Dati
Regione: Lazio
Provincia: Rieti
Luogo di partenza e arrivo: Roccantica
Km: 20
Ascesa/discesa: 1422mt
Durata: 8h
Traccia GPX: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8519
Seguendo il suggerimento di @mezcal , decido di tornare sui Monti Sabini e in particolare a Roccantica per un percorso diverso dall'altra volta: un “triangolo” che fa in base la Via degli Eremi, poi sale verso nord ovest a Monte Menicocco e Monte Pizzuto, per poi chiudere il triangolo ridiscendendo a sud est verso Roccantica.
La mattinata è ottima, arrivo a Roccantica alle 8:30.
Parto subito per vedere la Dolina del Revotano: la strada non è sempre ben segnata, con diversi sentieri ufficiosi che si dipartono a diverse svolte, portandomi fuori pista un paio di volte. Trovata la strada giusta finalmente arrivo al punto panoramico da cui si può vedere l'insieme.... ed è davvero impressionante! Dovrò tornarci per scendervi dentro: ho visto delle foto entusiasmanti...ma credo sia saggio andarci almeno in due.
Riprendo quindi la strada che, attraversando il bosco in una sorta di piccolo anello, mi porta nell'ordine al Mulino ad Acqua medievale nascosto in fondo ad un fosso e quindi all'Eremo di San Leonardo, una grotta in pietra con dentro un altare e un affresco, accessibile dall'esterno e molto suggestivo.
DI qui riprendo la Via degli Eremi, una strada lunga e molto semplice sostanzialmente sempre diretta verso est ma che concede alcuni scorci piacevoli.
Quasi alla fine della strada arrivo all'Eremo di san Michele Arcangelo, anch'esso scavato nella pietra ma posto sul fianco di una splendida falesia usata per l'arrampicata.
Concludo quindi la Via degli Eremi visitando le Pozze del Diavolo, una piccola cascata nascosta in un boschetto che, come aveva suggerito @mezcal , è ormai gonfia di acqua.
Giunto a questo punto, valutando lo stato della mia ormai nota bendelletta, decido di non tornare per la strada dell'andata, bensì di chiudere l'anello salendo al Monte Pizzuto da Sud per poi ridiscendere in diagonale verso Roccantica: sono alcuni km in più di strada, ma soprattutto un'ascesa e successiva discesa di ulteriori 700 mt, che potrebbero essere un po' faticosi nelle condizioni attuali. Decido e mi avvio per la salita, che inizialmente risulta poco segnata e poco battuta assomigliando in molti tratti ad una boscaglia fitta.
La salita è piuttosto ripida, sono 700 mt dritto per dritto in meno di 2,5 km e personalmente l'accuso un po'. Arrivati sul crinale di cima vedo dei cavalli al pascolo, godo la vista da un lato del Tancia e dell'altra del Soratte, quindi passo il Monte Menicocco, Punta Ferretti fino ad arrivare al Monte Pizzuto, dove mi fermo per mangiare.
A questo punto non c'è più modo di contemplare il panorama perchè, come da previsioni meteo, in pochi minuti un vento gelido porta una coltre di nebbia che avvolge tutto. Per cui mi deciso a consumare in fretta il mio pasto e riavviarmi, anche perchè sono ormai le 15.00, ci sono ancora 3 ore di cammino e il buio ormai cala presto.
La discesa è piuttosto sconnessa e ripida, ma piacevolmente boscosa. Sul tratto finale mi si apre una piacevole visione con tramonto del Soratte, che mi stupisce sempre per quanto possa apparire alto nonostante sia a tutti gli effetti una collina (meno di 700 mt).
Finito il giro, mi accorgo di essere abbastanza stanco e quindi mi concedo al fianco della solita birretta un bel tagliere di formaggi e salumi, che rinfrancano lo spirito.
Una buona giornata!
Regione: Lazio
Provincia: Rieti
Luogo di partenza e arrivo: Roccantica
Km: 20
Ascesa/discesa: 1422mt
Durata: 8h
Traccia GPX: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8519
Seguendo il suggerimento di @mezcal , decido di tornare sui Monti Sabini e in particolare a Roccantica per un percorso diverso dall'altra volta: un “triangolo” che fa in base la Via degli Eremi, poi sale verso nord ovest a Monte Menicocco e Monte Pizzuto, per poi chiudere il triangolo ridiscendendo a sud est verso Roccantica.
La mattinata è ottima, arrivo a Roccantica alle 8:30.
Parto subito per vedere la Dolina del Revotano: la strada non è sempre ben segnata, con diversi sentieri ufficiosi che si dipartono a diverse svolte, portandomi fuori pista un paio di volte. Trovata la strada giusta finalmente arrivo al punto panoramico da cui si può vedere l'insieme.... ed è davvero impressionante! Dovrò tornarci per scendervi dentro: ho visto delle foto entusiasmanti...ma credo sia saggio andarci almeno in due.
Riprendo quindi la strada che, attraversando il bosco in una sorta di piccolo anello, mi porta nell'ordine al Mulino ad Acqua medievale nascosto in fondo ad un fosso e quindi all'Eremo di San Leonardo, una grotta in pietra con dentro un altare e un affresco, accessibile dall'esterno e molto suggestivo.
DI qui riprendo la Via degli Eremi, una strada lunga e molto semplice sostanzialmente sempre diretta verso est ma che concede alcuni scorci piacevoli.
Quasi alla fine della strada arrivo all'Eremo di san Michele Arcangelo, anch'esso scavato nella pietra ma posto sul fianco di una splendida falesia usata per l'arrampicata.
Concludo quindi la Via degli Eremi visitando le Pozze del Diavolo, una piccola cascata nascosta in un boschetto che, come aveva suggerito @mezcal , è ormai gonfia di acqua.
Giunto a questo punto, valutando lo stato della mia ormai nota bendelletta, decido di non tornare per la strada dell'andata, bensì di chiudere l'anello salendo al Monte Pizzuto da Sud per poi ridiscendere in diagonale verso Roccantica: sono alcuni km in più di strada, ma soprattutto un'ascesa e successiva discesa di ulteriori 700 mt, che potrebbero essere un po' faticosi nelle condizioni attuali. Decido e mi avvio per la salita, che inizialmente risulta poco segnata e poco battuta assomigliando in molti tratti ad una boscaglia fitta.
La salita è piuttosto ripida, sono 700 mt dritto per dritto in meno di 2,5 km e personalmente l'accuso un po'. Arrivati sul crinale di cima vedo dei cavalli al pascolo, godo la vista da un lato del Tancia e dell'altra del Soratte, quindi passo il Monte Menicocco, Punta Ferretti fino ad arrivare al Monte Pizzuto, dove mi fermo per mangiare.
A questo punto non c'è più modo di contemplare il panorama perchè, come da previsioni meteo, in pochi minuti un vento gelido porta una coltre di nebbia che avvolge tutto. Per cui mi deciso a consumare in fretta il mio pasto e riavviarmi, anche perchè sono ormai le 15.00, ci sono ancora 3 ore di cammino e il buio ormai cala presto.
La discesa è piuttosto sconnessa e ripida, ma piacevolmente boscosa. Sul tratto finale mi si apre una piacevole visione con tramonto del Soratte, che mi stupisce sempre per quanto possa apparire alto nonostante sia a tutti gli effetti una collina (meno di 700 mt).
Finito il giro, mi accorgo di essere abbastanza stanco e quindi mi concedo al fianco della solita birretta un bel tagliere di formaggi e salumi, che rinfrancano lo spirito.
Una buona giornata!
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