Ciao a tutti.
Ho deciso di razionalizzare le cose che sono solito portarmi dietro in escursione in una pouch dedicata, in modo che costituisca una sorta di "kit" da tenere nello zaino assieme alla immancabile bottiglia d'acqua di plastica (o borraccia se siete più eleganti e professionali di me) e ad altro materiale generalmente più ingombrante e variabile a seconda delle necessità (es. K-Way calzini e vestiario tecnico, guanti da lavoro e strumenti da taglio "seri",
GPS e/o cartine della zona, plaid o tarp, cibarie, ecc...).
Solite premesse di rito:
1) questo non è "IL" kit da escursione definitivo. È "IL MIO" kit da escursione standard studiato da me per le mie esigenze, e che potrei in qualunque momento decidere di ampliare o ridurre (anche se è difficile, è da anni che questa è la roba che mi torna effettivamente utile). Esigenze diverse e/o particolari richiedono equipaggiamento diverso e/o particolare.
2) C'è un po' di tutto, NON è un kit specifico per la sopravvivenza né un kit completo di primo soccorso né un kit specifico per il fuoco. Assolve alle esigenze più comuni in escursione e offre qualche valido aiuto in caso di fuori programma o emergenza cercando di limitare ove possibile peso e ingombro.
Che sia una fortuna o meno, l'Italia non è il Nicaragua, al massimo in qualche ora di cammino si incappa un po' ovunque in un paese o una strada trafficata, o dove prende il cellulare, o dove si può incrociare altre persone. Questo kit si basa su questo presupposto.
3) osservazioni, critiche, suggerimenti e commenti - purchè costruttivi - sono assolutamente ben accetti, sennò non avrebbe senso condividere contenuti come questo.
4) le mie foto sono notoriamente scadenti. Non semprea molto spesso. Facciamocene tutti una ragione.
LA POUCH
Ne ho scelta una in cordura, con tasche e numerosi elastici di ritenzione interni e dalle dimensioni sufficienti per contenere tutto il materiale senza pressarlo troppo. Questo per far sí che non sia laborioso prenderlo e rimetterlo a posto dopo l'utilizzo e che non si rovini. L'ho fotografata vicino ad una penna BIC per far intuire l' ingombro della pouch da piena.
Ho optato per un sistema di apertura completo per massimizzare l'accessibilità e poter raggiungere istantaneamente materiale a colpo d'occhio, evitando di tirare fuori ciò che al momento non serve.
Inoltre l'ho scelta compatibile con il sistema M.O.L.L.E. per poterla assicurare se necessario anche all'esterno di uno zaino o alla cintura, e provvista di piccola maniglia e due D-ring per appenderla o utilizzarla con una tracolla al bisogno.
Ha pure un piccolo pannello di velcro femmina per attaccarci delle patch per renderla riconoscibile o segnalarne il proprietario e/o il contenuto. Superfluo ma carino.
L'ho presa su AliExpress a poco meno di 10 euro, e la trovo ottima. Nonostante sia un prodotto economico è robusta.
IL CONTENUTO
Nella tasca con cerniera interna, separato dal resto, ho messo un po' di materiale medico:
- Disinfettante (Citrosil): sotto forma di salviettine monouso, 3
- Cerotti assortiti: utili per sbucciature ma anche per le piccole vesciche ai piedi o alle mani
- SteriStrip: per quando i cerotti non bastano, tanto l' ingombro è ridicolo
- Garza sterile: 2 compresse. Per fissarla, provvisoriamente, posso usare il duct tape o le spille da balia.
- Laccio emostatico: ho optato per il classico tubino di gomma cavo, molto meno efficace della banda ma al contrario di questa dall' ingombro trascurabile. Finora mai usato, per fortuna (occorre saperlo usare, col laccio emostatico non di improvvisa nulla).
- Stick lenitivo per le punture degli insetti: impiegato soprattutto per le punture delle zanzare, ma utile anche per quelle di api, vespe e tafani.
- Coperta isotermica: imprescindibile.
Ci si potrebbe mettere magari anche un paio di compresse di Plasil e Imodium (rispettivamente un antiemetico ed un antidiarroico), del Katadine per depurare acqua di dubbia potabilità, delle bustine di sali minerali, compresse zuccherine, ecc... ma li vedo come dei plus. Fondamentale invece come vero e proprio salvavita, per chi fosse a rischio di shock anafilattico a causa di allergia al veleno degli imenotteri quali api, vespe, ecc... - io fortunatamente non lo sono - è l'autoiniettore epinefrina (che va prescritta dal medico).
In una busta stagna impermeabile fino a 3ATM (2€ su Aliexpress, Wish e similari), quindi ben protetto da umidità, temporali assassini e persino immersioni accidentali o guadi, ho messo il materiale "elettronico":
- Power Bank: per ricaricare qualora si scaricassero smartphone e torce elettriche, o anche il GPS se lo si possiede.
- Cavetto USB
- Adattatore da Micro-USB a USB Type-C: ingombro inesistente, costo risibile (tra i 2 e i 3 euro, indovinate dove). La mia torcia frontale usa un attacco, il mio smartphone l'altro. Così mi porto solo un cavetto limitando l'ingombro, e ho la certezza di poter ricaricare qualsiasi cellulare oltre al mio.
- Caricatore USB da parete: da usare se sono in un rifugio, a casa di qualcuno, a bordo di un treno, ecc... Forse non indispensabile, ma molto utile. L' ho usato in parecchie occasioni.
Negli slot elastici della pouch ho sistemato il resto del materiale:
- Torcia Frontale: io ho una NiteCore HC65, che è fantastica, ha mille funzioni e secondo me è in grado di soddisfare le esigenze di più o meno chiunque. Ma soprattutto ha impermeabilità IPX8 (resiste a qualsiasi condizione meteo e pure a immersioni accidentali) e batterie ricaricabili. Poi va a gusti.
- Accendino: Classico BIC ultrarobusto, ben visibile, economico. Lo metto in una custodia impermeabile ricavata da un Ranger Band (modo esotico, tattico e fico per chiamare un ritaglio di camera d'aria da bicicletta)
- Firesteel: backup per l'accendino, che finché funziona è decisamente più efficace, ma ahimè è meno affidabile. Just in case.
- Bustina stagna con diavolina ecologica: 4 mattoncini, ne bastano anche 3. Costo praticamente pari a zero, passa a seconda dei casi dall'offrire un valido aiuto all'essere assolutamente indispensabile per accendere il fuoco.
- Fischietto da soccorso: colore ben visibile, tanti decibel, meglio se bitonale e senza pallina. A seconda della scuola di pensiero meglio o in plastica o in metallo. Io l'avevo di plastica, quindi mi porto dietro quello. Personalmente non mi sono mai trovato nella necessità di usarlo, ma se serve averlo salva la vita.
- Spille da balia: utili un po' per tutto, non ingombrano. Privarsene non ha senso, e poi finisco per usarne più o meno una per escursione.
- Rotolino di duct tape: io l'ho autocostruito per renderlo meno ingombrante usando un piccolo tratto di paracord, un anellino metallico e un tubicino di alluminio attorno al quale ho arrotolato del Gorilla Tape. Altro strumento irrinunciabile, ci fai di tutto, soprattutto riparazioni di fortuna.
- Cordino: rotolo di circa 10metri. Anche se mi piace lascio stare il paracord, perché ingombra ed è quasi impossibile metterlo in tensione o farlo scorrere a dovere. Come cordino tuttofare molto meglio a mio parere il cordino per palamiti (il preferito da Dave Canterbury, anche se non lo chiama così ), spesso 3mm. Io l' ho arrotolato in modo che si svolga gradualmente senza aggrovigliarsi e gli ho fatto una tassa d'amante all'estremità (sul canale YouTube Northeastern Bushcraft c'è un tutorial in italiano molto valido ed interessante sulla gestione e l'utilizzo del cordame. Vedo che è da un bel po' che non postano nulla di nuovo, spero non abbiano chiuso i battenti, sarebbe un peccato).
Ultimo ma non ultimo, il coltello. Ovvio che in un kit ne va messo uno di backup. Io ho un Victorinox RangerGrip 79 e mi ci trovo da Dio, in escursione non lo sostituirei con nient'altro attualmente in commercio, indipendentemente dal budget. Poi, se Victorinox accoglie le mie preghiere e fa un RangerGrip 79 con l'aggiunta di una PICCOLA lama hawkbill o sheepfoot e magari anche le forbici io ne compro 5-6, faccio scorta a vita e uso quelli.
Fondamentali per me sono: 1) lama di dimensioni serie con apertura a una mano, filo piano ma soprattutto blocco della lama 2) seghetto generoso ed efficace, quello dei Vic è eccezionale per le dimensioni 3) punteruolo/lesina. Utilissime anche le pinzette per togliere le schegge. Le funzioni cavatappi e apriscatole vari, anche se spesso non indispensabili, sono sempre utili, così come i cacciaviti.
Al cavatappi io ho aggiunto un gadget chiamato FireFly (o FireAnt, uno dei due, non ricordo), che consiste in un mini-firestel con esca. Per funzionare, funziona. È ridondante perché ho già un firesteel molto più serio nel kit, ma mi piace, non ingombra e allora ce lo lascio. Potrebbe tornare utile se mi porto dietro il Vic da solo, essendo io un non (ex, per la precisione) fumatore non ho in tasca l'accendino.
Questo è quanto. Spero di aver fornito qualche spunto interessante e/o materia di discussione.
Ho deciso di razionalizzare le cose che sono solito portarmi dietro in escursione in una pouch dedicata, in modo che costituisca una sorta di "kit" da tenere nello zaino assieme alla immancabile bottiglia d'acqua di plastica (o borraccia se siete più eleganti e professionali di me) e ad altro materiale generalmente più ingombrante e variabile a seconda delle necessità (es. K-Way calzini e vestiario tecnico, guanti da lavoro e strumenti da taglio "seri",
GPS e/o cartine della zona, plaid o tarp, cibarie, ecc...).
Solite premesse di rito:
1) questo non è "IL" kit da escursione definitivo. È "IL MIO" kit da escursione standard studiato da me per le mie esigenze, e che potrei in qualunque momento decidere di ampliare o ridurre (anche se è difficile, è da anni che questa è la roba che mi torna effettivamente utile). Esigenze diverse e/o particolari richiedono equipaggiamento diverso e/o particolare.
2) C'è un po' di tutto, NON è un kit specifico per la sopravvivenza né un kit completo di primo soccorso né un kit specifico per il fuoco. Assolve alle esigenze più comuni in escursione e offre qualche valido aiuto in caso di fuori programma o emergenza cercando di limitare ove possibile peso e ingombro.
Che sia una fortuna o meno, l'Italia non è il Nicaragua, al massimo in qualche ora di cammino si incappa un po' ovunque in un paese o una strada trafficata, o dove prende il cellulare, o dove si può incrociare altre persone. Questo kit si basa su questo presupposto.
3) osservazioni, critiche, suggerimenti e commenti - purchè costruttivi - sono assolutamente ben accetti, sennò non avrebbe senso condividere contenuti come questo.
4) le mie foto sono notoriamente scadenti. Non semprea molto spesso. Facciamocene tutti una ragione.
LA POUCH
Ne ho scelta una in cordura, con tasche e numerosi elastici di ritenzione interni e dalle dimensioni sufficienti per contenere tutto il materiale senza pressarlo troppo. Questo per far sí che non sia laborioso prenderlo e rimetterlo a posto dopo l'utilizzo e che non si rovini. L'ho fotografata vicino ad una penna BIC per far intuire l' ingombro della pouch da piena.
Ho optato per un sistema di apertura completo per massimizzare l'accessibilità e poter raggiungere istantaneamente materiale a colpo d'occhio, evitando di tirare fuori ciò che al momento non serve.
Inoltre l'ho scelta compatibile con il sistema M.O.L.L.E. per poterla assicurare se necessario anche all'esterno di uno zaino o alla cintura, e provvista di piccola maniglia e due D-ring per appenderla o utilizzarla con una tracolla al bisogno.
Ha pure un piccolo pannello di velcro femmina per attaccarci delle patch per renderla riconoscibile o segnalarne il proprietario e/o il contenuto. Superfluo ma carino.
L'ho presa su AliExpress a poco meno di 10 euro, e la trovo ottima. Nonostante sia un prodotto economico è robusta.
IL CONTENUTO
Nella tasca con cerniera interna, separato dal resto, ho messo un po' di materiale medico:
- Disinfettante (Citrosil): sotto forma di salviettine monouso, 3
- Cerotti assortiti: utili per sbucciature ma anche per le piccole vesciche ai piedi o alle mani
- SteriStrip: per quando i cerotti non bastano, tanto l' ingombro è ridicolo
- Garza sterile: 2 compresse. Per fissarla, provvisoriamente, posso usare il duct tape o le spille da balia.
- Laccio emostatico: ho optato per il classico tubino di gomma cavo, molto meno efficace della banda ma al contrario di questa dall' ingombro trascurabile. Finora mai usato, per fortuna (occorre saperlo usare, col laccio emostatico non di improvvisa nulla).
- Stick lenitivo per le punture degli insetti: impiegato soprattutto per le punture delle zanzare, ma utile anche per quelle di api, vespe e tafani.
- Coperta isotermica: imprescindibile.
Ci si potrebbe mettere magari anche un paio di compresse di Plasil e Imodium (rispettivamente un antiemetico ed un antidiarroico), del Katadine per depurare acqua di dubbia potabilità, delle bustine di sali minerali, compresse zuccherine, ecc... ma li vedo come dei plus. Fondamentale invece come vero e proprio salvavita, per chi fosse a rischio di shock anafilattico a causa di allergia al veleno degli imenotteri quali api, vespe, ecc... - io fortunatamente non lo sono - è l'autoiniettore epinefrina (che va prescritta dal medico).
In una busta stagna impermeabile fino a 3ATM (2€ su Aliexpress, Wish e similari), quindi ben protetto da umidità, temporali assassini e persino immersioni accidentali o guadi, ho messo il materiale "elettronico":
- Power Bank: per ricaricare qualora si scaricassero smartphone e torce elettriche, o anche il GPS se lo si possiede.
- Cavetto USB
- Adattatore da Micro-USB a USB Type-C: ingombro inesistente, costo risibile (tra i 2 e i 3 euro, indovinate dove). La mia torcia frontale usa un attacco, il mio smartphone l'altro. Così mi porto solo un cavetto limitando l'ingombro, e ho la certezza di poter ricaricare qualsiasi cellulare oltre al mio.
- Caricatore USB da parete: da usare se sono in un rifugio, a casa di qualcuno, a bordo di un treno, ecc... Forse non indispensabile, ma molto utile. L' ho usato in parecchie occasioni.
Negli slot elastici della pouch ho sistemato il resto del materiale:
- Torcia Frontale: io ho una NiteCore HC65, che è fantastica, ha mille funzioni e secondo me è in grado di soddisfare le esigenze di più o meno chiunque. Ma soprattutto ha impermeabilità IPX8 (resiste a qualsiasi condizione meteo e pure a immersioni accidentali) e batterie ricaricabili. Poi va a gusti.
- Accendino: Classico BIC ultrarobusto, ben visibile, economico. Lo metto in una custodia impermeabile ricavata da un Ranger Band (modo esotico, tattico e fico per chiamare un ritaglio di camera d'aria da bicicletta)
- Firesteel: backup per l'accendino, che finché funziona è decisamente più efficace, ma ahimè è meno affidabile. Just in case.
- Bustina stagna con diavolina ecologica: 4 mattoncini, ne bastano anche 3. Costo praticamente pari a zero, passa a seconda dei casi dall'offrire un valido aiuto all'essere assolutamente indispensabile per accendere il fuoco.
- Fischietto da soccorso: colore ben visibile, tanti decibel, meglio se bitonale e senza pallina. A seconda della scuola di pensiero meglio o in plastica o in metallo. Io l'avevo di plastica, quindi mi porto dietro quello. Personalmente non mi sono mai trovato nella necessità di usarlo, ma se serve averlo salva la vita.
- Spille da balia: utili un po' per tutto, non ingombrano. Privarsene non ha senso, e poi finisco per usarne più o meno una per escursione.
- Rotolino di duct tape: io l'ho autocostruito per renderlo meno ingombrante usando un piccolo tratto di paracord, un anellino metallico e un tubicino di alluminio attorno al quale ho arrotolato del Gorilla Tape. Altro strumento irrinunciabile, ci fai di tutto, soprattutto riparazioni di fortuna.
- Cordino: rotolo di circa 10metri. Anche se mi piace lascio stare il paracord, perché ingombra ed è quasi impossibile metterlo in tensione o farlo scorrere a dovere. Come cordino tuttofare molto meglio a mio parere il cordino per palamiti (il preferito da Dave Canterbury, anche se non lo chiama così ), spesso 3mm. Io l' ho arrotolato in modo che si svolga gradualmente senza aggrovigliarsi e gli ho fatto una tassa d'amante all'estremità (sul canale YouTube Northeastern Bushcraft c'è un tutorial in italiano molto valido ed interessante sulla gestione e l'utilizzo del cordame. Vedo che è da un bel po' che non postano nulla di nuovo, spero non abbiano chiuso i battenti, sarebbe un peccato).
Ultimo ma non ultimo, il coltello. Ovvio che in un kit ne va messo uno di backup. Io ho un Victorinox RangerGrip 79 e mi ci trovo da Dio, in escursione non lo sostituirei con nient'altro attualmente in commercio, indipendentemente dal budget. Poi, se Victorinox accoglie le mie preghiere e fa un RangerGrip 79 con l'aggiunta di una PICCOLA lama hawkbill o sheepfoot e magari anche le forbici io ne compro 5-6, faccio scorta a vita e uso quelli.
Fondamentali per me sono: 1) lama di dimensioni serie con apertura a una mano, filo piano ma soprattutto blocco della lama 2) seghetto generoso ed efficace, quello dei Vic è eccezionale per le dimensioni 3) punteruolo/lesina. Utilissime anche le pinzette per togliere le schegge. Le funzioni cavatappi e apriscatole vari, anche se spesso non indispensabili, sono sempre utili, così come i cacciaviti.
Al cavatappi io ho aggiunto un gadget chiamato FireFly (o FireAnt, uno dei due, non ricordo), che consiste in un mini-firestel con esca. Per funzionare, funziona. È ridondante perché ho già un firesteel molto più serio nel kit, ma mi piace, non ingombra e allora ce lo lascio. Potrebbe tornare utile se mi porto dietro il Vic da solo, essendo io un non (ex, per la precisione) fumatore non ho in tasca l'accendino.
Questo è quanto. Spero di aver fornito qualche spunto interessante e/o materia di discussione.
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