E' giusto vietare l'accesso in montagna?

Il mondo ruota ormai in maniera patologica attorno al profitto e alla "sicurezza", che poi è solo un modo per evitare problemi di responsabilità. L'iper-tecnologizzazione ha ulteriormente accentuato questa tendenza per cui non si accetta in alcun modo l'imprevisto, l'incidente, il mancato controllo.
Fosse per tutela ambientale non avrei nulla da obiettare ma qui, come ben evidenzi, ci sono ben altre ragioni dietro questa follia. Che poi vivere la natura significa proprio uscire dallo schema speculativo della società quindi queste norme di fatto impediscono una fruizione corretta del luogo.

Comunque avevo dimenticato di mettere lo screen....
 

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Che cosa schifosa.


Che poi "niente é dovuto", quindi fanno pagare a caso per la visita di ambienti naturali per cui non hanno alcun merito e senza offrire servizi in cambio. Poi nelle spiagge sarde nemmeno ci sono servizi igienici e cianciano pure di salvaguardia della natura da perseguire vietando o bivacchi.

E tralasciamo quando parla del golfo di Orosei dove ci sono solo normalissime spiagge, mi chiedo proprio quale sa il problema a cui si riferisce.
Ma la cosa piú sconcertante é l'assoluta insolenza, cocciuttaggine e senso di superiorità che questi pseudoamminstratori dimostrano nel confronto su questi temi.

Purtroppo questa mentalità é molto diffusa in Sardegna, anche se non solo qui
 
Che poi "niente é dovuto", quindi fanno pagare a caso per la visita di ambienti naturali per cui non hanno alcun merito e senza offrire servizi in cambio. Poi nelle spiagge sarde nemmeno ci sono servizi igienici e cianciano pure di salvaguardia della natura da perseguire vietando o bivacchi.

E tralasciamo quando parla del golfo di Orosei dove ci sono solo normalissime spiagge, mi chiedo proprio quale sa il problema a cui si riferisce.
Ma la cosa piú sconcertante é l'assoluta insolenza, cocciuttaggine e senso di superiorità che questi pseudoamminstratori dimostrano nel confronto su questi temi.

Purtroppo questa mentalità é molto diffusa in Sardegna, anche se non solo qui

Per me nella natura non deve esserci proprio alcun servizio invece, guai. Accetterei tranquillamente limitazioni e pagamento per avere una tutela del territorio con investimenti mirati al controllo e alla tutela dello stesso, un po' come avviene nei parchi nazionali americani.
La cosa che mi fa incazzare in questi casi è che non c'è alcuna volontà di tutelare dietro ma solo la voglia di mercificare il turismo naturalistico.

Tanto per dirne una: il Sirente Velino è presieduto da uno che si è battuto per il taglio dei confini del Parco (quindi per tutelare meno territorio, come se a presiedere una commissione antimafia ci mettessero Messina Denaro) e che vuole approvare impianti sciistici e "messa al reddito" dell'area protetta.
 
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Per me nella natura non deve esserci proprio alcun servizio invece, guai. Accetterei tranquillamente limitazioni e pagamento per avere una tutela del territorio con investimenti mirati al controllo e alla tutela dello stesso, un po' come avviene nei parchi nazionali americani.
La cosa che mi fa incazzare in questi casi è che non c'è alcuna volontà di tutelare dietro ma solo la voglia di mercificare il turismo naturalistico.

Tanto per dirne una: il Sirente Velino è presieduto da uno che si è battuto per il taglio dei confini del Parco (quindi per tutelare meno territorio, come se a presiedere una commissione antimafia ci mettessero Messina Denaro) e che vuole approvare impianti sciistici e "messa al reddito" dell'area protetta.

Ah va beh, io per i servizi igienici intendevo in spiaggia, dato che per Orosei probabilmente si parlava di quello....

Per il resto, é tutto di un'ipocrisia sconcertante, la cosa peggiore é che come sempre ci sono anche quelli favorevoli in nome della "sicurezza" e altre menate
 
Ho provato a lasciare il cellulare a casa. E' bellissimo, ma nonostante abbia una vita sociale ursina, dopo poche ore ho trovato messaggi di gente (familiari) disperati, allarmati, arrabbiati.
Ancora un po' e avrei avuto i cani alle calcagna.
E' un radio collare per orsi, praticamente.
cominci a apsegnerlo dopo le 22,30 tutti i giorni dicendo che odi gli orari da tossico
 
Comunque devo dire che la gestione dei parchi U.S.A. è a dir poco eccezionale rispetto alla nostra ed io in linea generale sono tutt'altro che un fan degli Stati Uniti.

Intanto hanno una spesa pro-capite per le aree protette pari a 10 volte la nostra e già questo la dice lunga, in più tolto il classico lodge/centro visitatori negli ingressi del Parco, che sono oggettivamente sputtanati e turistici, tutto il resto è wilderness allo stato puro. A fronte di un puttanaio nella Yosemite Valley, per dire, ci sono migliaia di km2 di Parco dove il luogo è totalmente "untouched" ma così tanto che non ci sono manco le strade letteralmente. Nel Sequoia a parte l'area del General Sherman non si arriva proprio se non a piedi, non esistono vie semplicemente.

Per entrare nei parchi si paga ma si può fare una tessera annuale di tipo 80 dollari a veicolo che vale su tutto il territorio nazionale ma basta poco per capire dove vanno a finire quei soldi: ranger che girano, sentieristica pure troppo mantenuta (in alcuni tratti purtroppo pavimentata e infatti ci sono polemiche in merito), servizi navetta di un'efficienza spaventosa per arrivare ai trailhead con le macchine che in alta stagione restano fuori, monitoraggio capillare della fauna e degli equilibri ecologici. Non esiste il concetto "da rifugio a rifugio" (non esistono proprio i rifugi) ma aree dove è consentito il bivacco libero: si prenota prima on line o dai Ranger un permesso (che costa poco o addirittura nulla) e si possono fare tutte le traversate che si vuole in totale autonomia. Essere mangiati da un orso è raro ma è un opzione, nel senso che nessuno ti prende per pazzo o ti dice che te la sei cercata.
Lo stato di conservazione dei luoghi naturali nei Parchi Nazionali è eccezionale, la fauna è onnipresente e si avvista con facilità imbarazzante grazie a politiche di conservazione supportate da molti soldi.
Il telefono non prende praticamente mai.:biggrin:
Poi non è tutto oro, ovvio: sono luoghi presi d'assalto da milioni di persone, i sentieri più famosi sono affollati che manco via del Corso, sull'Angel's Landing c'è un cesso chimico ma nel complesso il bilancio è stra-positivo e lo dice uno che vorrebbe che le aree protette fossero tipo prive di qualsiasi segno di antropizzazione.

Qui in Italia l'unico Parco Nazionale che mi ha ricordato gli USA è il Parco Nazionale d'Abruzzo...
 
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Comunque devo dire che la gestione dei parchi U.S.A. è a dir poco eccezionale rispetto alla nostra ed io in linea generale sono tutt'altro che un fan degli Stati Uniti.

Intanto hanno una spesa pro-capite per le aree protette pari a 10 volte la nostra e già questo la dice lunga, in più tolto il classico lodge/centro visitatori negli ingressi del Parco, che sono oggettivamente sputtanati e turistici, tutto il resto è wilderness allo stato puro. A fronte di un puttanaio nella Yosemite Valley, per dire, ci sono migliaia di km2 di Parco dove il luogo è totalmente "untouched" ma così tanto che non ci sono manco le strade letteralmente. Nel Sequoia a parte l'area del General Sherman non si arriva proprio se non a piedi, non esistono vie semplicemente.

Per entrare nei parchi si paga ma si può fare una tessera annuale di tipo 80 dollari a veicolo che vale su tutto il territorio nazionale ma basta poco per capire dove vanno a finire quei soldi: ranger che girano, sentieristica pure troppo mantenuta (in alcuni tratti purtroppo pavimentata e infatti ci sono polemiche in merito), servizi navetta di un'efficienza spaventosa per arrivare ai trailhead con le macchine che in alta stagione restano fuori, monitoraggio capillare della fauna e degli equilibri ecologici. Non esiste il concetto "da rifugio a rifugio" (non esistono proprio i rifugi) ma aree dove è consentito il bivacco libero: si prenota prima on line o dai Ranger un permesso (che costa poco o addirittura nulla) e si possono fare tutte le traversate che si vuole in totale autonomia. Essere mangiati da un orso è raro ma è un opzione, nel senso che nessuno ti prende per pazzo o ti dice che te la sei cercata.
Lo stato di conservazione dei luoghi naturali nei Parchi Nazionali è eccezionale, la fauna è onnipresente e si avvista con facilità imbarazzante grazie a politiche di conservazione supportate da molti soldi.
Il telefono non prende praticamente mai.:biggrin:
Poi non è tutto oro, ovvio: sono luoghi presi d'assalto da milioni di persone, i sentieri più famosi sono affollati che manco via del Corso, sull'Angel's Landing c'è un cesso chimico ma nel complesso il bilancio è stra-positivo e lo dice uno che vorrebbe che le aree protette fossero tipo prive di qualsiasi segno di antropizzazione.

Qui in Italia l'unico Parco Nazionale che mi ha ricordato gli USA è il Parco Nazionale d'Abruzzo...

Vero, c'é peró anche da dire che molta della fortuna come sempre viene proprio dalla natura ancora prima che dall'organizzazione: in Italia e in tantissimi altri Stati manca proprio un territorio cosí vasto adatto alla costituzione di un unico grande parco come Yosemite o Yellowstone, ad esempio. Anzi, credo sia proprio qualcosa di unico al mondo in quel senso, magari altrove e pure in Italia ci sono luoghi almeno altettanto belli ma pur sempre diversi.
Pur non essendo nemmeno io un amente degli USA, proprio no, infatti anche io avrei la visita di questi parchi come una delle piú grandi aspirazioni, e il motivo é solo uno: per fortuna, la natura e i paesaggi non hanno di per sé nulla a che fare con i luoghi dove si trovano a livello di geografia politica, e se meritano una visita la meritano a prescindere da tutto il resto
 
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Vero, c'é peró anche da dire che molta della fortuna come sempre viene proprio dalla natura ancora prima che dall'organizzazione: in Italia e in tantissimi altri Stati manca proprio un territorio cosí vasto adatto alla costituzione di un unico grande parco come Yosemite o Yellowstone, ad esempio. Anzi, credo sia proprio qualcosa di unico al mondo in quel senso, magari altrove e pure in Italia ci sono luoghi almeno altettanto belli ma pur sempre diversi.
Pur non essendo nemmeno io un amente degli USA, proprio no, infatti anche io avrei la visita di questi parchi come una delle piú grandi aspirazioni, e il motivo é solo uno: per fortuna, la natura e i paesaggi non hanno di per sé nulla a che fare con i luoghi dove si trovano a livello di geografia politica, e se meritano una visita la meritano a prescindere da tutto il resto

Sì e no. Anche qui abbiamo grandissimi territori in larga parte selvaggi e poco antropizzati ovviamente nel nostro caso si tratta di far coesistere natura e attività antropiche compatibili con essa ma nulla di così impossibile nella gestione oculata delle aree protette, il nostro problema è più culturale e legato ad una mentalità fortemente speculativa (e questo è un problema tipicamente italiano in realtà).
Se è certamente vero che non abbiamo quelli immensi che insistono nei grandi pianori come lo Yellowstone (8000 km2 senza buffer zone) o quelli desertici (Death Valley - Grand Canyon - Canyonlands fanno circa 5000 km2 a testa se non erro) modelli come Yosemite (3000 km2) Sequoia (1500 km2) o Zion (600 km2) sono pienamente applicabili alle nostre realtà facendole anzi interagire con il sistema dei beni storici culturali. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ad esempio ha più o meno la superficie del Sequoia, così come Pollino-Sila-Aspromonte fanno la superficie di uno Yosemite.
Tutta la fascia dell'Appennino centrale è una grande e continua area protetta dai Sibillini fino alla Majella e al PNALM e sommati fanno, a occhio e croce, 3500 km2. realizzando una delle più integre fasce continue a livello comunitario.
 
Sì e no. Anche qui abbiamo grandissimi territori in larga parte selvaggi e poco antropizzati ovviamente nel nostro caso si tratta di far coesistere natura e attività antropiche compatibili con essa ma nulla di così impossibile nella gestione oculata delle aree protette, il nostro problema è più culturale e legato ad una mentalità fortemente speculativa (e questo è un problema tipicamente italiano in realtà).
Se è certamente vero che non abbiamo quelli immensi che insistono nei grandi pianori come lo Yellowstone (8000 km2 senza buffer zone) o quelli desertici (Death Valley - Grand Canyon - Canyonlands fanno circa 5000 km2 a testa se non erro) modelli come Yosemite (3000 km2) Sequoia (1500 km2) o Zion (600 km2) sono pienamente applicabili alle nostre realtà facendole anzi interagire con il sistema dei beni storici culturali. Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ad esempio ha più o meno la superficie del Sequoia, così come Pollino-Sila-Aspromonte fanno la superficie di uno Yosemite.
Tutta la fascia dell'Appennino centrale è una grande e continua area protetta dai Sibillini fino alla Majella e al PNALM e sommati fanno, a occhio e croce, 3500 km2. realizzando una delle più integre fasce continue a livello comunitario.

Si ma credo che un presupposto fondamentale per costruire un parco sia quello di avere un'area in un certo senso "omogenea" per tipologia di paesaggi, caratteristiche morfologiche e geologiche, no? Questo nei parchi americani, soprattutto Yosemite, mi sembra evidente e non so quanto possa essere applicato qui. E andrebbe anche verificato, quindi, se tutta quell'area così ampia possa essere altrettanto meritevole del titolo di parco nazionale, poi io non so bene come funziona.

Poi va beh, anche se non fosse così in Italia ci sarebbero altri problemi di tipo organizzativo, probabilmente
 
Si ma credo che un presupposto fondamentale per costruire un parco sia quello di avere un'area in un certo senso "omogenea" per tipologia di paesaggi, caratteristiche morfologiche e geologiche, no? Questo nei parchi americani, soprattutto Yosemite, mi sembra evidente e non so quanto possa essere applicato qui. E andrebbe anche verificato, quindi, se tutta quell'area così ampia possa essere altrettanto meritevole del titolo di parco nazionale, poi io non so bene come funziona.

Poi va beh, anche se non fosse così in Italia ci sarebbero altri problemi di tipo organizzativo, probabilmente
Funziona che quelli che ho citato Parchi Nazionali sono già, dagli anni '90 circa per essere precisi. Quello d'Abruzzo invece risale agli anni '30.
Io sto parlando di finanziarli di più, controllarli di più, regolamentarli meglio, evitare di riempirli di scempi, cosa che ad oggi avviene solo in alcuni di essi.
Nelle Alpi di Parchi Nazionali ce ne sono molti di meno e tutti più piccoli perché lì ha sempre vinto il concetto di montagna da reddito con relativi scempi.
 
Funziona che quelli che ho citato Parchi Nazionali sono già, dagli anni '90 circa per essere precisi. Quello d'Abruzzo invece risale agli anni '30.
Io sto parlando di finanziarli di più, controllarli di più, regolamentarli meglio, evitare di riempirli di scempi, cosa che ad oggi avviene solo in alcuni di essi.
Nelle Alpi di Parchi Nazionali ce ne sono molti di meno e tutti più piccoli perché lì ha sempre vinto il concetto di montagna da reddito con relativi scempi.

Non mi sono spiegato: ad esempio penso che in Calabria Sila, Pollino e Aspromonte costituiscano tre parchi nazionali differenti, situati su una diversa parte di territorio: sei sicuro che le aree coperte dai tre parchi presi da soli siano del tutto contigue? Perchè magari le porzioni di territorio che stanno "in mezzo" non hanno i criteri necessari per essere inclusi in un parco nazionale, più o meno intendevo questo

Comunque, c'è da dire che mi sembrano realtà davvero diverse rispetto ai parchi americani, sinceramente. Però si potrebbe regolamentarli meglio, questo si.
 
Non mi sono spiegato: ad esempio penso che in Calabria Sila, Pollino e Aspromonte costituiscano tre parchi nazionali differenti, situati su una diversa parte di territorio: sei sicuro che le aree coperte dai tre parchi presi da soli siano del tutto contigue? Perchè magari le porzioni di territorio che stanno "in mezzo" non hanno i criteri necessari per essere inclusi in un parco nazionale, più o meno intendevo questo

Comunque, c'è da dire che mi sembrano realtà davvero diverse rispetto ai parchi americani, sinceramente. Però si potrebbe regolamentarli meglio, questo si.
Quando si parla di conservazione le aree cuscinetto e i corridoi ecologici sono fondamentali. In Appennino ne è pieno anche se molti non hanno ancora lo status di "parco".
 
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