so solo che è venuto un perito, ha controllato tutto e ha deciso che il problema era quello e quindi ha fatto inviare l'assegno. Credo che se fosse un caso così difficile a verificarsi all'assicurazione avrebbero trovato un modo per non pagare. Le assicurazioni appena possono lo trovano sempre.

ah dimenticavo... ha anche fatto il terzo grado a tutti i presenti quel 31 dicembre :p
 
...io davvero non capisco di cosa si parli quando si parla di green, inquinamento, riscaldamento globale e compagnia bella....
Un dato su tutti: le 100 maggiori multinazionali del pianeta sono responsabili al 70% dell'inquinamento a livello planetario.
Scusate lo sfogo ma ho davvero le gonadi gonfie di questo accanirsi contro i comportamenti individuali e nessuno più ormai che metta in discussione il sistema di produzione capitalista alla base della nostra "civiltà".
PS: onde evitare equivoci sottolineo che la soluzione non penso sia sostituire il paradigma capitalista con quello socialista come avvenuto in unione sovietica, a mio modo di vedere queste due ideologie sono le due facce della stessa medaglia. La "fregola produttivista" è il problema a mio avviso, ma le radici di questo cancro si perdono nella notte dei tempi temo.....
 
...ho davvero le gonadi gonfie di questo accanirsi contro i comportamenti individuali e nessuno più ormai che metta in discussione il sistema di produzione capitalista alla base della nostra "civiltà". ...

Assurdo furore ideologico, se c'é una cosa che ha affossato il movimento verde in Italia è stato proprio l'abbraccio mortale con l'ideologia anti-capitalista per eccellenza.

E' "ovvio" che la soluzione al consumo di risorse sia la decrescita (compresa quella demografica, tornare dai miliardi di umani di oggi ai numeri di almeno 100 anni fa) ma è altrettanto ovvio che "è pericoloso cavalcare la tigre, ma è molto più pericoloso scendere".

Basti pensare che rifiato per il pianeta se si lasciasse che la pandemia ammazzi il 3% più vecchio o più debole della popolazione (me compreso se toccasse a me) ma chi ha il coraggio di ragionare così?
 
edit: il brutto della "depopolazione" e' che non sai mai da che parte sei. e nessuno vuole finire piallato, salvo rare eccezioni.
è il solito concetto che tutto è facile col cuIo degli altri.

ma se un concetto lo ritieni valido si dovrebbe accettare qualsiasi conseguenza


poi vabbè io sono piuttosto ottimista e penso che se il 3% è la percentuale di quelli che si salva
ovviamente io ci sono. :D
 
Assurdo furore ideologico, se c'é una cosa che ha affossato il movimento verde in Italia è stato proprio l'abbraccio mortale con l'ideologia anti-capitalista per eccellenza.
Esatto...! Anni fa girava una battuta: "I verdi sono come i cocomeri, gratti il verde e sotto c'è il rosso !"
Uno degli aspetti più antipatici degli esponenti di tale movimento era proprio il solito atteggiamento da radical-chic sinistrorso
 
...io davvero non capisco di cosa si parli quando si parla di green, inquinamento, riscaldamento globale e compagnia bella....
Un dato su tutti: le 100 maggiori multinazionali del pianeta sono responsabili al 70% dell'inquinamento a livello planetario.
Scusate lo sfogo ma ho davvero le gonadi gonfie di questo accanirsi contro i comportamenti individuali e nessuno più ormai che metta in discussione il sistema di produzione capitalista alla base della nostra "civiltà".
PS: onde evitare equivoci sottolineo che la soluzione non penso sia sostituire il paradigma capitalista con quello socialista come avvenuto in unione sovietica, a mio modo di vedere queste due ideologie sono le due facce della stessa medaglia. La "fregola produttivista" è il problema a mio avviso, ma le radici di questo cancro si perdono nella notte dei tempi temo.....
La fregola del consumismo però è anche colpa del fatto che spesso i consumatori sono disuniti. Facciamo un esempio : se fossero uniti, potrebbero decidere di non comprare più shampoo in confezioni più piccole di un litro. Il produttore se le deve tenere, capisce che deve ubbidire al volere dei consumatori. Invece ora? Cammino su una spiaggia in Liguria e inciampo in relitti di shampo da 200 ml....

Il mio è un esempio scherzoso, naturalmente.

Ma fino a che punto?
 
A proposito di quanto affermi, Delta2, Gramellini sul corriere ha scritto un fondo:ake Angeli, il golpista peloso, rifiuta il cibo del carcere perché non è biologico. La rivelazione scardina le mie residue, miserabili certezze. Ero convinto che il «bio» fosse una prerogativa dei famigerati radical chic, assieme alla bici finto povera e alla libreria affollata di copertine Adelphi.

Geniale
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IJ2 da molti anni compero shampoo e saponi in confezioni minimo da 2 litri, meglio se da 5 e le travaso in flaconi da 250cc. Però c'è sempre da smaltire le confezioin grosse....
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E comunque dimmi la moto che volevi usare.
 
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