Beh dipende che si intende per risposte concrete. A me è capitato di restare senza elettricità per tre giorni, e senza acqua per una settimana durante la tempesta Vaia sulle dolomiti, arrivò una sera di autunno di qualche anno fa, erano circa le 20-21 di sera quando arrivò. Ero in val di fiemme, e in fassa se la sono passata anche peggio. Le statali per Trento e Bolzano, o Belluno erano tutte interrotte, da alberi caduti e frane. La prima che riaprono fu la strada per Trodena, dopo una 20 di ore.
Se vi interessa posso dirvi come me la sono cavata.
Primo problema, le linee telefoniche e gli smartphone hanno una durata limitata della batteria, inizialmente non andava nulla. Avevo una power bank a casa, ma era scarica. Per avere il telefono funzionante la mattina dopo ho usato il computer portatile per caricarlo, finché non è finita la batteria. In una situazione del genere il telefono è più utile e pratico del portatile. Nei giorni successivi ho caricato una volta il telefono a lavoro, dove c'era uno dei pochi generatori d'emergenza a diesel e sono arrivato più al momento in cui hanno ripristinato la corrente con un allaccio provvisorio.
Per il cibo ho usato solo biscotti, fette biscottate, pane, affettati, corn flakes (di cui ho sempre molta scorta, latte, frutta e verdura. Il fornello termoelettrico era inutile, il camino non c'era. Frigo e congelatore andavano usati il meno possibile per mantenere la temperatura interna e salvare il cibo all'interno. Avevo comunque cibo disponibile per 5-6 giorni e corn flakes per un mese. La cosa più inutile era la carne congelata e la pasta in scatola. Tutti noi ne abbiamo una bella scorta e sono cibi, che senza almeno un fuoco, sono immangiabili. Io non avevo una fonte di cottura utilizzabile. Ho comunque pranzato sempre alla mensa a lavoro.
Senza elettricità non sono riuscito ad aprire la porta automatica del garage, inoltre le strade interrotte rendevano inutile la macchina. Però poteva essere utile accenderla per caricare il telefono ad esempio, o scaldarsi, dormirci ecc. Tuttavia non era raggiungibile. Sono andato a lavoro a piedi, con gli scarponi da montagna.
In casa ho usato una torcia e un frontalino, molto comodo perché lascia le mani libere. Avevo ampia scorta di pile per cui ero abbastanza tranquillo, anche se ho cercato di razionalizzarle per non restare senza.
Il riscaldamento elettrico o ad acqua calda centralizzato non andava. Il problema del riscaldamento non si è posto per me, ho usato una giacca in casa e via, ho dormito con due pigiami. Chi aveva camino o stufa non elettrica pure non ha avuto problemi. Ma so che senza elettricità, sulle dolomiti a novembre, molte famiglie, con anziani e bambini hanno avuto grossi problemi per il freddo, anche se sono temprati.
Per l'acqua della doccia avevo il boiler dell'acqua calda che mi ha lasciato una doccia calda solamente, che ho usato il terzo giorno, era ancora tiepida. Poi senza acqua corrente non ho potuto fare altre docce. Per l'acqua da bere nessun problema, io ho sempre la fissa di comprare casse d'acqua e tenerle di scorta. Avevo tipo 5-6 casse d'acqua naturale da 6 bottiglie, per 1,5 litri. Ampiamente sufficienti per una settimana, anche per cucinare se avessi avuto un fuoco,una stufa o un camino.
Comunque al secondo giorno vigili e protezione civile hanno fatto il massimo per aiutare tutti. Hanno mantenuto l'ospedale funzionante e hanno portato una cisterna di acqua potabile.
Se dovessi dire tra restare senza corrente per tre giorni e restare senza acqua per una settimana è sicuramente peggio restare senza corrente tre giorni, soprattutto d'inverno. Moltissimo nella nostra vita gira intorno alla corrente, dalle comunicazioni, al cibo, al riscaldamento, gli elettrodomestici ecc. Ecc. Anche non avere notizie, senza televisione, radio o internet non è facile.
Col senno del poi avrei cambiato qualcosa? Beh sicuramente avrei scelto una casa in affitto con un camino o una stufa a legna. Il gas invece non è molto diffuso sulle dolomiti. Poi avrei tenuto la power bank carica e avrei sicuramente trovato il modo di aprire quel maledetto garage per arrivare alla macchina. Ho salvato la macchina dal farla finire sotto un albero abbattuto da Vaia, bene, però se non riesco nemmeno ad entrare nel garage automatico è completamente inutile. È andato in mio favore il fatto di avere ampia scorta di acqua, indumenti invernali, pile e una buona quantità di cibo. Fossi stato a casa mia (io ero lì in affitto, da solo, per lavoro) avrei avuto ancora più scorte, camino, stufa, legna in abbondanza, gas, cibo e nessun problema, anche se avrei avuto più persone da sfamare e riscaldare.
Dopo questa esperienza I blackout di qualche ora non li considero neanche un problema, sono quasi divertenti,basta avere una torcia, una bottiglia d'acqua e non aprire il frigo. Fine dei problemi in poco tempo, è solo un disagio psicologico, non si rischia davvero nulla per qualche ora.