Monte Bianco, 15mila Euro in anticipo per pagarsi la sepoltura

Questa è una pura forzatura, allora quando messo il limite dei 50 km/h nei centri urbani dovevamo pensare che un giorno lo abbasseranno a 30
Perchè le zone 30 non esistono già? Aumentano pure...
Io ricordo che quando ero piccolo non c'erano nè a torino nè a milano.

https://www.milanotoday.it/green/mobilita/nuove-zone-30-2018.html

Non si sta vedendo un indegna tenaglia liberticida,e come tutte le malattie neoplastiche sanno solo allargarsi
 
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In linea di principio a mio parere è un provvedimento assurdo e forse neppure giustificabile giuridicamente, ma comprensibile, visto che è pieno di deficienti che vanno sui ghiacciai in scarpe da ginnastica, o salgono a 4000 m vestiti da gita fuori porta, o passeggiano sul lago di Braies ad aprile su un velo di ghiaccio e poi cascano dentro...
Purtroppo spesso accadono le disgrazie perché ormai la gente pensa solo a farsi i selfie e non valuta che in determinate situazioni ci vogliono preparazione e attrezzatura adeguate.
Troppi dilettanti allo sbaraglio...
 
Il problema serio è appunto quello,capire esattamente cosa serve e come muoversi.

Se la targhetta era giusta io sono arrivato a 2640 con le nike alte,i pantaloni enforcer (una sorta di vestiario tru-spec di lusso) una maglietta (mi sembra ci fosse scritto harley d.) a maniche corte ma.....nello zaino avevo una felpa,un piumino senza maniche appeso,e sopratutto due bottiglie d'acqua,oltre a una lampada portatile.

Ma il ragionamento che molti non fanno è questo:

-sgocciola? alla prima scivolata dei piedi si torna indietro
-arriva il vento carogna ? Si valuta la cosa
c'è il sole caldo? Se si ha sete si beve.

Occorrerebbe un minimo di teoria anche sui libri di testo

Ah....a quel tempo l'unico telefono repereibile era il 8700 oltre ai vari nec
 
Si vuole evitare il bagnante a 3000 m? Basta azzerare l'accessibilità pantofolara. Vuoi andare in montagna? 1500 m di dislivello a piedi o stai a casa, molto semplice e la natura ringrazia. Invece si vuole la botte piena per rimpinguare le casse e la moglie ubriaca. Vuoi i soldi? Vuoi la città in montagna? Soccorri e ti stai zitto.
 
Il problema serio è appunto quello,capire esattamente cosa serve e come muoversi.

Se la targhetta era giusta io sono arrivato a 2640 con le nike alte,i pantaloni enforcer (una sorta di vestiario tru-spec di lusso) una maglietta (mi sembra ci fosse scritto harley d.) a maniche corte ma.....nello zaino avevo una felpa,un piumino senza maniche appeso,e sopratutto due bottiglie d'acqua,oltre a una lampada portatile.

Ma il ragionamento che molti non fanno è questo:

-sgocciola? alla prima scivolata dei piedi si torna indietro
-arriva il vento carogna ? Si valuta la cosa
c'è il sole caldo? Se si ha sete si beve.

Occorrerebbe un minimo di teoria anche sui libri di testo

Ah....a quel tempo l'unico telefono repereibile era il 8700 oltre ai vari nec
Sono d'accordo, soprattutto, ci vuole il cervello e un minimo di competenza tecnica.
Sia chiaro, se uno vuole camminare in canottiera è libero di farlo, ci mancherebbe altro, ma in caso di necessità bisogna avere il minimo indispensabile.
E tu infatti l'equipaggiamento di scorta lo avevi, quindi se necessario avresti potuto usarlo.
Il problema sono i "gitanti da facebook" che pensano solo a farsi selfie con la bocca a culo di gallina, totalmente sprovveduti e rincoglioniti...
Non è un caso che alcuni siano precipitati da rupi mentre erano intenti a farsi le foto. Ma volete guardare dove mettete i piedi, eccheccazzo...?!
 
l'equipaggiamento di scorta lo avevi
Difatti se qualcuno aprisse il topic "per chi inizia" si potrebbero fare tante cose belle. Anzi,visto che tra un pò faccio un giro alle cave ho un altra recensione pronta.....sugli odiosi anfibi per truppe alpine...odiosi ma a modo loro che la loro parte la fanno
 
Io preferisco un metodo che responsabilizzi ma non limiti.
A parte che l'approccio contabile del costo dei soccorsi è scorretto, perchè non tiene conto del gettito proveniente dall'economia legata alle attività outdoor.
In montagna ora ci sono tanti incidenti non solo perchè la stoltezza è in aumento, ma perchè sono proprio i numeri ad essere maggiori.
Gente che compra attrezzatura, va in albergo, al ristorante, paga guide alpine e accompagnatori di media montagna, etc.
Fa più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce, per cui le migliaia di escursionisti, ciclisti, alpinisti, scialpinisti che tornano a casa la sera vengono date per scontate.
Trenta anni fa c'erano magari meno incidenti, ma in montagna giravano quattro gatti con la camicia di flanella e gli scarponi di cuoio cucito.
L'intimo tecnico era la maglietta di lana a manica lunga del servizio militare.
Durata? Maggiore dell'escursionista.

Se proprio si vuole risparmiare si faccia alla scandinava, in alcune isole norvegesi, su alcuni percorsi, il soccorso non c'è.
Metti un cartello prima, e bon.
 
al quale aggiungo anche questo (che è poi lo stesso video):
https://www.ildolomiti.it/video/mon...o-sul-monte-bianco-dalla-via-normale-francese

Credo sia obbligo contestualizzare la questione "excauzione" ora "chiusura dei rifugi".
Di questo caso specifico.

Frequentando vari "circoli di alpinisti" è abbastanza assodato che alcune vie non sono percorribili in certi periodi.

Il problema qui non è l'equipaggiamento ma il non informarsi adeguatamente sulle condizioni di una salita PRIMA di salirla.

Oggi, che lo si voglia accettare o no, le condizioni ambientali della montagna sono molto variabili e devono essere fatte delle rivalutazioni che non hanno precedenti rispetto alle buone pratiche. Ad esempio chi fa skialp regolarmente da parecchi anni (e non parlo dei sali piste da sci o delle tutine) dovrebbe aver capito che OGGI le considerazioni sulle condizioni neve devono essere continuamente rivalutate perchè entrano in gioco fattori di scambi di temperatura, diffrente modi di nevicare etc che rompono i vecchi paradigmi sulla sicurezza.

La stessa cosa DEVE avvenire per l'estate. Se una zona rocciosa è interessata dal permafrost, OGGI, l'alpinista saggio la deve evitare nei periodi più caldi e in quelli subito antecedenti. Ma di cosa stiamo parlando? di conoscenza dell'ambiente, acquisire informazioni e tanto coraggio. Come potete pensare che uno straniero che viene in Francia soltanto per salire il monte bianco, rinunci alla salita se non è diramato e ben divulgato un netto divieto?
Stessa cosa avviene per noi al contrario.. faccio esempio voglio salire in cimo allo Shkhara? dove cavolo trovo le informazioni sullo stato dei crepacci, del ghiacciaio o dei crolli? mi fido delle guide locali? chiedo agli abitanti dei villaggi? davvero ottengo informazioni sensate?

Il mondo funziona così tranne che nell'arco alpino dove l'alpinismo è istituzione, ci sono rifugi molto attrezzati e preparati, guide molto competenti che non sono alla fame e lavorano per l'interesse del "turismo montano" e sindaci che sono sensibili e spesso conoscono bene le problematiche ma che anche si trovano a dover arginare il rischio di possibili incidenti.

Senza bisogno di andare sul Monte Bianco, penso alla cresta di confine con l'austria nello zillertal... tutta appogiata sul permafrost con cime a 3600 da anni in estate si staccano sassi grandi come armadi e certe salite diventano davvero pericolose. Se fossero (e per fortuna non lo sono) prese d'assedio dagli alpinisti si dovrebbe per forza intervenire con ordinanze e restrizioni.
 
Io preferisco un metodo che responsabilizzi ma non limiti.
A parte che l'approccio contabile del costo dei soccorsi è scorretto, perchè non tiene conto del gettito proveniente dall'economia legata alle attività outdoor.
In montagna ora ci sono tanti incidenti non solo perchè la stoltezza è in aumento, ma perchè sono proprio i numeri ad essere maggiori.
Gente che compra attrezzatura, va in albergo, al ristorante, paga guide alpine e accompagnatori di media montagna, etc.
Fa più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce, per cui le migliaia di escursionisti, ciclisti, alpinisti, scialpinisti che tornano a casa la sera vengono date per scontate.
Trenta anni fa c'erano magari meno incidenti, ma in montagna giravano quattro gatti con la camicia di flanella e gli scarponi di cuoio cucito.
L'intimo tecnico era la maglietta di lana a manica lunga del servizio militare.
Durata? Maggiore dell'escursionista.

Se proprio si vuole risparmiare si faccia alla scandinava, in alcune isole norvegesi, su alcuni percorsi, il soccorso non c'è.
Metti un cartello prima, e bon.

Esatto.

Sono oramai un po' di anni che con la famiglia e degli amici andiamo al Catinaccio.

Ci arriviamo, come il 99,9% delle persone, con la funivia da Vigo.
Inutile dire che c'è più gente sui sentieri che in centro in città il sabato pomeriggio.

Baite piene, servizio ristorazione a ciclo continuo ecc. ecc.

Se ci si potesse arrivare solo a piedi, forse i gestori delle baite non sarebbero così contenti... :poke:
 
fosse per me chiuderei metà dei rifugi che ci sono in montagna, perchè in gran parte non servono ad una minchia, non c'è la necessità di averli, ma solo lo sfizio di entrare a bersi una birra o mangiare un piatto.
Nella gran parte dei casi, la gente si può portare il cibo che serve per un paio di giorni nello zaino, senza problemi.
Oggi mangiamo talmente tanto, come dimostra la quantità di ciccioni o obesi che c'è in giro, che anzi chiudere i punti di ristoro in giro sarebbe anche una cosa socialmente utile.
E dopo che hanno fatto il rifugio, in posto che prima era isolato, cominciano con fare una stradella forestale, poi magari la teleferica, poi arrivano frotte di gente chiassosa che starebbe meglio a valle.
Se poi hanno fatto degli impianti di risalita, sei fritto, perchè la genialata di moda è fare i bike park, così con le gomme e le sgommate devastano il terreno e si vedono ste cicatrici marroni sui prati, poi quando piove sono disastri.
 
Purtroppo ci sono tante aree montane che campano di turismo.

Negli ultimi anni come avete già detto in tanti il turismo montano è diventata una validaa alternativa e si trovano molte proposte per tutti i gusti, dalla baita che si raggiunge con il sentiero, alla Mt Bianco Skyway e impianti di risalita tenuti aperti anche in estate.

È vero, lo sfruttamento del territorio in alcune zone è diventato un "modello di business" come in alcuni angoli delle dolomiti.. ma è pur vero che rimane una forma di reddito diffusa per il territorio. Diversamente purtroppo si avrebbe lo spopolamento e l'abbandono come avviene in alcune zone dell'appennino o in alcune valli piemontesi i lombarde.

È poi per questo che ora si adottano regole draconiane per salvaguardare la sicurezza dei frequentatori.. un pò come la "bandiera rossa" sulle spiagge della riviera altro posto dove il territorio è stato completamente asservito al turismo di massa e senza "bandiera rossa" troveresti obesi inetti al nuoto che si lanciano in acqua con il mare a forza 5..
 
fosse per me chiuderei metà dei rifugi che ci sono in montagna, perchè in gran parte non servono ad una minchia, non c'è la necessità di averli, ma solo lo sfizio di entrare a bersi una birra o mangiare un piatto.
Nella gran parte dei casi, la gente si può portare il cibo che serve per un paio di giorni nello zaino, senza problemi.
Oggi mangiamo talmente tanto, come dimostra la quantità di ciccioni o obesi che c'è in giro, che anzi chiudere i punti di ristoro in giro sarebbe anche una cosa socialmente utile.
VERO! siamo troppo sovrappeso. Ma finchè la cultura è quella del fare il fine settimana non per poter andare da qualche parte ma per infilarsi nel solito ristornatino dopo aver fatto manco i passi (O LE PEDALATE) che servono per smaltire l'abbuffata non si andrà lontano.
E con le bici elettriche potrebbe anche andare peggio visto che certi furboni hanno il comando gas come le moto.
Inutile dire che magari il cibo nel rifugio è stato preparato con i prodotti tanto standa o selex che arrivano dalla città che hanno lasciato per 4 ore.
E magari si mangiasse un goccio meno si potrebbero evitare le paturnie del tipo "quei popoli non hanno risorse" ed altre nenie da libro cuore

E dopo che hanno fatto il rifugio, in posto che prima era isolato, cominciano con fare una stradella forestale, poi magari la teleferica, poi arrivano frotte di gente chiassosa che starebbe meglio a valle.
Non è detto,soltanto che prima salivano solo i veri appassionati,dopo no.
Ma appassionati lo possono anche diventare

Se poi hanno fatto degli impianti di risalita, sei fritto, perchè la genialata di moda è fare i bike park, così con le gomme e le sgommate devastano il terreno e si vedono ste cicatrici marroni sui prati, poi quando piove sono disastri.
Da utente dei bike park ,snowboarder e motociclista da montagna mi astengo dal commentare,semplicemente nel 90 ci foissero state le strade tagliafuoco pulite dalle mie parti non bruciava la montagna e le strade tagliafuoco potevano essere tenute pulite da un massiccio transito sulle stesse.
Ma dal 90 è vietato per una legge regionale,ispirata da qualche coyote che vuole solo "col sudore della fronte".

1,10 ,100 bike park e magari anche con un buon impianto audio. La montagna è anche un modo per farla vivere. Alle 2alps addirittura sembra che mettano i bocconi per le vipere a inizio stagione...e fanno bene!

C'è addirittura gente CONTENTA per aver tenuto chiusi gli impianti per una stagione e mezza...prudono le mani.

Certi sport "estremi" come appunto lo snowboard,il downhill,il bmx e anche il normale giro in mtb aiutano a sviluppare i riflessi (insieme a tante altre cose) sicuramente più che non fare il cottimista in fabbrica. Alla faccia del pil.

e senza "bandiera rossa" troveresti obesi inetti al nuoto che si lanciano in acqua con il mare a forza 5..
Il problema non è che si lanciano....è che ci sono!
E che per il restante anno invece di curare un minimo loro stessi fanno il contrario.
E poi abbiamo lo sfiatone che alla prima salita vuole l'elicottero!

Io non ho chissà che fisico ma se all'inizio della salita si va su passin passino credo di poter arrivare ovunque. C'è gente messa peggio di me che vuol fare la locomotiva del trenino umano. E poi dopo 300 metri di dislivello sciopa

Il problema che se il ragazzino vuole la bmx al posto del tablet di emme viene considerato uno sfigato quando in realtà è il contrario.
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Diversamente purtroppo si avrebbe lo spopolamento e l'abbandono come avviene in alcune zone dell'appennino o in alcune valli piemontesi i lombarde.
Ma forse è proprio quello che gli ecologisti vogliono.

Così possiamo fare girare il lupo...una volta quelle vallate erano tutte abitate. Altro che oggi!
 
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Ritornando a quanto detto dal sindaco di saint gervais… per colpa di gente che sale in trail running ci chiudono i rifugi pure al monte rosa.:biggrin:
 
ragione o torto di questa cauzione, quì il motivo di tutto ciò, è la poca responsabilità e la "faciloneria" che anno dopo anno dilegua in gran parte della gente, cosa che fino a 20 anni fa circa non c'era, o meglio, c'era più rispetto del pericolo, dei propri limiti , ed esperienza. Sicuramente la colpa è anche del "selfie condiviso" dato che molti fanno determinate cose (sport, imprese, ecc) più che per gusto e passione, per far vedere sui social ecc, dove si è stati e cosa si è fatto e da quì secondo me, parte la classica "fila di pecore" ...della serie: "caspita c'è andato un mio amcio lui che è come me, quindi posso farlo anche io PER UNA VOLTA (...e quì il primo errore)". Poi francamente, venendo da una generazione dove mio padre (del 1927) ti insegnava proprio il non far troppo delle tue possibilità, ti faceva capire cosa era per te e cosa non lo era, le tue possibilità fisiche, finanziare, ma soprattutto IL RISPETTO ecc, oggi questo insegnamento...o meglio dire VALORI, è completamente sparito sulle nuove generazioni...anzi, gran parte ti insegnano di dare sempre di più, di oltrepassare i tuoi limiti, di apparire, aumentare di grado ecc ecc.
Purtroppo anche dalle mie parti (riviera del conero) dove alcuni sentieri molto ben visibili della loro difficoltà, ogni anno turisti non preparati (magari con le infradito, o non in forma e anziani) debbono essere soccorsi con eliambulanze e vigili del fuoco (e non sono i classici costi di normale pronto soccorso come spese), solo perchè vanno in posti che non sono alla loro portata e anche vedendo che si potrebbero trovare in difficoltà, seguono il flusso (il classico "pecorismo" dico io) totalmente incuranti del probabile infortunio in base alle loro possibilità. Non a caso diversi anni fa è stato chiuso dal sindaco di Sirolo il sentiero del lupo che porta alla spiaggia delle 2 sorelle, proprio perchè turisti (e non solo) incuranti del pericolo scendevano senza neanche una scarpa adeguata...quindi signori per finire: ...purtroppo "CI MERITIAMO QUELLO CHE FACCIAMO" anche se non è lo stesso per tutti, ma per quei pochi, che ormai inizano ad esser troppi, pagano tutti, un po' come succedeva a scuola, che la nota delle volte il/la prof la dava a tutta la classe.
Questo è un articolo di questo giugno sulla riviera del conero:
https://www.anconatoday.it/cronaca/stradello-mezzavalle-cade-vigili-fuoco-oggi.html
 
CI MERITIAMO QUELLO CHE FACCIAMO"
Non penso proprio

che la nota delle volte il/la prof la dava a tutta la classe.
Peccato che se era qualcosa di più di una nota tipo saltare una gita il colpevole a volte veniva aspettato fuori.

Sono il solo che pensa che con un pò di social in meno,certi piallatori di ghiacciai,disturbatori di calabroni,provocatori di marassi e magari pure controllori della gravità non avendo il ritorno mediatico non farebbero certe cose.
 
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