Iniziativa Marttiini x WWF, lama in acciaio riciclato.

I coltelli marttiini mi sono sempre piaciuti, non tutti, ma ne ho alcuni. Sono usciti con un coltello per il WWF, poco male, ma mi ha incuriosito il messaggio di marketing circa l'utilizzo di materiale riciclato per la sua produzione. Che ne pensate? È una possibile via futura?
https://www.marttiini.fi/Marttiini-WWF/en
 
Ultima modifica di un moderatore:
La Marttiini è stata acquisita dalla Rapala, specializzata in attrezzatura da pesca, nei primi anni 2000.
La guardia in ABS riciclato dalla produzione di esche è quindi plausibile, il manico sembra seguire il principio già usato da Kupilka, anche se non sarà lo stessa mescola con ogni probabilità: Kupilka ha brevettato la propria bioplastica.
La lama è nello stesso acciaio usato per tutti gli altri modelli carboniosi, tranne quelli con finitura martellata, che usano lame Lauri. Sull'effettivo riciclaggio dell'acciaio avranno preso accordi con l'acciaieria, ma lo sanno solo loro.

L'idea di base è buona, tutto sta nel mantenere le promesse e nel non trasformare il tutto in semplice marketing dichiarando il falso o verità addomesticate.
 
Per ora mi sembra solo una mossa pubblicitaria, infatti leggo che è un'edizione limitata:
"The Marttiini x WWF Knife is a limited-edition knife with only 500 knives sold."

Quindi al momento non sarà routine, però può essere sia solo l'inizio di una lunga serie...
 
Probabilmente "tastano" il terreno per vedere la risposta della clientela.

Personalmente con i Martiini mi sono sempre trovato più che bene. Quindi che sia riciclato, non riciclato, bello, brutto, complesso, semplice, ecc... poco cambia,... se mi permette di usarlo per farci quel che ci devo fare,... andrà sicuramente bene e non avrò nulla da obiettare.
 
Non vorrei che tutto si riducesse ad una forma di marketing distorta,per cui un oggetto viene spacciato per eco-friendly allo scopo di gonfiare il prezzo. Tanto lo trovi sempre il pollo che è disposto a spendere qualcosa in più in nome di una "ventilata" ecosostenibilita',poi che ciò risponda alla realtà e tutto da dimostrare.
Io purtroppo sono molto diffidente per mia natura...quello che viene sbandierato da chiunque, aziende,politici e ci metto pure i media,mi rendono sospettoso da vado sempre in cerca della fregatura che si nasconde dietro i proclami.
Il mio é un discorso generale e spero di sbagliarmi,ma la natura umana tende più a voler fregare il prossimo piuttosto che ad aiutarlo.
 
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Scusate la mia ignoranza ma che differenza c'è tra un acciaio riciclato ed uno proveniente dallo scavo di un minatore? Le caratteristiche tecniche indicate dalle varie sigle non fanno riferimento piuttosto alla composizione e altro?
 
La differenza principale, soprattutto quando poi si parla dell'utilizzo, all'atto pratico,... rimane come sempre una sola,... LA MENTE UMANA E LE SUE PARANOIE, AMBIZIONI, PRETESE, ECC...

Per il resto potrebbero esserci persone, come per tutto il mondo del riciclo e di qualsiasi cosa, che potrebbero lamentare che il materiale di base parte più dall'essere vergine, che ha già subito mille-mila trattamenti, quindi la qualità ne risente di sicuro, quindi non é possibile tagliare Mammut Lanosi per la grigliata della domenica con 33'567 persone, oppure tagliare un albero di Ebano Africano secolare per fare un falò che duri 15 settimane e mezzo e costruire 17 baite tutte attrezzate, ahahahah

Per chì invece ci gioca qualche giorno, ogni tanto e senza manco costanza, frequenza, per cucinare 4 volte,... fare un fuocherello, ecc... poco cambierà,... ma la mente umana é potentissima sul farsi problemi che non esistono nella realtà. Questa sarà la differenza che porterà alle mille-mila polemiche.
 
Comunque il catalogo Marttiini ha fatto un balzo in avanti nei prezzi di un buon 20% da un mese all'altro, per carità non voglio dire siano costosi - mi sono sempre trovato bene, ma guardavo la mia busta paga e sto 20% in più non la vedo.
 
Scusate la mia ignoranza ma che differenza c'è tra un acciaio riciclato ed uno proveniente dallo scavo di un minatore? Le caratteristiche tecniche indicate dalle varie sigle non fanno riferimento piuttosto alla composizione e altro?
All'atto pratico nessuna. Significa solo che parte degli scarti delle produzioni precedenti dello stesso acciaio sono rifuse per essere riutilizzate invece che smaltite come rifiuto.
 
Scusate la mia ignoranza ma che differenza c'è tra un acciaio riciclato ed uno proveniente dallo scavo di un minatore? Le caratteristiche tecniche indicate dalle varie sigle non fanno riferimento piuttosto alla composizione e altro?
All'atto pratico nessuna. Significa solo che parte degli scarti delle produzioni precedenti dello stesso acciaio sono rifuse per essere riutilizzate invece che smaltite come rifiuto.

Non credo che gli scarti di lavorazione dell'acciaio fossero smaltite come rifiuto...
Idea mia, s'intende, non ne ho le prove ma, ripeto, gli scarti dell'acciaio penso siano la cosa più semplice da riciclare piuttosto che essere gettati.

Rispondendo a @Al c'è, penso che la differenza stia nella purezza dell'acciaio ottenuto: con quello riciclato, se non tutto dello stesso tipo (per dire, tutto 440C, oppure tutto K720, oppure tutto D2 ecc. ecc.) poi non si riesce ad avere delle percentuali precise degli elementi che sono quelli che ne caratterizzano la tipologia.

Tutte ipotesi le mie, eh, se c'è qualche metallurgico che ne sa, ci illumini.
 
Non credo che gli scarti di lavorazione dell'acciaio fossero smaltite come rifiuto...
Idea mia, s'intende, non ne ho le prove ma, ripeto, gli scarti dell'acciaio penso siano la cosa più semplice da riciclare piuttosto che essere gettati.

Rispondendo a @Al c'è, penso che la differenza stia nella purezza dell'acciaio ottenuto: con quello riciclato, se non tutto dello stesso tipo (per dire, tutto 440C, oppure tutto K720, oppure tutto D2 ecc. ecc.) poi non si riesce ad avere delle percentuali precise degli elementi che sono quelli che ne caratterizzano la tipologia.

Tutte ipotesi le mie, eh, se c'è qualche metallurgico che ne sa, ci illumini.
Se si parla di lame Lauri, sono tutte in 80CrV2... Bisognerà tenere sotto controllo le impurezze ma per il testo è un riciclo potenzialmente infinito, a differenza dei polimeri riciclati in cui le catene polimeriche si vanno a ridurre di lunghezza, riducendo le caratteristiche meccaniche del pezzo finale (oltre al fatto che serve sempre una percentuale di materiale vergine non esigua da miscelare a quella riciclata)
 
Sinceramente se non intercetti rifiuti ben precisi credo che si riesca ad ottenere solo un mix di tutti gli acciai che ti capitano nel calderone, non credo dia un risultato di buona qualità.
 
Inoltre, ricordiamoci che non tutte le altre persone sono "ignoranti", "incompetenti", ecc... tante fanno il loro lavoro perché sanno come si fà,... Quindi non mi fisserei troppo su certi aspetti che potrebbero ovviamente riguardare tutto e tutti, compresi noi e i lavori che svolgiamo ;)
 
Appunto anche io vedo l'acciaio con un crogiuolo di elementi senza bisogno di dire che sia riciclato. Quindi ho pensato dove sta la novità? Non si estrae 80crv2 o 440c, si combinerà ferro con altri elementi, il ferro nmica viene tutto dalle miniere, sarà anche di oggetti utilizzati esndati al macero, quindi anche la Fiat Ritmo ci può finire dentro alla lega di base. O no? Quindi si parla di purezza del risultato finale tipo 440c. Pensano meglio sulle plastiche invece riutilizzate più volte cominciano a perdere qualcosa. Sui prezzi, si, da un giorno all'altro più 20% secco. Altri per la verità a BG ebano già aumentato più volte, lì han fatto tutto di un colpo, un po' effetti è spiazzante certi prezzi sono esagerati parlo di marttiini, chi mai li spenderà comunque su lamnia quel che rimane è ai prezzi vecchi.
 
Ho tentato ormai tre settimane fa di contattare Marttiini per chiedere lumi sul riciclo dell'acciaio, ma ad oggi non ho ricevuto risposte, ad eccezione di una mail automatica che mi confermava che la mia richiesta era stata inoltrata la servizio clienti.

Di oggi è invece la notizia ufficiale, che già circolava come speculazione da un paio di mesi, che la Rapala, proprietaria di Marttiini dal 2005, ha iniziato la chiusura dei propri stabilimenti finlandesi a Vääksy per spostare tutta la produzione a Pärnu, in Estonia.
La produzione Marttiini era già stata spostata l'anno scorso da Rovaniemi a Vääksy ed ora si prospetta il licenziamento di 44 persone e il trasferimento di altre 53, con probabile obbligo di trasloco in Estonia per mantenere il posto di lavoro.

Non è ancora chiaro se la fabbrica storica di Rovaniemi, oltre a svolgere l'attuale ruolo di museo, continuerà a funzionare anche da custom shop, come sembrava aver fatto nell'ultimo anno.
 
Anche io gli ho scritto e la unica cosa diversa da quanto indicato sul sito è stato che un il materiale di recupero utilizzato plastiche e acciaio sono di provenienza finandese o europea, nio rifiuti extra UE, vai a me sapere te.....! Dispiace per l'ennesimo spostamento della produzione, ma così va il mondo, i prezzi attuali sono quasi inaccettabili e la produzione è comunque altalenante, c'è la stanno mettendo tutta per perdere appeal, ci vuole altro che materiale riciclato a 60 euro.
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Errori di tastiera a parte.....
 
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