Escursione Corno Grande vetta Occidentale da "Camper"Imperatore

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
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Data: 25 luglio 2021
Regione e provincia: Abruzzo,L'Aquila
Località di partenza: Piazzale Campo Imperatore
Località di arrivo: Vetta Corno Grande dalla normale e ritorno dalla Via delle Creste
Tempo di percorrenza: 5 ore circa tot.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna in particolare se non il vento fortissimo
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: ottima,copre tutto il percorso
Dislivello in salita: 800 m.
Quota massima: 2912 m.
Accesso stradale: Autostrada A24 uscita Assergi direzione Fonte Cerreto e poi Campo Imperatore

Descrizione

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Trasferta di fine luglio sul Gran Sasso nel tentativo di fare un’attraversata alpinistica sul Corno Grande, ma ecco che un vento inviperito e rabbioso ci rovina la festa. Purtroppo anche la discriminante vento diventa fondamentale per la riuscita della gita o la tipologia di attività che si vuole svolgere. Dagli 80 km/h previsti qualche giorno prima dal meteo si passa ai 40 la sera prima dell’escursione, ma le previsioni non essendo una scienza esatta a volte ti fregano.

La data, per una serie di incastri insindacabili non può essere spostata, il viaggio di sei ore dalla Calabria è programmato e quindi non si rimanda, si parte e si va. L’Aquila mi accoglie con temperature implacabili,36 gradi nel tardo pomeriggio e per essere una delle città più fredde d’Italia la dice lunga sulla potenza di questi assurdi anticicloni africani che stanno mettendo a ferro e fuoco la nostra penisola.

Ad aspettarmi c’è @Gianluca84 con il quale abbiamo appuntamento il giorno successivo “zona” piazzale Campo Imperatore. Cosa vuol dire “zona Campo Imperatore”? E qui viene il bello. Dalla scorsa estate imperversa la “sindrome da dopo lockdown”che sta causando un’invasione incontrollata di gente nei luoghi di montagna più gettonati. Gia’ la scorsa estate Colle dell’Impiso, località di partenza più frequentata del Pollino era praticamente un ammasso di auto e camper parcheggiati selvaggiamente tanto che non riuscivi quasi a passare a piedi. Campo imperatore peggio.

Nei mesi estivi è già un carnaio ed ora per arginare la calca fanno pagare il parcheggio al piazzale ed è stata attrezzata un’area parcheggio più in basso costringendoti a salire poi con la seggiovia. Lo scorso 16 agosto il lago di Pietranzoni, caratterizzato dalla presenza di rarissime praterie d’alta quota, habitat costituito da molte specie protette, era circondato da decine di camper tanto che Campo Imperatore è stato soprannominato “Camper Imperatore”. Inoltre lungo il sentiero che conduce a Sella di Monte Aquila si sono formate code di escursionisti ferme per centinaia di metri tipo autostrada bloccata. Assurdo! Questo non è turismo, è sottosviluppo. Il Parco faccia il parco inteso come area di tutela ambientale e fruizione rispettosa, senza trasformarsi in parco gioco.

Basterebbe guardarsi un po’ attorno, allargare i propri orizzonti e aprirsi a soluzioni diverse e variegate. Comprendere in altre parole che nel programmare le gite non esistono solo “Campo Imperatore”o “Colle Impiso” per dirne due, e che non esistono soltanto i mesi estivi. Il flusso degli escursionisti diverrebbe in tal modo più omogeneo e distribuito più uniformemente.E' pur vero che il "turista classico" e/o il "merenderos" a luglio e ad agosto al 99 per cento non va sul Monte Corvo partendo dalla diga di Provvidenza ma naturalmente a Campo Imperatore.

Detto questo ci diamo appuntamento alla località di partenza per il Brancastello, o Centenario se vogliamo. Lasciamo un’auto e con l’altra raggiungiamo il piazzale. Per trovare un posto in effetti abbiamo qualche difficoltà ma alla fine ci avviamo per la sella di Monte Aquila. Stranamente incontriamo molti gruppi che stanno scendendo dal Corno Grande, probabilmente fatto in notturna viste le temperature. Purtroppo però il vento è molto sostenuto e l’eventualità di rinunciare al concatenamento delle vette comincia a concretizzarsi.

Il paesaggio, percorrendo la strafrequentata strada per il Corno Grande è sempre grandioso. Svettano ad ovest gli altri giganti del Gran Sasso che si chiamano Intermesoli, Corvo e Cefalone. Nel frattempo,mentre alcuni camosci pascolano placidamente sulle pietraie, raggiungiamo abbastanza velocemente la Sella del Brecciaio dopo una ostica rampa inclinata.

Mentre cerchiamo di valutare intensità e direzione del vento che non dà tregua e pare rinforzarsi ulteriormente ecco apparire maestoso il Corno Piccolo. Dopo la pausa di rito attraversiamo la Conca degli Invalidi direzione Passo del Cannone per andare ad attaccare infine la nuova ferrata del Calderone, ma a questo punto e a malincuore dobbiamo fermarci. Il vento è troppo forte; stimiamo una velocità di 70,80 km/h. Troppo pericoloso salire su una cresta esposta ed aerea in queste condizioni intenti ad armeggiare con le corde. Incontriamo anche una guida alpina con dei clienti in ritirata, nel tentativo di fare la nostra stessa via. A questo punto la decisione è definitiva, si rinuncia.

L’unica alternativa a questo punto è la via normale per la vetta Occidentale. Anche se aleggia un po’di amarezza non voglio considerarlo un premio di consolazione. Dopotutto è più sconfortante tornare a casa senza nulla in mano. Nel nostro caso invece la vetta la portiamo a casa, per la via normale che tra l'altro non avevo mai fatto. Ma soprattutto è imperativo non sfidare le condizioni meteo avverse. La sicurezza prima di tutto.

Si sale in mezzo alla carovana di gente e ad una diramazione prendiamo a sinistra quella che su alcune mappe è chiamata “Variante aerea”. Il panorama che si apre lungo questo tratto è superbo sull’intera cresta delle quattro vette del Corno e sul nevaio del Calderone, vista parzialmente preclusa salendo per il percorso classico più battuto. In vetta fortunatamente non troviamo molta gente, una ventina di persone in tutto. Sicuramente il forte vento avrà fatto da cernita e considerato il periodo è una grande fortuna.

Indescrivibile il panorama dal re dell’Appennino a trecentosessanta gradi, anche se la foschia e lo scirocco offuscano purtroppo la vista all’orizzonte. Consumato il nostro panino riparati alla meno peggio dal vento in un anfratto roccioso sotto la croce di vetta, scendiamo per la Via delle Creste, molto aerea, in alcuni tratti affilata, panoramica e deserta che ci deposita direttamente alla Sella del Brecciaio.

Essendo ancora presto valutiamo la possibilità di raggiungere il bivacco Bafile lungo la ferrata che corre sul fianco sud del Corno Grande. Giunti però ad un centinaio di metri dal Sassone il vento diventa talmente forte da non stare in piedi e non riuscire neanche a parlarci. Di sicuro non avrebbe senso andare a combattere contro la forza del vento attaccati ad un cavo metallico.

Anche un gruppo di escursionisti della mia sezione CAI la mattina ha rinunciato al Bafile. Niente da fare, oggi ha vinto Eolo.Non rimane che ritornare al marasma di Campo Imperatore. Gianluca tornerà ad Ortona, io il mattino successivo ripartirò per la Calabria. L’appuntamento con l’attraversata delle quattro cime è solo rinviata a tempi migliori sperando stavolta di trovare condizioni favorevoli.

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Fai dei resoconti sempre esaustivi, belli e ben scritti, è un piacere leggerli e guardare le foto.
Però così mi sa che contribuisci anche tu all'affollamento :p
Mi aspetto un resoconto sul Pollino a ferragosto :sbav:
Buone escursioni!:)
 
Fai dei resoconti sempre esaustivi, belli e ben scritti, è un piacere leggerli e guardare le foto.
Però così mi sa che contribuisci anche tu all'affollamento :p
Mi aspetto un resoconto sul Pollino a ferragosto :sbav:
Buone escursioni!:)
Grazie dell'apprezzamento.E' chiaro che ho contribuito anch'io (ci avevo pensato).Come piccola giustificazione posso dire che avendo programmato il concatenamento delle vette,viste le difficoltà pensavamo di risparmiare un pò di dislivello partendo da Campo Imperatore invece di Prati di Tivo dove non è attiva tra l'altro neanche la cabinovia.Sul Pollino in particolare a Piano Ruggio a ferragosto non ti puoi neanche avvicinare(ci sta anche una festa).Personalmente a Luglio e Agosto evito anche per via del caldo.Ho fatto solo una notturna (sarà il prossimo post) partendo dal versante orientale quasi sconosciuto ai turisti e passeggiatori....non sanno che si perdono.Di solito da quella parte si fermano a Civita per vedere le gole del Raganello adesso chiuse.Ripeto,i turisti purtroppo vanno sempre sul facile e straconosciuto.:cry::cry::cry:
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Ammappete che bello!
Grazie......sono belli i luoghi.Buona montagna a tutti
 
Relativamente al tuo contributo al sovraffollamento la mia era ovviamente una battuta non sulla tua presenza sui luoghi quanto al fatto che pubblicando dei begli articoli invogli sempre più gente ad andarci :lol: A Campo Imperatore e sul Corno Grande tanto ma tanto tempo fa incontrai solo quattro gatti e il Pollino si è salvato finora perché è rimasto sconosciuto fino a qualche decennio fa; ma qui si innesca un discorso fuori tema, affrontato in altre discussioni, sulla fruizione della natura. Io confesso che sono un po' egoista, ad agosto un solo giorno a mare ed uno solo in montagna per evitare i Sapiens Sapiens :roll: Pardon per la disgressione :)
 
Relativamente al tuo contributo al sovraffollamento la mia era ovviamente una battuta non sulla tua presenza sui luoghi quanto al fatto che pubblicando dei begli articoli invogli sempre più gente ad andarci :lol: A Campo Imperatore e sul Corno Grande tanto ma tanto tempo fa incontrai solo quattro gatti e il Pollino si è salvato finora perché è rimasto sconosciuto fino a qualche decennio fa; ma qui si innesca un discorso fuori tema, affrontato in altre discussioni, sulla fruizione della natura. Io confesso che sono un po' egoista, ad agosto un solo giorno a mare ed uno solo in montagna per evitare i Sapiens Sapiens :roll: Pardon per la disgressione :)
Tranquillo,capito.In effetti credo che a Luglio e ad Agosto non ci sia soluzione al problema.La facilità d'accesso a campo imperatore,la sua "fama"e le ferie estive causano tutto ciò.Sul Pollino,ripeto il problema sussiste(per ora) solo nell'area Piano Ruggio,Belvedere di Malvento,Colle Impiso,Piano Visitone dove per transitare anche a piedi devi fare lo slalom speciale.Purtroppo però anche l'inverno sta cominciando a richiamare molti "avventati" non preparati al tipo di terreno che vanno ad affrontare e infatti lo scorso inverno abbiamo avuto tanti incidenti,soccorsi e ci è scappato pure il morto.Ma su questo ho già scritto.
 
Spettacolare! La tua relazione capita proprio al momento perfetto!
Venerdì sera siamo scesi da Bologna a L'Aquila per un matrimonio. Cerimonia prevista per il sabato pomeriggio, quindi il sabato mattina salita a Campo Imperatore.
ci eravamo presi dietro tutto per fare la vetta, ma alla fine la stanchezza e la sfacchinata del giorno prima hanno avuto la meglio e non abbiamo avuto il cuore di fare una levataccia all'alba.
Siamo solo saliti al Duca degli Abruzzi e abbiamo fatto un pò di crinale, constatando che bisognerà fare un paio di notti in zona prossimamente, per fare qualche via su quei massicci spettacolari!
 
Bellissime foto e ottima recensione.

Alla fine non è andata male. La normale al Gransasso si sa che a luglio e agosto, soprattutto nei weekend, è super affollata, quindi con 'solo' 20 persone in vetta è andata di lusso.
Poi la via delle creste secondo me merita tantissimo, per il panorama e per il fatto che non è molto frequentata.
Quel giorno c'ero anch'io da quelle parti: siamo stati i primi che hanno bloccato sotto all'albergo e fatto prendere la seggiovia per salire.
Visto il gran numero di persone, abbiamo optato, per un giro alternativo con un anello che ci ha portati fino alla Val Chiarino, facendo diverse vette: per lunghi periodi eravamo solo noi, pochissime persone da quelle parti, ma che vento!

Ci sarà sicuramente occasione in futuro per fare la meravigliosa traversata che avevate programmato.
 
Spettacolare! La tua relazione capita proprio al momento perfetto!
Venerdì sera siamo scesi da Bologna a L'Aquila per un matrimonio. Cerimonia prevista per il sabato pomeriggio, quindi il sabato mattina salita a Campo Imperatore.
ci eravamo presi dietro tutto per fare la vetta, ma alla fine la stanchezza e la sfacchinata del giorno prima hanno avuto la meglio e non abbiamo avuto il cuore di fare una levataccia all'alba.
Siamo solo saliti al Duca degli Abruzzi e abbiamo fatto un pò di crinale, constatando che bisognerà fare un paio di notti in zona prossimamente, per fare qualche via su quei massicci spettacolari!
Difficile fare la vetta la mattina e la cerimonia il pomeriggio...poi non ci stai con la testa.....semmai il contrario,giorno prima matrimonio e giorno dopo montagna...dai sarà per la prossima volta :):):)
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Bellissime foto e ottima recensione.

Alla fine non è andata male. La normale al Gransasso si sa che a luglio e agosto, soprattutto nei weekend, è super affollata, quindi con 'solo' 20 persone in vetta è andata di lusso.
Poi la via delle creste secondo me merita tantissimo, per il panorama e per il fatto che non è molto frequentata.
Quel giorno c'ero anch'io da quelle parti: siamo stati i primi che hanno bloccato sotto all'albergo e fatto prendere la seggiovia per salire.
Visto il gran numero di persone, abbiamo optato, per un giro alternativo con un anello che ci ha portati fino alla Val Chiarino, facendo diverse vette: per lunghi periodi eravamo solo noi, pochissime persone da quelle parti, ma che vento!

Ci sarà sicuramente occasione in futuro per fare la meravigliosa traversata che avevate programmato.
Che bello,da quanto ho capito avete fatto la Cresta delle Malecoste(?).In effetti la parte di cresta più difficile era quella che dal Terrazzo risale la cresta est della vetta occidentale,passaggi mooolto esposti.Pericolosi da fare con quelle raffiche.Non avevi possibilità neanche di comunicare.Poi anche una guida alpina ha fatto dietro front...Dunque alla proxxxima.Grazie per l'apprezzamento.
 
Difficile fare la vetta la mattina e la cerimonia il pomeriggio...poi non ci stai con la testa...

beh dipende sempre dall'ora a cui parti la mattina!!
poi comunque avrei avuto anche un'oretta di aperitivo ristoratore mentre gli altri erano in chiesa! fortunatamente non ero io lo sposo :lol: (in quel caso: vetta la mattina, poi però devono venirmi a prendere!)
 
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Che bello,da quanto ho capito avete fatto la Cresta delle Malecoste(?).In effetti la parte di cresta più difficile era quella che dal Terrazzo risale la cresta est della vetta occidentale,passaggi mooolto esposti.Pericolosi da fare con quelle raffiche.Non avevi possibilità neanche di comunicare.Poi anche una guida alpina ha fatto dietro front...Dunque alla proxxxima.Grazie per l'apprezzamento.

Si, questo il giro fatto da Campo Imperatore: Pizzo Cefalone - Cima Wojtyla - Malecoste - Sella Falasca - Venacquaro - Sella dei Grilli. Volevamo salire anche sull'Intermesoli, ma il forte vento e la stanchezza ci ha fatto desistere anche a noi.
 
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Data: 25 luglio 2021
Regione e provincia: Abruzzo,L'Aquila
Località di partenza: Piazzale Campo Imperatore
Località di arrivo: Vetta Corno Grande dalla normale e ritorno dalla Via delle Creste
Tempo di percorrenza: 5 ore circa tot.
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna in particolare se non il vento fortissimo
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: ottima,copre tutto il percorso
Dislivello in salita: 800 m.
Quota massima: 2912 m.
Accesso stradale: Autostrada A24 uscita Assergi direzione Fonte Cerreto e poi Campo Imperatore

Descrizione

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Trasferta di fine luglio sul Gran Sasso nel tentativo di fare un’attraversata alpinistica sul Corno Grande, ma ecco che un vento inviperito e rabbioso ci rovina la festa. Purtroppo anche la discriminante vento diventa fondamentale per la riuscita della gita o la tipologia di attività che si vuole svolgere. Dagli 80 km/h previsti qualche giorno prima dal meteo si passa ai 40 la sera prima dell’escursione, ma le previsioni non essendo una scienza esatta a volte ti fregano.

La data, per una serie di incastri insindacabili non può essere spostata, il viaggio di sei ore dalla Calabria è programmato e quindi non si rimanda, si parte e si va. L’Aquila mi accoglie con temperature implacabili,36 gradi nel tardo pomeriggio e per essere una delle città più fredde d’Italia la dice lunga sulla potenza di questi assurdi anticicloni africani che stanno mettendo a ferro e fuoco la nostra penisola.

Ad aspettarmi c’è @Gianluca84 con il quale abbiamo appuntamento il giorno successivo “zona” piazzale Campo Imperatore. Cosa vuol dire “zona Campo Imperatore”? E qui viene il bello. Dalla scorsa estate imperversa la “sindrome da dopo lockdown”che sta causando un’invasione incontrollata di gente nei luoghi di montagna più gettonati. Gia’ la scorsa estate Colle dell’Impiso, località di partenza più frequentata del Pollino era praticamente un ammasso di auto e camper parcheggiati selvaggiamente tanto che non riuscivi quasi a passare a piedi. Campo imperatore peggio.

Nei mesi estivi è già un carnaio ed ora per arginare la calca fanno pagare il parcheggio al piazzale ed è stata attrezzata un’area parcheggio più in basso costringendoti a salire poi con la seggiovia. Lo scorso 16 agosto il lago di Pietranzoni, caratterizzato dalla presenza di rarissime praterie d’alta quota, habitat costituito da molte specie protette, era circondato da decine di camper tanto che Campo Imperatore è stato soprannominato “Camper Imperatore”. Inoltre lungo il sentiero che conduce a Sella di Monte Aquila si sono formate code di escursionisti ferme per centinaia di metri tipo autostrada bloccata. Assurdo! Questo non è turismo, è sottosviluppo. Il Parco faccia il parco inteso come area di tutela ambientale e fruizione rispettosa, senza trasformarsi in parco gioco.

Basterebbe guardarsi un po’ attorno, allargare i propri orizzonti e aprirsi a soluzioni diverse e variegate. Comprendere in altre parole che nel programmare le gite non esistono solo “Campo Imperatore”o “Colle Impiso” per dirne due, e che non esistono soltanto i mesi estivi. Il flusso degli escursionisti diverrebbe in tal modo più omogeneo e distribuito più uniformemente.E' pur vero che il "turista classico" e/o il "merenderos" a luglio e ad agosto al 99 per cento non va sul Monte Corvo partendo dalla diga di Provvidenza ma naturalmente a Campo Imperatore.

Detto questo ci diamo appuntamento alla località di partenza per il Brancastello, o Centenario se vogliamo. Lasciamo un’auto e con l’altra raggiungiamo il piazzale. Per trovare un posto in effetti abbiamo qualche difficoltà ma alla fine ci avviamo per la sella di Monte Aquila. Stranamente incontriamo molti gruppi che stanno scendendo dal Corno Grande, probabilmente fatto in notturna viste le temperature. Purtroppo però il vento è molto sostenuto e l’eventualità di rinunciare al concatenamento delle vette comincia a concretizzarsi.

Il paesaggio, percorrendo la strafrequentata strada per il Corno Grande è sempre grandioso. Svettano ad ovest gli altri giganti del Gran Sasso che si chiamano Intermesoli, Corvo e Cefalone. Nel frattempo,mentre alcuni camosci pascolano placidamente sulle pietraie, raggiungiamo abbastanza velocemente la Sella del Brecciaio dopo una ostica rampa inclinata.

Mentre cerchiamo di valutare intensità e direzione del vento che non dà tregua e pare rinforzarsi ulteriormente ecco apparire maestoso il Corno Piccolo. Dopo la pausa di rito attraversiamo la Conca degli Invalidi direzione Passo del Cannone per andare ad attaccare infine la nuova ferrata del Calderone, ma a questo punto e a malincuore dobbiamo fermarci. Il vento è troppo forte; stimiamo una velocità di 70,80 km/h. Troppo pericoloso salire su una cresta esposta ed aerea in queste condizioni intenti ad armeggiare con le corde. Incontriamo anche una guida alpina con dei clienti in ritirata, nel tentativo di fare la nostra stessa via. A questo punto la decisione è definitiva, si rinuncia.

L’unica alternativa a questo punto è la via normale per la vetta Occidentale. Anche se aleggia un po’di amarezza non voglio considerarlo un premio di consolazione. Dopotutto è più sconfortante tornare a casa senza nulla in mano. Nel nostro caso invece la vetta la portiamo a casa, per la via normale che tra l'altro non avevo mai fatto. Ma soprattutto è imperativo non sfidare le condizioni meteo avverse. La sicurezza prima di tutto.

Si sale in mezzo alla carovana di gente e ad una diramazione prendiamo a sinistra quella che su alcune mappe è chiamata “Variante aerea”. Il panorama che si apre lungo questo tratto è superbo sull’intera cresta delle quattro vette del Corno e sul nevaio del Calderone, vista parzialmente preclusa salendo per il percorso classico più battuto. In vetta fortunatamente non troviamo molta gente, una ventina di persone in tutto. Sicuramente il forte vento avrà fatto da cernita e considerato il periodo è una grande fortuna.

Indescrivibile il panorama dal re dell’Appennino a trecentosessanta gradi, anche se la foschia e lo scirocco offuscano purtroppo la vista all’orizzonte. Consumato il nostro panino riparati alla meno peggio dal vento in un anfratto roccioso sotto la croce di vetta, scendiamo per la Via delle Creste, molto aerea, in alcuni tratti affilata, panoramica e deserta che ci deposita direttamente alla Sella del Brecciaio.

Essendo ancora presto valutiamo la possibilità di raggiungere il bivacco Bafile lungo la ferrata che corre sul fianco sud del Corno Grande. Giunti però ad un centinaio di metri dal Sassone il vento diventa talmente forte da non stare in piedi e non riuscire neanche a parlarci. Di sicuro non avrebbe senso andare a combattere contro la forza del vento attaccati ad un cavo metallico.

Anche un gruppo di escursionisti della mia sezione CAI la mattina ha rinunciato al Bafile. Niente da fare, oggi ha vinto Eolo.Non rimane che ritornare al marasma di Campo Imperatore. Gianluca tornerà ad Ortona, io il mattino successivo ripartirò per la Calabria. L’appuntamento con l’attraversata delle quattro cime è solo rinviata a tempi migliori sperando stavolta di trovare condizioni favorevoli.

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Complimenti per la recensione dettagliata e per le splendide foto!
Mi chiedevo se la variante aerea è fattibile anche in discesa... Cioè, avevo intenzione di fare la direttissima in salita e la discesa per la normale passando per quella variante aerea. È fattibile? Mi sai dire?
Grazie
 
Complimenti per la recensione dettagliata e per le splendide foto!
Mi chiedevo se la variante aerea è fattibile anche in discesa... Cioè, avevo intenzione di fare la direttissima in salita e la discesa per la normale passando per quella variante aerea. È fattibile? Mi sai dire?
Grazie
Allora,questa variante è una cosa breve, però ti consente un panorama più completo sulle altre due vette e sul calderone se non ricordo male.Se fai la direttissima innevata credo che non dovresti avere problemi particolari a scendere da lì,non ci sono inclinazioni particolari.Piu' in basso ci sono però alcuni brevi saltini attrezzati nei pressi del passo del Cannone.Se c'è neve non so come possa essere la situazione.E' un punto un po' delicato con neve
 
Allora,questa variante è una cosa breve, però ti consente un panorama più completo sulle altre due vette e sul calderone se non ricordo male.Se fai la direttissima innevata credo che non dovresti avere problemi particolari a scendere da lì,non ci sono inclinazioni particolari.Piu' in basso ci sono però alcuni brevi saltini attrezzati nei pressi del passo del Cannone.Se c'è neve non so come possa essere la situazione.E' un punto un po' delicato con neve
Ottimo! Grazie... In realtà pensavo di andare tra una ventina di giorni o poco più... La neve credo se ne sia andata...
Fino a quando me la devo aspettare da quelle parti?
 
Ottimo! Grazie... In realtà pensavo di andare tra una ventina di giorni o poco più... La neve credo se ne sia andata...
Fino a quando me la devo aspettare da quelle parti?
Ok,allora non dovrebbero esserci problemi particolari.Mi devo correggere sul fatto che quei tratti attrezzati dovrebbero essere oltre l'attacco della via normale,andando verso il Passo del cannone appunto,quindi non dovresti passarci.......adesso vado un po' a memoria ma dovrebbe essere così
 
Ok,allora non dovrebbero esserci problemi particolari.Mi devo correggere sul fatto che quei tratti attrezzati dovrebbero essere oltre l'attacco della via normale,andando verso il Passo del cannone appunto,quindi non dovresti passarci.......adesso vado un po' a memoria ma dovrebbe essere così
Ma io chiedevo perché vorrei passarci prima di imboccare la via normale per riscendere
 
Ma io chiedevo perché vorrei passarci prima di imboccare la via normale per riscendere
Allora,facciamo ordine.Una volta raggiunta la vetta te ne vuoi scendere per la variante della normale,fin'ora ci siamo.Una volta arrivato giù arrivi all'incrocio con il sentiero che proviene dalla sella del brecciaio,ed è lì che ti dirigi per tornartene poi a campo imperatore.Sebinvece all'incrocio te ne vai a destra (ma non ti interessa a meno che non vuoi raggiungere il Franchetti),passi per questi tratti attrezzati di cui ti parlavo che con neve potrebbero dare problemi.Tutto qui
 
Scusate se vado OT ma sono nuovo del forum e non riesco a trovare l'informazione.

Per sapere quando è "agibile" senza neve la Direttissima e la ferrata Bafile, come si può fare? Avete un sito? Oppure apo una discussione chiedendo alle persone che vanno?
Grazie
 
IMG_20220430_101716.jpg

Ci sono andato il 30 aprile, iniziava ad assottigliarsi la neve ma ancora nessun passaggio su roccia, domani ci torno magari ti aggiorno, ho fatto anche la relazione qui sul forum
 
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