Bella recensione Ermanno, è un modello iconico, ma ha qualche problemino secondo me. Inanzitutto è il primo della nuova fase lion steel, quella post nexus ed mckf, con nuovi macchinari e molletta come collaboratore, quindi trovo normale che non sia perfetto, ma che abbia avuto qualche intoppo. La prima run aveva problemi al rotoblock, immediatamente risolti, ma ci sono stati. Come robustezza è robusto, ma la versione in titanio è sicuramente superiore, appunto per il problema che citavi anche tu.
Sicuramente un manico in g10, con cartelle in acciaio sarebbe stato ancora più robusto, come dici nel video, però è un qualcosa che esula dalla natura stessa di questo coltello e dalla sua essenza, nonchè progettazione. Che nasce appunto con un manico integrale, in un unico pezzo lavorato, sfruttando la progettazione di Molletta e l'utilizzo delle nuove cnc di lion steel. Farlo con g10 e cartelle in acciaio sarebbe stato qualcosa di gia visto, non innovativo.... non avrebbe vinto i premi che poi ha vinto e la lion steel non avrebbe fatto tutti i modelli che poi ha fatto. Sarebbe stata un'altra storia. Oggi a distanza di oltre 10 anni, potrebbero tranquillamente fare una versione g10 e acciaio, magari un sr1.0, da aggiungere al catalogo, ma non lo faranno perchè non si cambia un cavallo vincente, a loro conviene semplicemente fare nuovi modelli. Discorso diverso invece l'aggiornamento con un altro acciaio, tipo un sr1 in elmax, per dire, stesso progetto, ma aggiornato sulle prestazioni. Ecco questo è un qualcosa che ritengo più probabile.
Quanto al coltello, tornando ai difetti tecnici (perchè i pregi li sappiamo, i premi vinti hanno fatto poi il successo della lion e bastano ampiamente a decretare il successo di questo modello), l'ho sempre trovato esagerato sulla lama. Troppo tozzo, in generale, troppo pesante per essere un edc da avere sempre in tasca, con due difetti, uno tipico di quella fase di Molletta: la punta tozza ( super robusta, da coltello da campo stile nexus, stile carthago ecc. che non è il massimo per un edc, se l'sr1 è il bianco, il paramilitary 2 della spyderco è il nero. In altre parole uno è uno scalpello, l'altro è un bisturi); l'altro difetto è lo spessore esagerato (soprattutto al filo, ma anche al dorso, 4 mm erano sufficienti e gia tanti). Il progetto in un certo senso è proprio questo, cioè un folder robusto che è quasi la versione chiudibile di un piccolo coltello da campo, con un manico monoblocco, quindi il tutto è voluto proprio. Ad essere precisi non sono proprio difetti, quanto caratteristiche estremizzate. Il nome stesso ne è la prova, anche se la maggior parte pensano che sr non abbia senso o stia per Survival Rescue, in stile SRK di cold steel, invece vuol dire Senza Ritegno. Un folder da usare senza ritegno. Però poi all'uso pratico, queste caratteristiche estreme non mi hanno fatto impazzire. Invece ho sempre preferito di gran lunga il fratellino Sr2, molto più discreto, più sottile al dorso, al filo, meno tozzo, più leggero, più maneggevole, decisamente meglio sfruttabile come edc e secondo me una scelta migliore per l'uso.
Infine e questo non è un difetto, ma più che altro una considerazione personale, a me non piacciono gli edc con lame al carbonio, trovo che l'essenza massima dell'edc si raggiunga con un ottimo acciaio inox. Considerazione puramente personale, certamente e c'è anche la versione con lama rivestita, però preferisco un inox su un edc moderno. In sostanza L'SR1 è un classico ormai di Lion steel, è una pietra miliare nella sua storia, un progetto vincente, ha innovazioni importanti, ha portato tanto a Mik e alla coltelleria italiana in generale, non solo alla lion steel; ma per un utilizzo, quotidiano o estremo che sia, trovo che ci siano altri modelli di casa Lion, più recenti, molto più interessanti e sfruttabili ed è perfettamente normale, essendo stato il primo.