Ciao a tutti,
da qualche anno ho piacevolmente riscoperto il trekking in ambiente alpino, quasi sempre sopra i 2.000 metri.
L'anno scorso il periodo difficile tra lockdown, due mesi di positività al Covid e le conseguenze fisiche sentite nei mesi successivi mi hanno impedito di raggiungere il traguardo successivo, ossia superare i 3.000.
Quest'anno vorrei appunto raggiungere quel traguardo, ma siccome su ogni cosa che faccio ho bisogno di una motivazione per alzare l'asticella, mi sarei posto l'obiettivo per novembre 2022 di andare a fare l'Everest Base Camp Trek in Nepal, che è il mio sogno da sempre.
Sono già in contatto con un preparatore atletico per l'allenamento aerobico e anaerobico, e questo non è un problema, perché mi dicono che 18 mesi sono più che sufficienti per allenarsi fisicamente.
Quello che mi fa veramente paura è un'altra cosa: le vertigini.
Purtroppo soffro di vertigini, e il trekking all'EBC ha una ventina di ponti tibetani alti anche un centinaio di metri. La sola idea di percorrerli mi terrorizza, ma questo non può essere un motivo per desistere dall'esperienza.
Per farvi capire il grado di paura, riesco a prendere una funivia senza grossi problemi, ma finché la cabina non arriva a destinazione cerco di aggrapparmi in una posizione più centrale possibile nella cabina, oppure sedermi nella parte posteriore e comunque le mie gambe tremano per tutto il percorso.
Avete qualche consiglio su un percorso "terapeutico" contro le vertigini?
Qualcuno dice che semplicemente l'unico modo è andare, ma da qui a iniziare a fare ponti tibetani in Italia per prepararsi a quelli Nepalesi credo che ci possa essere qualche step intermedio
Grazie per i consigli che potrete darmi!
Ciao
da qualche anno ho piacevolmente riscoperto il trekking in ambiente alpino, quasi sempre sopra i 2.000 metri.
L'anno scorso il periodo difficile tra lockdown, due mesi di positività al Covid e le conseguenze fisiche sentite nei mesi successivi mi hanno impedito di raggiungere il traguardo successivo, ossia superare i 3.000.
Quest'anno vorrei appunto raggiungere quel traguardo, ma siccome su ogni cosa che faccio ho bisogno di una motivazione per alzare l'asticella, mi sarei posto l'obiettivo per novembre 2022 di andare a fare l'Everest Base Camp Trek in Nepal, che è il mio sogno da sempre.
Sono già in contatto con un preparatore atletico per l'allenamento aerobico e anaerobico, e questo non è un problema, perché mi dicono che 18 mesi sono più che sufficienti per allenarsi fisicamente.
Quello che mi fa veramente paura è un'altra cosa: le vertigini.
Purtroppo soffro di vertigini, e il trekking all'EBC ha una ventina di ponti tibetani alti anche un centinaio di metri. La sola idea di percorrerli mi terrorizza, ma questo non può essere un motivo per desistere dall'esperienza.
Per farvi capire il grado di paura, riesco a prendere una funivia senza grossi problemi, ma finché la cabina non arriva a destinazione cerco di aggrapparmi in una posizione più centrale possibile nella cabina, oppure sedermi nella parte posteriore e comunque le mie gambe tremano per tutto il percorso.
Avete qualche consiglio su un percorso "terapeutico" contro le vertigini?
Qualcuno dice che semplicemente l'unico modo è andare, ma da qui a iniziare a fare ponti tibetani in Italia per prepararsi a quelli Nepalesi credo che ci possa essere qualche step intermedio
Grazie per i consigli che potrete darmi!
Ciao