Recensione Bark River Bravo 1 LT Magnacut il perfetto tuttofare da 10cm

Ecco la presentazione/ recensione del
Bark River Bravo 1 LT in acciaio Magnacut

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Paese di costruzione: Stati uniti
Overall Length: 9.065"/ 23 cm
Blade Length: 4.25" / 10.8 cm
Altezza lama: 2.8 cm
Blade Thickness: 0.156" / 4 mm
Steel: CPM Magnacut @62 HRC
Weight: 187 grammi
Manico: Micarta nera finitura grippante
Materiale del fodero: pelle

Affilatura su profilo sabre e convex alto

Allora anche di questo farò uscire un video con le mie impressioni e prove. Qui

Per ora inizio con il fare alcune considerazioni iniziali.
Prima cosa coltello solidissimo. Lo spessore di 4mm abbinato ad una lama di 10cm abbondanti da una sensazione di completa indistruttibilità.
E' uno di quei coltelli che ti da quella bellissima sensazione che qualunque cosa accada ci si possa fare affidamento.

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Ora veniamo al punto nodale, l'acciaio. Magnacut.
Molto discusso perchè nuovo e proposto come il nuovo super acciaio del futuro. L'ho già provato sul Bushcrafter scout e sull'Aurora scandi e lo adoro.
Con 4mm, direi che non ci sono problemi in quanto a robustezza.

Le caratteristiche mi sono invariate, lavora come un carbonioso temprato alto tipo un 80crv2 a 62 63 hrc (ok sono diversi lo so, però parliamo di sensazioni finali), ti da le stesse sensazioni di grandissimo mordente, affilatura finissima e comunque però mantiene una buona resilienza.
La tenuta del filo è ottima, ottima riaffilabilità, taglio impressionante.
Tornando al punto, acciaio solido, molto tagliente che sfrutta i 62 hrc per essere davvero un laser. Mantiene comunque, nonostante la tempra alta (confrontata con acciai normali e super acciai, perchè Larrin consiglia 63,5hrc criogenici per massimizzare le prestazioni) una buona resilienza, una buona tenuta del filo e una buona riaffilabilità.

Questo Bravo LT deriva dai modelli Bravo 1 che sono destinati ad usi più survival, sopravvivenza che devo ancora capire cosa sia ma vabbè, robustissimi con 6mm di acciaio. Ovviamente sono coltelli che sacrificano il taglio per una maggiore robustezza, mentre la versione LT (light) è molto più equilibrata con i suoi 4mm di spessore, più che sufficienti per qualunque compito un coltello da 10cm di lama possa affrontare.
È un coltello molto "tuttofare" nel senso che ci si può fare un po' di tutto, dal chopping (su pezzi di dimensioni adeguate) al batoning senza problemi, che intaglio e lavoro sul cibo, il tutto con grande soddisfazione. Mi ha ricordato nella sua semplicità il disegno di un nostro italianissimo M5 di Lionsteel, un coltello con cui fare tutto ma senza eccellere in nulla. Ecco la differenza, questo eccelle. Fa tutto mooolto bene.
Nel "chopping", con un laccetto che permette di arretrare la presa, fa il suo. Non è un coltello per choppare però se deve farlo su cose piccole lo fa. Ritengo che la pratica del chopping abbia poco senso quando si parla di lame corte o di legna di dimensioni tali da poter essere lavorata diversamente.
Come resilienza, lo dico di fronte alle prove di chopping, dove non eccelle sicuramente ma in cui si può notare come non abbia nemmeno problemi negli impatti. Il ritorno sul manico non è eccessivamente duro.

Qui però c'è la nota dolente, questi risultati sono successivi alla riaffilatura completa della lama dopo che aveva avuto problemi di piegature proprio dopo il chopping. Questo a causa del risaputo problema (che fortunatamente non mi era mai capitato) di Bark River dovuto al surriscaldamento del filo durante l'affilatura di fabbrica.

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Questo ovviamente può essere un bel problema per chi non è avezzo o non ha gli strumenti adatti a riaffilare completamente il coltello (come me).
La riaffilatura è stata fatta su tutto il bisello per mantenere gli angoli originali e non convessare ulteriormente solo il filo per renderlo più robusto.
Quindi lama riaffilata con un worksharp ken onion edition a mano libera e problema risolto.
C'è da dire che in generale ma in particolare con i Bark River, sebbene l'affilatura di fabbrica sia generalmente più che valida, riaffilandoli guadagnano tantissimo e tagliano molto meglio di prima.

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Come tenuta del filo, direi ottima. Ricalca la tenuta del filo degli altri Bark River che ho in Magnacut.

Ci ho fatto un po' di tutto come al solito, batoning chopping (anche se sono cose che apprezzo relativamente) ma soprattutto lavoro di intaglio e cibo. FANTASTICO!!!!

Nell'intaglio è INCREDIBILE. Ha un bel mordente nel legno e un'ottima tenuta del filo. Un piacere da usare, per alcuni versi meglio dell'aurora scandi che essendo un convex basso penetra meno nel legno mentre questo è davvero un laser.
con il firesteel, volendo, funziona a dovere ma io, dopo una settimana ho deciso di stondargli completamente il dorso. Per cui ora sembra un lionsteel ahahhahaha

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Ah dimenticavo i ricciolini ... molto buono ma non da quella goduria massima dell'aurora scandi o del bushcrafter.

Sul cibo lavora straordinariamente bene, si riesce a tagliare molto finemente e ha un
mordente pazzesco che i pomodorini se li fuma a colazione.
La cosa fighissima è che non necessita di ALCUNA manutenzione (cose che comunque faccio) perchè anche lasciato sporco non ha nessun tipo di reazione se non una lieve passivazione naturale. Bestiale, è come un inox da cucina ma lavora come un ottimo carbonioso.

Il bilanciamento è tendenzialmente neutro, sulla curva del manico dove sta l'indice. Molto agevole da usare sia nel chopping dove inaspettatamente rivela una massa battente non così insignificante sia nei lavori di fino, dove il bilanciamento aiuta a renderlo agile e non faticoso.
Questo lo rende un coltello molto piacevole nel lavoro sul legno. Nonostante il peso, di circa 200grammi

Il manico è più lungo e sagomato rispetto al Bushcrafter e al Bushcraft scout, è lungo 12cm, ma più corto dell'aurora scandi. Calza in una mano media perfettamente, risulta leggermente grande per una mano piccola e penso leggermente stretto per una manona grande.
Ergonomia fra le migliori mai provate, a livello del Casstrom n' 10 per fare un confronto.
Il materiale che ho scelto (stavolta ho potuto scegliere) è Matte Micarta, una micarta non lucidata come gli altri che ti lascia un ottimo grip anche da bagnata. Una scelta che, a posteriori, rifarei sicuramente per un coltello da utilizzo.

Ricapitolando, validissimo in tutti i campi, eccelle nel taglio puro e nell'intaglio del legno.
Se cercate un coltello sui 10cm di lama da campo questo per me è davvero perfetto.

Se avete domande. A disposizione!
 
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Eh si ragazzi, lo so, prezzi molto alti, però in linea con coltelli di fascia semiartigianale o artigianali di buon livello. Bark River è un po' una via di mezzo nel senso che è artigianale ma fanno 20000 lame all'anno e hanno quindi un botto di personale. i manici li fanno a mano, le sagomature forse no ma sicuramente tutte le affilature, fuller ecc tutto viene fatto a mano. e si vede comunque perchè su produzioni di questi numeri i problemi escono fuori.
Lo so, sono cari, e per l'Italia sono ancora più cari perchè ai 300euro di un coltello con finiture "base" devi poi aggiungere un 25% tra iva e dazi doganali. Quindi un coltello che sul sito ti costa 300 euro in realtà ti verrà 400.
Però è anche vero che non troverai molte aziende o artigiani che ti fanno un coltello come questo, convex, magari con manico in un materiale particolare, con acciaio di ultima generazione... per 200 euro. O almeno io non ne ho trovati.
Cerca un bel coltello bushcraft in 3v convex e dimmi che trovi in giro.
Faccio un esempio.
Il TRC Apocalypse versione convex costa nuovo 540 al posto dei 470 della versione "normale". Se guardi un benchmade anonimous in cru wear fa 450 dollari molatura flat e filo a V.
Insomma non è facile trovare coltelli con acciai di alto livello e con molature convex a prezzi bassi.

Ditemi cosa ne pensate di questa cosa, se avete suggerimenti sono ben accetti.
 
Sul fatto dei prezzi alti (e che stanno aumentando ancora) c'è poco da ragionarci su: ognuno faccia le proprie considerazioni in base alla propria e soggettiva personalità.
È talmente intima la questione del desiderio che è impossibile da catalogare o contenere in un limite che sia valido per tutti.

Per il coltello in se faccio una considerazione: ok la semiartigianalità che accetta la possibilità del difetto ma quelle cippature non sono tanto digeribili per un coltello di quella fama.
Aggiungo anche che per piegarsi in quel modo sicuramente il filo è ben al di sotto dei 62 gradi dichiarati (e i 62 se non sono sul filo, unico punto estremamente necessario per questa gradazione, ditemi voi dove sono?), quindi anche sotto questo aspetto trovo molta incertezza.
Tuttavia la bellezza dell'oggetto rimane invariata come le sue qualità una volta corrette dalle imperfezioni.
 
Sul fatto dei prezzi alti (e che stanno aumentando ancora) c'è poco da ragionarci su: ognuno faccia le proprie considerazioni in base alla propria e soggettiva personalità.
È talmente intima la questione del desiderio che è impossibile da catalogare o contenere in un limite che sia valido per tutti.

Per il coltello in se faccio una considerazione: ok la semiartigianalità che accetta la possibilità del difetto ma quelle cippature non sono tanto digeribili per un coltello di quella fama.
Aggiungo anche che per piegarsi in quel modo sicuramente il filo è ben al di sotto dei 62 gradi dichiarati (e i 62 se non sono sul filo, unico punto estremamente necessario per questa gradazione, ditemi voi dove sono?), quindi anche sotto questo aspetto trovo molta incertezza.
Tuttavia la bellezza dell'oggetto rimane invariata come le sue qualità una volta corrette dalle imperfezioni.
Certo, infatti non posso che criticare questa approssimazione nella gestione delle affilature di fabbrica.
Gli hrc sono quelli, basta provarlo e te ne accorgi. Considera che le piegature non erano su tutto il filo, nonostante io abbia choppato anche sulle parti che non avevano problemi e che erano limitate all'ultimissima parte di filo, cioè quella più fine ovviamente. La dimostrazione del fatto che è un problema limitato è che dopo l'affilatura viaggia senza intoppi.
Anche Mike Stewart stesso consiglia semplicemente di riaffilare oppure di mandarlo da loro che gli rifanno il filo loro.

Comunque questa cosa che il coltello si "rovina" ai primi colpi non è cosa di Bark river e basta. E' capitato nella recensione dell'M5 Lionsteel pubblicata sempre da me, dove anche lì è bastato riaffilare e i problemi sono spariti.
Mi è capitato, per tornare a BR di prendere un coltello da uso in cucina che dopo la prima affilatura va moolto meglio di prima anche se non ha ovviamente subito alcun danno, semplicemente dopo un po' di lavoro sulla ceramica dei piatti aveva perso mordente.
Mi è capitato su molte lame che dopo averle affilate a dovere andassero meglio di prima. Perchè comunque le affilature a macchina sono approssimative e quelle a mano, o sono fatte con estrema cura, oppure rischiano comunque di presentare irregolarità o problemi di surriscaldamento. Quest'ultimo problema si riscontra maggiormente negli scandi puri e nei convex. Sui profili a v capita più sovente il difetto di fili grossolani o con angoli troppo ottusi più che il resto.

E questo non lo dico per difendere BR ma perchè è cosa che capita. anche se sarebbe bello non capitasse.
 
E questo non lo dico per difendere BR ma perchè è cosa che capita. anche se sarebbe bello non capitasse.
Certo, capita ai vivi!
Ne ho appena preso uno di BR, è innegabile da parte mia che il fascino c'è ed è pure sostanzioso.
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Comunque questa cosa che il coltello si "rovina" ai primi colpi non è cosa di Bark river e basta. E' capitato nella recensione dell'M5 Lionsteel pubblicata sempre da me, dove anche lì è bastato riaffilare e i problemi sono spariti.
Non misuro mai le mie mancanze sulle disgrazie degli altri. :cool:
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Mi è capitato su molte lame che dopo averle affilate a dovere andassero meglio di prima. Perchè comunque le affilature a macchina sono approssimative e quelle a mano, o sono fatte con estrema cura, oppure rischiano comunque di presentare irregolarità o problemi di surriscaldamento.
Questo è comprensibile ed interessante.
È innegabile che la velocizzazione di una produzione debba tener conto solo del livello minimo e se il "fine tuning" è a carico dell'utilizzatore si apre un bivio "diaballein" (diabolico nel senso greco di massimamente separato): uno da la possibilità di capire e interpretare il coltello adattandolo alle proprie esigenze con competenza da appassionato pratico che sa, conosce e ci mette le mani volentieri.
Dall'altro costringe i "Mängelwesen" a tenerseli così, non al 100% per un limite tecnico, orografico direi.
In fondo essere esclusivo significa di fatto escludere le incompetenze, e il senso è tutto sofisticamente negativo ...
 
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Perchè comunque le affilature a macchina sono approssimative e quelle a mano, o sono fatte con estrema cura, oppure rischiano comunque di presentare irregolarità o problemi di surriscaldamento
E questo non lo dico per difendere BR ma perchè è cosa che capita. anche se sarebbe bello non capitasse.

Però se diciamo che i Bark River costano così tanto perchè sono "quasi°" artigianali, mi aspetto che le affilature a mano siano fatte con estrema cura, dato che spendo 400 cucuzze...

Ci può stare che un M5 industriale possa mostrare dei difettini ma anche i Lionsteel non li regalano (pur costando la metà).
 
Questo è comprensibile ed interessante.
È innegabile che la velocizzazione di una produzione debba tener conto solo del livello minimo e se il "fine tuning" è a carico dell'utilizzatore si apre un bivio "diaballein" (diabolico nel senso greco di massimamente separato): uno da la possibilità di capire e interpretare il coltello adattandolo alle proprie esigenze con competenza da appassionato pratico che sa, conosce e ci mette le mani volentieri.
Dall'altro costringe i "Mängelwesen" a tenerseli così, non al 100% per un limite tecnico, orografico direi.
In fondo essere esclusivo significa di fatto escludere le incompetenze, e il senso è tutto sofisticamente negativo ...
Ma sai che, a questa cosa, non avevo mai pensato?
Però se diciamo che i Bark River costano così tanto perchè sono "quasi°" artigianali, mi aspetto che le affilature a mano siano fatte con estrema cura, dato che spendo 400 cucuzze...

Ci può stare che un M5 industriale possa mostrare dei difettini ma anche i Lionsteel non li regalano (pur costando la metà).
Eh si hai ragione ma nello stesso tempo non dovrebbe capitare nè in un caso nè nell'altro.

In merito a queste considerazioni faccio comunque un ragionamento scaturito dall'interessante punto di vista di @TsurikichiNikke staccato dal singolo caso in oggetto.

Chi compra coltelli, teoricamente dovrebbe usarli e quindi consumarli, e di conseguenza imparare ad affilarli, o farli affilare. Perché un coltello è uno strumento che storicamente dura molto tempo e quando lo si usa è inevitabile incappare nel fatto che tagli poco e vada riaffilato.
Una volta c'erano gli arrotini porta a porta, o piazza a piazza, prima ancora si andava dal fabbro del villaggio. Oggigiorno sono più rari e si va in coltelleria. Ma da sempre chi usa i coltelli se li affila pure. Almeno un minimo. Quanti acciaini ci sono nelle nostre case?
E allora mi chiedo, ma ad un utilizzatore di lame non viene in mente che prima o poi gli toccherà affilarle? È così importante la prima affilatura?
Se ci pensate bene la prima affilatura dura il tempo di lavorarci la prima volta e poi si dovrà avere una seconda, terza e così via. La prima affilatura sarà sempre e solo una di centinaia.
E mi ripeto, non voglio difendere BR perché è assolutamente palese che questa cosa non vada affatto bene, è un ragionamento più ad ampio raggio.
Esempio, ho comprato un artigianale giapponese in blue steel... è arrivato taglientissimo ma il filo non era perfettamente regolare, perché il fabbro è un cane? No direi di no, però sull'affilatura evidentemente non è un mago. Alla prima affilatura a pietra sono andato a sistemare qualche punto non perfetto. Dovrei mandarglielo indietro? Non lo so, io penso di no.
 
Penso di no anch'io.
Però così si apre la questione della competenza tecnica accessoria che oltrepassa l'argomento.
Cioè: l'uso implica una manutenzione, ma fino a che punto le due cose sono imprescindibili?
Qui c'è da discutere parecchio... bravo @zUorro, bella apertura!
 
Io penso che, escludendo chi compra i coltelli per casa quindi per la cucina senza avere la minima idea di cosa siano e come si usino (e ce ne sono tanti), l'utente medio che li prende per usarli in ambito bushacraft/outdoor debba necessariamente almeno imparare le basi.
Non per ovviare ad un problema di fabbrica, ma per poter manutenere il proprio equipaggiamento. Tralaltro non è una cosa così complessa, non ci vanno due lauree, basta un poco di manualità e un po' di carta vetrata, o una pietra a secco, non serve diventare mater affilatori giapponesi incazzati per tirare a lucido le lame con pietre da 30000.
Così come saper tirare due fili da cucire per chiudere il buco di uno zaino, come sapersi cucinare qualcosa da mangiare. Perchè se no a questo punto ci si diverte con altro. Se uno ha bisogno dell'arrotino per affilare il coltello a campo, non sa cucirsi uno spallaccio di uno zaino e deve chiamare la sarta e non sa prepararsi almeno alimenti basilari e ha bisogno del cuoco, a quel punto non penso che si possa più chiamare outdoor o bushcraft ma diventa vacanza assistita nella natura; fai altro.
Io dico che da appassionato di coltelli, l'affilatura è una parte fondamentale.

Opinione mia eh. :)
 
Eh si hai ragione ma nello stesso tempo non dovrebbe capitare nè in un caso nè nell'altro.

In merito a queste considerazioni faccio comunque un ragionamento scaturito dall'interessante punto di vista di @TsurikichiNikke staccato dal singolo caso in oggetto.

Chi compra coltelli, teoricamente dovrebbe usarli e quindi consumarli, e di conseguenza imparare ad affilarli, o farli affilare. Perché un coltello è uno strumento che storicamente dura molto tempo e quando lo si usa è inevitabile incappare nel fatto che tagli poco e vada riaffilato.
Una volta c'erano gli arrotini porta a porta, o piazza a piazza, prima ancora si andava dal fabbro del villaggio. Oggigiorno sono più rari e si va in coltelleria. Ma da sempre chi usa i coltelli se li affila pure. Almeno un minimo. Quanti acciaini ci sono nelle nostre case?
E allora mi chiedo, ma ad un utilizzatore di lame non viene in mente che prima o poi gli toccherà affilarle? È così importante la prima affilatura?
Se ci pensate bene la prima affilatura dura il tempo di lavorarci la prima volta e poi si dovrà avere una seconda, terza e così via. La prima affilatura sarà sempre e solo una di centinaia.
E mi ripeto, non voglio difendere BR perché è assolutamente palese che questa cosa non vada affatto bene, è un ragionamento più ad ampio raggio.
Discorso che non fa una piega ma io mi soffermo su di un aspetto: d'accordo che l'utilizzo comporti poi la necessità di riaffilare, e anche tante volte, ma quello che non ammetto è che un filo di un coltello si cippi o si onduli, SE usato nel modo corretto.

Riaffilare è manutenzione, rimediare a cippature e/o ondulature no.

IMHO

Esempio, ho comprato un artigianale giapponese in blue steel... è arrivato taglientissimo ma il filo non era perfettamente regolare, perché il fabbro è un cane? No direi di no, però sull'affilatura evidentemente non è un mago. Alla prima affilatura a pietra sono andato a sistemare qualche punto non perfetto. Dovrei mandarglielo indietro? Non lo so, io penso di no.

Anche io un un Mcusta che non ha il filo perfettamente regolare ma mi va bene così, essendo affilato a mano libera, perchè credo che la perfetta simmetria si ottenga solo con strumenti automatizzati.
 
Ultima modifica:
Ottima recensione ! È intendo ottima per come è stata effettuata e descritta....anche se i pareri esposti fossero stati pessimi ,la bontà del lavoro svolto dal tester non ne risulterebbe sminuita.
Il dorso del coltello immagino tu ľabbia stondato per un miglior comfort del pollice nella presa avanzata durante la lavorazione in incisione,correggimi se sbaglio.
 
Discorso che non fa una piega ma io mi soffermo su di un aspetto: d'accordo che l'utilizzo comporti poi la necessità di riaffilare, e anche tante volte, ma quello che non ammetto è che un filo di un coltello si cippi o si onduli, SE usato nel modo corretto.

Riaffilare è manutenzione, rimediare a cippature e/o ondulature no.
IMHO
Anche io un un Mcusta che non ha il filo perfettamente regolare ma mi va bene così, essendo affilato a mano libera, perchè credo che la perfetta simmetria si ottenga solo con strumenti automatizzati.
sono daccordo pier, ma alla fine che uno debba affilare di più o di meno poco cambia sempre quello c'è da fare. Poi erano piegature nell'ordine di nemmeno mezzo millimetro non è che si è piegato tutto il filo.
Resta comunque che non dovrebbe succedere.

sui profili ok magari non proprio superperfettamente simmetrici ma si può fare a mano, basta avere attenzione e occhio.
Ottima recensione ! È intendo ottima per come è stata effettuata e descritta....anche se i pareri esposti fossero stati pessimi ,la bontà del lavoro svolto dal tester non ne risulterebbe sminuita.
Il dorso del coltello immagino tu ľabbia stondato per un miglior comfort del pollice nella presa avanzata durante la lavorazione in incisione,correggimi se sbaglio.
Si assolutamente. E infatti è diventato nettamente più comodo da usare nell'intaglio.

E ti ringrazio.
 
Eh, bello, mi hai fatto venire voglia di prendere il mio 20esimo Bark River(⁠•⁠‿⁠•⁠)
Ahahhahaha lo so, sono una brutta persona ahahhah
Io non vedo l'ora che esca di nuovo un autora mini. Meno male che ora non posso prendere roba grossa, perché l'altro giorno ho visto un 1909 a prezzo ottimissimo con il manico in antique ivory micarta... bellissimo. Fortunatamente me lo sono lasciato scappare. Lol
 
Credo che userò la tecnica di arrotondare il dorso ,in uno dei prossimi coltelli che farò,ma devo trovare il modo di mantenere la possibilità di usare il firesteel ....
Pensavo magari di usare allo scopo una piccola parte sporgente dal fondo del codolo,cosa ne pensate ?
 
A parer mio è temprato male, viste le piegature al filo, non è la prima volta che bark river sbaglia il trattamento termico di questo acciaio. Se fosse l'ipertempra iniziale farebbe i microchipping, non le piegature
 
Credo che userò la tecnica di arrotondare il dorso ,in uno dei prossimi coltelli che farò,ma devo trovare il modo di mantenere la possibilità di usare il firesteel ....
Pensavo magari di usare allo scopo una piccola parte sporgente dal fondo del codolo,cosa ne pensate ?
Eventualmente lascia a 90° la parte finale verso la punta
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A parer mio è temprato male, viste le piegature al filo, non è la prima volta che bark river sbaglia il trattamento termico di questo acciaio. Se fosse l'ipertempra iniziale farebbe i microchipping, non le piegature
Dopo averlo sistemato non ha più dato alcun problema. Se fosse temprato nale avrei avuto di nuovo piegature al filo.
 
Credo che userò la tecnica di arrotondare il dorso ,in uno dei prossimi coltelli che farò,ma devo trovare il modo di mantenere la possibilità di usare il firesteel ....
Pensavo magari di usare allo scopo una piccola parte sporgente dal fondo del codolo,cosa ne pensate ?
Non ho mai usato il coltello per innescare con il firesteel, ho sempre fatto con uno striker ; semplice, pratico, efficace.

Thread 'Striker facile facile' https://www.avventurosamente.it/xf/threads/striker-facile-facile.60682/

La trovo una cosa incompatibile con le mie abitudini e con l'uso del coltello.
 
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