Inizio questa conversazione un po' come corollario delle molte parole spese sulla sicurezza, nella misura in cui ciascuno può essere il "salvavita" di qualcun'altro.
Passatemi questa sparata: sarà perché mi sento a casa tra le "mie" montagne quindi cerco di essere ospitale con chi le frequenta, sarà perché per indole fessacchiotta mi sento responsabile di troppe cose, ma quando esco cerco di avere con me sia cose utili alle mie necessità, sia altre, in più, per eventuali bisogni di sconosciuti che potrei incontrare.
Diciamo che l'ultralight di conseguenza se va un po' a quel paese.
Esempi di cosa ho "prestato" sin'ora:
- barrette energetiche a persone che a metà di un anello da almeno 4 ore si sono accorte che non c'era un bar sulla forcella raggiunta e nello zainetto avevano solo il k-way
- una torcetta ultra dozzinale da cassa del supermercato a un ragazzo che alle 8 di sera si era accorto che col buio era difficile tornare all'auto che aveva ad almeno altre due ore di cammino (io ero pacifico in tenda)
- cordini vari per lacci che hanno avuto la screanzata idea di rompersi
- qualche cerotto e qualche pastiglia (già esposto altrove)
- un po' di energia dal mio powerbank
Insomma cosette.
Oh capiamoci, non me ne può fregar di meno che mi si dica bravo, com'era il discorso che fece Penelope ad Ulisse quando era irriconoscibile nelle vesti del mendicante: che da qualche parte suo marito avrebbe potuto aver bisogno di uno sconosciuto così lei era ospitale con quell'estraneo come sperava altri lo sarebbero stati con il suo caro.
Ma non è solo nemmeno questo, veramente "là fuori" mi viene più semplice riconciliarmi con tutti, qualcuno ha osservato che in montagna ci si saluta sempre in città siamo soli in mezzo a tanti.
Però le scorte che porto con me sono un po' abbondanti proprio per questo impegno, se volete sicuramente presuntuoso, di cercar d'aver pensato anche a quello che allo sprovveduto escursionista non è passato per la testa. Quindi magari porto pile e guscio in uscite dove basterebbe meno, uno spezzone di corda sempre anche se vado per boschi, e qualche altro doppione che almeno teoricamente, se dovesse servire, consentirebbe a me ed ad almeno un'altra persona di passare la notte fuori senza eccessivi disagi.
Sono l'unico che si diverte ad affardellarsi per niente?
Cosa portate con voi che non userete probabilmente mai per voi?
Passatemi questa sparata: sarà perché mi sento a casa tra le "mie" montagne quindi cerco di essere ospitale con chi le frequenta, sarà perché per indole fessacchiotta mi sento responsabile di troppe cose, ma quando esco cerco di avere con me sia cose utili alle mie necessità, sia altre, in più, per eventuali bisogni di sconosciuti che potrei incontrare.
Diciamo che l'ultralight di conseguenza se va un po' a quel paese.
Esempi di cosa ho "prestato" sin'ora:
- barrette energetiche a persone che a metà di un anello da almeno 4 ore si sono accorte che non c'era un bar sulla forcella raggiunta e nello zainetto avevano solo il k-way
- una torcetta ultra dozzinale da cassa del supermercato a un ragazzo che alle 8 di sera si era accorto che col buio era difficile tornare all'auto che aveva ad almeno altre due ore di cammino (io ero pacifico in tenda)
- cordini vari per lacci che hanno avuto la screanzata idea di rompersi
- qualche cerotto e qualche pastiglia (già esposto altrove)
- un po' di energia dal mio powerbank
Insomma cosette.
Oh capiamoci, non me ne può fregar di meno che mi si dica bravo, com'era il discorso che fece Penelope ad Ulisse quando era irriconoscibile nelle vesti del mendicante: che da qualche parte suo marito avrebbe potuto aver bisogno di uno sconosciuto così lei era ospitale con quell'estraneo come sperava altri lo sarebbero stati con il suo caro.
Ma non è solo nemmeno questo, veramente "là fuori" mi viene più semplice riconciliarmi con tutti, qualcuno ha osservato che in montagna ci si saluta sempre in città siamo soli in mezzo a tanti.
Però le scorte che porto con me sono un po' abbondanti proprio per questo impegno, se volete sicuramente presuntuoso, di cercar d'aver pensato anche a quello che allo sprovveduto escursionista non è passato per la testa. Quindi magari porto pile e guscio in uscite dove basterebbe meno, uno spezzone di corda sempre anche se vado per boschi, e qualche altro doppione che almeno teoricamente, se dovesse servire, consentirebbe a me ed ad almeno un'altra persona di passare la notte fuori senza eccessivi disagi.
Sono l'unico che si diverte ad affardellarsi per niente?
Cosa portate con voi che non userete probabilmente mai per voi?